Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: ClosingEyes_    25/03/2016    2 recensioni
I sogni possono rilevare parti di noi che non conosciamo, cose che non ricordiamo ci vengono in mente senza motivo.
Rin sognerà una persona particolare e con l'aiuto di Kagome scoprirà chi è.
Tante avventure l'aspettano, e presto si troverà davanti ad una scelta.
Spero di avervi incuriosito :)
Buona Lettura :D
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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La cena , bene dovevo preparare una buona cena senza far saltare un aria una cucina intera. Considerato che a casa quando ero da sola cucinavo solo insalate, panini oppure mi chiamavo una pizza, stavolta dovevo mettere anima e pensiero nella cucina.

Dicono che i medici , essendo molto precisi, così come nel lavoro lo sono anche in cucina, spesso sono anche dei veri e propri Chef, ma ho la netta sensazione che non è il mio caso.

Conosco i gusti di Kagome, non erano molto difficili da indovinare, considerato che lei mangia tutto , il punto erano Sesshomaru e Inuyasha, chissà cosa mangiano.

Non avrei mai chiesto a Sesshomaru un consiglio o un aiuto, dovevo fare tutto da sola, anche se sapevo che lui era seduto sul divano che mi osservava, nel caso in cui qualcosa fosse andato storto.

Partiamo dall'antipasto , la cosa più facile, di mare o di terra?Meglio di mare,mi piace di più.

Come primo direi i paccheri alla pescatrice e come secondo orata al forno con patate, posso considerarmi uno chef !

Adesso bisognava andare a comprare tutte queste belle cose e mi seccava da morire chiedere a Sesshomaru di accompagnarmi , quando poi sono sempre stata autonoma!

Sesshomaru sembrò leggermi nel pensiero, aveva già capito dove volevo andare a concludere la faccenda.

-Rin ti accompagno, da sola non vai da nessuna parte, non con la mia macchina- disse lapidario mentre chiuse il giornale e si mise la giacca.

-Per chi mi hai preso bello? Io so guidare!- dissi offesa.

-Su questo non ho dubbi, ma guidi accanto a me , non andiamo con la macchina che ho preso per portarti qui a casa..- disse mentre prendeva le chiavi.

-Ma quanti soldi hai?Più di me !- dissi prendendo la lista e mettendomi la giacca.

Mi prese la mano e uscimmo di casa e dopo aver chiuso a chiave, andammo verso l'ascensore: mentre scendevamo l'aria era palesemente tesa, non capì bene il motivo ma lo associai a quello che era successo in ascensore quando arrivammo a casa, possibile che pensa solo a quello?

Mi tirò a se, mi guardò per un tempo indefinito negli occhi, mi stavo praticamente sciogliendo dinnanzi a quella figura, così alta e imponente e io così piccola e fragile.

Mi alzò delicatamente il mento e le sue labbra si posarono dolcemente sulle mie , mentre però le sue mani erano già in viaggio sul mio corpo, passando prima per il fondoschiena per poi entrare sotto alla camicetta bianca.

-Sesshomaru ma hai sempre voglia possibile mai?- dissi scostandolo leggermente e sorridendo.

-Colpa tua che mi fai questo effetto piccola..- disse Sesshomaru mentre si stava avvicinando di nuovo.

L'ascensore in quel momento si aprì e ridendo uscì fuori come una scheggia, scappando dalle grinfie del demone. Notai che eravamo in un garage, era tutto buio e istintivamente indietreggiai e mi attaccai a Sesshomaru , che di risposta sorrise.

Ho sempre avuto paura del buio , non sono mai riuscita a sopportarlo: anche dentro casa mia tendevo sempre ad accendere le luci ovunque, purchè non fosse buio.

Ci avvicinammo ad un garage e Sesshomaru non fece alcuno sforzo per aprirlo: con un pulsante il portone di ferro si aprì e ciò che vidi al suo interno mi fece cadere quasi la mascella a terra.

Una Audi tutta nera, probabilmente ultimo modello, lucida: era proprio tipica di Sesshomaru, cosa potevo aspettarmi da lui che pretende la perfezione in tutto?

-Ti prego fammi guidare!- dissi guardandolo come una bambina saltellando dalla gioia.

-Da quando ti piacciono le macchine lussuose?- chiese Sesshomaru con le mani in tasca.

-Ma tu scherzi? Questa rispetto alla mia A1 , è un gioiellino.. - dissi avvicinandomi alla macchina e osservandola bene.

-Allora facciamo così..- disse Sesshomaru avvicinandosi a me e tenendomi in scacco fra lui e la macchina- io te la faccio guidare – di nuovo le sue mani sui miei fianchi- ma se ci trovo anche solo un graffietto, il graffietto lo faccio a te in un altro modo- mi mostrò i suoi artigli nella speranza di farmi cambiare idea.

