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Autore: icydarcystormy26    27/03/2016    3 recensioni
Erano passati ormai due mesi, ma Darcy e Stormy non avevano ancora superato per nulla la morte della sorella e, soprattutto, continuavano a portare rancore per la nipote, rancore che durerà a lungo.
Genere: Fantasy, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Trix
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le Trix, Derek, Abigail e Celeste erano seduti a tavola.
“Come mai riesci ad usare i tuoi poteri?” chiese Stormy.
“Beh, di nascosto prendevo qualche lezione da una vostra serva, ogni volta che potevo spiavo le vostre lezioni ad Abigail. Uscivo di nascosto per esercitarmi. Scusate…” disse Celeste con sguardo basso.
“Non è colpa tu” disse la riccia. “Vorresti ancora qualche nostra lezione?”
“Certo” rispose Celeste, malnascondendo l’entusiasmo. 
“Ne sono felice” rispose la strega.
***
“Abigail” 
“Celeste. È gentile da parte tua bussare” disse la ragazza.
“Ho bisogno del tuo aiuto” disse Celeste.
“Per cosa?” chiese Abigail.
“Io non ce la faccio più, il fatto che le zie non possano uccidere Menlok per causa mia mi fa sentire un peso, inoltre non riesco a sopportare l’idea che sia vivo, che io sappia esattamente dove si trovi e non possa ucciderlo” disse Celeste. “Partirò di nascosto, troverò quella piuma e spezzerò l’incantesimo”.
“E io, esattamente, cosa dovrei fare?” chiese la ragazza.
“Dovresti coprirmi” rispose la strega. “Ci stai?”
“E va bene” sospirò Abigail.
***
Celeste aprì di poco la porta della sua camera, giusto quello che bastava per farci passare la testa. Cacciò fuori la testa e si guardò intorno. Non c’era nessuno. Così rientrò e richiuse la porta. Leggendo uno dei libri della biblioteca aveva trovato un interessante incantesimo per far emanare da una stanza un aura, che Celeste avrebbe reso identica alla sua, bastava che le sue zie non entrassero nella camera. Così pronunciò la formula.
“Anitrab Minurs Zergut” disse per poi emanare una forte luce blu che invase tutta la stanza. La luce sparì dopo pochi secondi. Abbassò più che poteva la sua aurea. Si alzò in volo ed uscì dalla finestra. Si abbassò di quota volando tra gli alberi della foresta per non farsi vedere. Appena il castello sparì all’orizzonte, si fermò ed atterrò. Lì era troppo distante perché le sue zie potessero sentire l’energia emanata dagli incantesimi. Così la ragazza si teletrasportò su Hedrigs.
***
Celeste apparve su Hedrigs. Era circondata da montagne. In cielo si scorgevano varie figure di draghi e volatili di ogni tipo. Il cielo era di una tonalità sull’arancione. Il paesaggio sembrava quello di un pianeta preistorico. Non sapeva dove fosse la cascata nera, così si alzò in volo per cercarla. Non doveva essere così difficile, bastava cercare una…cascata nera.
***
Abigail camminava per i corridoi, si assicurava che la madre e le zie non entrassero nella camera della cugina.
“Ciao zia” disse sbarrando la strada alla zia. “Dove vai?”
“Volevo chiedere a Celeste se le andava di parlare un po’” disse Stormy.
“Ah” disse Abigail.
“Ok, potresti toglierti davanti ora?” chiese la strega.
“No” disse Abigail.
“Perché?”
“Perché…Celeste non si sente bene” disse Abigail.
“Sta male?” chiese Stormy. “Cos’ha?”
“Non lo so, ma dice che quando si ammala guarisce presto grazie al suo organismo forte per non farle sentire freddo” rispose la ragazza dopo qualche istante per pensare a cosa dire.
“Vado a vedere” disse Stormy.
“Non puoi” disse Abigail allungando le braccia per fermare la donna. “Sei incinta, potrebbe contagiarti e sarebbe pericoloso per il bambino”.
“Ok, allora faccio andare Darcy” disse Stormy allontanandosi. Abigail si sbattè una mano sulla fronte. Doveva pensare a qualcosa da dire.
***
Era ormai più di un’ora che Celeste volava cercando quella dannata cascata. Ad un certo punto sentì un verso di animale alle sue spalle, poco distante da lei. La ragazza si girò. C’era un enorme drago verde dall’aria non molto amichevole. Probabilmente l’aveva scambiata per una sua preda. Celeste cercò di volare più velocemente, ma il drago, che aveva grosse ali, era più veloce, l’avrebbe raggiunta presto. Celeste così preparò un attacco e lo lanciò contro il drago. L’incantesimo colpì il drago su un’ala, congelandone una parte. Il ghiaccio appesantì l’ala tanto che il drago iniziò a rallentare.
“Che c’è? Sei già stanco?” chiese Celeste.
