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Autore: Shary_Leonetta    27/03/2016    1 recensioni
Violetta, dopo una vacanza con il papà German, torna a Buenos Aires allo Studio Onbeat e rincontra i suoi migliori amici e la splendida zia Angie. Farà nuove amicizie e scoprirà, così, anche l'amore.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Pov Violetta “Vilu? Amore?” sento scrollarmi delicatamente, ma io ho veramente troppo sonno per svegliarmi. Mugugno qualcosa ma quella persona continua “amore dobbiamo andare allo Studio e devi prepararti” riconosco la voce di Leon, difatti appena apro un occhio lo vedo mezzo sdraiato accanto a me con un magnifico sorriso. “ehi dormigliona. Ci sei?” .. “mmh.. no” dico io con la voce impastata dal sonno “e invece devi esserci per forza.. dai su su” lo sento alzarsi dal letto “io sono già pronto. Ti mando Francesca per farti dare qualcosa da mettere. Muoviti” mi da un bacio sul naso ed esce dalla stanza. Quando riesco ad aprire tutti e due gli occhi, mi vengono in mente le scene di ieri sera, ma non mi ricordo come io sia finita qui! Mi sollevo con i gomiti e scrollo i capelli, quando noto che ho addosso un pantaloncino piuttosto largo e una maglia che potrebbe benissimo farmi da vestito! Qualcuno di scatto apre la porta “ehilà! Buongiorno miss Castillo” Francesca entra urlando e tira su la tapparella. Io mi butto sotto le coperte “Francescaaa!” lei si siede sul letto e mi scrolla il triplo più forte di come ha fatto poco fa suo fratello. “passata la sbornia?” mi chiede fermandosi ed io esco velocemente da sotto la coperta “ohddio! Ero ubriaca? Ecco perché non mi ricordo di essere venuta qui! Raccontami tutto!” la indico con un dito e lei comincia “allora.. quando siete rientrati in discoteca tu e Leon, abbiamo bevuto qualche cocktail in più.. ma tu non li hai retti benissimo. E così ti girava la testa, ridevi come una scema e sembravi praticamente una matta. Così Leon ti ha aiutata a salire in macchina ma ovviamente non potevamo portarti a casa com’eri, tuo padre ci avrebbe..” ma la interrompo immediatamente, sbattendomi una mano in fronte “ohnnò! Mio padre! Chissà quante chiamate ha fatto” sto per togliermi la coperta da dosso per scendere dal letto, ma Fran mi blocca “ferma, ferma.. non preoccuparti. Tuo padre l’ho chiamato io ed è tutto aposto. Gli ho detto che siccome era tardi e che l’indomani saremmo andate insieme allo Studio, ti saresti fermata da me a dormire” fa una breve pausa, così le chiedo “e non ha detto nulla?” faccio una faccia confusa “no.. si è fidato di me. Comunque sia, quando siamo tornati sei venuta qui con mio fratello.. e il resto non lo so perché ero stravolta e sono andata in camera mia con Diego” finisce la frase con uno sguardo da innamorata. “quindi.. ho dormito qui con Leon?” chiedo ancora confusa “beh non credo che mio fratello abbia dormito per terra” risponde lei ironicamente. “ok.. Fran mi devi prestare qualcosa da mettere” lei si alza dal letto “per questo sono venuta qui. Se magari ti alzi e vieni con me..” lascia la frase sospesa ed io sbuffo “d’accordo, va bene.. ma siete tutti così euforici qua dentro, al mattino appena svegli?” faccio uno sbadiglio e per poco non cado, infatti mi aggrappo allo scaffale affianco al letto “beh in effetti mio fratello non è mai così felice.. almeno deve passare un’ora prima che possa sorridere” sorrido per quello che mi ha appena detto Francesca, lui è felice perché ci sono io. “dai innamorata, vieni” mi prende per mano e usciamo dalla camera di Leon “innamorata?” chiedo io non capendo “sì, per il tuo bel sorrisino che è spuntato appena ti ho detto quella cosa su mio fratello” io la spintono prima di entrare in camera sua. “bene, qui c’è l’armadio.. apri e scegli. Le scarpe sono lì” e mi indica un punto della camera, per poi proseguire “e naturalmente puoi usare il mio bagno. Nel mobile ci sono gli asciugamani. C’è tutto quello che ti serve, ma se non trovi qualcosa fammi un fischio che arrivo” fa un’alzata di spalle ed io mi guardo intorno sorridendo “grazie mille. Faccio