Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Cherry_Blossom_18    29/03/2016    0 recensioni
Tutti noi conosciamo i due sottoposti di sua Maesta:Il Cane da Guardia e Il Ragno ,ma se in realtà invece di due ce ne fossero tre di sottoposti e se quest'ultimo dovesse ,per volere della Regina, sposare Ciel Phantomhive ?Come regirà Ciel ? E come andrà a finire quando scoprirà che la sua futura moglie non è propio quello che si aspettasse che fosse?
Genere: Dark, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alois Trancy, Ciel Phantomhive, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3

 
Rimasi a guardarla mentre con grazia si allontanava da me. Più la guardavo più mi innervosivo. Perchè era così?Perchè sua Maestà ha deciso di farmi sposare propio lei?Tra tutte le donne di questo pianeta propio lei...lei che agli occhi del mondo non è altro che un enigma, un mistero. Nessuno riesce a capire cosa le passi per la testa o del perchè di quel suo comportamento indecente, nemmeno io riesco a farlo
-Signorino.-mi riachiamò Sebastian, annuii per poi incamminarmi verso il mio studio. 
Spero solamente che sua Maestà abbia un motivo più che valido per farci sposare oltre a quello di voler unire questi due grandi casati per formarne uno solo che sia del tutto devoto alla Regina . Stavo tranquillamente camminando quando dalla finestra intravidi una persona sullo stipide di una finestra che guardava in giù .Sbarrai gli occhi non appena mi accorsi che era Lilia. Rimasi a fissarla per qualche secondo finchè quest'ultima non si buttò dalla finestra. 
-Sebastian presto portami fuori!-ordinai, il diavolo di un maggiordomo mi prese in braccio per poi saltare anche lui fuori dalla finestra. Una volta appoggiati i piedi per terra incominciai a correre verso il lato sinistro della villa da dove si era buttata Lilia. 
Corsi il più veloce che potei , continuai a correre finchè non incominciai a sentire delle urla provenire dal retro della villa. Aumentai la velocità .
-Haaaahahahahaaa-risate, no aspettate risate?Mi fermai dal correre non appena davanti a me vidi una delle scene più stupide che ci siano. Lilia stava ridendo a più non posso mentre si agitava sullo stomaco di Pluto che si era disteso per terra a pancia in su lasciandosi coccolare dalla ragazza. 
-A quanto si è preoccupato per niente, bocchan.-sentii dirmi da Sebastian, lo guardai malissimo segno che non doveva dire nemmeno una parola.
-Occupati del cane!-ordinai rudemente per poi avvicinarmi alla bestia che nel frattempo incominciò ad annusarsi intorno .Abbassò lo sguardo verso di me e Sebastian per poi ululare e in meno di un secondo trasformarsi in un essere umano senza preoccuparsi che facendo così Lilia rischiava di precipitare e farsi male ,ma era una cane e non ci si poteva aspettare chi sa che. Corsi verso Lilia per poi prenderla al volo. Posai il mio sguardo furioso su di lei che nel frattempo si guardò intorno come se non sapesse cosa fosse appena successo per poi posare il suo sguardo su di me e incominciare a ridere.
-Quell'espressione infuriata non ti si addice propio.-disse ridacchiando. Presi un profondo sorriso per poi mollare la presa su di lei intenzionato a farla cadere per terra. E non appena toccò suolo emise un gemito di dolore che mi soddisfò abbastanza.
-Ma si può sapere che ti prende?Prima mi salvi e poi mi fai cadere a terra?!Ma che hai in quella testa.-urlò lei alzandosi in piedi per poi pulirsi dal sporco.
-Signorina ve lo siete meritato.-intervenne il suo maggiordomo indifferente avvicinandosi a lei per poi aiutarla a pulirsi. La ragazza lo guardò male per poi riportare la sua attenzione sul cane che ormai umano gironzolava intorno a Sebastian . Si volrò verso di noi per poi incominciare a correre verso Lilia e abbracciarla. La ragazza incominciò a ridere ,ma non appena si accorse che l'essere era completamente nudo voltò il suo viso da un'altra parte per non far vedere il suo rossore. Oh,allora anche lei arrossisce. Hmm, molto interessante. 
