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Autore: ClosingEyes_    27/03/2016    1 recensioni
I sogni possono rilevare parti di noi che non conosciamo, cose che non ricordiamo ci vengono in mente senza motivo.
Rin sognerà una persona particolare e con l'aiuto di Kagome scoprirà chi è.
Tante avventure l'aspettano, e presto si troverà davanti ad una scelta.
Spero di avervi incuriosito :)
Buona Lettura :D
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Kagura, vieni qui..- disse una voce nell'oscurità.

-Dimmi Naraku..- disse Kagura.

-So che Oinumo è stato sconfitto dalla sacerdotessa e dalla ragazza umana che Sesshomaru si portava dietro..- disse Naraku con un sorriso beffardo.

-Che vuoi che faccia?- chiese Kagura.

-Per il momento nulla, dobbiamo solo attendere che attraversino il pozzo, combatteremo contro di loro proprio in quel momento- disse Naraku con il cuore di Kagura in mano- Tu fino ad allora non tradirmi come hai fatto in passato..-

-N-no Naraku..- disse Kagura tenendosi il petto.

Stavolta non vi lascerò via di uscita, Inuyasha e Sesshomaru..pensò Naraku con un sorriso maligno sulle labbra.

Stava iniziando una nuova guerra, forse la peggiore di tutte.

 

 

 

 

-Sesshomaru vai ad aprire la porta!- almeno poteva fare qualcosa.

Si erano fatte le nove ed era tutto perfettamente pronto, non mancava nulla, tutto era ordinato e preciso: i bicchieri di cristallo, i piatti bianchi in ceramica, le posate d'argento, tutto su richiesta di quel pignolo di Sesshomaru.

Kagome si precipitò in cucin, cercando, con i suoi soliti modi, di aiutarmi a fare qualcosa.

-Rin dai ti aiuto!- mi ha praticamente tolto i piatti dalle mani.

-Kagome è già fatto tutto tranquilla!- basta che non mi soli anche questi piatti, a rischio di perdere l'equilibrio.

-Rin sei bellissima!Complimenti, ti sei mantenuta in forma in questo periodo!- Kagome quasi mi ammirava come se non avesse mai visto una taglia 38.

-Eh già! Andavo a correre tutte le mattine prima di andare a lavoro, giusto per liberarmi un po del “rincoglionimento” mattutino..- risi, pensando a quante volte rischiassi di fare tardi a lavoro per farmi una doccia.

-Rin comunque dobbiamo parlare, in privato.. - Kagome si fece seria, a quanto pare c'era qualcosa che non andava.

-Che è successo?- la trascinai vicino al balconcino, nella speranza che nessuno ci sentisse.

Era decisamente preoccupata, forse era la questione di Naraku a farla stare così in pensiero, oppure c'era qualcos altro?

-Rin ascoltami..- si pose di fronte a me- La percepisci anche tu quest'aura maligna giusto?-

-S-si, sento qualcosa che non va , c'è un'aria pesante, l'ho percepito appena ho incotrato quel Naraku..-incrociai le braccia al petto, la cosa era molto seria.

-Lo sapevo!Sapevo che avresti sentito anche tu una strana aura maligna! Dopo continuiamo, ora pensiamo a portare queste prelibatezze a tavola-.

Nonostante fosse una semplice coincidenza il fatto che entrambe avevamo percepito qualcosa di strano, ancora non mi tornavano in mente alcune cose, sicuramente Kagome poteva spiegarmele.

Pensavo di essere una vera frana nell'arte culinaria, invece mi ritengo più che soddisfacente e brava, non immaginavo di ricevere così tanti complimenti.

Brava nel mio lavoro e brava anche nella cucina!

Sesshomaru era stranamente rilassato, si vedeva che la cena era abbastanza gradita e nonostante le frecciatine di Inuyasha, non si sono presi ne a parole e ne a capelli.

Io e Kagome parlavamo di lavoro e ricordavamo un po i bei vecchi tempi, quando lavoravamo insieme e dovevamo dare gli esami, che tragedia.

Il solo pensiero di quei esami mi fanno venire di nuovo la pelle d'oca, mi ricordo che il giorno della laurea era il più bello della mia vita, perchè finalmente non avrei dovuto più studiare.

Arrivati al dolce, Kagome per poco non ci si fiondò sopra, adorava la crostata di fragole, era la sua preferita in assoluto.

