Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: cenere41    30/03/2016    1 recensioni
Una giovane donna che fugge da un mondo a lei ostile, intraprendendo un viaggio che la porterà dal Giappone all'Europa, in un susseguirsi di vicessitudini inaspettate insieme alla sua amica del cuore. Una traversata che sarà per loro un segno del destino, che le condurrà verso una nuova vita e dove forse ci sarà ad attenderle il grande amore. Ma la strada verso la felicità sarà lunga, piena di insidie e gelosie, ma anche di dolci ed appassionati momenti.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Lime, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Rei degludì a vuoto un paio di volte,il viso che rifletteva sgomento e confusione. L'uomo davanti a lei era uno dell'equipaggio, lo aveva riconosciuto, ma non capiva il motivo di quella specie di ammutinamento.
-Cosa vuoi da noi? Perchè ci fai questo?-Chiese, con tono concitato.
Il marinaio sghignazzò malignamente:-Tranquilla, carina...Se farai la brava, non ti accadrà niente. Ora seguimi e senza fiatare.- Le ordinò perentorio, spingendola davanti a sè. La ragazza camminando si guardava intorno, cercando di capire  dove fosse il resto della ciurma. Poco dopo, vide gli uomini di guardia che dormivano profondamente e dai loro pesanti respiri, intuì che erano stati sedati. Avvertì un rivolo di sudore scenderle lungo la schiena, mentre rivedeva il marito riverso sulla porta del loro alloggio, stordito per il colpo ricevuto.
-Dove...dove intendi portarmi?- Provò a chiedere ancora al suo aggressore.
Questi con tono di scherno, rispose:-Tu e la giovane signora Hayami siete attese a Tokyo da una persona molto influente...!-
Rei sbarrò gli occhi dalla risposta inattesa:-Maya! Anche...anche lei è stata rapita?! Ma chi ha ordito tutto questo e per quale ragione...?- domandò con voce flebile.
-Lo capirai appena approderemo in Giappone. Adesso taci e muoviti!-le ordinò ancora il losco individuo.
La ragazza aguzzò lo sguardo, cercando un'arma con cui difendersi e potersi liberare. Mentre passava accanto ad un marinaio, vide una spada posata a terra e fingendo d'inciampare, cadde in ginocchio sul pavimento.
-Alzati bellezza! Non ho tempo da perdere!- L'apostrofò l'uomo dietro di lei, blandendo il pugnale che aveva in mano.
Accadde tutto molto in fretta: Rei afferrò la spada e con estrema velocità, ferì al braccio il rapitore disarmandolo, poi approfittando dell'effetto sorpresa, lo colpì alla tempia con l'elsa facendolo rotolare a terra, svenuto.
Sempre blandendo l'arma, la giovane corse per tutto il ponte, tentando di salvare la sua amica. La vide poco più avanti, che gridava cercando inutilmente di liberarsi dalla presa del suo rapitore.
-Lasciala andare, maledetto!- Esclamò Rei, impugnando la spada con fare intimidatorio.
-Stai indietro, bella! Ti conviene...se non vuoi che le incida questo bel collo delicato!- Le disse l'uomo, puntando il coltello alla gola della giovane signora Hayami.
-Sei solo un vigliacco! Ti ripari dietro le sottane di una donna, invece di combattere da uomo!- Lo provocò la ragazza, con occhi fiammeggianti di rabbia.
L'altro scoppiò in una risata malefica:-Non m'interessa battermi! Sono qui per un'altro scopo ed è mia intenzione portarlo a termine. Perciò...visto che non sarai della compagnia, t'invito a farti da parte...- L'avvertì, con falsa gentilezza.
-Maya!- Esclamò, guardando l'amica con somma pena.
-Rei...ti prego...pensa a mio marito! Lui...lui è ferito! Non lasciare che muoia, te ne supplico.- La pregò la ragazza, con le lacrime agli occhi.
-Stai tranquilla, Maya. Ti giuro che non morirà!- Le promise, sentendo una stretta al cuore.
L'altra annuì. Poi l'aggressore la prese alla vita e si calò con lei sulla scialuppa che galleggiava di fianco alla nave.
Rei corse ad affacciarsi, aggrappandosi al bordo dell'imbarcazione.:-Non preoccuparti...ti ritroveremo amica mia!- Le urlò, mentre si allontava velocemente tra le onde.
-Ricordati la promessa...! Il mio Masumi...curalo e non...non permettere che muoia.-Le gridò Maya, con voce rotta dal pianto.
La giovane signora Hijiri si accasciò al suolo, col volto inondato di lacrime d'impotenza e di disperazione. Fu così che la trovò il marito. Karato si era ripreso a fatica dal colpo ricevuto e ricordando l'accaduto, era corso subito in cerca della moglie,impazzendo all'idea che potesse esserle accaduto qualcosa.