-Pensi che mi faccio intimorire da dei stupidi artigli ? Secondo te non ricordo niente del tuo passato?- dissi fregandomi le chiavi dalla sua tasca ed entrando in macchina.

Appena si accese, mi vennero i brividi, era proprio bella come macchina , non era nemmeno rumorosa, faceva un piccolo rumore di sottofondo che era anche piacevole: mi sistemai per bene e uscimmo dal garage , Sesshomaru aveva una faccia talmente spaventata che solo a guardarlo mi veniva da ridere.

Considerando che per andare in città dovevamo per forza passare per lo stradone , era il momento buono per mettersi a correre un po con la macchina , giusto per far notare a Sesshomaru che non sono una femminuccia a tutti gli effetti.

-Però chi lo avrebbe mai detto che sapevi guidare bene .- disse Sesshomaru finalmente rilassandosi.

-Ti ho detto che non sono una pivellina, ora ti fidi..- dissi io mantenendo sempre lo sgaurdo fisso sulla strada.

-Però io sono più bravo..- disse Sesshomaru aprendosi leggermente la camicia.

-Andiamo in città e ti permetti anche di fare il figo con la tua ragazza affianco?- dissi infastidita dal suo gesto.

-Perchè dopo tutto è solo una camicia, chi vuole intendere avrà già inteso..- disse Sesshomaru con strafottenza.

Mi squillò il cellulare , non potevo rispondere, dunque lo passai a Sesshomaru.

Senza nemmeno dirmi chi era rispose senza problemi.

 

 

-Pronto?-

-Rin?-

-No Rin sta guidando, sono Sesshomaru-

-Ah Sesshomaru sono Kagome, volevo solo sap... Aspetta Rin cosa?Sta guidando?Sesshomaru quella si stressa non farla guidare!- disse Kagome ridendo.

-A quanto pare è più rilassata di me , dici che volevi?-

-Stasera a che ora dobbiamo venire?-

-Alle nove , puntuali-

-Dillo a tuo fratello che fa sempre tardi non a me ! Va bene a più tardi!-

 

 

-Chi era ?- chiesi mentre decelleravo, ormai eravamo in città, dovevo per forza andare piano.

-Kagome, voleva sapere a che ora doveva venire stasera, comunque accosta ora guido io, ti lascio qui devo andare a fare delle cose per lavoro..- disse Sesshomaru facendomi accostare con la macchina.

Non ribadì, se aveva da fare non dovevo certo limitarlo: scesi dalla macchina e con un bacio fugace lo salutai e mi fiondai nel supermercato.

Appena entrata subito iniziò la mia ricerca degli ingredienti per cucinare.

Girando per gli scaffali non guardavo davanti a me , ovviamente e d'improvviso andai a sbattere contro qualcosa, anzi , contro qualcuno.

Quando alzai lo sguardo, pronta a chiedere scusa, rimasi immobile davanti a quella figura: capelli lunghi neri un po mossi, occhi rossi e una pelle decisamente troppo bianca.

-Mi scusi, non ero stata attenta non volevo..- dissi mentre raccoglievo le cose da terra.

-Non si preoccupi anzi mi permetta di aiutarla..- disse l'uomo mentre mi dava una mano a raccogliere tutto quello che era caduto.

All'inizio mi insospettì, quella figura era troppo familiare, mi ricordava molto qualcuno ma non saprei dire con certezza chi fosse.

-Grazie scusi ancora, comunque piacere sono Rin..- dissi sorridendogli.

-Signorina Rin è un piacere conoscerla , io sono Naraku..- disse guardandomi negli occhi.

In quel momento i miei dubbi diventarono realtà: ebbi una fitta al petto , ero immobile come una statua di sale, Naraku? Quel Naraku? No, non è possibile, ma come diavolo è possibile! Era morto, sarà una sua emanazione con lo stesso nome? Oppure forse non è davvero morto, esiste ancora qualcosa che lega la sua anima al suo corpo.

Dovevo essere indifferente, non dovevo mostrare timore e paura, mi limitai a sorridere semplicemente, mantenendo la calma in tutti i modi.

-P-Piacere, ora mi scusi torno a fare la spesa , sa ho mille cose da fare eheheh..- dissi mentre piano mi allontanavo da lui- Grazie mille per l'aiuto!-

-Non c'è di che Rin , non c'è di che , ora so he siete tutti vivi, sarà semplice uccidervi tutti..- disse Naraku sotto voce, con uno sguardo maligno.

