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Autore: AkaneT87    01/04/2009    2 recensioni
Salve a tutti ragazzi! ^^ Questa è la nuova ff su City Hunter che avevo annunciato un po’ di tempo fa… So che nel titolo c'è sempre la parola il perdono, quindi penserete, cos'è un vizio? Però dopo quello che hanno combinato questa volta i nostri due amici, hanno davvero bisogno che la vita perdoni entrambi per le loro sciocchezze...Volete sapere cosa hanno combinato e in che guai si sono cacciati? Beh non vi resta che scoprirlo! ^^ Spero siate clementi, e spero commentiate in tanti… Non vi anticipo più nulla, quindi non mi resta che augurarvi buona lettura ^^
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2

CAPITOLO 2

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Salve! Eccovi il secondo capitolo di questa storia… Spero vi piaccia e che continuiate a seguirla ^^ Buona lettura ^^

 

 

CAPITOLO 2: Di nuovo a casa

 

- Non puoi pretendere da noi delle scuse o delle spiegazioni sul perché non ti abbiamo detto che Kaori aspettava un bambino da George! – spiegò Miki infuriata.

- E poi tu hai sempre detto di non voler sapere più nulla di lei! Solo se stava bene o meno… Anche se non avevi più diritto neanche su questo! – intervenne Falcon.

- Sono affari miei su cosa avevo o non avevo diritto di sapere! – rispose secco Ryo.

- Ascolta Ryo, da quando lei ha lasciato il paese, tu non ti sei degnato di farle una telefonata, non ti sei degnato di chiedere a noi quello che sapevamo su di lei! Non lo so, se il suo matrimonio funzionava o meno! Noi non abbiamo fatto altro che rispettare le tue volontà, non ti abbiamo detto niente di lei… Ci siamo limitati a dirti: “Sta bene!” Poi dall’oggi al domani è sparita senza lasciare traccia! E ora che sai che è in pericolo e che ha un bambino ti scaldi tanto perché tu non ne sapevi niente?!! Beh sappi che neanche noi sapevamo che Kaori fosse in pericolo, altrimenti credi che non avremmo mosso un dito per aiutarla!? – intervenne Mick.

- Va bene, avete ragione…Scusate… - sospirò Ryo cercando di calmarsi.

- Ora però dobbiamo capire cosa diavolo le è successo e perché è sparita così per tutti questi anni, senza dire nulla a nessuno… - proferì Mick.

- L’ultima volta che l’abbiamo vista è stata l’estate di tre anni fa, dopodiché quando siamo andati per trovarla a Natale, la sua casa era già vuota… Da allora non abbiamo saputo più nulla di lei… - ricordò Miki.

- E di George? – chiese Ryo.

- Nulla, sparito nel nulla anche lui…Abbiamo contattato i nostri migliori informatori, ma nessuno di loro ha mai saputo dirci niente. – rispose Falcon.

- Beh non ci resta che parlare con lei! – propose Mick.

- Lasciamola dormire. Sicuramente non ha passato un bel periodo…

- E il bambino? – domandò Miki.

- L’ho lasciato in camera con Kaori, si era addormentato anche lui… A proposito, Miki, Falcon… Forse è meglio se stanno da voi… Non credo che lei vorrà stare qui. – disse Ryo.

- Beh se è davvero in pericolo, capirà lei stessa che questo è il posto più sicuro…- commentò Mick.

- Finché non si sarà ripresa completamente, è meglio lasciarla qua… Deciderà lei se e quando andarsene! – intervenne Miki, poi alzandosi in piedi e dirigendosi verso la porta,continuò: “Vado a vedere se si è svegliata.”

 

 

Il sole picchiava leggero, mentre delicatamente lasciava trapelare i suoi raggi che dolcemente si posavano sul viso di Kaori, che ancora stordita, cercava di svegliarsi. 

Lentamente aprì gli occhi, ma prima di prendere coscienza, sentì degli odori familiari… Era strano, era sicura che l’odore di quell’ambiente fosse uguale a quello della sua vecchia casa… Quando ancora abitava rassegnata, ma felice insieme al suo Ryo. Era impossibile però, trovarsi là…

