“Ma cosa ti è
saltato in mente”urlò Kame,appena tutti i
membri del gruppo entrarono nel camerino,era arrabbiato ed incredulo
per le
stupidate uscite dalla bocca di Ueda
“Posso vedere le fate, posso vedere le fate,ma sei scemo!Ti
sei reso ridicolo
davanti a tutti!”
“Kame-chan,su non prendertela così tanto,dopotutto
nessuno l’ha preso sul
serio”disse Jin avvicinandosi al ragazzo e massaggiandogli la
schiena(unico e
risaputo modo per calmare la piccola e feroce tartaruga*)
“Certo me lo sarei aspettato più da
Junno”si intromise Maru,intento a versare
del thè
“Già cazzate del genere possono uscire solo dalla
sua stupida ed abnorme
bocca”concordò Koki,bevendo il thè
offertogli da Maru.
“Ehi”si lamentò Junno,che
però venne ignorato come al solito
“Ma io l’ho vista davvero”disse Ueda,che
fino a quel momento era rimasto in
silenzio”e,se volete,ve lo
proverò!”continuò,punto nel suo
orgoglio,lui non era
un bugiardo!
“Se,se”risposero in coro i 5 componenti del gruppo
“Va bene,venite con me,ORA!!”urlò
Ueda,arrabbiato,facendo scattare sull’attenti
tutti i presenti.
Arrivati al parco mi incamminai a passo spedito verso
l’albero della fata,anche
se avevo cercato di dimenticare l’accaduto ero tornato varie
volte in quel
luogo;parlavo al vento,la cercavo,lasciavo del cibo,avevo persino
considerato
l’idea di dormire lì,ma di lei nessuna traccia,a
parte a volte delle piccole
coroncine di fiori che trovavo sulle panchine o attaccate ai rami bassi
degli
alberi. Ma questa volta l’avrei fatta uscire allo scoperto,ne
andava della mia
reputazione!
Mi girai l’ennesima volta a guardare i miei compagni,stavano
tutti trattenendo
le risate,quei brutti … Ero così attento a
fulminarli con gli occhi,da non accorgermi
del piccolo precipizio li accanto;l’unica cosa che notai
furono gli sguardi
allarmati di tutti e un Junno terrorizzato corrermi incontro ed
abbracciarmi,tirandomi in salvo.
“Per fortuna sei salvo”sentii.
No,aspettate,c’è qualcosa che non va,Junno che mi
parla in questo modo,no,non
era possibile.
“Junno hai detto qualcosa?”chiesi sulla sua spalla
“No,non sono stato io”disse,ancora tenendomi
stretto a se^ ////^,ma indicandomi
un puto alle mie spalle
Mi girai e la rividi,era identica a come me la ricordavo, e a quanto
pare non
ero l’unico a vederla,a giudicare dai 5 paia di occhi
sgranati.
“Che vi avevo detto”dissi al settimo cielo. Poi mi
rivolsi a lei “Ciao,ti
ricordi di me?Mi chiamo Ueda,e loro sono i miei amici:
Junno,Kame,Jin,Koki e
Maru”
“Piacere,sono Silvia**”disse. -Bene,allora sapeva
parlare! -
“Per quanto tempo volete rimanere così,voi
2?”chiese Jin. -Ma cavolo fatti gli
affari tuoi,sto così bene qui-
Junno così si stacco da me,rosso in viso,lasciandomi solo e
al freddo,uffa!
Parlammo tanto e scoprimmo molte cose su quell’essere(vi
faccio un piccolo
schema):
-le fate sono visibili,solo se vogliono essere viste
-esistono persone che possono vederle,senza il loro
permesso,perché in una vita
precedente sono stati anche loro fate(il mio caso)
-Silvia era la fata di un bosco vicino,ma che si era persa,e voleva
tornare a
casa,dove aveva lasciato la sua famiglia e il suo amato
-amava le battute di Junno …(era strana forte)
-adorava toccare il naso di Maru(il quale continuava ad urlarle
“GUARDA CHE IO
NON SONO MICA UN CITOFONO”,ma che veniva prontamente calmato
dal suo Koki )
Fin da subito riuscì a fare amicizia con tutti,forse grazie
alla sua
bellezza,oppure per il suo gran cure,non ve lo saprei dire.
A fine giornata il team KAT-TUN decise di aiutare Silvia.
Bene, allora,il Team KAT-TUN(nome deciso da quel baka di Jin)decise di
riunirsi
a casa di Kame per elaborare un piano, capire dove fosse il bosco della
fata e
riportarcela. Non fu facile,non tanto per la collocazione del posto,ma
per le
continue interruzioni da parte di Junno,Koki eJin,che furono
prontamente
allontanati da un Kame molto incazzato.
Infine,dopo tre ore di ricerca evidenziarono i possibili luoghi di
residenza
della fata
“Kame-chaaaaaaaan,posso stare con te sta
notte?”chiese Jin dopo che tutti se ne
furono andati
“no,scusa amore,ma domani devo …..no,non fare gli
occhioni da cuccolo,non vale
così ,Ran-chan attaccalo,salva il tuo papà.
Noooo, Ran-chan anche tu con quegli
occhi, traditrice. Jin ti ho detto di no,non avvicinarti,stai
ind..”
Jin avvicinandosi lo aveva preso e baciato con passione,lasciandolo
senza fiato
“e va bene …… hai vinto”disse
sbuffando
“Dai,hai resistito qualche secondo in più
oggi,piccolo”disse il suo compagno
trascinandolo di peso verso il letto.
“uffa,ho tutto il naso rosso”
“dai,non si vede molto” si azzardò a
dire Koki toccandogli il naso,ma dopo
un’occhiata di fuoco di Maru si affretto a negare tutto
“ok si vede, scusa”
<… infine vediamo come se la passano Ueda e
Junno>
Usciti da casa di Kame si incamminarono verso la stazione.
Dovete sapere che questi due idioti erano l’uno innamorato
dell’altro,ma erano
tanto timidi da non riuscire a fare il primo passo.
“scusa per non averti creduto subito”disse
Junno,veramente dispiaciuto
“non ti preoccupare,e poi sono io a dovermi scusare,se non
fosse successo a me
neanch’io ci avrei creduto”gli sorrise Ueda,in
imbarazzo “… e grazie per avermi
salvato,prima”
“Già,mi sono spaventato parecchio,avevo paura di
perderti”(nota autrice:Junno
non ti sembra eccessivo,io ho scritto “piccolo
precipizio”)
“eh”
“n..niente”
“no,fermati Junno,ripetilo per favore”disse Ueda
sull’orlo delle lacrime
“mi piaci Ta-chan, avevo paura che ti facessi
male,…. E ora perché
piangi?”stupito dalle lacrime dell’altro Junno si
fermo,e le asciugò con le
dita
“perché anche tu mi
piaci,stupido”rispose il più basso eliminando i
pochi
centimetri che lo separavano dalla bocca dell’altro
Finalmente dopo mesi di sguardi e di sorrisi, si erano chiariti. Erano
insieme.(non è che ci volesse molto,comunque)
Nessuno sapeva che qualcosa di inaspettato,però,stava
accadendo…
*non so se sia vero,ma mi serviva qualcosa per calmare Kame