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Autore: heykurt    26/03/2016    1 recensioni
Quando Blaine si rifiuta di tornare assieme a lui, Kurt si sente crollare il mondo addosso. Blaine, sentendosi in colpa, chiede dunque al suo migliore amico Sebastian di stare vicino a Kurt ed assicurarsi che stia bene. A malincuore, Sebastian accetta, ma non può immaginare che quel conforto permetterà ad entrambi di conoscersi meglio e rivalutarsi in modi che non avrebbero mai creduto possibili.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Burt Hummel, Kurt Hummel, Santana Lopez, Sebastian Smythe
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 32







 

 

 

SOUNDTRACK

“Never Can Say Goodbye” - Michael Jackson ( https://www.youtube.com/watch?v=OVBqv23l5lc )

 

 







 


 

Il giorno seguente Kurt è più agitato del solito. Non ha fatto altro che rigirarsi nel letto per tutta la notte ripensando allo sguardo ferito di Sebastian tutte le volte che aveva nominato Blaine. Non ha intenzione di perdere il suo ex come amico, ma non vuole nemmeno rinunciare ad una storia con Sebastian.

Ormai è certo di esserne davvero innamorato, ma in quel momento preferisce lasciargli altro tempo piuttosto che presentarsi di nuovo da lui facendo l'ennesima imbarazzante sceneggiata che porterebbe soltanto ad ulteriori incomprensioni.

È deciso piuttosto a provare a parlare con Blaine. Spera che almeno lui voglia ancora rivolgergli la parola e che non sia arrabbiato a tal punto da non volerlo nemmeno vedere. Non che si aspetti che lo accolga a braccia aperte, ma spera almeno di poter sostenere una conversazione civile con lui senza il bisogno di alzare la voce ed aggredirsi come quel giorno alla villa.


 

Passeggia avanti e indietro sotto il porticato degli Anderson da svariati minuti, ripetendosi il discorso in testa un milione di volte. Vuole essere il più spontaneo possibile, ma avere già in mente qualcosa da dirgli senza rimanere imbambolato a fissarlo colpevole, lo rassicura. Prende un respiro profondo e si decide dunque a suonare il campanello, anche se ha paura che gli sbatta la porta in faccia o che addirittura lo prenda a schiaffi senza neanche lasciargli il tempo di dire una sola parola.

Quando però Blaine apre la porta, rimane fermo immobile, un po' stupito da quella visita improvvisa. Lo fissa a bocca aperta e le sue sopracciglia sono incurvate in un'espressione di dispiacere. L'imbarazzo tra loro è palpabile ed entrambi sembrano aspettare che sia l'altro a fare la prima mossa.

“Ciao.” rompe alla fine il ghiaccio Kurt, facendo un passo verso di lui.

Blaine apre un poco di più la porta, facendogli un breve cenno col capo “Ciao.”

Kurt forza un sorriso, guardandolo con aspettativa “Posso entrare o mi manderai via come ha fatto Sebastian?”

“Certo che puoi entrare.” risponde semplicemente Blaine spostandosi dall'ingresso per permettergli di passare “Accomodati pure.” aggiunge indicandogli il divano. Quando si siedono entrambi, strofinano nervosi le mani tra loro e fissano un punto impreciso nel vuoto, come se fossero diventati improvvisamente due estranei.

“Perché ti ha mandato via?” interviene di nuovo Blaine, anche se non è realmente interessato a quello che è successo tra lui e Sebastian “Credevo che non aspettasse altro... che tu corressi da lui, intendo.”

Kurt fa spallucce, scuotendo la testa “Non credo voglia rivedermi ancora.” mormora con un velo di tristezza e rammarico.

“Perché?”

“Perché non ho fatto altro che parlargli di te e come puoi immaginare non l'ha presa bene.” ammette Kurt, rendendosi conto sempre di più di quanto fosse stato menefreghista nei suoi confronti.

“Parlare di me?” ripete Blaine subito incuriosito.