-Rin! Ma io ti devo fare una statua, la mia crostata di fragole!!- Kagome mi abbracciò manco se avesse visto un pupazzo enorme.

-Inuyasha fossi in te imparerei a fare la crostata per la tua ragazza!- dissi ridendo, ma Inuyasha era alquanto perplesso sulla sua abilità in cucina.

-No Rin fagliela tu! Io sono negato in cucina!- si passò una mano dietro alla nuca, cercando di evitare qualcunque tipo di discorso che iniziasse con il termine “cucinare”.

-Quando abitavamo insieme , Rin mi faceva sempre la crostata di fragole!- i bei vecchi tempi.

-Ma voi come vi siete conosciute? Anzi meglio riconosciute..- chiese inu NoTaisho ad entrambe.

-Allora parlo io: eravamo alla stessa università, stavamo seguendo Anatomia e casualmente Kagome si sedette vicino a me , chiedendomi gli appunti..- dissi guardandola.

-Perchè aveva la faccia da secchiona, ovviamente lo sei sempre stata- maledetta ligua biforcuta.

-Comunque sta di fatto che da quel momento non ci siamo più separate ed entrambe vivevamo sole , quindi poi abbiamo deciso con il tempo di vivere insieme in una sola casa- che guaio-

-E credo che abbiamo fatto almeno una centinaia di festini..- disse Kagome ridendo sui nostri ricordi.

-Mi ricordo che dovevamo fare un esame e il giorno prima abbiamo fatto baldoria fino alle tre : il giorno dopo ci svegliammo all'alba a ripetere il sistema nervoso e Kagome inventava i nomi – risi a quel ricordo, effettivamente inventò così tanti nomi da rinnovare l'anatomia celebrale.

-Infatti Rin prese 30 e io 26, la solita secchiona!-.

-Poi siamo andate insieme a lavorare nello stesso ospedale e facevamo sempre commenti sui dottori e la guerra a chi si trovava il fusto più bello, si sa che al primo anno di specializzazione è così..- mi passai una mano dietro alla nuca, pronta a subirmi già qualche ira di Sesshomaru.

-Rin fece colpo subito su un bel ginecologo, che ancora non mi spiego come hai fatto a non portartelo a letto!- Kagome incrociò le braccia al petto, guardandomi di sottecchi.

-Era troppo convinto, non era nei miei gusti- .

-Allora Sesshomaru non fa assolutamente per te Rin..- disse Inuyasha ridendo.

-Inuyasha ti conficco gli artigli nella gola..- gentile come una piuma il mio Sesshomaru.

-Comunque sta di fatto che ne abbiamo combinate di tutti i colori: una volta Kagome per prendere una flebo fu capace di farsi cadere tutta la soluzione salina addosso, io invece una volta mi vestì talmente male che chiesi ad un nostro ex amico di prestarmi i suoi vestiti e andai ad operare una signora con la tuta e la felpa, beccandomi una grande occhiataccia dal primario, ero molto ribelle allora..- forse anche troppo.

-Eppure Rin è sempre stata una che si vestiva e si veste tutt'ora bene, era un evento vederla tutta scombinata..- disse Kagome.

-Comunque poi quando ci siamo allontanate, la mancanza si faceva sentire ma per fortuna poi ci siamo rincontrate..- che fortuna, peccato che Kagome sia diventata più rompiscatole del solito.

-A proposito di questo: Rin ascolta , hai detto che anche tu percepisci un'aura maligna , non è così?- mi chiese Kagome.

-Si, ma perchè me lo chiedi?C'è qualcosa che devo sapere?- chiesi curiosa e anche un po spaventata, la faccia di Kagome era inespressiva.

-Rin , posso chiederti di tirare una freccia contro Sesshomaru?- cosa cavolo stava dicendo, si era bevuta il cervello?.

Rimasi alquanto sconvolta, non sapevo se prenderla seriamente oppure riderle in faccia , c'era qualcosa che non quadrava: a cosa voleva arrivare Kagome , perchè dovevo tirare una freccia proprio verso Sesshomaru?Io non ho mai usato arco e frecce, non so nemmeno come si tira, forse aveva bevuto un po troppo, si decisamente troppo.

-Kagome ma cosa dici?Io non ho mai usato arco e frec..- Sesshomaru mi passò una mano sul fianco, segno che se Kagome mi chiedeva una cosa simile aveva uno scopo ben preciso.