-Come si chiama questo c-cane-umano?-domadò guardando Sebastian.
-Pluto. Le chiedo scusa se le ha recato qualche fastidio.-si scusò il mio maggiordomo facendo un mezzo inchino come suo solito. Non riesco propio a sopportarlo.
-Ah non devi preoccuparti sono io che mi sono buttata da quella finestra per poter giocare con lui.-spiegò ridendo. La guardai stranito,ma si può sapere che genere di problemi ha?Nessuno sarebbe così matto da buttarsi dalla finestra per giocare con un cane gigante tre metri. Oltre a essere maleducata è anche un'irresponsabile.
-Sei una sprovveduta! Potevi rimetterci la vita!-le urlai ad un tratto contro. La ragazza spalancò gli occhi per come avevo reagito per poi addolcire il suo viso e sorridermi.
-Hai ragione ed è per questo che adesso ti chiedo umilmente scusa.-disse con tono dolce per poi fare un inchino e allontanarsi insieme al suo maggiordomo . Stupito dal suo comportamento tornai seguito da Sebastian ,nel mio studio dove mi sedetti sulla poltrona per poi sospirare.
-Sebastian...hai trovato qualcosa su di lei?-domandai al maggiordomo che da non so dove estrasse un foglio con sopra le ricerche che li avevo chiesto di fare. 
-Si...Lilia Mitchell è nata a Londra nel 1876. Appartiene a una nobile famiglia che sin da sempre è sempre stata al servizio della famiglia Reale. Dopo un grave incidente avvenuto circa cinque anni fa dove l'intera famiglia fu assassinata a una delle tante serate in gala che la famiglia aveva organizzato. Da allora nessuno ha più osato parlare di questa faccenda fino a quando otto mesi dopo dall'accaduto ricomparse un membro che fu riconosciuta come Lilia Mitchell figlia del capofamiglia George Mitchell. La ragazza dopo aver ereditato il potere della famiglia scomparve dall'alta società.-lesse per filo e per segno. Anche la sua famiglia fu assassinata propio come la mia e per di più poco dopo la caduta dei Phantomhive. Strano, molto strano. Ma la domanda che mi sto ponendo in questo momento è :perchè ricomparire per riavere il propio titolo di nobile per poi scomparire nuovamente ? 
Che fino ad adesso abbia agito di nascosto, all'oscuro senza che nessuno si accorgesse della sua presenza...possibile infondo in un certo senso anche io sto facendo la stessa cosa.
-E del maggiordomo? Cosa hai scoperto riguardo a lui?-domandai a Sebastian che nel sentire quella frase sorrise in modo malefico.
-Akio Sullivan , non ho trovato nessuna informazione su di lui infondo come potrei. Non è umano e nemmeno uno shinigami ,ma bensì un demone.-demone? Infondo me lo aspettavo, dai suoi comportamenti non poteva di certo essere un essere umano.
-Nel mondo degli inferi è comunemente conosciuto come il Re della tentazione e della misericordia. E' colui che creò il male e che portò l'uomo alla rovina totale...-spalancai gli occhi nel sentire le parole di Sebastian. No,era impossibile, lui non poteva essere...no, impossibile.
-Lui è Lucifero...-finì la frase guardando il demone  che annuì. Ora si spiegano molte cose. Lilia avrà sicuramente fatto un patto con lui come me e Sebastian...perciò deve essere sicuramente a conoscenza della vera natura di Sebastian ,ma allora perchè non ha detto niente fino ad ora?
Io non riesco propio a capirla.

Lilia pov.


-La cena è pronta.-mi avvisò Akio, mi voltai verso di lui per poi guardarlo con occhi tristi.
-Avvisa tu Sebastian che non prenderò parte alla cena e chiedigli scusa da parte mia.-dissi, il maggiordomo mi fissò per qualche secondo per poi annuire .
-Allora buona notte.-disse per poi chiudere la porta. Rimasi da sola nella grande stanza. Mi distesi sul letto incominciando a fissare il soffitto. Era rosso, talmente rosso...
Lo guardai intensamente , sentii le mie palpebre appesantirsi così senza ritegno mi lasciai andare cadendo in un profondo sonno.