Kurt si decide a voltarsi verso di lui e stira le labbra annuendo “Si, mi chiedevo come stavi. Mi dispiace che tu sia venuto a saperlo così e credimi, non era nelle nostre intenzioni tenerti all'oscuro della faccenda per sempre.” ci tiene a precisare “Ma non mi scuserò per aver deciso di voltare pagina dopo che tu mi hai lasciato. Se sono qui adesso, è solo per potermi chiarire con te e scusarmi per averti mentito ed averti fatto credere che potesse esserci ancora qualcosa tra noi. Sempre che tu voglia chiarirti...”

Blaine allunga una mano verso la sua, stringendogliela dolcemente “Sai Kurt, ci sono state un sacco di volte in cui ho desiderato venire da te e scusarmi, ma non ho mai avuto le palle per farlo. Tu hai molta più forza e coraggio di quanto io potrò mai averne. Sono felice che tu sia qui e ci tengo che tu sappia che sono mortificato per il modo in cui ti ho trattato. Non te lo meriti. Sono stato solo un egoista insensibile.” si scusa sincero, facendogli una carezza “Ti ho umiliato di fronte a tutti e ti giuro che mi sono sentito uno schifo...”

“E a me dispiace non avertelo detto. Non sono poi così coraggioso come credi visto che per settimane ho fatto finta di niente perché avevo paura di rovinare la nostra amicizia. Così però ho fatto solo peggio.”

“Si, ma io ho sbagliato a reagire in quel modo.” continua affranto, incrociando il suo sguardo “Perdonami se puoi.”

“Certo che ti perdono.” abbozza un sorriso Kurt, stringendogli con più sicurezza la mano “Ora possiamo andare da Seb e-”

Blaine inarca le sopracciglia, rabbuiandosi “No, fermo. Con lui è un'altra storia, non ci voglio parlare.” si affretta a chiarire.

“Andiamo Blaine, non ha più colpe di quante ne abbia io.”

“E' diverso: lui ha tradito un'amicizia e la mia fiducia. Per me è come se fosse morto.” sentenzia acido, sfuggendo alla presa “Se si presenta al matrimonio dei miei lo sbatto fuori a costo di fare una figuraccia davanti a tutti i presenti. Quando dicevo che lo volevo fuori dalla mia vita lo pensavo realmente... Con lui non mi sono pentito per come mi sono comportato.”

“Blaine, dai non fare così. È davvero dispiaciuto.” cerca di fargli cambiare idea anche se sa perfettamente che non ascolterà le sue parole “A quanto so passerà solo per congratularsi con i tuoi e salutare la famiglia prima di partire.”

“Partire?” ripete colto alla sprovvista.

Kurt si rattrista improvvisamente, abbassando gli occhi “Si, va a Londra. Biglietto di sola andata. Non ho idea se andrà a studiare lì o a lavorare o- ah, non so niente.”

Blaine alza il mento, presuntuoso “Meglio così. Prima sparisce dalla mia vita meglio è.”

“Perché ce l'hai ancora con lui? Se hai perdonato me non vedo perché-”

“Tu potevi fare quello che volevi.” lo interrompe brusco “Certo, sapere che ti eri preso una cotta per lui è stato un duro colpo e la cosa mi destabilizza ancora, ma Seb non doveva tradire la mia fiducia così. Non ha fatto altro che mentirmi per settimane e mi spronava addirittura a dichiararmi. Non hai neanche idea di quante volte mi abbia ripetuto che dovevo venire a dirtelo.” blatera iniziando a scaldarsi “Ci teneva a farmi fare la figura dell'idiota?”

“Aveva solo paura. Per piacere Blaine, dagli una seconda possibilità.”

Il ragazzo scuote la testa confuso “Non lo so...”

“Voglio solo che torni tutto come prima.” sospira Kurt, affranto “Non voglio far star male nessuno.”

Blaine abbozza un sorriso dispiaciuto “Io sto bene Kurt, e lui poteva essere felice con te ma a quanto pare ti ha mandato via in malo modo, preferendo scappare. Io non posso farci nulla.”

