CAPITOLO 2
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Salve! Eccovi il secondo capitolo di
questa storia… Spero vi piaccia e che continuiate a seguirla ^^ Buona lettura
^^
CAPITOLO 2: Di nuovo a
casa
- Non puoi pretendere da noi delle scuse o delle
spiegazioni sul perché non ti abbiamo detto che Kaori aspettava un bambino da
George! – spiegò Miki infuriata.
- E poi tu hai sempre detto di non voler sapere più
nulla di lei! Solo se stava bene o meno… Anche se non avevi più diritto neanche
su questo! – intervenne Falcon.
- Sono affari miei su cosa avevo o non avevo diritto di
sapere! – rispose secco Ryo.
- Ascolta Ryo, da quando lei ha lasciato il paese, tu
non ti sei degnato di farle una telefonata, non ti sei degnato di chiedere a noi
quello che sapevamo su di lei! Non lo so, se il suo matrimonio funzionava o
meno! Noi non abbiamo fatto altro che rispettare le tue volontà, non ti abbiamo
detto niente di lei… Ci siamo limitati a dirti: “Sta bene!” Poi dall’oggi al
domani è sparita senza lasciare traccia! E ora che sai che è in pericolo e che
ha un bambino ti scaldi tanto perché tu non ne sapevi niente?!! Beh sappi che
neanche noi sapevamo che Kaori fosse in pericolo, altrimenti credi che non
avremmo mosso un dito per aiutarla!? – intervenne Mick.
- Va bene, avete ragione…Scusate… - sospirò Ryo cercando
di calmarsi.
- Ora però dobbiamo capire cosa diavolo le è successo e
perché è sparita così per tutti questi anni, senza dire nulla a nessuno… -
proferì Mick.
- L’ultima volta che l’abbiamo vista è stata l’estate di
tre anni fa, dopodiché quando siamo andati per trovarla a Natale, la sua casa
era già vuota… Da allora non abbiamo saputo più nulla di lei… - ricordò Miki.
- E di George? – chiese Ryo.
- Nulla, sparito nel nulla anche lui…Abbiamo contattato
i nostri migliori informatori, ma nessuno di loro ha mai saputo dirci niente. –
rispose Falcon.
- Beh non ci resta che parlare con lei! – propose
Mick.
- Lasciamola dormire. Sicuramente non ha passato un bel
periodo…
- E il bambino? – domandò Miki.
- L’ho lasciato in camera con Kaori, si era addormentato
anche lui… A proposito, Miki, Falcon… Forse è meglio se stanno da voi… Non credo
che lei vorrà stare qui. – disse Ryo.
- Beh se è davvero in pericolo, capirà lei stessa che
questo è il posto più sicuro…- commentò Mick.
- Finché non si sarà ripresa completamente, è meglio
lasciarla qua… Deciderà lei se e quando andarsene! – intervenne Miki, poi
alzandosi in piedi e dirigendosi verso la porta,continuò: “Vado a vedere se si è
svegliata.”
Il sole picchiava leggero, mentre delicatamente lasciava
trapelare i suoi raggi che dolcemente si posavano sul viso di Kaori, che ancora
stordita, cercava di svegliarsi.
Lentamente aprì gli occhi, ma prima di prendere
coscienza, sentì degli odori familiari… Era strano, era sicura che l’odore di
quell’ambiente fosse uguale a quello della sua vecchia casa… Quando ancora
abitava rassegnata, ma felice insieme al suo Ryo. Era impossibile però, trovarsi
là…
Forse inconsciamente aveva talmente desiderato tornare a
casa, uccidere il suo orgoglio, e supplicare Ryo di riprenderla a lavorare con
lui, che ora immaginava anche il suo appartamento…Certo, ora ci sarebbero state
delle complicazioni, perché da ormai cinque anni aveva il suo Jeff con sé… E
senza volerlo si era trovata in un mare di guai e ora la sua priorità assoluta
era proteggere il suo bambino. A proposito, dov’era il suo bambino? Allungo la
mano, e si scontrò con dei capelli ribelli… Vi avvicinò il naso e l’orecchio,
non c’era dubbio… Quello era il profumo e il respiro del suo bambino… Lui stava
bene, lo sentiva… Però non riusciva a smettere di pensare. L’ambiente in cui si
trovava le era familiare. Costrinse i suoi occhi ad aprirsi e con un misto di
gioia e tristezza notò che il suo sesto senso non l’aveva tradita… Quella
stanza, l’avrebbe riconosciuta tra mille… Non era la sua vecchia stanza, ma
quella del suo ex collega… Era la stanza che conteneva i ricordi più importanti,
più felici e più dolorosi… Era la stanza in cui lei gli aveva detto addio.