Che dovevo fare ? Chiamare Sesshomaru? Dirgli che qui c'è Naraku? No stava facendo delle cose importanti per il lavoro , forse è meglio dirglielo a casa.

Gironzolai ancora per il supermercato cercando di perdere meno tempo possibile: preso tutto arrivai alla cassa e dopo aver pagato uscì immediatamente da la dentro, avevo bisogno di aria, non era possibile ancora non ci credevo! Quel bastardo è ancora vivo e chissà se è a conoscenza del pozzo.

Mi guardai intorno nella speranza di vedere Sesshomaru e per fortuna subito si materializzò davanti ai miei occhi, scendendo dalla macchina e prendendomi le buste.

-Piccola tutto bene? Hai la faccia sconvolta che è successo?- chiese Sesshomaru mentre sistemava le buste dietro al cofano.

Che dovevo fare? Dirglielo ora oppure dopo? Meglio dopo.

-Sesshomaru tutto bene , mi sono solo un po stancata non ti preoccupare ..- dissi mentendo palesemente.

Sesshomaru sembrò bersela , non fece altre domande, si limitò ad accompagnarmi alla portiera e aprirla dolcemente: ma i miei occhi strabuzzarono fuori dalle orbite non appena vidi dei bellissimi fiori sul sediolino della macchina.

I miei occhi si riempirono di colori e di gioia e quando mi girai verso Sesshomaru gli saltai al collo , felice di aver ricevuto quel gesto dolce da parte del mio demone più freddo del ghiaccio. Lo guardai per un istante e poi lo baciai dolcemente, ringraziandolo del bellissimo pensiero che aveva avuto per me.

-Dai andiamo piccola, meglio tornare a casa..- disse Sesshomaru facendomi accomodare dentro la macchina e chiudendo la portiera.

Non era proprio il momento di raccontare di quell'incontro spiacevole avuto al supermercato, avrei rovinato il gesto romantico di Sesshomaru , si sarebbe arrabbiato molto se avesse saputo di Naraku, come minimo lo avrebbe cercato ovunque.

Immersa nei miei pensieri, sentì la mano di Sesshomaru sfiorarmi la gamba e il suo sguardo preoccupato trafliggermi gli occhi.

-Rin dimmi la verità, cosa è successo in mia assenza?-disse Sesshomaru calmo e dolce.

-Beh ecco vedi Maru, mentre stavo facendo la spesa- dovevo dirglielo, ormai mi ha sgamato- stavo vedendo gli scaffali e non guardavo avanti a me come mio solito , allora sono andata a sbattere contro una persona e sono rimasta pietrificata..-

-Perchè era più bello di me?- disse Sesshomaru sorridendomi.

-Non c'è nessuno più bello di te Maru, stai sicuro che il demone più bello in circolazione sei proprio tu!-dissi con le guance rosse.

-Allora ? Sei andata a sbattere contro questo tizio e poi?- incitò Sesshomaru.

-Allora appena ho alzato gli occhi ho visto un uomo dai capelli lunghi neri e mossi , gli occhi rossi e una pelle bianchissima..- vidi Sesshomaru sbarrare gli occhi, preoccupato accellerò verso casa.

-Rin non mi dire che ...- lo fermai , ormai eravamo entrambi sullo stesso punto.

-Si Sesshomaru , quando mi sono presentata mi ha detto di chiamarsi .. Naraku..- vidi gli occhi di Sesshomaru riempirsi di rabbia.

-Hai fatto bene a non dirmelo prima , avrei fatto una strage , meglio parlarne con mio padre e Inuyasha , stasera facciamo venire anche lui a cena..- disse Sesshomaru cercando di calmare il rossore nei suoi occhi.

-Cosa?Tuo padre ? Ma stai scherzando?- dissi andando nel panico.

-Rin andiamo ancora hai vergogna di lui?Ma la vuoi finire?..- disse Sesshomaru sbuffando.

Mi limitai a non rispondere, non era il caso di aprire una questione con lui proprio in questo momento : ora il problema più grande era come poter risolvere questa questione di Naraku, il resto era molto relativo, anche se cucinare pure per il padre di Sesshomaru mi faceva venire un'ansia assurda.

Arrivati a casa, salimmo nell'appartamento e sistemai le cose nel frigo.

Era ora di pranzo , dovevamo pur mangiare qualcosa: andai nello studio di Sesshomaru, sapendo di trovarlo li e infatti era seduto sulla sedia con le mani incrociate davanti al viso e i suoi fedeli occhiali da lettura.

Mi venne una buona idea per farlo rilassare, dopo tutto quello si rilassa solo con una cosa, chi vuole intendere intenda.

