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Autore: heykurt    29/03/2016    5 recensioni
Quando Blaine si rifiuta di tornare assieme a lui, Kurt si sente crollare il mondo addosso. Blaine, sentendosi in colpa, chiede dunque al suo migliore amico Sebastian di stare vicino a Kurt ed assicurarsi che stia bene. A malincuore, Sebastian accetta, ma non può immaginare che quel conforto permetterà ad entrambi di conoscersi meglio e rivalutarsi in modi che non avrebbero mai creduto possibili.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Burt Hummel, Kurt Hummel, Santana Lopez, Sebastian Smythe
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 33


 


 



 



 

SOUNDTRACK

“Goodbye My Lover” - James Blunt ( https://www.youtube.com/watch?v=2ntKgLxgY9s )


 





 


 


 

“Sto per morire.” ansima Kurt, premendosi una mano sul petto.

“Esagerato come sempre.” commenta Santana sul punto di attizzargli contro tutta Lima Heights “Io vado ad accomodarmi, vieni anche tu o devi dare inizio all'ennesimo monologo struggente su quanto tu sia ancora indeciso sul da farsi?” gli chiede ironica.

Kurt fa roteare gli occhi, incrociando le braccia al petto “Devo trovare Blaine prima.”

“Allora non hai così paura di-”

“Ho paura di vederli entrambi assieme!” la interrompe brusco.

La casa degli Anderson è stata ornata da cima a fondo con fiori bianchi e su uno dei lati è stato allestito una specie di palco in legno con un pianoforte, di fronte al quale sono state sistemate un centinaio di sedie anch'esse rivestite con cuscini e fiori bianchi.

Kurt cerca il suo ex con lo sguardo, ma la gente è ammassata all'ingresso, impegnata in concitate conversazioni. Riconosce un paio di persone del vicinato ed alcuni amici dei genitori di Blaine con i rispettivi figli e, se non fosse per la sua maledetta agitazione, sarebbe felicissimo di essere lì ed assistere a quello che sembra essere l'evento più entusiasmante mai avvenuto nel quartiere.

Sta passando in rassegna ogni angolo della villa quando si accorge che Blaine è fermo vicino alle sedie disposte per assistere alla cerimonia “Oh, eccolo lì.” dice all'improvviso dando un colpetto a Santana sul fianco “Tienimi il posto accanto a te.” aggiunge prima di allontanarsi per raggiungerlo.

Il cuore sta scalpitando all'impazzata, ma non prova più quel senso di nausea come quando era partito da casa. I messaggi di Sebastian lo hanno tranquillizzato un poco, anche se non sa ancora come affronteranno la questione una volta che si ritroveranno uno di fronte all'altro “Blaine?” lo richiama forzando un sorriso.

Blaine ricambia, dandogli un rapido abbraccio amichevole “Hey! Sei venuto!” esclama, un po' incredulo, visto che per un momento aveva temuto che non si presentasse per paura di quello che sarebbe potuto succedere se si fossero ritrovati tutti e tre nello stesso perimetro “Stai benissimo! Davvero, sei meraviglioso.”

“Anche tu.” risponde cercando di non leggere malizia nelle sue parole.

“La cerimonia inizierà tra dieci minuti. Stiamo aspettando che le sedie si riempiano.” dice guardandosi attorno per cercare di capire chi manchi all'appello.

“Uhm, ci sono proprio tutti quanti?” domanda con indifferenza Kurt, sperando gli dia notizie di Sebastian. Non l'ha ancora visto in giro, ma ha notato che gli Smythe sono tutti seduti circa in decima fila e si chiede se li abbia accompagnati lui e stia cercando un posto da parcheggiare o se semplicemente abbia cambiato idea all'ultimo minuto.

“Tutti?”

“Ehm... tutti.” ripete Kurt guardando di nuovo gli Smythe.

“Oh si, sono arrivati un paio di minuti fa.”

“Solo loro?” insiste quindi, impaziente.

Blaine annuisce, rabbuiandosi “Si. Bas dovrebbe arrivare a cerimonia conclusa.” lo informa sbrigativamente, continuando a guardarsi attorno.

“Vi siete sentiti quindi?” domanda Kurt aprendosi in un sorriso, gli occhi che gli si illuminano.

“Mi ha scritto un messaggio e mi ha detto che sarebbe passato per congratularsi coi miei prima della sua partenza.” risponde secco Blaine, visibilmente infastidito, spegnendo così l'entusiasmo momentaneo di Kurt.

“Credi che sia davvero intenzionato ad andare via?”

Blaine fa di nuovo cenno di si con la testa, distaccato “Buon per lui. Io non ho intenzione di fermarlo, lo sai.”

“Nemmeno io, non posso imporglielo.” risponde dispiaciuto.

