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Autore: DreamyVale    01/04/2009    2 recensioni
Spin off della fanfic "Never too late" che sto scrivendo con la mia adorata Magical_Illusion...
Cosa sarebbe successo se May e Brian non si fossero dichiarati in tour ma avessero continuato ad essere solo amici?
Cosa sarebbe successo se Brian non avesse fatto il primo passo dopo il matrimonio di May ma avesse fatto solo l’amico aspettando una realizzazione da parte sua?
Se May fosse andata a stare da lui e… Forse le cose sarebbero andate così…
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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“It must have been the mistletoe
The lazy fire, the falling snow
The magic in the frosty air
That feeling everywhere
It must have been the pretty lights
That glistened in the silent night
It may be just the stars so bright
That shined above you
Our first Christmas
More than we'd be dreaming of”

Barbra Streisand - It must have been the mistletoe

[Huntighton Beach - 23 dicembre 2007]

Erano tutti lì, ad una vera e propria cena natalizia anticipata, era infatti il 20 di dicembre, il giorno dopo Niky e May sarebbero tornate per una decina di giorni in Italia e gli altri sarebbero rimasti per passare le feste con le proprie famiglie.
Si trovavano nel vecchio locale ancora chiuso di un amico, era ancora un po’ spoglio, ma le luci e i festoni natalizi riuscivano comunque a rallegrare l’atmosfera, resa perfetta da un enorme albero di natale posto dove sarebbe dovuto essere il palco per le esibizioni live dei gruppi.
-Ok, ok...vado a prendere altra birra giù in magazzino...- si lamentò May ridendo, alzandosi dalla tavola.
-Syn tu prendi gli altri due pandori dietro il bancone!- disse Niky al ragazzo che era appena rientrato dopo aver fatto una telefonata.
-Ok...- rispose avanzando verso il bancone, mentre May si allontanava dal tavolo per raggiungere la porticina delle scale che portavano al magazzino al piano di sotto.
-FERMI FERMI FERMI FERMI!- esclamò Zacky a un certo punto saltando in piedi, spaventando tutti i presenti e facendo pietrificare Brian e May che si trovavano uno accanto all’altro dopo essersi incrociati per raggiungere le loro destinazioni.
-Niky siamo dei geni!- continuò il ragazzo a bassa voce rivolto verso l’amica che ancora non aveva capito, ma che subito si rese conto a cosa stava alludendo Zacky: il vischio!
Nel pomeriggio infatti i due si erano adoperati per appendere al soffitto alcuni rametti di vischio in un paio di posizioni strategiche, per la precisione davanti all’albero di natale, nel guardaroba e...a sinistra del bancone, esattamente sopra le teste di due confusi Brian e May che sembravano non aver ancora capito cosa diavolo stava succedendo.
-E’ ubriaco!- statuì May facendo per muovere un passo.
-FERMAAAAA!- urlarono Niky e Zacky all’unisono indicandoli entrambi.
-Ma cosa cazzo avete?- sbottò Syn vagamente seccato.
-Siete sotto il vischio...- intervenne Evelyn la ragazza di Matt con un sorriso complice stampato in faccia.
Brian e May alzarono entrambi la testa contemporaneamente, notando il rametto che pendeva sopra di loro.
-Tanti auguri al vischio!- statuì May in procinto ancora una volta di muovere un altro passo, quello non faceva parte del piano, veramente lei il suo piano con Brian non l’aveva ancora elaborato, ma questi erano dettagli! Il fatto che non ci avesse ancora pensato non voleva dire che avrebbe potuto venirle in mente di inserire nel suo piano di battaglia un bacio sotto il vischio davanti a tutti.
-No!- esclamò in coro tutta la tavolata, ricevendo gli sguardi stralunati dei due interessati.
-Questi sono scemi...- borbottò Syn che sentiva crescere dentro una certa ansia, mentre i suoi pensieri mettevano a fuoco quelle che erano probabilmente le intenzioni di Zacky, Niky e probabilmente anche dell’altra metà dei presenti.