-Rin non ti chiederei mai di fare una cosa senza senso, lo sai.Il punto è che solo chi possiede poteri spirituali può sentire la presenza di un demone, se non un demone stesso, devo capire se tu possiedi questa dote..- mi disse Kagome insistendo a porgermi arco e frecce.

Ero abbastanza spaesata, non sapevo che fare , guardavo Inuyasha e il padre in segno di aiuto, ma di tutta risposta mi ritrovai da sola nella scelta: se avessi preso quell'arco e quella freccia sarebbe successo qualcosa, me lo sentivo.

-Rin ..- mi chiamò Inu NoTaisho- C'è una remota possibilità che tu possieda dei poteri spirituali come Kagome, perchè quando hai combattuto contro Oinumo , Tenseiga non ti ha respinto e si è fatta comandare da te. Non hai l'odore di demone o mezzo-demone, quindi non possiamo dedurre che tu lo sia. -

-I-io?Poteri spirituali?Ma avete bevuto troppo forse?- chiesi tremolante.

-Rin fallo e basta, i miei riflessi sono abbastanza pronti, tranquilla. - disse Sesshomaru togliendosi la giacca e la camicia.

-Ei un momento perchè ti spogli!?- chiesi preoccupata.

-Devi individuare il vortice demoniaco e colpirlo con la freccia- disse Kagome mettendomi una mano sulla spalla per tranquillizzarmi.

Feci un lungo respiro e sbuffando presi arco e frecce: appena toccai quell'arco ebbi la stessa scossa di quando impugnai Tenseiga, nel mio petto sentivo un vento dolce e soave come quello di primavera, sentivo la pace interiore domarmi dentro.

Fosse quell'arco a darmi così tanta pace e serenità? Oppure erano i miei poteri spirituali a prendere la meglio sul mio corpo?

-Rin , quest'arco proviene dal monte Azusa, un monte sacro dove solo gli spiriti puri possono farne l'ingresso , i demoni verrebbero purificati e non sopporterebbero tale purezza, ora concentrati e prendi la mira..- disse Kagome con tranquillità.

Certo come no, per lei era facile, era abituata a scoccare le frecce in combattimento, così dice lei. Impugnai per bene la freccia e concentrandomi presi la mira. Avevo una paura tale di uccidere Sesshomaru che non pensavo di possedere: certo lui era un demone maggiore, non sarebbe stata una freccia ad ucciderlo ma comunque mi preoccupavo per la sua sorte.

La freccia posava timidamente sul mio dito, mentre con il braccio l'allungavo lungo il filo tagliente di seta. Per un momento chiusi gli occhi e vidi una luce rosa, una luce di purificazione, che scacciava via i miei timori e le mie paure.

Sentì improvvisamente un fruscio continuo, quasi fosse un..Vortice.

Ma certo il vortice, dovevo individuare il vortice di Sesshomaru: aprì gli occhi e vidi Sesshomaru con le braccia parallere al corpo, pronto a ricevere il colpo e subito notai il vortice. Si trovava fra il petto e il collo, era palesemente visibile, azzurro e nero, proprio come la sua indole demoniaca.

Ancora non riuscivo a stare rilassata e per la paura mi scese una lacrima che a Sesshomaru non sfuggì.

-Rin, non avere paura, anche se mi colpissi, non è certo una freccia ad uccidermi- disse sorridendomi.

-La fai facile tu, sto appena mirando al tuo petto e non ho nemmeno il coraggio di scoccare la freccia..- in quel momento nel mio braccio, una forza si espanse fino alla mia mano e sentivo un'energia pura entrare a contatto con la mia anima.

Che fosse l'arco a dirmi che potevo scoccare la freccia?

Ormai dovevo farlo, avevo accettato e dovevo prendere coraggio.

Non ebbi il coraggio di guardare e la freccia scivolò lentamente dal mio dito e la scoccai verso il vortice di Sesshomaru. Nello scoccare la freccia, sentì di nuovo quel vento piacevole di purezza scompigliarmi i pensieri e non appena aprì gli occhi vidi una forte scia luminosa che accompagnava la freccia verso il petto di Sesshomaru.

Allora è vero , io ho dei poteri spirituali, ma come è possibile?

Vidi Sesshomaru che prontamente fermò la freccia fra le sue mani, spezzandola in mille pezzi e un sorriso tranquillo sulle labbra, come per dire sono scampato ad una morte certa.