“Senti, ci andiamo a sedere?” taglia corto Blaine “Perché dobbiamo rovinarci la giornata parlando di lui? Io meno lo sento nominare meglio sto. Già dovrò fare uno sforzo immane per non prenderlo a cazzotti davanti a miei. Non voglio rovinare il loro giorno perfetto per un cretino che mi ha voltato le spalle.”

Kurt ignora quei commenti aggressivi nei confronti di Sebastian perché la sua attenzione viene attirata dalla figura di quest'ultimo all'ingresso della casa di Blaine. Sebastian indossa un completo elegante molto simile a quello di Kurt, ed è quasi certo che si tratti dello stesso che aveva messo in occasione della cena coi colleghi di suo padre. È dannatamente bello e Kurt sente le gambe diventargli gelatina non appena i loro sguardi si incrociano. È così innamorato di lui che gli manca il respiro.

“Dopo la cerimonia eh?” si lascia sfuggire non riuscendo però a contenere un sorriso.

Blaine segue la traiettoria del suo sguardo, fino a che i suoi occhi non si posano sull'altro ragazzo “Lo fa apposta allora!” sbotta turbato “Trattienimi o mi fiondo su di lui e lo prendo a pugni come quel giorno al molo.” dice a denti stretti voltandosi di nuovo verso Kurt “Perché mi ha detto che sarebbe venuto dopo per poi presentarsi adesso?! Ci gode a prendermi alla sprovvista e farmi uscire di testa!? Scommetto che il suo cervello diabolico ha in mente qualcosa per mandare a monte questa giornata.”

“Non essere paranoico.” lo calma Kurt, rendendosi conto che quelle parole -dette da lui in quel momento- risultano quasi come una barzelletta “Andiamo a sederci, non ci pensare adesso.” aggiunge prendendolo per mano per raggiungere Santana che si è accaparrata una delle sedie in prima fila.

Kurt si sistema tra lei e Blaine e quando si gira per cercare Sebastian lo vede avvicinarsi a loro e sistemarsi due file più indietro, in diagonale, in modo da essere nella sua traiettoria. Ogni tanto ruota appena il capo fingendo di guardare gli altri invitati, ma nota sempre che Sebastian ha gli occhi puntati su di lui, e lo fissa serioso.


 

Riempitesi tutte le sedie, parte la musica (suonata al pianoforte da un caro amico del padre di Blaine) e i signori Anderson raggiungono sottobraccio il giardino, sorridenti.

La madre di Blaine indossa un raffinato abito bianco di pizzo, con la manica a tre-quarti, che le ricade appena sulle spalle e i capelli sono raccolti con un fermaglio argentato. Il signor Anderson invece porta un elegantissimo smoking blu scuro con papillon abbinato, e i capelli sistemati all'indietro con un'abbondante dose di gel, il che fa sorridere Kurt, certo che sia stato Blaine a prepararglieli in quel modo.

Dopo aver percorso quella navata improvvisata, si stringono per mano guardandosi negli occhi, rivolgendo poi un sorriso a Blaine e a Kurt. Istintivamente Blaine afferra la mano di quest'ultimo, intrecciando le loro dita e Kurt nota i suoi occhi appena velati di lacrime. Senza farsi notare ruota ancora un poco la testa, per guardare di sottecchi Sebastian e si accorge che il suo sguardo è puntato sulle loro mani unite. Sa che la cosa lo fa star male, ma non vuole sottrarsi alla presa di Blaine in quel momento, visto che non è il più adatto per dare spiegazioni.

La cerimonia è piuttosto rapida ma commovente e ad ogni sorriso dei signori Anderson, Blaine deglutisce rumorosamente per ricacciare indietro le lacrime. I suoi genitori avevano avuto degli alti e bassi negli ultimi anni ed erano arrivati addirittura al punto di volersi prendere una pausa e Kurt credeva che di lì a poco avrebbero divorziato. Sapere di questo matrimonio lo aveva reso davvero molto felice perché sapeva quanto Blaine era stato male durante quel periodo, costretto a dover sopportare continue litigate a casa. In più occasioni, anche in presenza di Kurt, avevano fatto delle scenate paragonabili a quella di Blaine alla tenuta estiva e sapere che le cose erano tornate a posto al punto da spingerli a rinnovare i voti nuziali, era la prova che, quando c'è davvero l'amore, si riesce a superare ogni tipo di ostacolo o momento di debolezza.

“Io prometto di amarti, in ricchezza e in povertà. In salute e in malattia.” dice con voce tremante la signora Anderson, visibilmente emozionata “Ti ho amato dal primo momento e ti amerò per tutta l'eternità. Sei l'uomo che amo, nonché il mio migliore amico.” conclude accarezzandogli il dorso della mano.