“Potresti chiarirti come stai facendo con me.” gli suggerisce l'altro, sperando che ragionandoci assieme possano trovare una soluzione a quel casino.

“Se lo vedo lo prendo a pugni.”

Kurt chiude gli occhi, inspirando profondamente per mantenere la calma e non dargli una rispostaccia, anche se sente di aver già raggiunto il suo limite massimo di sopportazione “Blaine, scusa se te lo dico ma a conti fatti sei tu quello nel torto. Noi potremmo pure avertelo detto invece che mentirti e fare le cose di nascosto, ma non dobbiamo comunque rendere conto a te. Confesso che me la sarei presa anche io se il mio migliore amico avesse avuto una storia con un mio ex, ma è pur sempre un ex, una storia conclusa.”

Blaine contrae le labbra all'interno della bocca, pensieroso “Lo ami?”

“Cosa? Io non-” farfuglia Kurt, colto alla sprovvista “Non voglio parlare con te di quello che sento per lui. Voglio solo che tu capisca che ti voglio ancora molto bene, questa è una cosa che non cambierà mai. Non importa come finisce e con chi, saremo sempre tu ed io. Avrai sempre un posto speciale nel mio cuore. Come amico.”

“Questo lo so.”

“Allora, come amico, ti chiedo di dargli un'altra occasione.”

Blaine si gira nuovamente verso di lui, arricciando le labbra “Ci devo pensare.”

“Fallo, riflettici.” risponde con un sorriso Kurt, dandogli un rapido bacio sulla guancia “Ci vediamo al matrimonio Blaine.”


 

*


 

“Non posso farlo.”

Kurt sta camminando da circa dieci minuti avanti e indietro per la sua camera da letto, coi nervi a fior di pelle. Sente che è sul punto di scoppiare e l'ansia lo sta letteralmente logorando dentro. Santana se ne sta a gambe conserte sul letto, fissandolo sconfortata mentre si lima le unghie.

“Perché sei così agitato?” gli domanda con finto interesse, ormai stufa delle sue paranoie.

Kurt si volta bruscamente verso di lei, con gli occhi fuori dalle orbite, paonazzo in volto “San, è la prima volta che li rivedo entrambi da quella cena.” le fa presente, con un leggero tremolio nella voce.

“Hai chiarito con Blaine almeno.” osserva la ragazza, non riuscendo a capire il reale problema “E Sebastian?”

“Non mi vuole vedere.” risponde sconsolato Kurt, guardando il cellulare sperando di trovare un suo messaggio “Mi sono umiliato pubblicamente per lui e mi ha cacciato via perché crede che io sia innamorato di Blaine. Ti giuro è stato mortificante aprirgli il mio cuore in quel modo davanti ad una ventina di persone che mi fissavano divertite.”

Santana sbuffa, alzando gli occhi al cielo “Digli che lo ami allora.”

“Guarda che l'ho fatto, ma non mi crede! È una situazione assurda.”

“Che pensi di fare al matrimonio?”

“Non lo so.” mormora il ragazzo, sedendosi accanto a lei.

“Kurt, è domani.”

“Si, grazie per ricordarmelo.” replica acido, improvvisamente ancora più nervoso “Seb partirà ed io me ne starò qui da solo. Non posso aggrapparmi alla sua gamba e supplicarlo di restare. Anche perché non lo fermerei comunque... Quando si mette in testa una cosa la fa senza ripensamenti ed è difficile fargli cambiare idea la maggior parte delle volte. E poi non voglio essere io a trattenerlo qui; ha fatto la sua scelta.”

“Lo sai vero che se glielo chiedessi lui rimarrebbe?” controbatte alzando un sopracciglio “Se ne va solo perché pensa che le cose si risolveranno solo quando lui si allontanerà, e soprattutto perché crede che non te ne importi più di lui.”

“E tu come lo sai? Vi sentite per caso?!” domanda ironico, ma quando l'amica fa una faccia colpevole, la fissa sconcertato a bocca aperta “Oh mio dio! Da quanto?!”