presto” .. “oh tranquilla, c’è ancora un po' di tempo. A dopo cognatina” mi da un abbraccio veloce che io ricambio e poi esce dalla sua stanza. Mi guardo intorno e la cosa che vedo di più sono tante foto, specialmente con Leon. E ne vedo due anche con Diego! Mi fa davvero felice il loro rapporto, conoscendo Diego direi che se lo merita all’infinito. Guardo dentro l’armadio di Francesca e prendo un pantaloncino di jeans fucsia, una maglietta sul corto bianca con disegnato un cuore rosso e circondato da lustrini e sopra una camicetta smanicata a quadri rossi e bianchi che lego con un nodo solo sul fondo. Ai piedi metto un paio di scarpe comode da ginnastica. Mi trucco leggermente, profumo a più non posso e capelli sciolti. Scendo le scale e sono tutti a mangiare “buongiorno Castillo” mi saluta Diego “buongiorno spagnolo” dico io dandogli un bacio sulla guancia. Poi passo da Leon e gli lascio un bacio dolce a stampo “buongiorno amore.. hai bevuto il caffè?” gli chiedo assaporando il gusto sulla mia bocca “buongiorno amore.. sì, hai azzeccato” mi siedo a capotavola tra Leon e Francesca e anche io bevo un caffè con qualche fetta di pane tostato insieme a burro e marmellata. “mmh buonissima! L’avete fatta voi?” chiedo a Fran, indicando il vasetto di marmellata alle pesche “sì, mia mamma quando le vengono gli schizzi compra metà supermercato di frutta e fa le marmellate” risponde Fran finendo il succo d’arancia. Dopo una ventina di minuti tutti abbiamo finito e aiuto mia cognata a sparecchiare. “che dite, andiamo?” chiede lei prendendo la borsa; tutti annuiamo e ci avviamo. “Fran le mie cose sono in camera tua, tanto per pranzo siamo da te no? Che poi dobbiamo andare al bar” chiedo io camminando con il sole che mi scalda il viso. “sìsì Vilu, non preoccuparti!” dopo poco arriviamo allo Studio e io e Francesca andiamo verso le ragazze, mentre Diego e Leon vanno verso i ragazzi. “buongiorno meraviglie” sorride Ludmilla con i suoi boccoli biondi che ondeggiando da una parte all’altra “buongiorno” rispondiamo io e l’italiana. “passato tutto?” mi chiede Camilla appoggiando un gomito sulla mia spalla “ah ah.. lasciamo perdere” dico io con una smorfia. “ciao ragazze. Tutto bene?” chiede Federico che si è avvicinato a noi con gli altri. Io e Fran facciamo sì con la testa e poi entriamo allo Studio appena suona la campanella. Per prima cosa vado dagli armadietti a posare il cellulare e a prendere il necessario. “mmh perché oggi non si apre sto coso?” esclamo tirando e spingendo fortemente l’antina dell’armadietto. “uffa! Eddai apriti, stupido coso” sbuffo per poi fermarmi e fare un respiro. “ehi.. serve aiuto?” mi giro e trovo un ragazzo alto, occhi scuri, capelli scompigliati e noto che ha un accento strano. “sì grazie” rispondo io spostandomi. “ecco fatto, era incastrato con questa” mi porge una busta bianca, ma subito non ci faccio molto caso. “grazie mille!” dico io posando il telefono e prendendo alcune cose. “io sono Alex” .. “io sono Violetta” ci stringiamo la mano e poi chiedo “non sei di qui, vero?” lui fa no con la testa “sono francese” .. “aaah ecco!” .. “Violetta..” sento qualcuno chiamarmi dietro ad Alex che appena si sposta vedo Leon appoggiato con una spalla alla parete e uno sguardo serio. “amore! Lui è Alex, Alex lui è Leon” faccio le presentazioni e subito il mio nuovo conoscente porge la mano al mio ragazzo “ciao Leon, piacere” ma il messicano guarda prima la mano di Alex, poi me e poi il viso di Alex. Non vedendo nessuna reazione dal mio ragazzo, Alex tira giù la mano e mi guarda “meglio che vada.. ciao Violetta” poi guarda Leon “ciao Leon” .. “ciao Alex e grazie ancora” rispondo io salutandolo. Poso la busta nell’armadietto e lo chiudo. “chi era quello? E che voleva?” mi domanda Leon avvicinandosi “è un ragazzo dello Studio presumo e mi ha aiutata ad aprire l’armadietto perché era incastrato” rispondo appoggiandomi con la schiena all’armadietto e tenendo i fogli con le braccia conserte. “e non potevi chiedere aiuto a me?” socchiude gli occhi mettendosi le mani in tasca “a parte che