“Ti ho amata dal primo momento che ti ho vista e ti amerò per tutta l'eternità.” ripete il signor Anderson “Sei la donna che amo, la mia migliore amica e niente ci potrà mai più separare.”

A quelle parole Kurt sente una fitta in mezzo al petto. Vederli così felici ed innamorati lo fa ripensare automaticamente alla situazione con Sebastian. È il suo migliore amico e ne è realmente innamorato. Vorrebbe tanto alzarsi e, noncurante dei presenti, corrergli incontro per poterlo baciare e dirgli di non andarsene. Non riesce ad immaginare di non vederlo più, di non vedere il suo sorriso strafottente, o il suo sguardo intenso quanto imperscrutabile, o di non sentire più uno dei suoi innumerevoli soprannomi. Ma soprattutto, non può sopportare l'idea di non sentire più le sue braccia stringerlo a sé, facendolo sentire nel posto più sicuro del mondo.

“Ed ora, per il potere conferitomi, vi dichiaro marito e moglie.”

Kurt riemerge dai suoi pensieri, sentendo la presa di Blaine farsi più stretta e nota che ora sta davvero piangendo.

“Può baciare la sposa.”

I signori Anderson suggellano quella promessa con un bacio, il padre di Blaine facendole fare il casqué, e tutti i presenti si alzano in piedi aprendosi in un fragoroso applauso. Kurt, quando si avvicinano a loro per dargli un rapido abbraccio, si asciuga l'estremità dell'occhio per cacciare via una lacrima e guarda Blaine allontanarsi con loro.

Sebastian non sta prestando la benché minima attenzione al passaggio degli Anderson e li ignora pure quando loro provano a fargli un cenno per salutarlo. Continua a tenere gli occhi su Kurt, come se si aspettasse una reazione da parte sua. Non sembra intenzionato ad andargli incontro per primo e Kurt è certo che sarebbe capace di partire senza rivolgergli la parola, a meno che non sia lui a farsi avanti.

Quando la folla inizia a disperdersi per poter raggiungere i tavoli allestiti per il banchetto - nel retro di casa Anderson, Kurt si decide ad avvicinarsi a lui. In quel momento gli appare addirittura più bello del solito e il suo cuore sta letteralmente galoppando all'impazzata nel suo petto. È pazzo di lui, ogni fibra del suo corpo lo ama immensamente.

“Ciao.” lo saluta Kurt con un filo di voce, riuscendo a fatica a reggere il contatto visivo “Ce l'hai fatta.”

Sebastian si strofina la punta del naso, guardando a sua volta altrove “Stavo cercando i miei, c'è un casino qui.” borbotta senza nemmeno ricambiare il saluto.

C'è un momento di pausa, durante il quale si decidono finalmente a guardarsi, scambiandosi una serie di occhiate interrogative e colme di aspettativa e Kurt fa un altro passo verso di lui fino quasi a trovarsi ad una spanna di distanza.

“Senti...” inizia titubante “Ci ho pensato a lungo e non posso darti un motivo valido per restare. Tengo da morire a te e tengo a Blaine e non voglio perdere nessuno di voi. Però non ho nemmeno intenzione di mettermi in ginocchio e supplicarti di non andartene, perché francamente sono stanco di essere il tappetino di qualcuno e non mi voglio umiliare ancora mettendomi a piangere o a farti una dichiarazione di amore eterno sperando che tu ti decida a non lasciarmi. Soprattutto perché, visto come è andata l'ultima volta, non risolverei nulla in ogni caso.”

Sebastian ghigna, aprendosi in una risata amara “Tranquillo, hai appena fatto la tua scelta Lentiggini.” dice prendendolo per le spalle, guardandolo intensamente negli occhi “Spero che siate felici assieme.” sussurra sorpassandolo.

“No aspetta!” urla Kurt attirando l'attenzione di alcune persone attorno a loro.

Sebastian si gira, ma nel momento esatto in cui lo fa nota che, dietro a Kurt, Blaine li sta fissando accigliato, ancora chiaramente infuriato con lui.

“Che succede qui?” chiede infatti con tono cupo “Non dovresti essere già all'aeroporto?”

“Non volevo fermarmi ancora per molto, tranquillo.” lo rasserena Sebastian “Volevo solo congratularmi coi tuoi e salutare la mia famiglia... e Kurt.” aggiunge rivolgendo al ragazzo uno sguardo rammaricato.

“Io vado a raggiungere mio padre e Santana allora.” cerca di levarsi dall'impiccio Kurt, improvvisamente di nuovo in ansia. Non riesce a sostenere la conversazione con entrambi, è più forte di lui “Ci vediamo dopo ragazzi.” aggiunge superando a sua volta Sebastian.