Santana si mette in ginocchio sul materasso per potersi girare col busto e guardarlo in faccia per raccontargli ogni cosa “Mi ha dato il suo numero l'ultima sera a casa di Blaine, quando tu ti eri rintanato in camera dopo la sua sfuriata.”

“E che ti ha detto?” chiede con aspettativa Kurt, sperando che con lei si sia aperto e le abbia confidato di amarlo ancora.

“Beh Kurt, giuro che la cosa ha sconvolto anche me, soprattutto me, ed ho dovuto farglielo ripetere un paio di volte per metabolizzare la cosa ed essere certa di non trovarmi in una realtà parallela, però... ti ama. I suoi occhi diventano a cuoricino quando parla di te, ed è un'immagine piuttosto patetica a dire il vero perché continuava a guardarmi con quell'espressione da duro quando i suoi occhi al nome 'Kurt' cambiavano forma.”

Kurt abbozza un sorriso, ma torna subito serio ripensando alla loro ultima lite “Mi ha cacciato via l'altro giorno, però. Io me ne sono rimasto in piedi sul tavolo come un imbecille mentre tutti i presenti se la ridevano sotto i baffi e lui se ne andava senza degnarmi di uno sguardo. Jenah è dovuta correre in mio soccorso per aiutarmi a scendere dal tavolo e poi sono scappato via per l'umiliazione. È stato addirittura peggio di quando ho partecipato al gioco della bottiglia con i suoi amici pervertiti.”

“Finché continui a nominargli Anderson!” esclama Santana per fargli capire in cosa avesse sbagliato.

Kurt corruga la fronte, interdetto “Te l'ha raccontato?! Ma è un brutto vizio quello di riferire a tutti ogni cosa? Scommetto che tra qualche settimana ci saranno servizi sulla nostra storia al telegiornale e probabilmente in uno di questi io avrò commesso un omicidio.”

“Veramente me lo ha detto Jenah.” si affretta a chiarire Santana “Sono andata a trovarli due giorni fa. Lo so, lo so ti avevo detto che ero ancora a casa, piccola bugia veniale. Giuro che se glielo dici mi vendicherò Kurt, ma Sebastian non è poi così male.”

Kurt si lascia sfuggire una lieve risata, annuendo “Lo so... Ai miei occhi è eccezionale.” sospira rendendosi conto, ad ogni istante, quanto gli manchi “Che faccio domani?”

“Digli di restare.” ripete Santana che, a giudicare dalla sicurezza con cui glielo dice, deve aver parlato molto con Sebastian, fino al punto di conoscere i suoi punti deboli che lo tratterrebbero lì.

“Non lo farà!”

“Finché non ci provi non lo saprai mai.”

Kurt si lascia cadere all'indietro con la schiena, immergendo la testa nel cuscino “A volte mi chiedo come sarebbero andate le cose se quella sera non fossi andato a casa di Blaine. Ricordo ancora la rabbia che provai quando venne ad aprire Sebastian. Mi guardava in quel modo fastidioso, con quel ghigno impertinente ed irritante. Ti giuro che avrei voluto prenderlo a schiaffi per quanto mi turbava la sua presenza, ed ora...”

“Ne sei innamorato.” conclude la frase l'amica.

“Sai, quando sono andato da Blaine l'altro giorno per un momento ho quasi temuto che, se ci fossimo chiariti, mi sarei reso conto una volta per tutte di non averlo dimenticato, ed avrei fatto pace con il cervello.” le confessa coprendosi il volto con le mani.

“E invece?”

“E invece niente. Quel sentimento che credevo di provare per lui è svanito così come è nato, all'improvviso.” ammette ad alta voce, ormai decisamente consapevole di non voler tornare con lui “In tutto ciò, comunque, non riesco a smettere di pensare a Seb. Mi sono sforzato di concentrarmi su altro, ma puntualmente mi tornava in mente lui.”

