You are too old for an Easter egg, Stiles!

 
 
«Stiles – no, è escluso» mormorò Derek, tentando palesemente di ignorare la vocina insistente del suo ragazzo martellargli nell’orecchio. Già dalle prime luci dell’alba il giovane Stilinski si occupò di far impazzire il burbero Hale con le sue martellanti ed insensate richieste. Con l’arrivo del pomeriggio inoltrato e, poi, della sera, in seguito a, come minimo, un centinaio buono di rifiuti – sei troppo grande; ne va della mia salute mentale; al supermercato a quest’ora ci vai tu! – Stiles non aveva ancora in corpo lo scoraggiamento tale da bloccare quel dolce broncio che portava sul volto.
Espressione che, per Derek, era davvero un punto a sfavore. Si era ritrovato a combattere fra la dignità e il suo amore per il giovane Stilinski, le sue barriere traballanti e insicure alla vista di quel musino da cane – lupo, diceva Stiles – bastonato. Derek si ritrovò – letteralmente – con le spalle al muro, le labbra del minore a pochi centimetri dalle sue, una muta preghiera in quegli occhi selvaggi.
«Derek… ti prego» sussurrò Stiles sulla sua bocca, prima di illuminarsi a ricevere un piccolo assenso da parte del maggiore, ringraziandolo con un bacio che di casto e santo aveva ben poco.
«Grazie, grazie, grazie!» urlò Stiles vicino al suo viso, con un sorriso che, visto dalla prospettiva di Derek, non aveva prezzo, persino se il prezzo fosse l’acquisto di un uovo di Pasqua palesemente per bambini, comprato alle dieci inoltrate di una serata di marzo. La sua salute mentale ci avrebbe rimesso qualche neurone senza dubbio alcuno, la sua dignità avrebbe raggiunto le radici del Nemeton, e sarebbe stato inserito nella lista nera dello Sceriffo Stilinski per aver permesso a Stiles di uscire a così tarda ora, ma nulla poteva essere così grave. Nulla poteva valere il prezzo di quel sorriso sbilenco che Stiles, da qualche mese a questa parte, era solito riservargli in un momento felice. E quello – mani intrecciate, labbra unite fra loro – era, senza alcun dubbio, un momento felice.
 
 
Angolino autrice: buona Pasqua, innanzitutto, a tutta la community di EFP, e al tanto cibo. Flashfic di 325 parole senza pretese, terribilmente fluff e particolarmente no-sense. Scusate, ho una mente a senso unico! Vi ringrazio in anticipo per aver letto questa mia piccola opera pasquale, un abbraccio!