Quest'ultimo però lo blocca per il polso, costringendolo a girarsi “Non mi dici nemmeno addio?” gli chiede con un sorriso sghembo che cela in realtà dispiacere.

Kurt passa lo sguardo da lui a Blaine ripetutamente, corrucciando le labbra. Sa bene che quella è la sua ultimissima chance per fermarlo, ma è come se quella richiesta fosse impossibile da pronunciare e che quel peso che sente in mezzo al petto lo costringesse a tenersi tutto dentro “Addio.” mormora infine, decidendo di allontanarsi prima che la situazione peggiori.

Sebastian lo guarda raggiungere Burt e Santana che lo fissano dispiaciuti da lontano, capendo all'istante che si è trattato della loro ultima conversazione assieme. Prendendo un respiro profondo, si volta di nuovo verso Blaine, facendo un passo in avanti per poter parlare a bassa voce senza rendere gli altri ospiti partecipi “Non mi parlerai mai più?” rompe il ghiaccio, forzando un sorriso “Hai vinto tu Anderson. L'amico traditore se ne va e tu ora hai campo libero. Chissà se saprai ancora cavartela da solo.”

“Risparmia il sarcasmo.” lo fredda fronteggiandolo “Non ho intenzione di importunare ancora Kurt, se ti interessa. Non potrà mai più esserci qualcosa che vada oltre l'amicizia.”

“Vuoi farmi credere che non ti importa più nulla di lui?” ride Sebastian non dando alcun peso alle sue parole. Dopo la sua reazione alla tenuta non può pensare che si sia arreso così facilmente.

Blaine lo trucida con lo sguardo, avanzando ancora “Andiamo Bas, per cosa sei qui veramente? Era davvero per fare le congratulazioni ai miei genitori? O speravi che Kurt ti costringesse a restare? Era questa la sua 'prova'? Dimostrarti che ci tiene davvero e non vuole perderti? Eppure sei tu quello che sta scappando.”

Sebastian incrocia le braccia al petto, scuotendo la testa “Sei sempre stato tanto bravo a giudicare gli altri ma non hai mai avuto le palle di fare un'analisi più profonda su te stesso. Quindi non venire a fare la predica a me. Tu sei l'ultima persona che può permettesi di parlare. Ero venuto qui con le migliori intenzioni, sperando di poter far tornare le cose come prima e ricominciare a costruire il nostro rapporto. Ti ho sempre considerato come un fratello e a dirtela tutta ti reputo ancora tale. I litigi capitano nelle famiglie no? Tu però non stai neanche facendo uno sforzo per provarci. Dici che sto scappando e che sono un codardo, ma il primo ad esserlo sei proprio tu.”

“Io non stavo-” tenta di replicare Blaine, ma Sebastian lo interrompe ancora.

“Guardalo.” dice indicandogli Kurt, che nel frattempo sembra stia avendo una conversazione piuttosto accesa con Santana “È meraviglioso. È la persona più fantastica in questo schifo di mondo. Non ho mai conosciuto qualcuno così straordinariamente perfetto; è così puro e semplice... Sei un idiota se te lo fai sfuggire un'altra volta.” continua con voce mozzata, come se il suo cuore venisse schiacciato “Vi auguro il meglio ad entrambi e che tu ci creda o no ti voglio ancora molto bene e voglio che tu sia felice. Mi dispiace di averti fatto soffrire, dico sul serio, ma non rinnegherò i miei sentimenti per lui solo per paura di un'altra tua reazione sopra le righe. Non rovineresti mai la giornata ai tuoi e sono certo che non vuoi che Kurt assista ad un'altra scenata imbarazzante come quel giorno. Sai che non te la perdonerebbe questa volta.”

“No infatti.” replica gelido.

“Non ho mai creduto a stronzate del tipo 'se ami una persona lasciala andare', ma la verità è che né io né te lo meritiamo davvero e in questo momento allontanarmi mi sembra la cosa migliore per lui. Che lo voglia ammettere o no è confuso e non voglio insinuargli ulteriori dubbi. Io lo amo realmente Blaine e lo so che ti sembra una cosa allucinante e persino io non credevo che fosse neanche lontanamente possibile provare tutte queste cose per una persona, ma lui mi ha provato il contrario e gliene sarò per sempre grato. Però ora è giusto che io gli lasci i suoi spazi. Mi ha detto di voler stare con me, eppure non ha fatto altro che preoccuparsi di te Blaine, il che mi porta a pensare di aver sbagliato tutto con lui sin dal principio. Ti ha amato per ben tre anni e io si può dire che lo conosco davvero solo da un paio di mesi. Come possiamo anche solo paragonare le nostre storie? Tu starai sempre su un piedistallo per lui. Non scorderò mai il modo in cui i suoi occhi si illuminavano quando parlava di te i primi giorni che gli sono stato accanto. Era arrabbiato, questo si, ma glielo si leggeva in faccia che l'amore che provava era più forte della rabbia e del risentimento.” serra forte gli occhi per contenere le lacrime e si apre di nuovo in un sorriso forzato “E' per questo che è un bene che me ne vada. Lo amo fino a questo punto. Lasciarlo libero.”