“Qual è la vera ragione per cui non gli chiedi di restare allora?” gli domanda ancora Santana, accasciandosi accanto a lui, intrecciando la mano con la sua.

“Non voglio mettergli pressione, suppongo. Dai, non posso singhiozzare per supplicarlo a non lasciarmi. Se ha scelto di partire un motivo ci sarà e tra appena un mese io me ne andrò a New York, quindi non cambierebbe nulla. Saremo separati comunque e forse è meglio velocizzare le cose, piuttosto che soffrire per una separazione più tardi.”

“Io ti voglio bene Kurt, ma a volte sai essere così ottuso.”

“Ah si?”

“Si, perché vi amate entrambi e non vi decidete a dare una svolta alla vostra relazione.” lo rimprovera “Tu hai già chiarito con Blaine, loro invece lo faranno e se questo non succederà vuol dire che non era un'amicizia valida. Bas crede che scappando le cose si risolveranno, ma non faranno altro che peggiorare e voi starete male e basta. Anzi, sai che ti dico? Siete entrambi due cretini codardi. Lui forse anche più di te; preferisce svignarsela piuttosto che vivere questo sentimento. Sarà pure terrorizzato, ma quando si è innamorati qualsiasi sentimento è più forte della paura. O sbaglio forse?”

“Fidati, domani appena li vedrò entrambi scoppierà il putiferio.”

Santana lo guarda con sufficienza “Ti stai facendo troppi film mentali tesoro. Ti starò vicino, ma non ti aiuterò ad uscire dall'impiccio se è quello che pensi. Abbi il coraggio di affrontarli e vedrai che alla fine andrà tutto per il meglio. Prima mettete un punto alla questione, meglio sarà per tutti.”

“Guarda che se non ti è ancora chiaro io ho provato a risolvere!” protesta Kurt, posando la fronte contro quella della ragazza.

“Non con entrambi nello stesso momento.”

“Sebastian ha ragione... non ho fatto altro che preoccuparmi per Blaine quando in realtà anche lui aveva bisogno di me. Blaine dice che ho più coraggio di quanto lui ne avrà mai ma la verità è che mi sono sempre fatto schiacciare da quello che avrebbe potuto pensare lui, invece che prendere una posizione almeno una volta nella vita. O almeno, senza rimangiarmi tutto nel giro di cinque minuti.”

Santana si accoccola contro il suo braccio, poggiando la guancia sulla sua spalla “Non credi che sia arrivato il momento di decidere per te stesso allora?”


 

*


 

La mattina seguente Kurt sente che è sul punto di vomitare. È di un colorito verdognolo e sembra reduce da una sbronza. A colazione non tocca praticamente cibo e il solo biscotto che mangia gli dà alla nausea, così come quell'unico sorso di latte bevuto.

Sia lui che Santana avevano preparato tutto la sera precedente, sistemando i loro completi da cerimonia su delle sedie in camera, per potersi preparare rapidamente e non rischiare di arrivare tardi.

Santana ha i capelli raccolti in uno chignon, tenuto fermo da un elastico con un fiore rosso, ed un abito anch'esso rosso, molto stretto e lungo con uno scollo vertiginoso. Kurt invece ha optato per un classico completo nero e papillon bianco, e si è sistemato i capelli all'indietro con parecchio gel.

Si squadra un paio di volte allo specchio a parete puntando di tanto in tanto gli occhi sull'orologio da polso regalatogli da Sebastian per il suo compleanno. Vorrebbe tornare indietro nel tempo e rivivere ancora quel giorno, quando era così felice tra le sue braccia e si sentiva a casa. Gli manca tutto quello, gli manca condividere ogni cosa con lui e gli mancano persino i suoi nomignoli ai quali si era così tanto abituato.

Sa perfettamente che al matrimonio non deve aspettarsi che corra da lui per dirgli che ha deciso di non partire e che vuole provare a far funzionare la loro storia, ma c'è una piccolissima -quasi impercettibile- parte di lui che spera lo faccia. Non ci penserebbe due volte a dirgli che ricambia il suo amore e che vorrebbe vivere appieno quel sentimento. Non gli importerebbe nemmeno di un'eventuale scenata di Blaine.