non sapevo manco dov’eri.. e comunque sia mica l’ho chiamato io ad Alex” faccio un’alzata di spalle “sai che oggi ancora non mi hai baciato come si deve?” mi chiede lui mettendosi con le mani appoggiate ai due armadietti accanto a me, in modo da racchiudermi. “ah è per quello che sei di mal umore?” gli dico io sorridendo “Castillo non fare tanto la furba.. lo sai che impazzisco appena qualcuno ti guarda” io scrollo la testa “non posso nemmeno vivere sotto una campana di vetro” lui si avvicina ancora di più con il viso “vuoi baciarmi, sì o no?” mi domanda nuovamente. “ehi avevamo fatto una promessa, ricordi? Non si chiedono baci, si danno e basta” rispondo io passandogli un dito sul viso, sul naso e sulle labbra. Lui me lo bacia e poi mi prende in vita baciandomi con passione. “adesso va molto meglio” mi sussurra all’orecchio facendomi scontrare il petto con il suo. “ragazzi.. and.. oh scusate, ho interrotto qualcosa?” Maxi è venuto a chiamarci ma subito si guarda intorno toccandosi il collo timidamente. “sì Maxi, hai interrotto qualcosa” risponde Leon continuando a tenermi in vita “beh scusate, ma abbiamo lezione con Angie” continua Maxi gesticolando. “andiamo dai” dico io prendendo la mano al mio ragazzo e avviandoci in aula di canto. Ci sediamo a terra e aspettiamo mia zia. “buongiorno ragazzi. Tutto bene?” eccola che entra, sempre sorridente, e appoggia gli spartiti sulla scrivania; noi tutti rispondiamo con un “sì”. “bene. Sentite, ho qui una canzone da provare.. si chiama “Ser Mejor” e vorrei che la cantiate. Ve la farò sentire una volta in modo da capire le intonazioni e vi ho già preparato i testi con le parti. Tenete e distribuite” porge dei fogli a Broadway che subito inizia a darne ad alcuni di noi, io sono in mezzo a Leon e a Francesca e infatti il foglio lo tengo io. Angie ci fa ascoltare una volta la canzone ed è bellissima! Mi piace soprattutto che inizia lentamente e poi si scatena un po'. Dopo, quindi, la cantiamo noi. “ma bravi! Davvero, complimenti! Non me l’aspettavo” ci facciamo un applauso e poi mia zia torna a parlare. “allora ragazzi.. avrei un compito da darvi. Che dite di fare una canzone a coppie? Naturalmente potete sceglierle voi” subito ogni coppia di fidanzati si guarda, idem io e Leon che ci sorridiamo. Diciamo ad Angie che va bene e che è una bella idea e difatti le coppie saranno come ho pensato io: Ludmilla e Fede, Camilla e Broadway, Nata e Maxi, Francesca e Diego, io e Leon. La lezione di canto è terminata e quindi ci dirigiamo da Gregorio. “buongiorno Gregory” esclama Maxi appena entra, dando una spallata al professore. “scusi? Come mi ha chiamato?” risponde l’uomo con gli occhiali tra le mani “era una battuta” continua Maxi andando verso lo spogliatoio. “che scemo Maxi.. mi fa morire dal ridere certe volte” dice Fran entrando nel nostro spogliatoio ridendo. “sì hai ragione” concorda Camilla, anche lei ridendo. Appena ci cambiamo, torniamo in aula e facciamo riscaldamento.. fortuna che Fran aveva qualcosa in più dietro e mi ha prestato un pantaloncino grigio e una canotta bianca. “ma come siamo sexy” sussulto appena sento queste parole all’orecchio “sei pazzo? Mi hai fatta spaventare” io continuo a riscaldarmi, soprattutto le gambe, e Leon mette le mani alla mia vita e mi lascia un bacio sul collo. “ehi amico, non qui, ti prego” urla Diego ridendo “dai Leon! Piuttosto andate in bagno” concorda Federico e si mettono a ridere anche Maxi e Broadway. Io e Leon ci giriamo e lui ride mentre io scrollo la testa. “posizione per favore!” esclama Gregorio mettendosi davanti a noi, in centro e tutti ci sistemiamo. “bene.. oggi cominceremo un pezzo nuovo e la base è di una canzone che più avanti imparerete anche con Angie per quanto riguarda il canto e con Beto per quanto riguarda il suono e gli strumenti. D’accordo?” tutti annuiamo e cominciamo la coreografia. Dopo un’ora si finisce e il professore ci dice che va abbastanza bene, ma che ovviamente dovremo esercitarci e completarla perfettamente. Quando mi sono cambiata, vado all’armadietto e appena lo apro cade di