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Autore: Ryu_    28/03/2016    1 recensioni
Sasuke è tornato e si recherà in una nuova missione con Naruto. A fare cosa? Proteggere Harry Potter ovviamente. Quello che non sanno è che i nemici si nascondono tra le tenebre. Nemici che dovrebbero essere morti. Come se la passeranno i nostri due protagonisti nei panni di studenti di Hogwarts? Scopritelo leggendo la storia!
SasuNaru, SasoDei con accenni a KakuHida.
Genere: Avventura, Azione, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Akasuna no Sasori, Deidara, Hidan, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke, Sasori/Deidara
Note: Cross-over, OOC, Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Giapponese

 

 

 

Due figure se ne stavano sedute sul davanzale della finestra, alcuni metri più in alto. Furono le maschere la prima cosa che notò Harry. Gli ricordavano un po' quelle dei Mangiamorte. Appena la maschera di volpe si girò verso di lui, spostò subito lo sguardo altrove. Non potè vedere gli occhi della guardia, ma riusciva a sentirne lo sguardo penetrante addosso.

'Non sanno in cosa si sono cacciati'.

 

Harry si svegliò di soprassalto. Stava sudando freddo, tutto per l'immagine di quelle due maschere di Volpe e di Corvo. Cosa era quella sensazione? Paura?

Era spaventato perchè sapeva che quelle due figure, chiunque esse fossero....erano pericolose.

Quando il respiro di Harry si fu regolarizzato, il ragazzo spostò la tenda che isolava il letto dagli altri, spaventandosi a morte, notando Naruto e Sasuke seduti di fronte a lui. I due ninja si svegliavano sempre presto, ma non restavano mai nel dormitorio.

“C...cosa ci fate qua?”, chiese balbettando.

Naruto finse uno sguardo preoccupato. “Stavamo per andarcene, ma poi tu hai urlato. Eravamo preoccupati”. Era ovviamente una bugia, Harry non aveva detto alcuna parola durante il sonno. I due erano semplicemente consapevoli del fatto che qualcosa non stava andando bene.

“H...ho solo avuto un incubo”, spiegò il mago.

A questa affermazione entrambi i ninja sussultarono.

“Dovresti andare da Silente”, suggerì Sasuke.

“No!”, esclamò Potter.

“Harry, ti ricordo che l'ultima volta che hai avuto un incubo era reale e hai salvato la vita di una persona. Almeno vai a dirgli cosa riguardava”. Disse calmamente Naruto.

Harry sospirò. “Si ma...questo era diverso dagli altri”.

Sasuke lo guardò confuso. “E com'era?”, chiese.

“Beh, Voldemort non c'era. C'erano solo due persone con delle maschere. Erano all'Ordine”, spiegò il ragazzo, senza notare le occhiate che si lanciavano i due ninja.

Li guardò poi speranzoso. “Pensate che dovrei dirlo al Preside?”, chiese.

La faccia di Sasuke assunse una nota perplessa. Naruto non potè fare a meno di ghignare.

Ti sei dato la mazza sul piede da solo, teme”, lo derise.

Il biondo sussultò quando il compagno gli tirò una sberla sulla testa.

Dobe, pensaci. Ha chiaramente sognato di noi!”, lo rimproverò.

“Uh, sono ancora qui”, cantilenò Harry. I due ninja sapevano che odiava quando iniziavano a parlare in Giapponese in sua presenza. Sasuke sospirò.

“Si, credo che tu dovresti”, rispose fermamente, ignorando lo sguardo sconcertato di Naruto. Harry annuì, per poi alzarsi e camminare verso la porta del dormitorio. “Verreste con me?”, chiese prima di andarsene.

“Mi dispiace, ma abbiamo alcune cose da fare”, rispose Naruto. Il mago annuì e se ne andò.

Quando i due furono sicuri che se ne fosse andato, il biondo sorrise a Sasuke.

“Quuiiiindi, a cosa stavi pensando?”, chiese curioso. Sasuke alzò gli occhi al cielo.

“Biblioteca”. Rispose semplicemente, prima di sparire in una nuvola di fumo. Naruto ghignò prima di copiare il gesto delle mani, scomparendo anche lui.

 

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Deidara sospirò, sprofondando ancora di più nella poltrona rossa, nella camera comune dei Serpeverde. Erano rimasti solo i tre Akatsuki nella stanza, dal momento che tutti i compagni della casa li evitavano, chiamandoli Mezzosangue.

“Perchè siamo NOI ad avere sempre le punizioni? Non staremmo lavorando per lei?!”, esclamò arrabbiato Deidara.

“Perchè quella stronza è pazza”, rispose Hidan ridacchiando, scambiando uno sguardo divertito col compagno.

“È perchè eravamo nei corridoi la scorsa notte”, mormorò annoiato Sasori. Il ragazzo stava leggendo un libro sull'arte, seduto su una sedia della stanza.

“Ma noi siamo prefetti! DOBBIAMO stare nei corridoi la notte!”, rispose ancora più furioso Deidara.