Forse inconsciamente aveva talmente desiderato tornare a casa, uccidere il suo orgoglio, e supplicare Ryo di riprenderla a lavorare con lui, che ora immaginava anche il suo appartamento…Certo, ora ci sarebbero state delle complicazioni, perché da ormai cinque anni aveva il suo Jeff con sé… E senza volerlo si era trovata in un mare di guai e ora la sua priorità assoluta era proteggere il suo bambino. A proposito, dov’era il suo bambino? Allungo la mano, e si scontrò con dei capelli ribelli… Vi avvicinò il naso e l’orecchio, non c’era dubbio… Quello era il profumo e il respiro del suo bambino… Lui stava bene, lo sentiva… Però non riusciva a smettere di pensare. L’ambiente in cui si trovava le era familiare. Costrinse i suoi occhi ad aprirsi e con un misto di gioia e tristezza notò che il suo sesto senso non l’aveva tradita… Quella stanza, l’avrebbe riconosciuta tra mille… Non era la sua vecchia stanza, ma quella del suo ex collega… Era la stanza che conteneva i ricordi più importanti, più felici e più dolorosi… Era la stanza in cui lei gli aveva detto addio.

Non ebbe tempo di ricordare altro che sentì qualcuno bussare alla porta. Perse il controllo del suo respiro, perse il controllo dei battiti del suo cuore… Contò fino a dieci, poi sospirando e facendosi coraggio rispose: “Avanti…”

Osservò attentamente l’aprirsi della porta, ma fortunatamente non vide entrare la persona che sperava o non voleva vedere. Rimase però ugualmente sorpresa nel vedere entrare Miki, la sua migliore amica che ormai non vedeva da anni.

- Miki!! – Balzò dal letto per correre ad abbracciarla, ma un capogiro la bloccò appena mise i piedi per terra. Miki corse per afferrarla e, adagiandola sul letto, disse: “Possibile che non cambi mai? Hai preso un brutto colpo, devi stare a letto!”

- Miki, ma sei proprio tu? – chiese Kaori con gli occhi lucidi.

- Certo che sono io, sciocchina! – rispose Miki sorridendole. Kaori le si buttò tra le braccia confessandole quanto l’avesse cercata e quanto le fosse mancata.

- Anche tu mi sei mancata, ma si può sapere cosa è successo? Perché sei sparita per tutti questi anni? – le domandò l’amica. Improvvisamente Kaori gettò un’occhiata sul suo bambino che beatamente, ancora dormiva.

- Non… Non saprei da dove iniziare… - Miki guardò il viso ancora sconvolto della sua amica e capì che forse, aveva bisogno di ancora un po’ di tempo per riprendersi…

- Non sei costretta a parlarne ora se non vuoi… Quando sarai pronta, ti ascolterò… - Kaori si limitò ad annuire, poi quasi avendo paura di porre la domanda, chiese: “ Dimmi una cosa Miki… E’ è stato lui a trovarmi,vero? Mi ha salvata lui da quei tipi, vero? Prima di perdere i sensi, mi è sembrato di vedere il suo volto… Credevo di essermelo immaginato, ma vedendo dove mi trovo, non è stata un’allucinazione, vero?”

- No Kaori… Non te lo sei immaginato… E’ stato Ryo a trovarti e a salvarti… - rispose Miki timidamente. Improvvisamente calò un silenzio che parlava da solo.

- Lui è… E’ di sotto… Credo che abbia lasciato venire me, perché temeva che l’avresti cacciato fuori…

- Beh fa bene a temere questo…

- E’ cresciuto molto dall’ultima volta che l’ho visto… E’ proprio un bel bambino… - osservò Miki accarezzando il piccolo.

- Già… A questo proposito devo chiederti un favore Miki…

- Lo so, lo so, non vuoi stare in questa casa… Ryo l’aveva immaginato e così avete avuto la stessa idea! Beh non ti preoccupare se non vuoi stare qui, potete venire da noi, anche se tu non ti sei stabilita – precisò Miki.

- A dire la verità… Visto che io ho bisogno di tempo per poter tornare in forma, potrei anche cercare di stare in questa casa, ma io volevo chiederti se potevi portare Jeff con te…

- Se resti tu perché non può stare anche lui?

- Perché i rapporti tra me e Ryo non sono buoni e non mi va che Jeff assista ad un nostro sicuro e possibile litigio… Se sta da voi, sarà maggiormente protetto e al sicuro... Ti prego Miki, non mi negare questo favore… - chiese Kaori.

- Beh… D’accordo… appena Jeff sarà pronto lo porteremo a casa… - acconsentì Miki anche se non capiva il perché Kaori volesse allontanare Jeff.

- Grazie… Perdonami Miki, appena sarò pronta vi racconterò tutto, te lo prometto.

- Tranquilla… Io ora vado di sotto a comunicare agl’altri la tua scelta… Passerò in serata, per prendere Jeff ok?

- Perfetto… Grazie Miki.

- Ma ti pare?