Blaine ha gli occhi lucidi e realizza solo in quel momento che Sebastian è innamorato davvero e che le sue non erano parole al vento “C'è il banchetto.” rompe il silenzio, tirando su col naso “Non ho intenzione di stare qui a perdere altro tempo con te. Devo andare a fare il discorso prima che inizi.”

Sebastian annuisce, sbuffando “Dobbiamo temere qualche teatrino?”

“Dobbiamo?”

“Mi fermo per il banchetto.” risponde lui con strafottenza.

“Non vorrai mica perdere il tuo aereo verso l'ignoto.” replica con ironia Blaine ghignando con altrettanta prepotenza.

“Ti dispiacerebbe Anderson?”


 

*


 

Quando Sebastian e Blaine arrivano al banchetto allestito sul retro, Kurt è già accomodato ad uno dei tavoli assieme a suo padre, Santana e gli Smythe. Sebastian, un po' titubante, si avvicina al loro tavolo, sedendosi tra Ethan e Jenah, praticamente di fronte a Kurt, mentre Blaine si affretta a raggiungere il tavolo dei suoi per poter tenere il discorso che si è preparato.

Kurt e Sebastian si scambiano una rapida occhiata – Kurt lo guarda interrogativo, visto che era convinto che fosse già diretto all'aeroporto – e Santana intreccia istintivamente la mano con la sua sotto il tavolo, per intimargli di stare calmo e dargli un po' di sicurezza. Quando Sebastian aveva discusso con Blaine lei aveva cercato in tutti i modi di fargli cambiare idea e di chiarirsi una volta per tutte con Sebastian, ma Kurt era stato irremovibile.

Il tintinnare del calice di Blaine li spinge a voltarsi tutti verso di lui e Kurt è felice che almeno per un po' Sebastian discosti gli occhi dalla sua postazione. Lo rendono ancora vulnerabile come la prima volta.

“Salve a tutti.” inizia Blaine facendo un sorriso “Ci tenevo a fare un discorso in onore dei miei genitori e ringraziarli per tutto quello che fanno ogni giorno per me e per avermi fatto diventare l'uomo che sono oggi.” dice facendo una carezza sulla spalla di sua madre “I miei genitori erano molto giovani quando si sono sposati la prima volta. Io non ero ancora nato e confesso che, rivedendo i loro vecchi album fotografici, mi è sempre dispiaciuto non aver assistito a quel gran giorno. Quando ero piccolo continuavo a tormentarli dicendo che ero triste di non avervi partecipato perché mi sarebbe piaciuto organizzarlo cucendole io stesso il vestito da sposa.” racconta facendo ridere i presenti, in particolar modo Kurt che sapeva già di quella storia “E' difficile quando ami qualcuno sapere che abbia vissuto o che possa vivere in futuro dei momenti indimenticabili nella sua vita in cui tu non ne fai parte.” continua alzando gli occhi fino al tavolo di Kurt e Sebastian che a loro volta si guardano di sfuggita “Beh, sono contento di farne parte oggi. Io e la mia famiglia abbiamo passato periodi difficili, in cui credevo che non ci saremo mai rialzati. Ho temuto più volte che ci saremo sfaldati e che non saremo più stati considerabili come una famiglia. Mamma, papà, so che ci sono state delle incomprensioni e voglio solo che sappiate che non c'è nulla che mi rende più felice che vedervi qui ora, mano nella mano, innamorati come un tempo.” dice e i signori Anderson si guardano negli occhi, posando la fronte l'uno contro l'altra “C'è un momento in cui tutto viene perdonato.” continua Blaine tornando a guardare Kurt “Credo che amare significhi proprio questo, perdonare ogni cosa. Potranno esserci momenti difficili che sembrano addirittura insuperabili, ma quando c'è l'amore e l'amicizia tutto può tornare come prima. Perciò...” sussurra con voce mozzata, deglutendo rumorosamente “brindo ai miei fantastici genitori. Per avermi dimostrato che anche se l'amore a volte finisce, a volte può anche rinascere. Auguri agli sposi!”

“Auguri!” esclamano tutti all'unisono alzando i calici, prima di applaudire.