Dopodichè nessuno disse altro. Il silenzio regnò sovrano per alcuni minuti, prima che il biondo lo rompesse nuovamente.

“Neh, Danna...che stai leggendo?”, chiese.

“È un libro figurato. Volevo studiare un po' l'arte del mondo dei maghi”, rispose il rosso. Gli occhi di Deidara si illuminarono appena sentì la parola “arte”, e subito il ragazzo si alzò, spostandosi vicino a Sasori.

“Fammi vedere, un”. Sasori sorrise dolcemente, prima di mostrare la pagina che stava guardando al biondo.

“È così....”, iniziarono a parlare entrambi.

“Bello”, mormorò Sasori.

“Brutto”, sussurrò Deidara.

Entrambi si bloccarono, sentendo le parole dell'altro. Si voltarono a guardarsi.

“È bellissimo”, ripetè Sasori.

“Brutto”, insistette Deidara.

La faccia di Hidan si trasformò in uno sguardo di terrore, sapendo quello che sarebbe seguito.

“Oh, sparatemi, vi prego”.

 

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Harry cercò per tutta la mattina Hermione e Ron, per convincerli ad accompagnarlo nell'ufficio di Silente. I due si dimostrarono molto volenterosi alla proposta, così iniziarono ad incamminarsi nella direzione dell'ufficio. Una volta arrivati ai piedi delle sue scale, però, sentirono delle grida da esso.

Harry ascoltò per pochi minuti, riconoscendo immediatamente la voce stridula della Umbridge. Temendo il peggio, spinse la porta, senza farsi problemi. Il trio fece irruzione nella stanza, trovandosi davanti la professoressa e il ministro della magia Cornelius Fudge. I due stavano davanti alla scrivania, dietro alla quale sedeva Silente.

Quando il preside notò i tre maghi, sorrise serenamente, ignorando le proteste della Umbridge.

Notando, però, che Fudge li guardava stizzito, prese parola.

“È okay Fudge, possono restare”, gli disse.

“Silente, non credo che tu sia nella posizione per deciderlo”, rispose aspra la donna.

Harry storse il naso. “Perchè non possiamo stare?! Che sta succedendo?!”, gridò.

“I due qua presenti sospettano che io abbia costruito un esercito per sopraffare il Ministero”, disse.

I presenti nella stanza lo guardarono incredulo.
“Allora lo ammetti!”, disse sorridendo diabolicamente la Umbridge. Silente le sorrise.

“Ovviamente no”, rispose.

“Devi provare la tua innocenza Preside. Il Ministero non può più fidarsi di te”, gli spiegò Fudge.

Hermione e Ron dovettero trattenere Harry a tale affermazione. Il ragazzo infatti si stava infuriando nel vedere il modo in cui stavano trattando Silente.

“Vedo che stai cercando di convincermi a venire al Ministero”, rispose il Preside divertito.

Fanny intanto si era alzata in volo dalla sua postazione, volando verso Silente.

“Mi dispiace ma non farò mai una cosa del genere”, concluse lui.

Silente pronunciò velocemente un incantesimo, e in mezzo secondo scomparve tra le fiamme, insieme alla sua fenice.

Il trio si scambiò delle occhiate perplesse, prima di correre fuori dall'ufficio. Fudge aveva detto che sospettavano di un esercito. I ragazzi potevano pensare solo a uno. La Umbridge lo sapeva, e loro dovevano avvertire pure gli altri.

 

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Sasuke e Naruto correvano silenziosamente tra i corridoi, verso la Stanza delle Necessità. Avevano parlato con il trio, e sapevano tutto quello che era accaduto, pure della scomparsa di Silente.

Naruto era pero nei suoi pensieri.

Neh Sasuke....come credi che l'abbia scoperto la Umbridge?”, chiese.

Qualcuno gliel'ha detto, ovviamente”, rispose l'amico. Dopo un attimo di silenzio il biondo parlò ancora.

Credi che sia....” iniziò. Sasuke sospirò amaramente.

Spero proprio di no, dobe”, mormorò.

 

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Il trio irruppe nella stanza delle Necessità, trovando tutto l'esercito di Silente già riunito. Un sentimento di panico attraverso tutte le loro facce. Sapevano già tutto.

“Dobbiamo andarcene velocemente”, urlò Harry. Si fermò quando sentì un piccolo colpo di tosse dal mezzo della folla. La Umbridge apparve davanti a loro, con il suo solito disgustoso sorriso sulle labbra.

“Scusatemi se interrompo”, pronunciò.

 

 

NOTE AUTRICE.

Rieccomi!

Spero che il capitolo vi piaccia e che sia comprensibile. Per chi non lo sapesse Fanny è la fenice di Silente, che tiene nel suo ufficio. La scena descritta (la sua scomparsa per mano dell'animale) è presa dal film (L'Ordine della Fenice, ovviamente), quindi se non ne sapete nulla e siete curiosi, guardatevi il film hahahah.

Detto questo io scappo che devo finire una mini scultura!

Un bacione, grazie a chi leggerà.

Ryu_

   
 
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