Vuole stare con Sebastian e non è ancora pronto a dirgli addio.


 

“Che sintomi ha l'infarto?” chiede marciando come suo solito in maniera nevrotica di fronte all'amica “Ho una fitta al petto che è alquanto preoccupante.”

“Stai calmo, vedrai che andrà tutto bene.” lo rassicura di nuovo Santana anche se in realtà è spazientita e vorrebbe prenderlo a schiaffi con le protesi in silicone che ha messo nel vestito “Sii il più disinvolto possibile. Con Blaine in fondo non hai motivo di essere agitato e Bas forse lo vedrai a malapena. Siamo lì per partecipare ad un matrimonio, non per dare inizio ad uno spettacolo del Jersey Shore.”

“Hai ragione.” concorda cercando di prendere un respiro profondo e tranquillizzarsi “Beh, come sto?” le chiede dunque facendo un giro su sé stesso.

“Impeccabile.” sorride lei alzandosi per drizzargli giusto un poco il papillon “Ed io? Troppo scollata per un matrimonio?” domanda rendendosi conto solo in quel momento di avere il busto piuttosto scoperto.

Kurt svetta le sopracciglia, con uno sguardo eloquente, ma poi le fa fare una piroetta tenendola per la mano “Sei bellissima. Una diavolessa in abito da sera! Farai un figurone e sono certo che le tue due amiche ancora di più.”

“Le mie due amiche?”

“Beh, se volevi una vera e propria risposta alla domanda di prima... si, è un po' scollato il vestito.” sghignazza lui facendola ridere.

“Ragazzi siete pronti?” urla improvvisamente Burt dal piano di sotto “Perché ci state mettendo tanto?”

“Arriviamo pa'!” grida in risposta Kurt, afferrando entrambe le mani di Santana “Uh, ci siamo.”

“Rilassati.” gli ricorda lei inspirando ed espirando lentamente, invitandolo a fare lo stesso “Tra un paio di ore ti renderai conto che tutta questa angoscia era immotivata.”

“Spero che tu abbia ragione.” le dice prendendola poi sotto braccio.


 

Raggiunto il pianerottolo, iniziano a scendere le scale (molto lentamente perché il vestito di Santana non le permette grandi movimenti); Burt li sta aspettando in fondo, con la macchina fotografica già puntata su di loro.

“Oh, siete stupendi.” commenta guardandoli ammirato “Restate fermi dove siete, vi faccio una foto.” gli intima facendogli cenno di bloccarsi sul quartultimo scalino.

“Papà, non di già!” borbotta Kurt che non ha mai amato essere immortalato.

Burt corruga le sopracciglia, offeso “Non lamentarti Kurt. Avrò pure il diritto di apprezzare mio figlio o no? Tua madre era solita fotografare ogni momento importante, e dal tuo diploma ho deciso di prendere anche io l'abitudine per conservare ogni ricordo prezioso.”

“Come se questo lo fosse...” sussurra con sarcasmo ricevendo una gomitata da Santana, che non vuole smorzare il sentimentalismo del padre dell'amico.

“Sei elegantissimo Burt!” esclama facendolo sorridere.

“Un vero Tony Orlando!” gonfia il petto lui, orgoglioso del suo completo “Kurt, tutto okay? Hai una cera..!” commenta poi notando il pallore del figlio.

Kurt annuisce, anche se sente di essere sul punto di dare di stomaco “Si, sono solo un po' agitato.” gli confessa aiutando Santana a scendere gli ultimi gradini un po' a fatica.

“Ha solo paura che scoppi una rissa tra i suoi due pretendenti, Mark Darcy e Daniel Cleaver.” lo informa lei stirandosi i capelli con le mani per assicurarsi di avere ancora lo chignon a posto.

“Chi?” domanda confuso Burt.

“Blaine e Sebastian.”