 

Durante il pranzo gli Smythe, Burt e Santana cercano di fare il più possibile conversazione, sperando di riuscire a coinvolgere Kurt e Sebastian. Loro due però non sembrano intenzionati a rivolgersi la parola e si limitano ad annuire quando gli viene chiesto qualcosa. Non sono dell'umore adatto per sostenere un dialogo senza finire per litigare di nuovo, così preferiscono fingere indifferenza, come se quello di appena un'ora prima fosse stato davvero il loro effettivo addio.

Hanno appena finito di degustare il dessert quando Blaine si avvicina al loro tavolo, forzando un sorriso “Vi state divertendo? Era tutto buono, spero.”

“Oh, delizioso caro.” risponde Catherine “E' una festa fantastica e volevo dirti che mi ha molto commosso il tuo discorso.”

Blaine arriccia le labbra, arrossendo appena “Grazie?”

“Ci manca la tua presenza in casa sai?” interviene Robert “E' da molto che non passi a trovarci!”

“Sono stato molto impegnato con i preparativi del matrimonio.” inventa su due piedi, non volendo renderli partecipi della sua situazione con Sebastian, anche se Jenah a quell'affermazione scuote la testa “Comunque” riprende impacciato, cercando di cambiare discorso “ero venuto qui per chiederti di ballare Kurt. Ti va?” gli domanda indicandogli il centro del tendone dove diversi invitati si stanno già dando alle danze.

Kurt rimane a bocca aperta, passando lo sguardo dalla famiglia di Sebastian, a quest'ultimo, per poi cercare appoggio in suo padre e Santana. Non vuole rifiutarlo, ma gli risulta difficile accettare e rischiare di far star male Sebastian. Stira le sopracciglia in un'espressione dispiaciuta e, a malincuore, acconsente “Si... certo. Mi farebbe molto piacere.” fa buon viso a cattivo gioco, afferrando la sua mano sotto lo sguardo turbato di Sebastian.

Quando i due si sono allontanati in centro pista, infatti, il ragazzo si alza in piedi a sua volta schioccando le dita verso sua sorella “Jenah, balla con me.” dice facendolo passare più come un ordine che una richiesta. Non ha intenzione di starsene seduto a guardarli ballare stretti l'un l'altro e spera che, partecipando con loro, Kurt gli chieda di ballare con lui.

“Che hai in mente?” bisbiglia Jenah, prendendolo per mano e posando l'altra sulla sua spalla.

“Avevo solo voglia di ballare.” replica freddo il fratello, guardando torvo Kurt con le braccia attorno al collo di Blaine “Sai, godermi un po' questa magnifica festa prima di andarmene.”

“Sebastian... è palese che non ti stai divertendo. Stanno ballando appiccicati?” domanda quindi, visto che dà le spalle agli altri due mentre ondeggiano sul posto.

“Guarda tu stessa.” borbotta Sebastian facendole fare una piroetta. Kurt ha la guancia posata sulla spalla di Blaine e quest'ultimo lo sta accarezzando lungo la schiena con le labbra premute alla base del suo collo.

“Ed hai intenzione davvero di rimanertene qui senza fare nulla? Sai già come la penso sulla tua reazione quel giorno al locale. Ti ha detto che vuole stare con te, di che altra prova hai bisogno? Io giuro che non vi capisco, siete due scemi.”

“La situazione non è così semplice come può apparire dall'esterno. È estremamente delicata e complicata. Blaine ormai l'ho perso per sempre, ma credevo che Kurt volesse realmente provare a vedere se poteva funzionare tra noi e invece guardarlo... Tra le braccia di Blaine. Di nuovo tra le braccia di Blaine.” ripete sconsolato.

Jenah gli pesta il piede di proposito con forza, facendogli emettere un grido soffocato “Perché lo hai fatto?!” protesta dolorante.

“Perché sei un cretino! Non poteva di certo rifiutarlo! È uno stupido ballo Sebastian, non significa nulla. Kurt è innamorato di te da un sacco di tempo ormai, e lo sai anche tu nel profondo. Non me ne starò qui a sentirti lamentare come hai fatto nelle ultime settimane dicendo che 'è complicato'. Beh caro mio, continuerà per forza ad esserlo se entrambi non vi deciderete a fare e dire l'unica cosa logica.”

“Ossia?”

“Ossia dirvi che vi amate e stare assieme, diamine! Blaine ormai lo sa, se ne farà una ragione. Tu invece scappi come un codardo quando potresti viverti questo sentimento. Io non ti avevo mai visto così felice Seb. Quel giorno del suo compleanno, a casa nostra, avevi un sorriso da un orecchio all'altro ogni volta che lo guardavi e i tuoi occhi si trasformavano completamente. È quella l'immagine di mio fratello che voglio sempre vedere. Kurt non ti ha cambiato, ti ha solo fatto scoprire cos'è l'amore e non c'è cosa più bella al mondo. È questo che mi fa davvero arrabbiare Bas. Il fatto che tu rinunci ad una cosa che ti ha fatto stare così bene per la prima volta in vita tua, una cosa che io desidero provare da sempre. Tu non sai che darei per trovare una persona che mi capisca, comprenda e mi ami come fate voi. Sei davvero uno sciocco se lo lasci andare così.”