nuovo quella busta. La raccolgo, ma qualcuno arriva ridendo “dai a dopo” sento dire da Leon verso uno dei ragazzi. “ehi amore” dice rivolgendosi a me “ciao” dico io sorridendo “cos’è quella?” mi chiede indicando la busta ed io faccio un’alzata di spalle “sinceramente non lo so.. ci guardo dopo. Tu rimani qui per fare lezione di strumenti?” dico io appoggiandomi come stamattina e lui si posa davanti a me “sì.. tu allora vai con Fran al bar?” io annuisco con la testa “allora poi magari veniamo a fare merenda.. che ne dici?” si avvicina e mette una mano sul mio fianco sinistro e una appoggiata all’armadietto affianco al mio. “certo. Ma stai bene? Hai sempre quell’espressione da astinenza” gli dico io ridendo “beh ovvio.. vorrei baciarti 24 ore su 24.. ma vogliamo parlare della tua di astinenza?” io spalanco la bocca “che? Ma che dici?!” lui allora fa una mezza risata e poi si avvicina al mio orecchio “chi è quella che voleva fare l’amore ieri sera?” io spalanco occhi e bocca e quando torna a guardarmi faccio un’espressione da confusa “ti inventi tutto questo perché vuoi venire a letto con me?” Leon scrolla la testa “non mi sto inventando proprio niente.. e poi sai bene che non inventerei una cavolata del genere.. per niente al mondo” mi lascia un bacio sulla punta del naso “aspetta.. dici sul serio? Io volevo..” lascio la frase sospesa e poi Leon si posa una mano al cuore e l’altra la alza “giuro” mi dice seriamente. Io mi passo una mano tra i capelli e mi mordicchio il labbro “Violetta se fai così però.. già vorrei baciarti tutto il giorno.. se fai quel gesto potrei saltarti addosso anche davanti a tutti” io rido e lo abbraccio “ti amo tanto” lui mi stringe e mi bacia tra i capelli “anche io ti amo davvero tanto” sollevo la testa e ci baciamo.. un bacio meraviglioso, come sempre. “basta per favore.. altrimenti scoppio” esclama lui staccandosi un poco da me e passandosi una mano tra i capelli. Io non ci vedo più, quindi riprendo a baciarlo, più passionalmente di prima. “amore..” sussurra sulle mie labbra ed io sorrido sulle sue. Appena ci stacchiamo (per via della mancanza d’aria) ci guardiamo e solo con gli occhi riusciamo a dirci quello che proviamo. “Vilu sei pronta?” sento la voce di Francesca ed io annuisco “sì ci sono” poi arriva anche Diego. “Leon dobbiamo andare da Beto” dice il mio migliore amico e il mio ragazzo mi lascia un ultimo bacio “ci vediamo nel pomeriggio. Voi a che ora staccate?” chiede guardando sua sorella “alle 16” risponde lei sorridendo. “bene.. a dopo” mi da ancora un bacio e, dopo che anche Fran e Diego si sono salutati, i due ragazzi se ne vanno. “cos’è quella?” mi domanda l’italiana indicando la busta che ancora avevo in mano. “ah già! Non lo so, è qui da stamattina. Il mio armadietto non si apriva perché c’era questa in mezzo e un ragazzo mi ha aiutata” .. “chi?” mi domanda subito lei, interrompendomi. “boh si chiama Alex. Leon l’ha visto ed è diventato subito geloso” dico io scrollando la testa “ma va? Non si nota mai la sua gelosia” risponde lei ironicamente. “comunque non sono ancora riuscita a guardarla. Ora la apro” faccio ciò che ho detto e leggo nella mia mente: “Leon ti tradisce, non è come sembra. L’apparenza inganna”. Io rileggo la frase più volte, sono confusa, triste, angosciata e nervosa. “Vilu? Ci sei?” Fran vede che non reagisco e così si posiziona affianco a me e legge la mini lettera. “ma.. non c’è scritto chi te la manda?” mi chiede lei confusa quanto me, io faccio cenno di no. “è strano.. cioè io non mi fiderei troppo.. Leon è un bravo ragazzo! Perché dovrebbe tradirti? Piuttosto ti lascerebbe, prima di stare con un’altra” io guardo l’italiana e lei mi prende i polsi “Vilu, lascia perdere! È una stupidata” .. “dici di dirglielo a Leon?” chiedo io tristemente. “io ti direi di no.. vedi se succede qualcos’altro, ma secondo me per ora devi solo stare tranquilla e continuare a vivere la tua storia serenamente” io abbraccio la mia amica “grazie Fran. Ti voglio bene” lei mi stringe ancora di più “ma figurati! E anche io te ne voglio. Sai che se hai