Miki la salutò baciandole la fronte, e promettendole che sarebbe tornata presto da lei, uscì dalla stanza.

- Mamma… - Disturbato dal vocio, Jeff aprì gli occhi cercando sua madre.

- Tesoro sono qui! Come stai?

- Io bene… Tu invece? Ti fa tanto male la testa?

- Passerà in fretta vedrai…

- Mamma dov’è quell’uomo?

- Quale uomo?

- Quello che ci ha salvati… Dovevi vederlo! E’ stato davvero forte! Proprio come superman! – Kaori ridacchiò.

All’improvviso, però udì nuovamente bussare alla porta. Credendo fosse Miki, rispose con un “Avanti” Ma non vedendo entrare nessuno, continuò: “Miki dai entra! Che aspetti?”

- Sono io! – rispose una voce che le fece balzare il cuore dal petto.

Kaori restò prima immobile, poi facendo cenno al suo bambino di tacere, si avvicinò, gattonando lentamente, alla porta.

Si appoggiò, ma non disse una parola, non voleva dire una parola.

- So che non dovremmo parlare, stando al nostro accordo… Ma se è vero che tu resterai qui per qualche giorno, in qualche modo dovrai farmi sapere quello che è successo… Altrimenti non riuscirò a proteggerti. – Kaori ancora non parlava, così Ryo continuò: “So che hai chiamato tuo figlio Jeff… Tuo fratello sarebbe stato davvero contento… Sai è un bel bambino...” Qualche lacrima iniziò ad affiorare sulle guance di Kaori, ma ancora era decisa a non voler parlare.

- Sappi che indipendentemente da quello che è successo, indipendentemente dal passato, indipendentemente da tutto e tutti, io sono qui e se me lo permetterai, proteggerò te e il tuo bambino! Hai la mia parola! – Vi fu un minuto di silenzio, poi Kaori sentì i passi di Ryo farsi sempre più lontani… Si asciugò velocemente le lacrime, poi si voltò verso Jeff e sorridendogli disse: “Devo parlarti Jeff, ascolta bene quello che sto per dirti!” Kaori gli fece capire che sarebbe andato dalla sua amica per un paio di giorni, ma che potevano vedersi quando voleva, perché questo era il sistema più giusto per proteggere entrambi.

- Hai capito tesoro? – domandò infine Kaori.

- Ho capito mamma… Vado a dormire per un po’ da zia Miki e da zio Falcon, però il pomeriggio posso venire a trovarti! – rispose il piccolo allegramente.

- Bene!

- Però mamma, io non mi ricordo di loro… Tu dici che li ho incontrati, però io davvero non ricordo niente…

- Ma perché eri piccolo tesoro! – sorrise Kaori.

- Mamma ma i cattivi non ci sono più ora? – chiese Jeff improvvisamente spaventato.

- Per il momento no, ma stai tranquillo… Non corriamo alcun pericolo!

- Ma dove ci troviamo ora? – Anche se non avrebbe più voluto rivedere quel posto, Kaori sapeva benissimo che in una occasione come la sua, non sarebbe potuta capitare in un posto migliore… Sapeva che da sola non ce l’avrebbe mai fatta… Così sicura di quello che affermava rispose: “Al sicuro!”

 

^^ Come avrete potuto notare, non vi ho svelato ancora il mistero… Quello che è successo tra Ryo e Kaori, e soprattutto cosa vogliano quei banditi da Kaori e da suo figlio… Spero di non avervi annoiati con questo capitolo, vedrete che nel prossimo conto di smascherare almeno la prima incognita… Comunque grazie a chi ha iniziato a leggere la storia e un grazie particolare va a chi ha commentato:

 

giova71: Come avrai potuto notare il bimbo non è certamente di Mick, Kaori si è fatta un’altra vita lontana da Ryo, ma come hai ben previsto ti assicuro che non mancheranno colpi di scena! Non ti ho delusa vero? Grazie per aver aggiunto la mia storia tra i preferiti e per aver commentato! Continua a farlo perché vedrò di non deludervi.. Baci Nami ^^

 

jaj984: Non preoccuparti non credo sia da Ryo lasciare una donna e un bambino nelle mani di brutti ceffi senza muovere un dito… Se poi la donna in questione è Kaori, beh… ^^ Visto? Tranquilla il bimbo come hai notato anche tu non è di Mick e su cosa sia successo a quei due…beh io ti consiglierei di leggere il prossimo capitolo! Grazie anche a te per aver  iniziato a leggere e commentare la mia storia, spero continui a farlo, baci Nami ^^

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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