Sebastian non fa in tempo a replicare che Santana li raggiunge in centro pista, posando una mano sulla spalla di Jenah “Te lo posso rubare un secondo?” le chiede facendo scorrere la mano lungo il suo braccio.

“Ti ringrazio, non mi sento più i piedi con questi tacchi vertiginosi.” risponde lei che non è intenzionata a continuare la discussione con il fratello.

“Sei uno schianto comunque.” ammicca Santana facendole l'occhiolino, mentre Jenah abbozza un sorriso imbarazzato e si allontana per tornare a sedersi coi suoi.

Sebastian alza un sopracciglio, fissandola con scherno “Ci stavi provando con mia sorella?”

“Ovviamente si.” risponde con nonchalance Santana “E' uno splendore, non riesco a capacitarmi che siate imparentati.” aggiunge con una smorfia disgustata.

“Molto spiritosa.”

Santana lo trascina danzando in un punto più lontano da Kurt e Blaine, giusto per essere sicura che non li sentano “Stai facendo una cazzata, lo sai?”

“Ah si?”

“Si.” ripete con sicurezza annuendo “Sei un idiota codardo.”

“Ti ringrazio, me l'ha già fatto presente Jenah.” replica infastidito “Guardalo, è felice tra le sue braccia.” dice poi in un sussurro, abbassando lo sguardo a terra.

Santana ruota di scatto la testa, senza preoccuparsi del fatto che il suo gesto risulti alquanto palese e Kurt, infatti, si accorge che stanno parlando di loro “Ma se sembra pronto ad andare al patibolo?” controbatte lei acida “Andiamo Bas, non puoi davvero pensare che sia felice. Non lo conosci così bene come pensavo allora. Insomma, penso fosse più allegro al funerale del suo criceto quando in prima superiore mi ha costretto addirittura a ridecorare la sua bara.”

“Ugh, inquietante.” commenta Sebastian storcendo il naso.

“Lo so.” ridacchia Santana, portando le braccia attorno al suo collo “Non andartene.” aggiunge a bassa voce, quasi come una supplica.

Sebastian ride a sua volta, alzando gli occhi al cielo “Sentiamo un po', ti mancherei?”

“A dire la verità si.” confessa la ragazza alzando lentamente lo sguardo fino ad incrociare quello di Sebastian “Ma mancheresti di più a lui, e questo lo sai. So che mi ucciderà per avertelo detto ma una volta Kurt mi ha raccontato che gli hai letto la mano e-”

“E poi dice che sono io quello che non tiene la bocca chiusa su cose imbarazzanti come questa!” la interrompe bruscamente, avvampando.

Santana lo ignora ed avvicina il viso al suo per richiamare la sua attenzione “Sai che ti dico? C'è praticamente scritto il tuo nome sulla sua linea del destino, ed andandotene a Londra rovinerai ogni cosa.” lo bacchetta “Sebastian, siamo onesti, se te ne fossi voluto andare veramente non staresti ancora qui a discuterne con me.”

“Ah, ho il volo tra un paio di ore a dire il vero” la corregge immediatamente “quindi tra cinque minuti mi conviene avviarmi se non voglio perderlo, visto che per arrivare all'aeroporto devo sorbirmi quasi un'ora di treno.”

Santana scuote la testa con rassegnazione “Sbagli.” sentenzia con tono di rimprovero.

“Può essere, ma ormai ho deciso.” sussurra lui dando un'altra rapida occhiata a Kurt e Blaine. Ora le mani del suo ex migliore amico sono strette saldamente alla vita di Kurt e quest'ultimo ha immerso il volto nel suo incavo tra spalla e collo “Preferisci addio o arrivederci?”

“Preferisco 'resto qui con voi'.” dice con voce strozzata Santana, non riuscendo a contenere il pianto. Arriccia le labbra e strizza gli occhi per ricacciare indietro le lacrime, ma queste scorrono lungo le sue guance mostrando per la prima volta a Sebastian la sua parte vulnerabile.

Santana deglutisce rumorosamente, lasciandosi sfuggire un sospiro rotto dai singhiozzi e poggia la fronte contro quella del ragazzo, facendo scontrare i loro nasi. Quando capisce che Sebastian non si sarebbe tirato indietro, posa le sue labbra contro quelle dell'altro, quasi impercettibilmente.