 

''Ero in un grande giardino , lo riconobbi da subito...era quello della mia vecchia casa. Ricordo che passavo giornate intere durante l'estate a giocare lì insieme a mia madre, lei era una donna ben voluta da tutti. aveva i capelli lunghi e biondi, i suoi occhi erano di un castano molto intenso che al solo guardava ti lasciava senza parole.
Camminai sul grande prato poi la mia attenzione fu attirata da delle risate che provenivano da dietro una siepe. mi avvicinai per vedere a chi appartenessero e rimasi di sasso non appena vidi una donna e una bambina giocare a rincorrersi intorno alla grande fontana.
-Lilia...-la bambina nel sentirsi chiamare voltò il viso verso l'entrata dove sullo stipide della porta c'erano due figure. Il più alto aveva i capelli lo stesso biondi e un dolce sorriso ,l'altro invece era leggermente più basso e assomigliava molto al più grande. La bambina felicemente corse verso di loro per poi saltare tra le braccia del più grande che la prese in braccio al volo per poi stringere la piccola bambina a se e posarle dolci baci sulla paffuta guancetta mentre l'altro ragazzo le teneva la manina in modo protettivo e il tutto sotto lo sguardo della donna che lentamente si avvicinò ai tre.
-Mamma!Papà ed Eliot sono venuti per giocare insieme a noi.-disse battendo le mani la bambina per poi scendere dalle braccia del padre e afferrare la mano del ragazzo accanto a se per poi trascinarlo con se da per tutto il giardino. I due passarono anche davanti a me e non appena mi accorsi che lo sguardo del ragazzo era rivolto verso di me tremai come non mai per poi incominciare a correre terrorizzata.''