Sentì la voce di Kagome dire “ lo sapevo io!” e Inuyasha dire “ Sesshomaru la volta buona che potevo liberarmi di te”: era tutto tranquillo, ma le mie gambe sembravano non reggersi, forse per lo stress , e lentamente scivolai a terra, poggiando le mani sul tappeto.

Inu NoTaisho fece prima di Sesshomaru e mi prese in braccio , portandomi sopra al divano e cercando di mantenermi sveglia.

-Rin è tutto ok, sono vivo vedi?Te l'ho detto che non sarebbe successo nulla..- disse Sesshomaru spostando il padre e mettendosi vicino a me.

-Sai Rin? Tu mi ricordi molto mia moglie Izayoi, anche lei era come te, ha imparato ad amare tutti i difetti di un demone e aveva sepre paura di ferirmi quando usavamo entrambi la spada: non si addiceva alla sua figura da principessa, ma lei volle essere simile a me in tutto e per tutto..- disse Inu NoTaisho sorridendomi.

-Sei una guerriera Rin, anzi una sacerdotessa quasi..- disse Kagome accarezzandomi il viso.

-Ascoltami Rin..- disse Inuyasha preoccupato- Naraku è a conoscenza dei tuoi poteri, lo ha saputo sin dall'inizio e ha fatto di tutto per non farti riacquistare la memoria che lui stesso ti ha tolto..-

-Vuoi dirmi che Naraku ha cancellato la memoria a Rin per evitare una minaccia in più ? Non credo sia così infido a questi livelli- disse Sesshomaru guardando il fratello.

-Sesshomaru è così, noi lo abbiamo capito solo ora, ma è stato lui a privare a Rin tutti i ricordi della sua infanzia, sa anche che il pozzo è stato purificato e sicuro si starà inventando qualcosa..- disse Inuyasha pensieroso.

-Quindi questo Naraku mi ha cancellato i ricordi..- dissi abbassando lo sguardo- Ecco perchè non riesco a ricordarmi di nessuno.-

-Sa anche che quindi lei è la tua debolezza Sesshomaru, non la devi perdere di vista neanche un secondo, adesso l'obiettivo di Naraku è proprio Rin..- disse Inu No Taisho al figlio.

-Lo so benissimo, le starò accanto giorno e notte..- disse Sesshomaru prendendomi in braccio e portandomi in camera da letto- Rin tu riposati, Kagome sta con lei, qua ci penso io-

-Va bene!- disse Kagome seguendoci in camera.

Ero talmente stordita che non capivo nemmeno più cosa dovevo fare, non sapevo perchè ero nel letto e non sapevo nemmeno perchè Kagome era con me .

Mi girai a guardarla e il suo sguardo era stranamente felice.

-Perchè sei felice Kagome?- chiesi osservandola bene.

-Perchè finalmente sai chi sei, non sei solo una semplice umana, tu hai dei poteri Rin..- disse Kagome sorridendomi.

-Effettivamente quel demone , Oinumo, ha definito anche me sacerdotessa..- pensai alle parole del demone e riflettendoci forse Tenseiga, nonostante fosse una spada di un demone, non mi ha respinto grazie ai miei poteri spirituali, per questo ha reagito.

-Probabilmente Oinumo era un'emanazione di Naraku e per eliminarti ha scoccato la freccia che io avevo scagliato contro di lui insieme all'attacco di Tenseiga, era tutto calcolato..- disse Kagome riflettendo.

-Quindi vuole farmi fuori?Tzè non è così facile, lo faccio fuori prima io con questi poteri sta sicura!- dissi orgogliosa come sempre.

-Rin vedi non di fare cose avventate, ho un brutto presentimento quando attraverseremo il pozzo, secondo me Naraku ha in mente di attaccarci proprio in quel momento..- disse Kagome preoccupata.

-Non so tu ma la vedo difficile la battaglia stavolta..- dissi guardando l'anello che portavo al dito.

-Beh almeno stavolta potrai combattere anche tu, prima Sesshomaru ti difendeva sempre perchè eri piccola e..- si bloccò improvvisamente e mi prese la mano fra le sue- E questo!?!?! Perchè non me lo hai detto prima?-

-Perchè non mi hai dato tempo di parlarne, comunque ti piace? Tiffany&Co direttamente sul mio dito, è il simbolo del fidanzamento ufficiale tra me e Sesshomaru, niente matrimonio per il momento..- dissi felice.