Andai nella camera da letto e mi misi un vestitino leggero e corto che spesso usavo anche quando ero a casa mia a Osaka, non era nulla di impegnativo, si vedeva che era un vestitino casual, ma il bello era che era molto corto e completamente scollato dietro alla schiena, quindi a parte che era adatto quando faceva caldo ma andava bene anche per provocare qualcuno.

A piedi scalzi tornai nello studio di Sesshomaru , notando che era sempre nella stessa posizione di prima , non aveva per niente smosso un muscolo.

Mi avvicinai a lui lentamente , posizionandomi davanti a lui, l'unica cosa hce ci divideva in quel momento era la scrivania. Non mi guardava , di nuovo , era troppo concentrato a pensare a quel dannat Naraku: lo capisco, anche io starei così se la cosa mi riguardasse in prima persona.

Decisi di rompere il silenzio, era un po snervante.

-Sesshomaru cosa vuoi pranzare?- chiesi guardandolo un po con la testa piegata da lato.

-Niente Rin , tu fatti qualcosa, io non ho bisogno di mangiare per il momento..- disse Sesshomaru girandosi con la sedia a guardare fuori.

Ah quindi mi stava praticamente ignorando, era troppo teso, si sentiva chiaramente , non c'è bisogno di un fiuto da cane per capire il suo stato d'animo turbato.

Mi piazzai davanti a lui stavolta e spostandogli le mani, mi sedetti a cavalcioni sulle sue gambe , costringendolo a guardarmi.

-Rin non mi va adesso, sono preoccupato non lo vedi?- disse Sesshomaru alzando di poco la voce.

-Vieni, ti faccio rilassare io..- dissi sfiorandogli la guancia.

-Rin ti ho dett..- bloccai Sesshomaru tenendolo bello fermo sulla sedia, premendo, con la forza che avevo, le sue spalle contro lo schienale.

-Dammi retta, Sesshomaru, ci penso io..- dissi e lentamente mi alzai, tirando anche lui con me e lo portai in camera da letto.

Gli feci togliere la camicia , segno evidente che non volevo fare nulla di malizioso, se no l'avrei tolta io, e lo feci stendere sopra al letto a pancia sotto, mostrandomi la sua bella schiena.

Mi sedetti sopra di lui , assicurandomi che non facesse nessun tipo di lamento sul mio peso, se no lo avrei ucciso di botte altro che massaggio.

Spostai lentamente quei capelli morbidi e argentei dalla sua schiena e rimasi incantata nel vedere quel corpo così bello tutto mio : non mi ero mai soffermata a guardarlo con attenzione , non sono mai riuscita a farlo visto che lui teneva il controllo della situazione ogni volta che facevamo l'amore.

Rimasi stupita nel guardare quella schiena così possente sotto le mie mani: aveva dei segni violacei sui fianchi e uno un po più lungo all'altezza delle scapole, gli stessi segni che riportava sul viso e sulle braccia.

Con una dolcezza estrema , cominciai a massaggiargli la schiena , con movimenti lenti e circolari: avevo imparato a fare i massaggi dopo la laurea in medicina, andai in un'accademia per massaggi orientali e dopo tre anni ho avuto il diploma, ma non ho mai esercitato questa pratica con i miei pazienti, anzi tendevo sempre a nascondere il diploma, poiché molti sono scettici, come d'altronde la maggior parte dei medici.

Sentivo dei versi provenire dalla bocca di Sesshomaru e trattenni una risata: sembrava o che stesse russando oppure che erano versi di piacere e goduria.

Mi avvicinai al suo orecchio, dandogli un bacio leggero sul collo e gli sussurrai:

-Maru, ti sta piacendo il massaggio?-

-Non hai idea quanto, hai delle mani delicate..- disse Sesshomaru sospirando.

-Ti ho detto fidati di me che ti faccio rilassare..- dissi soddisfatta.

Mi era passata la fame , non avevo proprio voglia di mangiare, al solo pensiero che dovevo farmi in 4 a cucinare per stasera, mi faceva pensare solo a quante tazzine di caffè mi sarei dovuta bere per essere super attiva .

Intanto quel massaggio faceva rilassare anche me , stavo decisamente bene, già il poter toccare la pelle del mio ragazzo e vedere i suoi muscoli mi faceva impazzire.

Sesshomaru si addormentò completamente , mi sembra ovvio dopo un'ora di massaggio. Decisi di lasciarlo dormire , gli misi una coperta addosso e delicatamente scesi dal letto, dirigendomi verso la cucina.

Erano appena le quattro del pomeriggio, avevo un certo languorino: mi mangiai una fetta biscottata con la marmellata di fragole sopra, adoro le fragole.

io dire che è il caso di cominciare a cucinare!” pensai mentre tiravo fuori le cose dal frigo.