Quando si staccano Sebastian le afferra il mento tra l'indice e il pollice, rivolgendole un sorriso sghembo “Sono lusingato Lopez, ma ti manca un attrezzo per eccitarmi.”

“E tu invece ne hai uno in più per eccitare me.” ride lei tra le lacrime “So che sembra assurdo ma mi mancherai davvero.”

“Anche tu.” ammette infine Sebastian abbracciandola forte a sé.

“Ti odio Smythe.” piange lei contro la sua spalla, intrecciando le braccia dietro alla sua schiena.

“Anche io, tantissimo.” sorride lui posando le labbra sulla sua testa “Vado a salutare i miei.” aggiunge facendole una carezza sulla guancia. Si avvicina al tavolo dei suoi genitori e li abbraccia stretti, salutando poi Jenah ed Ethan che non appena butta le braccia al suo collo scoppia in lacrime. Burt gli stringe la mano, facendogli un breve cenno col capo, perché sa che qualsiasi cosa dica non lo potrebbe di certo fermare.

Kurt sta ancora ballando con Blaine e nel momento esatto in cui alza gli occhi verso di loro il suo cuore si ferma. Sta succedendo veramente; Sebastian se ne sta andando. In quel momento realizza che quella è l'ultima volta in cui lo vedrà in chissà quanto tempo. Potrebbero addirittura passare anni, fino quasi a dimenticarsi l'uno dell'altro. Improvvisamente si fa rigido contro Blaine cercando di non piangere a sua volta, ma quando Sebastian si volta verso di lui, incrociando i suoi occhi, non può fare a meno che trattenere il respiro sentendo il cuore sgretolarsi in mille pezzi.

Sebastian gli sorride dolcemente, con rammarico, e si volta dirigendosi verso l'ingresso di casa Anderson. Kurt non riesce a reggere oltre ed inverte le posizioni con Blaine per permettergli di vedere quello che era il suo migliore amico allontanarsi, forse per sempre.

“Stavo pensando...” rompe il silenzio Kurt, quando è ormai certo che Blaine abbia visto Sebastian andarsene “Potremmo fare ancora un sacco di cose prima della mia partenza a New York.” dice con voce rotta, facendo delle smorfie per trattenere in ogni modo le lacrime “Si può dire che abbiamo ancora tutta l'estate a nostra disposizione.”

Blaine corruga la fronte, guardandolo seriamente distrutto. Gli si legge in faccia che sta male per Sebastian e il fatto che finga che vada tutto bene per non farlo star male a sua volta, fa crescere in lui ulteriori sensi di colpa “Cosa ti piacerebbe fare?” gli chiede quindi con un filo di voce.

“Non lo so, magari possiamo riprendere la vecchia barca a vela di mio padre o farci una delle nostre amate gite al lago o... n-non lo so, magari fare una maratona di qualche saga rintanati in camera tua a mangiare pizza fino alle due di notte.” elenca le cose a fatica, ormai sul punto di scoppiare. La sua voce è irregolare e tentenna ad ogni parola e Kurt guarda Blaine dritto negli occhi, forzando sorrisi.

“Si, sarebbe bello...” risponde il suo ex con tono spento, chiaramente turbato nel vederlo così.

Kurt posa di nuovo la guancia alla sua spalla, non riuscendo più a trattenere le lacrime. Continua a ballare stretto a Blaine piangendo così forte da attirare l'attenzione di altri presenti. Blaine però non si scompone ed ondeggia sul posto accarezzandolo lungo la schiena, sentendosi inerme.

Gli Smythe, Burt e Santana li stanno ancora osservando dal tavolo e sono certi che quella reazione sia dovuta all'addio di Sebastian. Vorrebbero solo abbracciarlo a loro volta ma, come Blaine, si sentono impotenti e sanno perfettamente che qualsiasi parola in quel momento non servirebbe a farlo sentire meglio.

Kurt afferra con forza la giacca di Blaine, col respiro mozzato. Non può credere di non essere riuscito ad avere un chiarimento e fargli capire realmente quello che prova. Lo ama, lo ama così tanto che sente il cuore scoppiargli.

Lo aveva davvero perduto per sempre.


 


 


 


 

N/A

Si, sono due cretini codardi, lo so, ma tutto questo è necessario per l'ultimo capitolo v.v

Non posso credere che siamo già alla fine della storia! All'inizio non pensavo nemmeno di postare il secondo capitolo ed ero certa che l'avrei cancellata dopo aver messo il primo.

Quindi volevo solo dirvi grazie per le recensioni! Mi hanno sempre fatto tantissimo piacere ;-;


 

A sabato con l'ultimo... *sigh* <3


 


 

   
 
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