-Dovete baciarvi!- statuì Niky con le mani suoi fianchi.
-Chi?- chiesero fingendo di essere colti alla sprovvista Synyster a May, capendo che nessuno sembrava essere propenso a lasciar stare la cosa.
-Tua sorella...- borbottò il Rev scuotendo la testa –Voi due idioti siete sotto il vischio dovete baciarvi, porta una sfortuna cosmica non farlo!- spiego lanciando a Brian un’occhiata significativa, come a dire ‘ti abbiamo incastrato’.
-Ok ragazzi, meno stronzate, volete la birra, volete il dolce, noi andiamo a prenderlo!- disse Syn cercando di levarsi da quella situazione.
Sapeva cosa sarebbe successo.
Se fosse andato avanti, se avesse dato retta agli altri, se avesse baciato May sarebbe stata la sua fine.
Lei ci avrebbe messo poco a capire che non era un ‘bacio da vischio’ quello, e lui probabilmente non sarebbe più riuscito a cancellare quel momento dalla sua testa, con conseguenze che non sembravano portare a niente di buono. E’ vero ci stava pensando da tempo a come fare la sua prima mossa con May, ormai aveva deciso che doveva farla, ma quello non era il momento, nè il luogo adatto: per niente.
-Hey le tradizioni sono tradizioni!- esclamò Matt ridendo.
Ma da che parte stavano i suoi amici? Si chiese Synyster vedendo che tutti lo spingevano dove non dovevano.
Lasciò cadere per un attimo lo sguardo su May che ancora non aveva detto nulla: a pensarci bene, forse, non avevano tutti i torti.
Che senso aveva restare lì ad osservarla come aveva fatto nei mesi passati rodendosi il fegato senza fare nulla? E poi non aveva notato qualcosa in lei negli ultimi tempi? Quel qualcosa su cui si era tanto interrogato senza riuscire a metterlo a fuoco? Magari gli sarebbe andata bene...
Che senso aveva stare lì ad aspettare che qualcun altro si trovasse sotto il vischio con lei al posto suo?
Nessuno. Forse era questo che doveva capire, che era arrivato il momento di fare qualcosa.
May dal canto suo si sentiva decisamente a disagio, cosa che non le capitava tanto spesso nella sua vita; ormai lo sapeva, sapeva perfettamente di aver perso la testa per Brian, ne aveva la piena consapevolezza, e in quel momento l’idea di baciarlo le stava stringendo lo stomaco come mai le era successo. E non era tanto l’idea di essere davanti a tutti gli altri a innervosirla, tanto il fatto che di sicuro per lei quello non sarebbe stato un semplice bacio sotto il vischio, ma magari per Syn sì, e quella cosa sarebbe stata difficile da affrontare.
Aveva dormito abbracciata a lui, gli si sedeva in braccio solo per rompergli le scatole, gli rubava le magliette, aveva una enorme confidenza con lui, e ormai si era decisa, doveva fare qualcosa, non poteva continuare a fingersi sua amica e basta: ma allora perchè l’idea di dovergli dare un semplice bacio sotto il vischio le attanagliava lo stomaco? Non aveva forse preso atto del fatto che prima o poi avrebbe effettivamente dovuto baciarlo?
Aveva paura, paura che uno volta provata la sensazione di quel bacio non sarebbe più riuscita a farne a meno, aveva paura che lui non ricambiasse neanche un po’ tutto quello che lei pensava; è vero spesso le era sembrato che anche da parte di Brian ci fosse qualcosa, c’erano certi sguardi, certe cose che lui diceva o faceva con lei che le avevano fatto balenare l’idea che i sentimenti di B non fossero poi così diversi dai suoi, ma in quel momento non riusciva a vedere nulla con lucidità e tutti i dubbi che aveva stavano affiorando uno dopo l’altro.
Brian era speciale, lo era sotto ogni aspetto, ogni discussione che facevano era speciale, ogni chiacchierata, ogni scherzo, ogni film, ogni birra che avevano stappato insieme.