Ogni tanto, cosa che non dovevo fare , affondavo il mio dito nella marmellata di fragole , gustandomi quella dolcezza che mi faceva partire il cervello e pensai bene di fare una crostata con la marmellata di fragole : Kagome andava pazza per la marmellata di fragole, se a me piaceva , lei la venerava.

Per l'antipasto feci bollire il polpo, la seppia e i calamari, poi feci le cozze al graten.

Stranamente, riuscivo a tenere tutto in ordine in cucina , facevo una cosa alla volta e subito pulivo e mettevo in ordine, non era certo il cso di lasciare macello in giro.

Fatto l'antipasto e messo nel frigo a raffreddare , mi fiondai non tanto sul primo perchè la pescatrice era già bella tagliata e pulita, ma più sul secondo.

L'orata doveva marinare e riposare, non potevo farla all'ultimo momento: mettendomi i guanti , si perchè odio toccare il pesce a mani nude, marinai l'orata e la coprì con la carta stagnola , posizionandola su una teglia e mettendo il tutto sopra al piano della cucina, doveva stare li almeno due ore per farla ammorbidire.

Pulito tutto mi fiondai sul dolce, la mia specialità, quello lo sapevo fare abbastanza bene!

Feci una cosa semplice per non perdere troppo tempo in cose troppo elaborate: preparato l'impasto per la crostata, lo misi a riposare mezz'ora , come da ricetta.

Mi stavo divorando quasi tutta la marmellata , dovevo posarla se no che ci mettevo dentro alla crostata!

Fiondai per l'ultima volta il dito nel barattolino e mi gustai ad occhi chiusi quel sapore così dolce e un po asprino della fragola, ma non mi accorsi che c'era qualcuno vicino a me, che non appena tolsi il dito dalla bocca , mi baciò dolcemente, leccandomi le labbra.

-Mmh, sapore di fragola..- disse Sesshomaru guardandomi.

-Dormiglione ben svegliato! Hai riposato un'ora , io intanto ho quasi fatto tutto! - dissi felice di vederlo più rilassato.

-Sai Rin , mi hai fatto proprio rilassare, mi sento molto meglio, ma ci manca qualcosa ..- disse Sesshomaru e in un attimo mi prese in braccio e mi fece stendere sopra al divano.

Era ancora a petto nudo, ma si quella camicia era decisamente di troppo, non serviva a molto, tanto gliela avrei tolta lo stesso.

Iniziò a baciarmi, passando la sua mano lungo le mie gambe , arrivando fino ai fianchi che strinse con foga mentre mi tirava sempre più a se.

Con l'altra mano percorse la mia schiena nuda , notando che non avevo mess il reggiseno.

Finalmente se ne è accorto!” pensai ringraziando il cielo che finalmente qualcosa aveva capito.

-Secondo te non me ne sono accorto prima?- disse Sesshomaru tirandomi su e baciandomi il collo.

-Secondo me no!- dissi ridendo e sfuggendo dalle sue grinfie, avevo voglia di giocare , saranno i troppi zuccheri.

-Guarda che dove scappi scappi prima o poi ti prendo!- disse Sesshomaru alzandosi e camminando lentamente verso di me che scappavo come una scheggia.

-Indovina indovinello, dove mi trovo adesso?- dissi urlando per tutto l'appartamento.

-Rin sei poco furba, sai che sono un demone cane , posso fiutare il tuo odore ovunque..- disse Sesshomaru andando verso il suo studio.

Mi trovò sotto alla scrivania , piegata come uno scricciolo e delicatamente mi prese in braccio portandomi nella camera da letto, ma lo fermai.

-Sesshomaru sulla scrivania non ti piace?- chiesi sussurrando all'orecchio.

Sembrò che le mie parole fossero la chiave della sua eccitazione : mi strinse i glutei e buttò a terra tutti i fogli sulla scrivania, poggiandomi delicatamente sopra e sovrastandomi. Mi sciolse i capelli e portò la sua mano fra essi , accarezzandoli e beandosi del profumo che essi emanavano. Mi tolse il vestito e si divertì a torturarmi il seno, mentre con l'altra mano scese giù agli slip. Ormai ero completamente nuda e stranamente anche lui, senza che io facessi niente.

Facemmo l'amore sulla scrivania, innamorati come non mai: i suoi sospiri erano una dolce melodia nella mia testa e i suoi baci erano bollenti e sensuali come la voglia di farmi sua , ancora.

Ma proprio in quel momento, nel momento più bello in assoluto , bussarono alla porta , prima una volta e poi insistentemente.

-Ma dico io, proprio adesso?!- disse Sesshomaru mentre si ricomponeva.