-Uffa perchè Inuyasha non me lo regala!Stiamo insieme da 3 anni!- disse Kagome sbuffando.

-Un po di pazienza su!Comunque tornando al discorso di prima, quando entreremo nel pozzo quella sarà la prova del nove, cioè che dobbiamo stare attente..- dissi mettendomi sotto le coperte morbide.

Kagome mi abbracciò dolcemente , proprio come una sorella, cercando di tranquillizarmi.

Ora che avevo la possibilità di aiutare Sesshomaru in combattimento, dovevo sfruttarla al massimo e non dovevo perdere neanche un istante per imparare le arti spirituali.

Non avremmo attraversato subito il pozzo, sicuramente prima dovevo abituarmi a convivere con l'energia che mi portavo dentro, con l'aiuto di Kagome e Sesshomaru.

Improvvisamente la porta si aprì ed entrò Inuyasha, vedendoci praticamente abbracciate come due panda cercando di scaldarsi.

-Siete davvero assurde voi due, comunque Kagome andiamo, è mezzanotte e domani dobbiamo andare a lavoro..- disse Inuyasha avvicinandosi al letto e prendendo Kagome in braccio.

-Eddai mettimi giù so camminare!- disse Kagome ridendo.

Mi alzai anche io dal letto, stavo meglio, fare la moribonda non era per nulla il caso.

Li accompagnai nel salone e vidi Kagome prendere di nuvoo arco e frecce.

-Rin tienili tu, esercitati ok? Sesshomaru confido in te, Rin è molto lavativa..- disse Kagome sorridendomi.

-Proprio tu mi definisci lavativa?Sentiamo chi è che ha fatto i turni di notte al posto tuo perchè volevi dormire?- dissi io tirandole il naso e facendole la linguaccia.

-Un puro e semplice caso..- disse Kagome facendo la finta offesa.

-Certo certo, ti prometto che mi eserciterò..- dissi prendendo le cose da mano di Kagome.

-A cominciare da stasera..- disse Sesshomaru serio- Se devi combattere anche tu, non mi sembra il caso di perdere neanche un secondo delle giornate-

-Ok notte in bianco, si faranno delle occhiaie spaventose! Spero comunque che la cena vi sia piaciuta!- dissi sorridendo.

-Tutto ottimo Rin, sei stata bravissima!- disse Kagome abbracciandomi.

-Allora noi andiamo, ci vediamo presto ragazzi, buon proseguimento!- disse Inu No Taisho uscendo dalla porta insieme a Kagome e Inuyasha.

-Ciao a presto!- dissi salutandoli con la mano e una volta chiusa la porta guardai Sesshomaru con occhi di fuoco. Voleva passare la notte in bianco? Bene allora doveva schivare tutte le mie frecce.

Si spogliò di nuovo e spense la luce.

-Rin devi imparare a sentire i vortici anche senza guardarli e devi percepire il nemico. Mi avvicinerò prima lentamente a te e poi più velocemente e in quel momento dovrai colpirmi..- disse Sesshomaru con tranquillità , come se la cosa per me fosse facile come camminare su un filo , facile vero?

-Ma come faccio? Se sei troppo vicino non riesco a scoccare la freccia e..- improvvisamente dalle mie mani arco e frecce sparirono e Sesshomaru le posò in fondo alla stanza- Ma che cavolo fai? Mi hai disarmato..-

-Impara prima a combattere, fammi vedere cosa sai fare..- disse Sesshomaru ad un centimetro dalle mie labbra , per poi allontanarsi.

Voleva che io combattessi?Con la forza fisica di una gallina che mi ritrovo?Impossibile per me, ma conosco Sesshomaru e so che non mi farebbe mai del male.

Il trucco stava nel farsi guidare dal mio istinto e dal mio potere spirituale, dovevo solo concentrarmi. Senza neanche preavviso però, sentì i passi di Sesshomaru che venivano lenti verso di me, quasi come se fosse una pantera, silenziosa ma letale.

Feci respiri profondi e chiusi gli occhi, volevo farmela difficile.

Le mie mani giacevano parallere al mio corpo e un forte calore mi pervase il petto.

Sentivo i passi diventare sempre più veloci, sempre più vicini, fino a che non sentì lo spostamento di Sesshomaru dietro di me: in quel momento mi voltai e, tenendo sempre gli occhi chiusi, bloccai la sua mano che era diretta verso la mia schiena, con una presa ferrea , per quanto riuscivo a resistere.

