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Autore: hayley99    25/03/2016    1 recensioni
Solo nell'esatto momento in cui perdi una persona capisci quanto la ami...e io amavo Sirius con tutta me stessa...lui era il mio TUTTO.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Sirius Black
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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CAPITOLO 8

6° ANNO-HOGWARTS _ CASA YUXLEY_CASA EVANS_HOGWARTS  1976/1977
  
L’estate non era ancora finita, quella mattina mi ero svegliata per colpa di alcuni incubi che facevo quasi ogni notte dopo la serata in cui io e Sirius non ci parlammo più, da quando io e Regulus ci eravamo fidanzati ufficialmente. L’autunno stava arrivando e con esso un altro anno ad Hogwarts. Mi mancava Lily ed ogni giorno le scrivevo una lettera, che il mio gufo Sirio era ben felice di recapitarle. –Astrid! Preparati fra poco andiamo!- sbraitò mia madre dal piano terra. Quella sera saremmo andati ad un incontro a cui i miei genitori dovevano prendere parte. Non sapevo di cosa si trattava, sapevo solo che dovevo andarci. Mi vestii e mi truccai leggermente i miei occhi azzurri ghiaccio e poi scesi di sotto. Mi avvicinai al camino e ci teletrasportammo con la metro-polvere. Arrivammo a Diagon Alley e poi senza farci notare ci intrufolammo in delle viuzze che portavano nella parte malfamata della città. Arrivammo davanti ad una casa abbastanza messa male, guardai i miei genitori che sicuri entrarono all’interno della casa. Salimmo le scale e aprimmo una porta trovandoci all’interno di una stanza nella quale erano presenti molte persone tra cui i Black, i Malfoy, i Greengrass, e chi più ne ha più ne metta. Eravamo tutti purosangue all’interno di quella stanza. Il padre di Lucius Malfoy si fece avanti accogliendoci. –Sarà qui tra poco- disse all’orecchio di mio padre che annuii subito dopo. Narcissa Black si avvicinò a me guardandomi felice. –Come ti senti? Tu sei pronta per tutto questo?- mi disse prendendomi sotto braccio e portandomi in un luogo meno affollato all’interno della stanza.-Pronta per cosa?- chiesi io confusa. –Ma come, non lo sai?- mi guardò stranita mentre io scuotevo la testa negando il fatto. –Tra poco il Signore Oscuro sarà qui ed io, te e Lucius prenderemo parte al suo esercito di Mangiamorte…- mi disse mentre gli occhi le brillavano. Mi girai verso i miei genitori che sorridevano compiaciuti mentre parlavano con i Malfoy. La testa mi girava, come era possibile? Io non volevo diventare una Mangiamorte. “No, no, nooo!!!” La testa mi girava mentre Narcissa mi scuoteva chiedendomi cosa mi prendesse. La guardai disgustata, guardai tutti disgustata e mi avviai verso la porta che fu bloccata dalla mano di mia madre che mi guardava leggermente incazzata. –Dove pensi di andare tesoro?!- i suoi occhi mi paralizzarono, ma non mi diedi per vinta. –Tu, tu lo sapevi! Io non diventerò mai quello che tu vuoi, quello che sei tu! Non diventerò MAI una Mangiamorte, fosse l’ultima  cosa che dico nella mia vita!- strinsi la bacchetta che tenevo sotto la manica della mia giacchettina nera. –Tu non vai da nessuna parte Astrid. Ora diventerai ciò per cui sei nata, e non fare la bambina piccola mia hai capita?!- era arrabbiatissima, ma io non mi sarei mai più fatta mettere i piedi in testa da nessuno. –No tu stammi bene a sentire! Io non sono come te, e non sono un oggetto! Sono stufa di essere quello che sono solo per compiacerti! Non sono una serpe e tanto meno una stupida serva di TU-SAI-CHI! E non ci tengo per niente a diventarlo questa notte!- presi la bacchetta e la punta addosso a mia madre. –Ora io me ne andrò, non mi interessa se mi diseredi, anzi meglio! Io non volgio essere la figlia di due assassini e non intendo diventarlo io stessa! Addio “madre”- detto questo la pietrificai e mi lanciai giù dalle scale mentre alcuni mangiamorte mi erano alle calcagna. Mi infilai nella prima casa che trovai e mi diressi al camino prendendo la metro-polvere di riserva che tenevo nella mia borsa. Cinque secondi dopo ero a casa mia, corsi in camera mia e preparai le valigie il più velocemente possibile, sapevo che di li a poco sarebbero arrivati. Presi Sirio e mi diressi fuori di casa diretta verso il centro della città. Mi fermai in una stradina secondaria e fischiai più forte che potevo. Tenevo la bacchetta stretta tra le mie mani mentre il mio cuore batteva a mille. Mi avrebbero trovata nel giro di poco se l’autobus dei maghi non fosse arrivato in quel preciso istante. Salii con una furia dettata dalla paura, mi rivolsi Stan Picchetto dicendogli subito la mia destinazione. –Parti! ORA!- dissi e l’autobus partì. Tre minuti dopo mi trovai davanti ad una casa a me ben conosciuta. Scesi e mi diressi con foga verso la porta cominciando a battere insistentemente svegliando tutti. Venne ad aprirmi un’assonnata Lily che mi guardò con i suoi occhi verdi lampeggianti. –Lily!- corsi ad abbracciarla per poi spingerla all’interno della casa e chiudere la porta con una magia. Mi sedetti al suolo con la porta dietro la mia schiena. Alzai lo sguardo e vidi tutta la famiglia Evans che mi guardava stranita. Lily mi aiutò ad alzarmi e mi chiese all’istante delle spiegazione che non tardai a darle. Alla fine dissi: -Non sapevo dove altro andare.-. Lily mi abbracciò e mi accompagnò in camera sua dove crollai dal sonno.
 