-Vado in camera a cambiarmi- dissi alzandomi e dando un bacio a Sesshomaru, prima di fuggire in camera con le mie cose.

Quando Sesshomaru aprì la porta, si trovò suo padre davanti , con uno sguardo preoccupato.

-Sesshomaru hai saputo?..- disse Inu NoTaisho al figlio.

-Padre, Rin ha avuto un contatto ravvicinato con Naraku..- disse Sesshomaru facendo entrare il padre in casa e facendolo accomodare sul divano.

-Quindi lo ha visto, io l'ho saputo da Inuyasha , dice che ha ricevuto una lettera a casa ed è sicuro che sia di Naraku.- disse Inu guardando Sesshomaru preoccupato.

-Forse sarà a conoscenza del pozzo, ma mi chiedo come è possibile che sia ancora vivo..- si chiese Sesshomaru sfiorandosi il mento con la mano.

-Non ne ho idea, avete combattuto voi contro Naraku, non io, sento solo una presenza maligna in giro ed è questo che mi da fastidio, comunque dov'è Rin?- chiese Inu guardando Sesshomaru incuriosito- Vi ho per caso disturbati?-

-Si padre stavam..- per fortuna bloccai Sesshomaru prima che potesse dire qualcosa di imbarazzante.

Uscì dalla camera da letto e mi fiondai in cucina: ho perso un po di tempo perchè mi sono aggiustata per bene, non potevo certo presentarmi come una zoticona al padre di Sesshomaru.

-Scusatemi, stavo sistemando la stanza..- dissi avvicinandosi al padre di Sesshomaru.

-Rin non ti preoccupare, vieni siediti..- disse Inu baciandole la mano.

-Non faccia così che mi fa arrossire..- dissi in preda al rossore sulle guance.

-Padre per cortesia..- disse Seshomaru guardando suo padre con occhi di supplica.

-Sono solo gentile Sesshomaru, non sarai mica geloso del tuo vecchio?- disse Inu sorridendo.

-Neanche per sogno- disse Sesshomaru con strafottenza.

Intanto io osservavo la scena divertita, padre e figlio che si bisticciavano per me , semplice umana. Alla fine non c'era nemmeno molta differenza fra loro, erano praticamente uguali, non vi era niente di diverso.

Poggiai le mie mani sotto al mento , sporgendomi in avanti , aspettando che finissero di parlare , ero praticamente seduta di fronte a loro.

-Rin allora, so che hai visto Naraku stamattina , dimmi hai detto il tuo nome?- disse Inu rivolgendosi a me.

-S-si, non dovevo?- dissi titubante.

-Beh in un certo senso potevi anche evitare , ora ha capito a chi deve mirare per primo..- disse Sesshomaru alzandosi dal divano e poggiandosi al piano della cucina.

-Io non ero sicura che fosse lui finchè non mi ha detto il suo nome , che dovevo fare?- dissi sbuffando.

-Dovevi chiamare me, per esempio..- disse Sesshomaru mettendosi una mano sulla fronte- Credi che non sia capace di proteggerti?-

-Assolutamente no , è solo che ..- fui interrotta dal padre di Sesshomaru.

-Non era il caso uscire allo scoperto Sesshomaru, Rin ha fatto bene a cavarsela da sola! A proposito noto con piacere che la ferita si è quasi del tutto rimarginata..- disse Inu soddisfatto del lavoro del figlio.

-S-si, per fortuna sto molto meglio grazie..- dissi sorridendo.

Vedevo Sesshomaru crogiolarsi nelle parole del padre e nel mio sorriso, nonostante avesse provato paura nell'operarmi, è riuscito a salvarmi e a ridurre al minimo il danno.

-Comunque Rin , devi sapere che Naraku adesso più che mai sarà un pericolo costante, devi stare attenta, sicuro la prima persona a cui punterà sarà Sesshomaru, perchè ti ha visto da vicino e i demoni non dimenticano..- disse Inu preoccupato per me.

-Non c'è bisogno che glielo dici padre, se solo osa sfiorarla, lo ucciderò senza pietà..- disse Sesshomaru stringendo gli artigli fra le mani.

C'era troppa tensione in quella casa e per fortuna mi ricordai che avevo l'impasto per la crostata in frigo da dover preparare.

-Dottor Taisho resta a cena con noi?- dissi mostrando uno dei miei sorrisi migliori.

-Volentieri Rin grazie , sei molto gentile- disse Inu guardandomi andare verso la cucina.

-Si mangia pesce papà ti avviso..- disse Sesshomaru osservandomi.

-Va bene lo stesso figlio, allora vado a prendere qualche bottiglia di vino, così vi lascio da soli..- disse Inu NoTaisho rivolgendosi a noi.