Kurt la fulmina con lo sguardo, decisamente a disagio. Fa già fatica a non pensare a quello che lo aspetta di lì a venti minuti, e dover sopportare i pettegolezzi dell'amica di fronte a suo padre non è una questione che vuole aggiungere alla sua lista di problemi “Santana, devi assolutamente imparare a tenere quella boccaccia chiusa.”

Burt però sembra interessato alla cosa e guarda Kurt interrogativo “Non avevo idea che si battessero per te!”

“Non lo fanno infatti! Smettetela entrambi.” sbotta lui, furioso “Andiamo o dobbiamo starcene qui a rigirarci i pollici? Non voglio arrivare tardi e magari fare un ingresso trionfale mentre stanno già scambiando i voti. Voglio essere invisibile.”

“E' ansioso di vedere Lancillotto e Artù battersi, in realtà.” scherza Santana, decisa a non demordere.

“Santana!”

“Da che parte stiamo noi?” le chiede Burt in un sussurro, non troppo a bassa voce per non farsi sentire da Kurt.

“Sebastian!” esclama di getto Santana, come se quella fosse una risposta più che ovvia “Sebastian non lo ha mollato due volte spezzandogli il cuore, rinfacciandogli ogni cosa.”

“Giuro che vengo lì e vi schiaffeggio entrambi.” dice a denti stretti Kurt, aprendo la porta di casa.

“Io che c'entro? Cercavo solo di capire da quale parte schierarmi.” si giustifica suo padre.

“E' anche vero che Bas non è sempre stato carino con lui ma... sono decisamente dalla sua parte.” continua la sua migliore amica, noncurante delle occhiatacce che sta ricevendo “Almeno scrivigli un messaggio Kurt, chiedigli se viene così gli mostri un briciolo di interesse. Altrimenti è ovvio che pensa non te ne freghi nulla.”

“Sono un po' confuso.” interviene ancora Burt “Credevo che Sebastian ti piacesse... Perché pensa che non te ne importi più nulla di lui?”

Kurt emette una specie di grugnito, guardandoli entrambi in cagnesco “Non sono cose di cui voglio parlare con te papà, mi sento a disagio.”

Burt chiude la porta a chiave, dirigendosi verso la macchina pensieroso, facendo cenno agli altri due di salire, anche se si sta ancora interrogando sulla questione “Siete strani voi giovani al giorno d'oggi.”

“Pensa che non gli importi più nulla di lui perché da quando Blaine li ha cacciati dalla tenuta estiva Kurt non ha fatto altro che preoccuparsi di lui invece che del loro rapporto.”

“Non mi avevi detto che vi aveva cacciati!” sbotta Burt guardandolo perplesso dallo specchietto retrovisore “Perché lo ha fatto?”

“Non dovevi venirlo a sapere infatti, perché sono cose private.” risponde freddo Kurt trucidando letteralmente l'amica “Santana chiudi la bocca.”

“Stavo solo cercando di rendergli chiara la situazione, quindi lasciami finire! Li ha cacciati perché ha scoperto che hanno giocato a tetris nel suo letto e-”

“Tetris?” la interrompe Burt dubbioso.

“Sa, il gioco ad incastr-”

“Santana! La pianti?” squittisce lui dandole una pacca sul braccio “Papà ignorala, ha solo il costante bisogno di attenzioni.”

A Burt gli ci vogliono un altro paio di secondi per capire finalmente a che si riferiva Santana, e quando realizza che alludeva al sesso, sgrana gli occhi avvampando. Decisamente non ci teneva a sapere quei dettagli della vita privata di suo figlio.

“Ehm...” si schiarisce la voce, cercando di tralasciare quel piccolo dettaglio “Blaine ce l'ha ancora con voi? È per questo che sei in ansia per il matrimonio?”