Settembre non tardò ad arrivare ed io e Lily ben presto ci trovammo alla King’s Cross all’interno di uno scompartimento del treno diretto ad Hogwarts. Molti giornali negli ultimi giorni annunciavano che io, come prima di me Sirius, ero stata diseredata dalla mia famiglia, ma me ne importava un bel niente. Regulus provò a farmi tornare i me mandandomi qualche lettera a cui io non risposi neanche una volta. Guardavo fuori dal finestrino mentre le madri salutavano affettuosamente i loro figli che partivano per la prima volta per Hogwarts, e con la mente tornai indietro di cinque anni, quando feci anch’io la stessa cosa, quando io e Sirius ci rincontrammo e diventammo miglior amici, quando conobbi Lily, James e Remus. Quando tutto era perfetto. La porta dello scompartimento si aprì facendo entrare Remus e Peter. Ci salutarono ma io non li badai minimamente, non era di loro che avevo bisogno, non dei loro occhi, non del loro sorriso. Avevo bisogno di Sirius. –Scusatemi, vado al bagno- dissi uscendo dallo scompartimento mentre Lily mi guardava leggermente rattristata. Mi diressi verso i bagni ma venni fermata da una mano che si chiuse sul mio braccio. –Astrid!- Regulus mi guardò con i suoi bellissimi occhi azzurri, ed io non potei sopportare di vederli sapendo che lui non era suo fratello. –Scusa Regulus, non ora.- lo piantai in asso chiudendomi dentro il bagno. Caddi a terra per colpa delle mie gambe traditrici che non volevano saperne di stare dritte. In quel momento tutto il modo crollò su di me  lente le lacrime cominciarono a bagnarmi il viso. Sferrai un pugno addosso alla porta, seguito da un altro e poi un altro ancora, finchè le mie mani non cominciarono a dolermi in modo eccessivo e si screpolarono lasciando cadere qualche goccia di sangue. Mi guardai allo specchio, ero un disastro, il trucco mi era colato dagli occhi che erano rossi di pianto, e la mia pelle già chiara di suo ora sembrava quella di un morto, e le occhiaie non miglioravano di certo la situazione. Feci il meglio possibile per sistemarmi la faccia ed usci dal bagno tornando al mio scompartimento. Mancava poco allo scompartimento quando una risata seguita da un’altra mi bloccarono in mezzo al corridoio. Erano James e Sirius. Il nome di Sirius si ripeteva all’infinito nella mia testa, non ci parlavo dal natale scorso, quando gli spezzai il cuore, e assieme a lui se ne andò una parte di me stessa. Vidi Piton uscire e voltarsi verso di me per poi sorpassarmi e correre via. Dallo scompartimento cinque secondi dopo uscì un divertito Sirius: -Ehi! Dove vai Mocciosus, te la sei presa così…- le parole gli morirono in bocca appena i suoi occhi d’acciaio si posarono su di me. Il suo viso passò dal divertito all’indifferenza di fronte a me. Lo guardai e lui mi guardò, le mie gambe si mossero da sole, lo sorpassai ed entrai nello scompartimento salutando James che rimase sconvolto dal fatto che io e Sirius non ci guardassimo nemmeno. Io ero vicino al finestrino e guardavo fuori i paesaggi che mi scorrevano affianco mentre Sirius scherzava con James ignorandomi. –Prima o poi voi due dovrete chiarirvi avete capito?!- disse James guardando me e poi Sirius, che nemmeno rispondemmo, troppo occupati a fare quello che stavamo facendo, ovvero niente.
 