Scansavo ogni suo attacco con una tranquillità che non pensavo di possedere, anzi ho pensato subito che sarei andata nel panico, invece no.

Dovevo raggiungere l'arco e le frecce e in quel momento aprì gli occhi..

Grave errore: sentì una presa sul mio braccio, mi sono distratta di un secondo e adesso dovevo rimediare.

-Non ti distrarre, il nemico non avrà mai pietà di te..- disse Sesshomaru severo.

-E tu non mi sottovalutare, l'avversario non è sempre stupido..- dissi lasciandolo perplesso. Con il braccio libero gli presi il braccio e riuscì a girarlo in modo che potesse mollare la presa sul mio; sentì un piccolo gemito provenire dalle sue labbra, forse un gemito di stupore, non se lo aspettava proprio, pensava di avermi in pugno.

Vidi subito arco e frecce e in un attimo raccolsi entrambi gli oggetti; quando mi girai avevo già la freccia pronta per essere scoccata e gli artigli di Sesshomaru fermi a mezz'aria. Eravamo l'uno di fronte all'altro, immobili, illuminati solo dala luce lunare.

I nostri sguardi si incrociavano e le nostre anime fremevano: sentivo per la prima volta la sua anima in subbuglio, stupita da ogni mio gesto e dalla mia tenacia a resistere ai suoi attacchi. Lentamente mi alzai da terra e mantenendo sempre la freccia tesa mi avvicinavo sempre di più a Sesshomaru, mentre lui indietreggiava lentamente tenendo le mani in alto.

Per la prima volta ero io a tenere in pugno il demone , sarrà il mio potere a rendermi così forte, oppure è la sua presenza a rendermi tale.

Mi fermai con i passi ma Sesshomaru continuava ad indietreggiare, fino a che non si fermò nel corridoio: in quel momento non vidi solo il vortice ma anche un'aura demoniaca abbastanza forte da farmi tremare per un attimo la mano con cui mantenevo l'arco.

Sesshomaru si stava trasformando, o meglio stava cacciando la sua aura demoniaca completa, sarà che forse sfidarlo non è stata una buona idea..

-Se-Sesshomaru?-perfetto, ero nei guai fino al collo.

Sotto ai miei piedi si formò un cerchio azzurro che piano si trasformò in una barriera: perchè i miei poteri mi stavano difendendo dal mio demone? Non mi avrebbe mai ferita, o almeno speravo fosse così.

Continuavo a tenere l'arco teso e vidi Sesshomaru avvicinarsi piano: avevo troppa paura, quasi non reggevo l'ansia e lo stress che si stava formando nella mia testa, poi voltai lo sguardo verso fuori e vidi una luna piena farsi spazio nel cielo, coprendo tutte le stelle; sarà forse che è l'influenza della luna a renderlo più.. violento?

Appena voltai lo sguardo mi spaventai a morte: Sesshomaru era vicino a me e aveva gli occhi rossi come il sangue, quasi non si riconosceva. Non rispondeva più al suo controllo, aveva perso ogni briciolo di calma.

Non appena alzò gli artigli verso di me , scoccai la freccia e me ne pentì amaramente: vidi Sesshomaru cadere a terra con la freccia nel petto, dove si trovava il suo vortice, e una forte luce illuminargli il viso che piano piano tornava del suo aspetto naturale. Lo avevo purificato?Può essere ma una sensazione sgradevole prese il controllo del mio cervello.

Un tuffò al cuore bastò a farmi lanciare verso di lui e, prendendogli la testa fra le mani, la poggiai delicatamente sulle mie gambe e subito delle lacrime scesero lungo il mio viso.

-Sesshomaru no ti prego, ti prego amore mio scusami, non morire, non farlo non mi lasciare da sola proprio adesso io..- sentì una mano lungo la mia guancia che asciugava le mie lacrime. Guardai negli occhi il mio demone che sorrideva un po beffardo della scena.

-Mi pare di averti detto che una freccia non mi ucciderà di sicuro, no?- disse Sesshomaru togliendosi la freccia dal petto con naturalezza.

-IDIOTA!- lo spinsi e mi alzai, andandomi a chiudere nel bagno come una bambina.