Il drago, cogliendo di sorpresa la giovane strega, sparò un getto di fuoco dalla bocca che la ragazza schivo appena in tempo.
***
“Ciao mamma” disse Abigail affiancando la madre.
“Ciao Abigail, sto andando da Celeste per vedere come sta” disse Darcy.
“È guarita” disse Abigail. “Non ce n’è bisogno”.
“Ma come, già?” chiese confusa la strega.
“Si, l’ho detto alla zia che guarisce in fretta” disse la ragazza.
“Si ma…così presto?” chiese ancora Darcy.
“Certo”
“Che stai nascondendo?” chiese Darcy assottigliando gli occhi.
“Nulla” mentì Abigail.
“Pensi forse di ingannarmi?” 
Abigail fece un incantesimo di nascosto.
“Non ti nascondo nulla mamma”.
Darcy stava per controbattere, ma all’improvviso si sentì un forte rumore provenire dal piano di sopra e delle urla. 
“Vado a vedere, tu non muoverti” disse Darcy per poi dirigersi verso le scale.
Abigail contattò telematicamente la cugina.
“Celeste, non potrò trattenere mia madre e la zia ancora a lungo, muoviti!”
“Scusa se per non farmi mangiare sto perdendo tempo! Cercherò di fare in fretta”.
***
“Insomma bestione, vuoi lasciarmi in pace?” disse Celeste evitando l’ennesimo getto di fuoco. Ad un tratto scorse la fatidica cascata. Ma non poteva andare, aveva un drago alle calcagna. Le venne un’idea. Si recò a tutta velocità verso la cascata, seguita ovviamente dal drago. Congelò la cascata. Quando fu vicinissima si spostò, il drago non fece in tempo a fermarsi e andò a sbattere contro la parete ghiacciata, il ghiaccio si frantumò e il drago cadde al suolo. Celeste trovò subito la grotta e ci entrò.
***
“C’era un mostriciattolo inguardabile” disse Darcy raggiungendo la figlia. “Strano sia apparso dal nulla…” disse guardando sospettosa la figlia. Darcy si accinse ad aprire la porta della camera di Celeste.
“Aspetta, Celeste non c’è”
“Sento la sua presenza” disse aprendo la porta ed entrando. “Che state combinando voi due?” chiese girandosi verso la ragazza. “È ad Hedrigs vero?”
“Immaginavo che non avrebbe aspettato” disse Stormy giunta sul posto. Si concentrò cercando la posizione precisa della nipote.
“L’ho trovata” disse dopo qualche minuto. “Vado a prenderla”.
***
Celeste si stava incamminando per la grotta cercando la piuma. Sentì una specie di calore alle sue spalle sempre più forte. Si girò, un nuovo getto di fuoco le stava arrivando addosso. Chiuse gli occhi e si mise le braccia davanti, ma non sentì nulla. Quando aprì gli occhi vide sua zia davanti a sé che parlava il colpo al suo posto. Stormy colpì l’animale che aveva lanciato il getto con due fulmini. Il draghetto cadde al suolo stecchito. 
“Ciao zia…” disse timidamente la ragazza.
“Ti rendi conto della sciocchezza che hai fatto?” chiese Stormy senza girarsi.
“Si…scusa” disse Celeste.
“Andiamo a cercare questa piuma, ormai siamo qui” disse Stormy. Le due si incamminarono. Dopo una ventina di minuti di cammino si scorse da un vicolo una forte luce bianca. 
“Deve essere lì” disse Stormy.
Zia e nipote arrivarono davanti da una sfera di energia bianca. Al suo interno si scorgeva la figura di una piuma. Celeste si avvicinò ad essa. 
“Esiste” disse Celeste allungando il braccio e infilando la mano nella sfera. Afferrò la piuma. Era esattamente come la descriveva il libro. Celeste la passò sulla guancia. Dopo appena un secondo fu avvolta da una fortissima luce bianca.
***
“Stormy, sei tornata finalmente” disse Darcy. Stormy era all’entrata del palazzo.
“Lo so, io e Celeste abbiamo cercato la piuma. Alla fine l’abbiamo trovata e ha spezzato l’incantesimo. Solo che c’è stato un piccolo problemino…” disse Stormy.
“Quale problema? E dov’è Celeste?” chiese Darcy.
Stormy si spostò d leggermente.
“Vieni Celeste” disse Stormy. Una bambina fece capolino dalla porta. Darcy aveva un punto interrogativo stampato in faccia.
“"La piuma nascondeva un incantesimo cambia età…” disse Stormy a voce bassa.


Buona Pasqua!!!
Altro che sorpresa di uovo di Pasqua, vi siete trovati il mio capitolo. Come? Era meglio l’uovo di Pasqua? Vabbè, questione di gusti… È tardi. Al prossimo aggiornamento, Icydarcystormy.
   
 
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