Fino a quella sera, davanti alla televisione May non si era mai fermata troppo a pensarci su, lui era sempre stato lì, così come lei era sempre stata lì per lui, sul tetto del tourbus, sul letto davanti alla tv; avevano trascorso ore e ore assieme ma ormai May aveva realizzato che tutto quello che c’era stato era cambiato, che la loro amicizia, nata davvero come una semplice amicizia, era cambiata, radicalmente, quantomeno per lei: ormai lo sapeva, ormai sapeva di averci perso la testa.
Poteva fingere, no? Poteva dargli un semplice bacio sulle labbra e finirla lì, senza tante storie. Il punto era che May sapeva cosa avrebbe sentito, e sapeva che le sarebbe piaciuto: il sapore delle amate Marlboro, il retro gusto di birra, l’odore forte del suo profumo che lei ogni tanto si divertiva a usare; e allo stesso modo Brian sapeva cosa avrebbe sentito, l’aroma di liquirizia del suo lucidalabbra, l’amaro delle sigarette appena fumate, i suoi capelli che sapevano di mela e cannella perchè usava sempre e solo quello shampoo che una volta gli aveva prestato.
Synyster così come la ragazza già sapeva a prescindere che la sensazione delle loro labbra insieme gli sarebbe piaciuta, e la biondina ne era altrettanto certa.
Brian le rivolse un’ultima occhiata e poi per qualche motivo sentì una piccola molla scattargli dentro: il vischio era una scusa, un’ottima scusa per fare qualcosa che non aveva il coraggio di fare...
-Ragazzi, sul serio...- iniziò a dire May prima di sentire la mano calda di Brian sul suo collo e un secondo dopo la bocca del ragazzo chiudersi sulla sua.
Rimase impietrita davanti a quell’iniziativa, il cervello colto dal più improbabile del blackout: la stava baciando.
Passarono quattro secondi, netti, lunghi, pesanti, ora avrebbero dovuto staccarsi, ma invece dopo quattro secondi esatti May iniziò a rispondere al bacio.
May si rese immediatamente conto di una cosa: quello non era un ‘bacio da vischio’.
I baci sotto il vischio sono casti e a fior di labbra.
Quel bacio era tutta un’altra storia.
May sentì nel bacio di Syn tutta la passione che aveva cercato di reprimere lei stessa in tutti quei giorni; no, non era un bacio da vischio, nessuno avrebbe messo tanta passione in un bacio di ordinanza, non così tanta come ce ne stava mettendo Brian.
La mano sul suo collo era un po’ troppo stretta, sembrava che bruciasse la pelle che stava sotto, le sue labbra erano morbide ma appena screpolate dal freddo, non se le era immaginate così...
May quella bocca nel suo nell’ultimo periodo se l’era immaginata anche troppe volte, e adesso che ce l’aveva contro alla sua si era resa conto che la realtà poteva essere miliardi di volte meglio di un pensiero.
Synyster dal canto suo si sentiva mancare l’aria, aveva sognato quella scena centinaia di volte al giorno negli ultimi sei mesi e adesso si sentiva del tutto impotente, sapeva che dopo essersi staccato da lei sarebbe stato quasi impossibile continuare a farne a meno.
Trentasei secondi.
Dopo trentasei secondi i due si staccarono mentre il resto della tavolata rideva e batteva le mani, divertita incintandoli come se fossero due gladiatori.
Brian e May rimasero immobili ancora per poco, fissandosi e May sentì distintamente il cuore accelerare i battiti, raddoppiarli o forse anche triplicarli.
Sorrise, la ragazza sorrise semplicemente, si sentiva stupida, ma per qualche motivo non riuscì a farne a meno,  e lui lasciò scivolare la mano contro la sua guancia abbozzando un sorriso a sua volta.
Syn sentì qualcosa di strano, di molto strano, erano fermi lì a guardarsi e non riusciva a muoversi, dopo tutto quel tempo c’era riuscito e l’unica cosa che riusciva a pensare era che lei stava sorridendo.