Mi svegliai di sorpasso guardandomi per l'ennesima volta intorno. Sospirai sollevata per poi scendere da sopra il letto e avvicinarmi alla finestra. Posai la mia mano sul gelido vetro concentrando la mia attenzione sul cielo sereno illuminato dalla grande luna. Rimasi incantata a guardarla mentre nella mia testa formulavo tutte le domande possibili.
-Perchè i miei ricordi stanno ritornando? Perchè ora?-sussurrai a me stessa. Rimasi in silenzio finchè non sentì scattare la serratura della porta, mi voltai subito verso la porta sfilando, nel frattempo, dalla fodera nascosta sotto la mia vestaglia il mio amato pugnale. Non appena l'intruso entrò nella mia stanza mi scagliai su di lui puntandogli  il pugnale alla gola.
-Ahia, calmati sono io...Ciel!-sentii dirmi dalla persona stesa atterra, guardai meglio e non appena incontrai i suoi occhi o meglio dire il suo occhio blu scuro mi rilassai .
-Che ci fai qui?-domandai tranquillamente .
-Non sei scesa per cena così ho pensato di portarti...questa...-disse sfilando dalla tasca un sacchetto pieno di biscotti al cioccolato. Guardai il sacchetto poi lui per poi compiere questo gesto per almeno altre tre volte.
-Dov'è la fregatura?-domandai incrociando le braccia sotto il petto per poi guardarlo, notai nel suo viso un leggero rossore così abbassai lo sguardo e non appena vidi le condizioni in cui ero non potei fare a meno di arrossire a mia volta. Ero seduta sul suo bacino mentre il mio corpo era del tutto visibile a causa  della vestaglia che era leggermente trasparente e poi c'era anche la luce della luna che rifletteva verso di me cosa che non migliorava per niente le cose. Saltai subito in piedi per poi fare due passi indietro mentre Ciel si rialzava in piedi. Abbassai lo sguardo imbarazzata, no aspettate...io imbarazzata?Ma cosa mi sta succedendo? Io non mi imbarazzo mai!
-E-ecco g-grazie.-balbettai stringendo il bordo della camicetta tra le mani. Ero agitata, non so perchè ma mi sentivo sotto pressione, forse sono ancora un pò scossa a causa del sogno...probabile ,ma allora cos'è questa sensazione che provo ? Sento il cuore battermi all'impazzata mentre le mani mi sudano come non mai...ora che ci penso ho questa strana sensazione da quando sono caduta dalle braccia di Ciel. 
-Volevo anche chiederti scusa per averti urlato contro oggi...-borbottò lui porgendomi il sacchetto con i biscotti. Lo guardai sbalordita per poi sorridergli. Afferrai il suo polso per poi trascinarlo insieme a me verso il letto dove lo feci accomodare mentre io cercavo di sistemarmi al meglio per stare comoda. Infilai una mano nel sacchetto per poi afferrare un biscotto per poi portarmelo alla bocca e mangiarmelo. Erano buonissimi.
Senza volere il mio sguardo si posò su Ciel che ,in silenzio, seguiva ogni mia mossa.
-Tieni.-dissi porgendogli un biscotto che accettò un pò confuso ,poi titubante addentò il biscotto. Continuammo così fino a quando il sacchetto si svuotò.
Ora eravamo entrambi distesi sul letto a fissare il soffitto in silenzio. Nessuno dei due proferiva una singola parola ,forse perchè volevamo goderci quel pacifico silenzio o semplicemente nessuno dei due aveva voglia di parlare preferendo di conseguenza rimanere zitti.
Pensai a quel sogno e solo allora mi ricordai che anche Ciel era rimasto senza genitori come me. Incominciai a guardarlo senza farmi scoprire notando certi tratti del suo viso a cui non avevo mai badato come le sfumature di blu chiaro del suo occhio. Forse non eravamo così diverso come pensavamo che fossimo.
-Prima di entrare nella stanza...ho sentito un urlo...eri tu vero?-domandò sposando il viso di lato per guardarmi dritto negli occhi. Sentii le guance andare a fuoco e di nuovo quella strana sensazione che mi divorava dall'interno.
Annuii per poi abbassare lo sguardo e ranicchiarmi di lato.
-Non ti preoccupare ,era solamente un incubo.-cercai di rassicurarlo. Ciel rimase immobile guardandomi  intensamente come se cercasse di raggiungere la mia anima per capire cosa mi stava consumando talmente tanto da farmi passare delle notte in bianco.
-Ho sognato la mia famiglia...era un frammento dei miei ricordi.-rivelai, non so il perchè ma sentii gli occhi pizzicarmi mentre le lacrime minacciavano di uscire allo scoperto.
-Hahaha, che strano...sto lacrimando e non so nemmeno il perchè...-dissi ridendo mentre mi asciugavo gli occhi. Incominciai a ridacchiare da sola come se avessi qualche rotella fuori posto. Fu in quel momento che sentii una mano avvolgermi e tirarmi verso di se, in men che non si dica mi ritrovai completamente appiccicata al petto di Ciel mentre le sue mani mi stringevano in un caloroso abbraccio.
-C-Ciel...-bisbigliai incredula del suo gesto.
-Shh. Sta zitta e dormi.-disse cercando di assumere un tono serio e autoritario ,ma anche così riuscì a sentire nella sua voce una nota dolce che cercava di rassicurarmi. Sorrisi per poi sospirare profondamente e lasciarmi andare. Forse non era così male averlo vicino...e la sensazione di sicurezza che mi sta trasmettendo adesso ne è la prova. Magari mi daranno della pazza per essere caduta nella sua trappola e sarà anche così, ma in questo momento... l'unica cosa che volevo fare è stringerlo a me senza mai più lasciarlo andare perchè infondo tutti e due avevamo bisogno di qualcuno su cui poterci appoggiare anche per solo un secondo....



 
Spazio autrice:
°///à ehmmmmmm okeeeeyyyyy. No oddio! IO VI SHIPPO TROPPO, SIETE COSì TENERI SPECIALMENTE CIEL!!!!! Voi invece cosa ne pensate? Non sono tenerissimi? Commentate e ditemi cosa ne pensate e quali sono i vostri pareri.
Baci da Cherry xx.




   
 
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