Non ebbe tempo di ricordare altro che sentì qualcuno
bussare alla porta. Perse il controllo del suo respiro, perse il controllo dei
battiti del suo cuore… Contò fino a dieci, poi sospirando e facendosi coraggio
rispose: “Avanti…”
Osservò attentamente l’aprirsi della porta, ma
fortunatamente non vide entrare la persona che sperava o non voleva vedere.
Rimase però ugualmente sorpresa nel vedere entrare Miki, la sua migliore amica
che ormai non vedeva da anni.
- Miki!! – Balzò dal letto per correre ad abbracciarla,
ma un capogiro la bloccò appena mise i piedi per terra. Miki corse per
afferrarla e, adagiandola sul letto, disse: “Possibile che non cambi mai? Hai
preso un brutto colpo, devi stare a letto!”
- Miki, ma sei proprio tu? – chiese Kaori con gli occhi
lucidi.
- Certo che sono io, sciocchina! – rispose Miki
sorridendole. Kaori le si buttò tra le braccia confessandole quanto l’avesse
cercata e quanto le fosse mancata.
- Anche tu mi sei mancata, ma si può sapere cosa è
successo? Perché sei sparita per tutti questi anni? – le domandò l’amica.
Improvvisamente Kaori gettò un’occhiata sul suo bambino che beatamente, ancora
dormiva.
- Non… Non saprei da dove iniziare… - Miki guardò il
viso ancora sconvolto della sua amica e capì che forse, aveva bisogno di ancora
un po’ di tempo per riprendersi…
- Non sei costretta a parlarne ora se non vuoi… Quando
sarai pronta, ti ascolterò… - Kaori si limitò ad annuire, poi quasi avendo paura
di porre la domanda, chiese: “ Dimmi una cosa Miki… E’ è stato lui a
trovarmi,vero? Mi ha salvata lui da quei tipi, vero? Prima di perdere i sensi,
mi è sembrato di vedere il suo volto… Credevo di essermelo immaginato, ma
vedendo dove mi trovo, non è stata un’allucinazione,
vero?”
- No Kaori… Non te lo sei immaginato… E’ stato Ryo a
trovarti e a salvarti… - rispose Miki timidamente. Improvvisamente calò un
silenzio che parlava da solo.
- Lui è… E’ di sotto… Credo che abbia lasciato venire
me, perché temeva che l’avresti cacciato fuori…
- Beh fa bene a temere questo…
- E’ cresciuto molto dall’ultima volta che l’ho visto…
E’ proprio un bel bambino… - osservò Miki accarezzando il
piccolo.
- Già… A questo proposito devo chiederti un favore Miki…
- Lo so, lo so, non vuoi stare in questa casa… Ryo
l’aveva immaginato e così avete avuto la stessa idea! Beh non ti preoccupare se
non vuoi stare qui, potete venire da noi, anche se tu non ti sei stabilita –
precisò Miki.
- A dire la verità… Visto che io ho bisogno di tempo per
poter tornare in forma, potrei anche cercare di stare in questa casa, ma io
volevo chiederti se potevi portare Jeff con te…
- Se resti tu perché non può stare anche
lui?
- Perché i rapporti tra me e Ryo non sono buoni e non mi
va che Jeff assista ad un nostro sicuro e possibile litigio… Se sta da voi, sarà
maggiormente protetto e al sicuro... Ti prego Miki, non mi negare questo favore…
- chiese Kaori.
- Beh… D’accordo… appena Jeff sarà pronto lo porteremo a
casa… - acconsentì Miki anche se non capiva il perché Kaori volesse allontanare
Jeff.
- Grazie… Perdonami Miki, appena sarò pronta vi
racconterò tutto, te lo prometto.
- Tranquilla… Io ora vado di sotto a comunicare
agl’altri la tua scelta… Passerò in serata, per prendere Jeff ok?
- Perfetto… Grazie Miki.
- Ma ti pare?
Miki la salutò baciandole la fronte, e promettendole che
sarebbe tornata presto da lei, uscì dalla stanza.
- Mamma… - Disturbato dal vocio, Jeff aprì gli occhi
cercando sua madre.