bisogno io ci sono” ci stacchiamo ed io annuisco. “dammi qua vah” prende la lettera dalle mie mani e la fa in mille pezzettini per poi buttarli via nel cestino lì vicino. “e ora andiamo che dobbiamo aprire il bar, altrimenti facciamo tardi e mia cugina mi ammazza. Mi ha appena mandato un messaggio con scritto che le chiavi sono sotto al vaso.. ricordatelo prima che io me lo dimentichi” mi spiega Francesca ridacchiando “certo. Andiamo” prendo il cellulare e chiudo l’armadietto e ci avviamo. Prima facciamo una sosta a casa e ci facciamo un toast e nel frattempo ascoltiamo un po' di musica. “ah la mia roba! Vado su a prenderla” esclamo io pulendomi la bocca “sìsì vai, la strada la conosci”. Vado in camera di mia cognata e prendo la borsa con il tutto, poi quando esco vado verso la camera di Leon e mi soffermo un po' sulla porta. Entro e mi guardo intorno e penso a quello che mi ha detto il mio ragazzo: davvero volevo fare l’amore con lui? Guardo il letto e le sue varie foto.. è così bello e sorridente. Noto una felpa slacciata sulla sedia della scrivania e la prendo in mano annusandola.. sa di lui, del suo profumo. La riposo e mentre scendo le scale sento Fran che canticchia e fischietta. “le hai trovate?” mi chiede sorridendo (è sempre con il sorriso in faccia, è troppo carina). Io alzo la borsa mostrandogliela “bene. Andiamo? Vuoi dell’altro?” continua lei “nono, possiamo andare” rispondo io ricambiando il sorriso. Usciamo e ci dirigiamo al bar di sua cugina. Pov Leon Finalmente abbiamo finito la lezione e sto parlando con i ragazzi, quando si avvicinano le ragazze. “ehi.. allora andiamo al bar di tua cugina?” chiede Camilla rivolgendosi a me. “sì, se per voi va bene e se avete voglia” rispondo io guardando un po' tutti. “sìsì certo, per me va bene” risponde la rossa e tutti acconsentono. Vedo Diego toccarsi le tasche dei pantaloni “no! Leon missà che ho lasciato il cellulare a casa tua” .. “non è che è nell’armadietto?” domanda Broadway “no, c’ho guardato prima” risponde lo spagnolo. “vabbè se vuoi passiamo un attimo a prenderlo” propone Federico per poi guardare me “sìsì, per me non ci sono problemi” guardo gli altri come chiedere se anche per loro va bene e tutti fanno cenno di sì. Arrivati a casa mia accompagno su Diego e mentre lui cerca il telefono io noto per terra un bracciale luccicante e mi viene in mente che ce l’aveva Violetta al polso. Senza accorgermene porto l’oggetto sotto al naso e lo annuso.. possibile che sappia dell’odore della sua pelle? “amico, stai bene?” sento domandarmi da Diego ed io annuisco “sì.. è di Violetta” gli rispondo alzando il bracciale e lui sorride scrollando la testa “sei innamorato eh?!” io sorrido “sì.. mi piace da morire lei.. sento che è la donna della mia vita” .. “sono contento, sul serio. Ve lo meritate.. soprattutto Vilu, conoscendo lei e la sua vita” mi dice lo spagnolo ed io sorrido nuovamente “già.. trovato il telefono?” chiedo guardando le sue mani ed infatti in una teneva qualcosa. “sì, era sul davanzale” alza una mano per farmi vedere il telefono e scendiamo di sotto. “trovato?” chiede Maxi che era seduto sul divano con Nati sulle gambe. “sìsì, possiamo andare” risponde Diego. “ragazzi, non vi offro niente perché tanto andiamo al bar” dico io cordialmente. “ma figurati Leon, tranquillo” risponde Ludmilla alzandosi. Usciamo e ci dirigiamo al bar di mia cugina, dove avrei visto per la prima volta mia sorella servire e già mi viene da ridere. Poi avrei visto la mia amata portare i vassoi ondeggiando e muovendosi in equilibrio e con un grembiule in vita.. mmh, niente male. “Leon? Hai capito?” sento la voce di Maxi “è? Cosa?” chiedo io non avendo sentito di cosa stavano parlando. “lascia perdere.. stai pensando mica a Violetta?!” continua Maxi ironicamente. “massì, starà pensando a come si muoverà tra i tavoli” risponde Federico dandomi una spallata. “e smettetela un po'” urlano insieme le ragazze e noi ragazzi ci mettiamo a ridere. Fatto sta che tra una risata e l’altra arriviamo al bar.
   
 
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