May scosse la testa, ricordandosi che non erano soli ma che una intera tavolata li stava fissando, probabilmente anche molto interessata alle dinamiche tra loro.
-La birra...- disse semplicemente May muovendo un passo indietro e girandosi per andare alla porticina del magazzino, scese le scale velocemente e poi si fermò appoggiando la schiena al muro: aveva il fiatone.
Si portò una mano alla bocca e rimase immobile a fissare il niente, cercando di reprimere, senza alcun successo, un enorme sorriso.
Si lasciò scivolare in giù sedendosi su una delle casse dei liquori, aveva il viso in fiamme e il battito che le rimbombava nelle orecchie.
Ok, si erano dati un bacio sotto il vischio: in vita sua ne aveva dati tanti, ma non aveva mai sentito il terreno cederle sotto ai piedi a quel modo. Dopo tutto il tempo che aveva passato a cercare di pianificare come fare la sua mossa con Brian tutto era successo così in fretta, nella maniera più inaspettata possibile, e nonostante tutto, nonostante il pubblico, e le circostanze, era stato tutto terribilmente naturale.
Erano finiti i tempi in cui aveva considerato Brian semplicemente il suo migliore amico,  dopo quel se che non era riuscita a trovare si era resa conto che non lo era, ma che forse era davvero la sua anima gemella...
Già proprio quella, ma non un’anima gemella come l’aveva interpretata per tanto tempo, cioè come poteva esserlo Niky, no, una di quelle anime gemelle che ti toglie il respiro, che ti ferma il cuore, o meglio nel suo caso che te lo fa impazzire. Sì, Brian  era decisamente quel tipo di anima gemella.
Brian era sempre stato quello da chiamare in qualunque situazione, quando le cose andavano bene e quando andavano male,  quello con cui parlare, quello con cui guardare film di alieni, quello con andare a caccia dei cd più strani.
Ci aveva pensato bene e si era resa conto di molte cose, prima fra tutte che  qualunque ricordo avesse di quei mesi americani coinvolgeva Brian...
Era quello, più di qualunque altra cosa, che le aveva fatto capire quanto le piacesse Syn, quanto stesse bene semplicemente in sua presenza, quanto le cose tra loro non fossero mai forzate ma sempre naturali, come se fossero stati amici da tutta una vita.
Sentì dei passi scendere lungo gli scalini, per fortuna erano troppo lenti e aggraziati per essere quelli di un uomo ed infatti dopo poco ecco sbucare Niky con un’espressione indecifrabile.
Si appoggiò allo stipite, guardando l’amica.
-Tutto...ok?- chiese schiarendosi la voce, un po’ le veniva da ridere a vedere May in quello stato.
-Sì. No. Cioè sì!- rispose poco convinta l’amica che poi girò lo sguardo –Te la posso fare una domanda, di preciso cosa è successo lì sopra?- chiese alla moretta, sperando di ottenere una risposta.
-Brian ti ha dato un bacio...- iniziò a dire Niky ma subito la bionda la interruppe.
-Precisiamo una cosa!- esclamò ad alta voce guardandola –Questo è un bacio Niky...- continuò prendendole il viso e stampandole un bacio sulla guancia -...quello è un cazzo di tentato omicidio!- specificò senza riuscire a togliersi quella espressione dal viso.
-Te lo giuro Nik, non era un bacio da ‘Hey siamo sotto il vischio e ti bacio’!- continuò scuotendo la testa –No, quello era tutta un’altra cosa...quello era un...un...- si fermò senza sapere come continuare gesticolando.
-...un ‘ho perso la testa per te da mesi ed è ora che tu te ne accorga’?- intervenne Niky ricevendo un’occhiata confusa da May.
-Cazzo sì!...- esclamò la bionda senza neanche pensarci e poi guardò confusa l’amica –Un attimo, lui non ha perso la testa per me da mesi, cioè io...non lui, vero?- aggiunse poi perplessa.