Sesshomaru lo accompagnò alla porta e io lo salutai con un sorriso, dicendogli che alle nove sarebbe iniziata la cena e che venivano anche Inuyasha e Kagome.

Si soffermò sotto la porta e guardò Sesshomaru seriamente :

-Sesshomaru, non perderla neanche un minuto di vista, Naraku punta sicuro a lei..-

-Padre ti ho già detto che non ti devi preoccupare, se sarà necessario caccerò gli artigli e Tenseiga- disse Sesshomaru prima di chiudere la porta.

Finalmente un po di pace in quella casa, appena si parlava di questo Naraku, l'aria diventava pesante e tesa, quasi non si respirava.

Ero alle prese con il dolce, mentre stendevo precisa la pasta per evitare di farla venire spessa. Sesshomaru si mise davanti a me, osservando i miei movimenti.

Aprì il barattolo della marmellata di fragole e con un dito ne prese un po e se lo portò vicino al labbro, per poi assaporarne il sapore: mi stava decisamente provocando ma non dovevo cedere alla tentazione.

Mi feci tutta rossa e sentivo dei lunghi brividi percorrermi il corpo, tra un po sarei svenuta dalla voglia di sbatterlo sul divano.

-Sesshomaru la potresti finire? Sto cercando di fare il dolce- dissi non distogliendo lo sguardo dalla pasta frolla.

-Finirla di fare cosa, Rin?- marcò in un modo deciso il mio nome , segno che tra poco mi sarebbe saltato sicuramente lui addosso.

Non diedi peso e mi girai a prendere un ruoto per mettere dentro la crostata ma era decisamente troppo in alto per me e non ci arrivavo: Sesshomaru si alzò dalla sedia e con un sorriso beffardo prese per me quello che serviva, guardandomi divertito.

Era ancora a petto nudo, si è presentato il padre a casa e nemmeno si è rivestito, proprio a far capire quello che stavamo facendo!

-Gr-grazie Maru..- dissi con la voce tremolante, mi faceva sempre uno strano effetto stare vicino a lui.

-Prego piccola..- disse passandomi una mano sulla schiena- Dopo però, dolcezza, sei mia-

-Pervertito!- dissi ridendo e vedendo la sua faccia offesa.

Di tutta risposta Sesshomaru si allontanò da me e andò nel bagno, dicendo di farsi una doccia: mi stava provocando troppo non ce la facevo più.

Con calma continuai a fare il dolce, canticchiando una canzoncina per non pensare al mio fidanzato sotto la doccia completamente nudo, con quei muscoli fantastici e..

Rin concentrati! Metti la marmellata, metti in forno , metti il timer e poi vai” pensai mentre facevo tutte queste cose.

Messo il timer per il forno, così non rischiavo di far bruciare tutto, raggiunsi Sesshomaru nel bagno: vedevo chiaramente la sua figura dai vetri della doccia.

Era di spalle, mentre delicatamente si massaggiava quei capelli morbidi con lo shampo. Mi morsi un labbro, avevo una dannata voglia di graffiargli quella schiena stupenda, non dovevo perdere altro tempo.

Sapevo che sicuro si era accorto della mia presenza , ma non lo dava a vedere, faceva finta di nulla: lentamente mi tolsi il vestito , facendolo scivolare a terra, poi passai agli slip , che scivolarono anche loro a terra e infine sciolsi i capelli , facendoli ricadere sul seno.

Neanche il tempo di aprire la porta della doccia: Sesshomaru mi tirò dentro e mi bloccò vicino al muro, tirandomi su le gambe, facendole incrociare dietro ai suoi fianchi.

-Dove eravamo rimasti, piccola?- mi sussurrò solamente.

Le nostre intimità si sfioravano e in nulla entrò in me, baciandomi dolcemente.

La sensazione di freddo del marmo dietro alla mia schiena e il calore della penetrazione , mi fece sospirare profondamente per poi diventare piano piano piccoli gemiti di piacere.

Sesshomaru adorava farmi sua, era il suo modo di dimostrarmi che mi amava follemente , che non voleva perdermi, che non esisteva altra donna che non fossi io, che desiderava solo ed esclusivamente me.

Probabilmente mi sarebbero mancati anche questi momenti insieme, sotto la doccia, ma pensai che nell'epoca Sengoku anche i laghi non sarebbero stati scomodi.

Al pensiero sorrisi e Sesshomaru mi morse il labbro inferiore, per poi aumentare sempre di più le spinte , finchè il mio corpo non tremò tutto e l'orgasmo mi stava divorando l'anima: ancora una spinta, ancora un sospiro ed eccolo, l'orgasmo, la sensazione più bella che una donna potesse mai provare.