I primi mesi passarono in fretta, io stavo sempre o con Lily o con altre ragazze della mia casa. Regulus ed io non ci parlammo molto spesso e piano piano non parlai nemmeno più con James e gli altri. Il mio cuore era distrutto, tutto quello che avevo costruito in quegli anni era svanito e niente sarebbe riuscito a rimetterlo a posto. Quel pomeriggio stavo camminando per un corridoio del quarto piano, quando dei rumori attirarono la mia attenzione. Incuriosita controllai cosa fosse, e mi trovai davanti Regulus che era intento a spogliare e a baciare una ragazza della sua casa. Gli avevo colti in flagrante e mentre li guardavo schifata Regulus si voltò verso di me. Smise all’istante di fare ciò che stava facendo e con lo sguardo colpevole si avvicinò a me mentre io mi allontanavo con un altro pezzo del mio cuore che si sfracellava al suolo. –Astrid! Fermati!- mi prese il braccio e me lo ritrovai davanti mentre dietro di me stava il muro freddo del corridoio del castello. –Lasciamo andare schifoso!- gli sbraitai contro tirandogli uno schiaffo in pieno viso. –Come hai potuto?! Chi sono io per te?! Una cretina da prendere per i fondelli?!- ero arrabbiata e le lacrime cominciarono a farsi strada nel mio viso. –Io?! Io sarei il traditore qui?! Sbaglio o sei tu quella che te la fai con il fratello del tuo ragazzo?!- mi disse colpendomi al viso con tutta la sua forza. Lo guardai con gli occhi carichi di rabbia, il labbro cominciò a sanguinarmi e lacrime di dolore miste a quelle di rabbia cominciarono a rigarmi il volto. –Mi disp…- lo bloccai all’istante fulminandolo con lo sguardo e con le mie parole taglienti: -Non osare mai più toccarmi, parlarmi o solamente guardarmi, lurido idiota! Perché sarà l’ultima cosa che farai prima di morire è chiaro?!...Ah, e se non l’avessi ancora capito con me hai chiuso!- detto ciò mi tolsi l’anello buttandolo per terra e calpestandolo con tutta la forza che avevo e mi allontanai correndo  da colui che credevo di amare, girai l’angolo e incontrai due occhi d’acciaio scuro che mi guardavano stupidi e leggermente arrabbiati per lo stato in cui mi trovavo. Abbassai lo sguardo mentre altre lacrime mi rigavano il volto. Sirius m prese il polso per trattenermi, da quanto non lo toccavo? Mi guardò e disse: -Chi è stato?- io non risposi e continuai  piangere in silenzio. –Astrid dimmi chi è stato!- lo guardai negli occhi e liberandomi dalla sua presa dissi: -Anche se te lo dicessi a te cosa importerebbe?!- detto ciò corsi, fino a farmi male i polmoni ritrovandomi nella mia stanza, e addormentandomi mentre piangevo per Regulus, per Sirius e per la mia inutile esistenza.


ANGOLO AUTRICE:
ok penso che ora vogliate ammazzarmi, ma prima di farlo ascoltatemi vi prego!!! non ho più potuto aggiornare per problemi causati dal computer che si è rotto, infatti ho dovuto aspettare un'etrnità per poterne comprare uno nuovo...mi dispice un casinooooooooo!!!! spero di essermi fatta perdonare con questo nuovo capitolo, scusatemi ancoraaaaa!!!! (ho creato un profilo su wattpad per chi interessa cercae: chiara0799)
hayley99





sirius

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