15 aprile 1912.
Mia cara
piccola Gwendolyn,
Ti scrivo
questa lettera nella speranza che tu la possa leggerla fra un secolo con il
cronografo che io e Lucy stiamo nascondendo per te. Avrai capito da queste
poche parole chi ti sta scrivendo queste righe, io sono Paul De Villiers. Spero
che tu non strapperai questa lettera dopo aver letto queste prime righe. Non so
cosa ti abbiano raccontato di me, ma io non sono il mascalzone che ha sedotto
tua cugina. Io amo follemente Lucy e non l’avrei mai costretta a fare qualunque
cosa.
Vorrei
raccontarti di persona la verità, ma come tu già saprai io e Lucy siamo
scappati nel passato. Vorrei porteti spiegare tutto personalmente, ma adesso mi
sembra impossibile.
Lei non sa
che ora ti sto scrivendo perché è devastata da un dolore riflesso del mio
perché abbiamo abbandonato il frutto del nostro amore. Questo piccolo frutto
sei tu, sei la nostra bimba. Nel ripensare che probabilmente non ti vedrò più
mi stringe il cuore, ma devo farmi forza per Lucy, tua madre. Mi sembra ieri
quando stringevo la mano della mia amata Lucy quando ti stava partorendo.
Quando ti presi per la prima volta in braccio e notai un lungo ciuffo di
capelli corvino come i miei, quella adorabile voglia a mezzaluna sulla tempia. Non
sai quanto vorrei ancora poterti tenere in braccio, quanto vorrei cullarti ma
lasciarti a tua zia Grace è stata la scelta migliore.
Avrai mille
domande da pormi e non sai quanto vorrei poterti rispondere. Non sai quanto
vorrei vederti fare i primi passi, dire le prime parole, chiamarmi papà,
tranquillizzarti se qualcosa in te ti sembrerà strano, consolarti quando cadrai
dalla bicicletta, essere presente al tuo primo giorno di scuola, alla tua prima
recita, quanto vorrei proteggerti dai ragazzi, quanto vorrei essere presente al
tuo diploma, al tuo primo salto, al tuo diploma, alla tua laurea, quanto vorrei
accompagnarti all’altare ma non potrò mai vederlo perché non sarò presente.
Non abbiamo
scelto di abbandonarti, ma di salvarti affidandoti a Grace e Nicolas. Abbiamo
fatto questa scelta perché noi siamo portatori del gene che permette il viaggio
nel tempo e quasi sicuramente lo sarai anche tu.
Noi
preghiamo ogni giorno che tu non abbia ereditato questa disgrazia genetica, ma probabilmente
se starai leggendo questa lettera probabilmente lo sarai
Prima di
questo giorno dovrai sapere che sei in pericolo perché tu sei rubino quindi sei
un pericolo per il conte di Saint Germain e per questo dovrai fare attenzione
alla loggia.
Noi ogni
domenica siamo a casa di Lady Tinley ad aspettarti.
Questa
lettera la nasconderò bene e non vedo l’ora che la troverai.
Ti voglio
bene mia piccola Gwenny.
Il tuo papà.