Lentamente Sesshomaru mi fece poggiare le gambe a terra e continuava a sorreggermi , sapeva benissimo che quando una donna ha un orgasmo è come se una buona parte delle sue energie svanissero nel nulla.

Lo abbracciai con le poche forze che avevo , mentre lui mi accarezzava i capelli e mi manteneva saldamente stretta al suo petto.

Dopo esserci ripresi, Sesshomaru mi fece lo shampoo: che cosa strana , mi trattava proprio come se fossi la sua bambina, mi pettinava i capelli, mi sciacquava i capelli, penso proprio che adorava i miei capelli.

Invece i suoi manco morta me li faceva toccare, chissà come quando facevamo l'amore , figuriamoci sotto la doccia.

Era geloso di tutto, soprattutto di me.

Uscimmo dalla doccia e io corsi ancora tutta bagnata , ma con l'asciugamano addosso, verso la cucina assicurandomi che la crostata fosse ancora integra e infatti il forno si spense allo scoccare del timer, quindi era sana e salva.

Si erano fatte le otto e tra un'ora doveva essere tutto pronto.

Misi l'orata nel forno, mettendo il timer di un'ora, e ancora con i capelli bagnati e l'asciugamano addosso iniziai a fare il sugo per la pasta.

Preparate per bene tutte le cose, potei finalmente rilassarmi e asciugarmi i capelli in santa pace: il sugo era pronto, l'orata era in forno, la crostata era sul tavolo a raffreddare, gli antipasti erano pronti, non mancava decisamente nulla per la cena.

Andai prima in camera da letto per prendere qualcosa di abbastanza carino da mettermi per la sera: optai per un vestito non troppo corto,scollo a barca e maniche a tre quarti, un paio di tacchi non troppo alti, un trucco leggero e i capelli sciolti. Ero semplice ma elegante , bastava questo per essere perfetta.

Sesshomaru si mise la camicia bianca con il pantalone nero sotto e i mocassini lucidi e la sua fedele giacca nera attillata.

-Rin sei bellissima lo sai?- disse Sesshomaru avvicinandosi a me.

-Grazie Sesshomaru anche tu..- dissi e gli diedi un bacio.

-Rin prima che vengono gli altri, vorrei chiederti una cosa..- disse Sesshomaru prendendomi le mani.

-Dimmi Sesshomaru, mi preoccupi..- dissi osservando la sua faccia.

Improvvisamente si inginocchiò davanti a me, lasciandomi stupita e senza parole.

Poi iniziò a parlarmi, tenendomi la mano destra:

-Rin, so di non essere perfetto e so benissimo che ora non è il momento di fare proposte importanti, stiamo da poco insieme. Ma mi sembra giusto farti almeno una proposta di fidanzamento decente , visto che è successo tutto all'improvviso e non ho avuto modo di dichiararmi seriamente..- disse Sesshomaru mentre cacciava dalla tasca della giacca, un cofanetto di..

-Oh mio dio!M-ma quello è di Tiffany.. Cioè quando lo sei andato a comprare?! Non mi dire che mi hai lasciato a posta da sola nel supermercato per..- lo vidi sorridere e li capì tutto.

-Rin, io grazie a te , sono diventato un demone diverso e il solo pensiero di stare lontano da te, mi fa diventare un debole, è proprio vero che quando si ha qualcosa da proteggere , la propria energia aumenta a dismisura.Permettimi di dirti che Ti amo al limite dell'impossibile e voglio chiederti ufficialmente di diventare mia e ti prometto che sarà per sempre..- disse Sesshomaru aprendo il cofanetto e mostrandomi un solitario bellissimo da almeno diecimila euro.

Piansi, piansi come una bambina , facendomi sciogliere il trucco ma non mi importava per niente, il mio fidanzato , ufficialmente, mi ha aperto il suo cuore e mi ha dimostrato che per lui valgo più di ogni altra cosa.

Mi abbassai anche io , presi il viso fra le sue mani e lo baciai con voglia di essere sua per tutta la vita , con quell'anello bellissimo al dito , sarebbe stata la nostra promessa d'amore.

-Ti amo Sesshomaru, ti amo tantissimo..- dissi semplicemente abbracciandolo forte a me .

Mio demone, io e te contro tutto e tutti.

 

 

Eccomi quaa

Ho preferito separare i due capitoli ( pre cena e cena) se no non si capiva più nulla, voglio cocentrarmi molto con i discorsi tra i vari personaggi.

Resistete ancora un po, vi prometto che il capitolo della cena sarà suuuuper!

 

Al prossimo capitolooo

   
 
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