- Tesoro sono qui! Come stai?
- Io bene… Tu invece? Ti fa tanto male la
testa?
- Passerà in fretta vedrai…
- Mamma dov’è quell’uomo?
- Quale uomo?
- Quello che ci ha salvati… Dovevi vederlo! E’ stato
davvero forte! Proprio come superman! – Kaori ridacchiò.
All’improvviso, però udì nuovamente bussare alla porta.
Credendo fosse Miki, rispose con un “Avanti” Ma non vedendo entrare nessuno,
continuò: “Miki dai entra! Che aspetti?”
- Sono io! – rispose una voce che le fece balzare il
cuore dal petto.
Kaori restò prima immobile, poi facendo cenno al suo
bambino di tacere, si avvicinò, gattonando lentamente, alla porta.
Si appoggiò, ma non disse una parola, non voleva dire
una parola.
- So che non dovremmo parlare, stando al nostro accordo…
Ma se è vero che tu resterai qui per qualche giorno, in qualche modo dovrai
farmi sapere quello che è successo… Altrimenti non riuscirò a proteggerti. –
Kaori ancora non parlava, così Ryo continuò: “So che hai chiamato tuo figlio
Jeff… Tuo fratello sarebbe stato davvero contento… Sai è un bel bambino...”
Qualche lacrima iniziò ad affiorare sulle guance di Kaori, ma ancora era decisa
a non voler parlare.
- Sappi che indipendentemente da quello che è successo,
indipendentemente dal passato, indipendentemente da tutto e tutti, io sono qui e
se me lo permetterai, proteggerò te e il tuo bambino! Hai la mia parola! – Vi fu
un minuto di silenzio, poi Kaori sentì i passi di Ryo farsi sempre più lontani…
Si asciugò velocemente le lacrime, poi si voltò verso Jeff e sorridendogli
disse: “Devo parlarti Jeff, ascolta bene quello che sto per dirti!” Kaori gli
fece capire che sarebbe andato dalla sua amica per un paio di giorni, ma che
potevano vedersi quando voleva, perché questo era il sistema più giusto per
proteggere entrambi.
- Hai capito tesoro? – domandò infine
Kaori.
- Ho capito mamma… Vado a dormire per un po’ da zia Miki
e da zio Falcon, però il pomeriggio posso venire a trovarti! – rispose il
piccolo allegramente.
- Bene!
- Però mamma, io non mi ricordo di loro… Tu dici che li
ho incontrati, però io davvero non ricordo niente…
- Ma perché eri piccolo tesoro! – sorrise Kaori.
- Mamma ma i cattivi non ci sono più ora? – chiese Jeff
improvvisamente spaventato.
- Per il momento no, ma stai tranquillo… Non corriamo
alcun pericolo!
- Ma dove ci troviamo ora? – Anche se non avrebbe più
voluto rivedere quel posto, Kaori sapeva benissimo che in una occasione come la
sua, non sarebbe potuta capitare in un posto migliore… Sapeva che da sola non ce
l’avrebbe mai fatta… Così sicura di quello che affermava rispose: “Al
sicuro!”
^^ Come avrete potuto notare, non vi ho
svelato ancora il mistero… Quello che è successo tra Ryo e Kaori, e soprattutto
cosa vogliano quei banditi da Kaori e da suo figlio… Spero di non avervi
annoiati con questo capitolo, vedrete che nel prossimo conto di smascherare
almeno la prima incognita… Comunque grazie a chi ha iniziato a leggere la storia
e un grazie particolare va a chi ha commentato:
giova71: Come avrai potuto notare il
bimbo non è certamente di Mick, Kaori si è fatta un’altra vita lontana da Ryo,
ma come hai ben previsto ti assicuro che non mancheranno colpi di scena! Non ti
ho delusa vero? Grazie per aver aggiunto la mia storia tra i preferiti e per
aver commentato! Continua a farlo perché vedrò di non deludervi.. Baci Nami
^^
jaj984: Non preoccuparti non credo sia
da Ryo lasciare una donna e un bambino nelle mani di brutti ceffi senza muovere
un dito… Se poi la donna in questione è Kaori, beh… ^^ Visto? Tranquilla il
bimbo come hai notato anche tu non è di Mick e su cosa sia successo a quei
due…beh io ti consiglierei di leggere il prossimo capitolo! Grazie anche a te
per aver iniziato a leggere e
commentare la mia storia, spero continui a farlo, baci Nami
^^
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