Mi aveva fatto prendere una paura tremenda, non solo si era trasformato quasi e mi stava per uccidere lui, ma poi ha anche il coraggio di fare il cretino, il solito cretino!

Mi ha guardato con quel sorriso beffardo come per dire “ ti pare che muoio per così poco?”.

Prendersi gioco di me in questo modo?No, lo uccidevo sul serio!

Aprì la porta e non appena uscì fuori, puntai di nuovo verso di lui arco e frecce, mentre era di spalle. Silenziosamente mi avvicinai a lui e con un piccolo sorrisetto , scoccai la freccia verso la sua schiena.

Non dovevo colpirlo alle spalle, è sleale.

Sesshomaru si girò di scatto e bloccò la freccia, spezzando anche questa in mille pezzi e lentamente si avvicinava verso di me: andai a finire vicino al muro, con lui che mi sovrastava e mi bloccava le braccia con le sue forti mani.

-Non è certo una cosa corretta colpire un nemico alle spalle, non trovi Rin?- Sesshomaru mi scrutava come se fossi la sua miglior preda.

-Non è bello prendersi gioco di me, non è vero Sesshomaru?- però certo in questa posizione tutto ho, tranne che la voglia di combattere.

-E ora che sei disarmata, liberati da me..- mi baciò il collo, mi stava facendo impazzire maledizione, ma dovevo resistere fino all'ultimo.

-Va bene..- dissi e in un attimo gli diedi un calcio nel petto, mandandolo temporaneamente KO, poi raggiunsi il tavolo, per prendere di nuovo le armi.

Vidi Sesshomaru avvicinarsi ma ad un certo punto svenne a terra.

-Sesshomaru!Ah no eh non ci casco di nuovo!- lo guardai per bene dall'alto, stavolta non mi sarei fatta fare sciocca.

Non rispondeva e non faceva nulla per farmi capire che stava scherzando, lo spingevo anche con il piede ma con pessimi risultati.

Mi preoccupai seriamente e mi abbassai di scatto, ma proprio in quel momento Sesshomaru mi prese un braccio e mi portò sotto di lui, guardandomi sempre soddisfatto delle sue tecniche di prese in giro.

-Sei malefico! Giochi sul fatto che io mi preoccupo di te e..- mi bloccai.

Il suo petto non accennava a smettere di sanguinare , era tutto sporco di sangue e la ferita non si rimarginava: strano di solito i demoni si curano da soli.

Mi preoccupai, stavolta sul serio.

-Sesshomaru stai sanguinando!!La freccia non ti permette di rimarginare la ferita, maledizione alzati e mettiti sul divano muoviti!!!- dissi capovolgendo la situazione e mettendomi sopra di lui.

-Rin non ti preoccupare è solo una ferita..- disse Sesshomaru, ma il suo viso mentiva : stava soffrendo, la freccia sacra lo aveva purificato.

-Sesshomaru zitto e fai come ti dico!- lo alzai da terra con forza e lo feci stendere.

Corsi nel suo studio e presi tutto quello che poteva servirmi: acqua ossigenata, ago per suture insieme al cotone e bende di tutti i tipi.

Tornai di corsa in salone e vidi la sua mano sul petto, proprio dove era la ferita.

Era colpa mia se stava così male, sono la solita stupida.

Avevo scoccato la freccia nel suo petto senza sapere che probabilmente non sarebbe riuscito a prenderla in tempo e non sapendo che non gli avrebbe permesso l'autoguarigione.

-Rin ti prego non piangere, va bene anche solo una benda, non mettermi i punti, va contro il mio regolare sviluppo di cicatrici..- Sesshomaru mi bloccò le mani fra le sue, cercando di calmarmi.

-No Sesshomaru io ti ho ferito, non me lo perdonerò mai..- dissi trattenendo i singhiozzi.

-Rin, vieni qui..- disse Sesshomaru e in un attimo le mie labbra si poggiarono sulle sue in un bacio dolce.

-Ti amo Rin..- disse Sesshomaru ad un centimetro dalle mie labbra.

-Anche io Maru...- dissi per poi continuare a medicarlo- Ora non distrarmi , ti sto medicando!-

-Va bene dottoressa!- disse Sesshomaru alzando le mani in alto, come se fosse in arresto.

Per quella sera poteva bastare con i combattimenti, domani avremmo continuato.

Quindi in realtà, io sarei una sacerdotessa?.

Non ci capisco nulla!


 

 

   
 
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