“Non ce l'ha con me, solo con Sebastian. Non voglio che facciano scenate di fronte a tutti per causa mia e soprattutto non voglio che si ignorino e passino la giornata senza chiarirsi. È per colpa mia se la loro amicizia si è rovinata e, per come me ne ha parlato, Blaine non mi sembra molto intenzionato a perdonarlo. Io ho già provato a risolvere con entrambi ma sembra che ognuno voglia fare di testa sua senza pensare razionalmente. Che senso ha scannarci ancora quando abbiamo già stabilito che io e Blaine non torneremo assieme? E Sebastian cosa si aspetta che io faccia dopo che gli ho detto chiaro e tondo che voglio stare con lui? Tra qualche ora sarà su quel cavolo di aereo e l'ultima cosa che gli ho sentito dire è stata 'Non lo voglio più vedere'. Non penso di poter reggere un altro addio.” dice tutto d'un fiato allentandosi appena il colletto, sul punto di soffocare.

Burt e Santana si scambiano un'occhiata preoccupata, perché si rendono conto che Kurt ha perso le redini della situazione e sta brancolando nel buio.

Santana posa dolcemente una mano sulla sua spalla, guardandolo comprensiva “Scrivigli. Fidati di me.” gli propone di nuovo.

Kurt estrae il cellulare dalla tasca, sentendo le mani tremargli e sudargli per l'agitazione. Non sa nemmeno cosa deve scrivere per fargli capire che vuole parlargli e tornare con lui. Ogni suo discorso nella sua testa gli sembra senza capo né coda e le sue parole risultano patetiche e per nulla convincenti. Sentendo un nodo stringerglisi in gola, si decide ad aprire i messaggi e a digitare il numero di Sebastian.


 

A: Sebastian Smythe

Ciao, spero di vederti al matrimonio. Dimmi che verrai... Mi manchi.


 

Scrive soltanto quella frase, sperando che sia sufficiente e degna di una risposta, seppur minima. Ogni secondo che passa sente che il nodo comincia a stringersi sempre di più, fino quasi a fargli mancargli il respiro, e quando il cellulare vibra tra le sue mani è certo di essere sul punto di svenire. Santana lo incita a leggere picchiettando il dorso della mano sulla sua coscia.


 

A: Kurt Hummel

Hey... Si, ci vengo. Non so quanto mi fermerò ma non me ne sarei mai andato senza nemmeno salutarti, lo sai. Forse il vero motivo è che voglio darti un'ultima occasione per convincermi a restare.

A: Kurt Hummel

P.S Mi manchi anche tu... E in questo momento mi sembra addirittura di sentire la tua irritante vocina quando mi rimproveri.


 

Kurt non può fare a meno che contenere un sorriso, e deglutisce rumorosamente per ricacciare indietro le lacrime. Santana gli dà un'altra pacca facendogli cenno col capo di rispondere, ma Kurt rimette il cellulare in tasca, scuotendo la testa.

“No, voglio parlargli faccia a faccia. Già sapere che vuole vedermi mi rincuora. Credevo seriamente a quelle cose che mi aveva detto al Forget Me Not e l'idea di non dovergli parlare mai più mi uccideva. Questa è la mia ultima chance e non so che fare.”

“La mia opinione la sai già...”

Burt continua a lanciare occhiate ad entrambi dallo specchietto retrovisore ancora disorientato ed imbarazzato allo stesso tempo, ma non fa loro ulteriori domande ed accelera un poco per poter arrivare al più presto a casa degli Anderson prima di dover affrontare altre questioni di cuore.


 


 




 

N/A

Questo era solo un capitolo di passaggio, ma spero vi sia piaciuto comunque! Volevo far risolvere la questione a Kurt e a Blaine, intanto, prima dei due capitoli finali dedicati alla cerimonia :) Burt è leggermente OOC e Santana potrebbe risultare fin troppo confidenziale, ma volevo inserire comunque dei momenti più 'leggeri' in mezzo alla questione del “triangolo Sebklaine” :P

Dei prossimi posso anticiparvi che ci sarà un confronto tra Sebastian e Blaine, alcune scene Sebtana (li adoro, non posso farci nulla lol) e i Kurtbastian-- no, di loro non anticiperò nulla v.v


 

A martedì!! :*


 


 

   
 
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