-No ma figurati, non ha mai lanciato sguardi assassini a Dave, nè ha mai mandato in bianco donne su donne per passare le serate con te, non è mai rimasto ore a fissarti senza che tu te ne accorgessi, e soprattutto non ha mai sofferto come un cane vedendoti con un altro...- aggiunse Niky sedendosi accanto all’amica di sempre.
Non l’aveva mai vista così. Mai con una espressione simile in tutta la sua vita, May, quella che sapeva sempre cosa fare, cosa dire, May, quella, sempre decisa e sicura adesso, invece, si sentiva completamente persa per un bacio sotto un rametto di vischio.
-Niky...?- disse la ragazza a un certo punto chiudendo gli occhi.
-Lo so...- rispose l’amica con un sorriso -...era anche ora che uno dei due si decidesse...- aggiunse prendendole la mano.
-E adesso cosa faccio?- chiese May spiazzata e quasi impaurita per la prima volta nella sua vita, cambiando nell’arco di un istante atteggiamento.
-Prendi la birra e torni di sopra con me, comportandoti come sempre- rispose la moretta.
-Semplice, no?- sospirò May alzandosi –Ti sei mica accorta di quanto gli sta bene quella maglietta?- sorrise all’amica che annuì divertita.
-Gli fa due spalle pazzesche!!- convenne prendendo anche lei una cassa di birra.
May trasse un lungo sospiro e iniziò a salire le scale...forse era per quello che con Dave non aveva mai funzionato.

Al piano di sopra Brian si era riseduto al tavolo, come se niente fosse, era bravo, dannatamente bravo a far finta di niente, aveva affinato la sua tecnica negli ultimi mesi, solo gli sguardi indagatori dei suoi compagni di band potevano capire che dentro gli stavano vorticando almeno un centinaio di idee e sensazioni diverse.
Dopo tutti quei mesi l’aveva baciata, e l’aveva fatto con una scusa davanti a tutti, ma almeno l’aveva fatto, ed era certo che finalmente May avesse capito quello che doveva capire, cioè che per lui non era mai stata una semplice amica; ed anzi era quasi sicuro di aver sentito qualcosa anche da parte della ragazza.
Non era certo, non poteva esserlo, ma lei aveva risposto, non aveva lasciato che il bacio fosse solo dalla sua parte, aveva risposto, eccome.
Si lasciò scappare un sorriso pensando a quella volta in cui l’aveva costretto a provare il suo lucidalabbra alla liquirizia, lo stesso sapore che adesso sentiva in bocca ma per ragioni totalmente diverse.
I passi di May e Niky annunciarono il loro avviso, avevano un cassa di birra ciascuna, Niky appoggiò la sua sul bancone, May camminò fino al tavolo, al posto accanto a lui che aveva occupato fino a poco prima.
Gli sorrise tirando fuori dalla tasca un cavatappi a forma di pipistrello.
-Era nascosto giù...- rise la ragazza con quella sua solita naturalezza passandoglielo insieme ad una bottiglia di birra.
-Il mio amato ritrovato della tecnica!- commento ironico Brian inarcando un sopracciglio e May notò forse realmente per la prima volta quanto fosse sexy su di lui quell’espressione.
-Meno storie Gates o te la faccio aprire con i denti visto che sei l’unico che ancora con una ciabatta non ci riesce!- gli fece eco la biondina, Zacky aveva insegnato a tutti a stappare le bottiglie con le infradito, Syn era l’unico a non esserci riuscito.
-Come se fosse un vanto stappare le bottiglie con le ciabatte...- borbottò Brian.
-Non lo è per te solo perchè tu non ci riesci, genio!- commentò mentre si guardavano con aria di sfida.
Tante cose sarebbero cambiate dopo quella sera, pensò Niky, ma tante altre sarebbero di certo rimaste sempre uguali...

Come sempre grazie a tutti voi miei adorati lettori e commentatori! Sono onorata di essere letta da voi! :)

  
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