-Rei!- Gridò non appena la vide. Si avvicinò di qualche passo e lei, sollevando la testa di scatto al suono della sua voce, si alzò e gli corse incontro. Gli volò letteralmente tra le braccia, scoppiando in singhiozzi di dolore e di sollievo al tempo stesso.
-Tesoro mio...temevo che ti avessero fatto del male...- Disse l'uomo, stringendola forte a sè, con voce commossa.
-No...io sto bene! Mi avevano presa...ma sono riuscita a neutralizzare il mio rapitore...invece....invece...-Non riuscì a continuare, talmente era sconvolta.
-Calmati, amore...E' tutto finito, ora!- Cercò di tranquillizzarla il marito, accarezzandole dolcemente i capelli.
-No...non è così!- Ribadì la ragazza, scuotendo la testa.-Maya....hanno portato via Maya! Ed il signor Masumi...lui è...è ferito! L'hanno rapita e portata a Tokyo...Oh Karato...non sono riuscita ad impedirlo!- Spiegò, concitatamente la ragazza.
Hijiri la fissò, con occhi pieni di comprensione:-Rei...non fare così! Almeno sappiamo dove sono diretti...la ritroveremo, vedrai! Ora dobbiamo trovare Masumi, però!-La calmò lui, poi tenendola per mano...corsero per tutto il ponte alla ricerca di Hayami.
Lo incontrarono vicino al timone, riverso a faccia in giù, con il sangue che gli sporcava la nuca e parte delle spalle. Dopo essersi accertati che il cuore battesse ancora, Karato se lo caricò sulle spalle e lo riportò nel suo alloggio, chiedendo alla moglie di prendersene cura.- Nel frattempo io cercherò di capire cos'è accaduto e in che condizioni sia il resto dell'equipaggio...l'uomo che ti ha aggredita...l'hai ucciso?- Domandò infine alla ragazza.
-No...L'ho solo stordito. Credo che sia ancora svenuto, ma fa attenzione! E per quanto riguarda la ciurma, penso che sia stata narcotizzata...ma non ne sono sicura...!- Rispose Rei, con occhi sgomenti.
-D'accordo...Vediamo se hai ragione tu...Poi dovrai spiegarmi come hai fatto a liberarti, però...- Concluse lui prima di lasciare l'alloggio, con espressione lievemente tesa.


Masumi mosse piano la testa ed avvertendo un dolore lancinante, liberò un gemito sommesso. Avvertendo un forte capogiro, tentò di aprire gli occhi, ma ci riuscì a fatica:-Maya...-mormorò istintivamente il nome della moglie, mentre ritornava gradualmente alla realtà. Per una frazione di secondo, rimase a fissare il vuoto, con occhi sbarrati. Si toccò la testa e sentì sotto le dita la stoffa della benda. In una frazione di secondo, ricordò tutto ciò che era accaduto:-un forte rumore, la corsa sul ponte, il colpo alla nuca ed infine il buio totale dell'incoscienza. Non fece in tempo a formulare un pensiero coerente, che la porta del suo alloggio si aprì, lasciando il passo al suo collaboratore.
-Hijiri...dove...dov'è mia moglie?- Domandò fissandolo intensamente.
-Signor Hayami...per fortuna si è ripreso...! Ha perso molto sangue...!- Rispose evasivamente Karato.
-Cosa è accaduto? Sono...sono stati i pirati? Maya...Maya sta bene?-Chiese ancora, iniziando ad agitarsi l'uomo.
Hijiri scosse la testa.-No, signore. Siamo stati attaccati da due uomini dell'equipaggio. Hanno messo del sonnifero nelle minestre del resto della ciurma, per poter agire liberamente...-Spiegò sommariamente, cercando di posticipare il resto dell'accaduto, la parte più dolorosa per il suo capo...
Masumi lo guardò con aria confusa:-Quali erano le loro intenzioni? Ucciderci?- Domandò ancora, tentando di capire.
-No...avevano ordine di non uccidere nessuno. Ma di rapire le nostre mogli. Rei è riuscita a liberarsi e a catturare uno dei due. L'ho interrogato e mi ha detto che l'ordine è partito da un importante uomo giapponese.-Disse tutto d'un fiato Karato.
-Capisco...-Rispose Masumi.-Quindi il loro piano è fallito...E Maya, dov'è ora? Con Rei? Sta...sta bene, vero?- Chiese di nuovo. Aveva l'impressione che il suo collaboratore non gli avesse detto tutto. Che c'era ancora qualcosa che gli nascondeva e ciò gli causava un malessere fisico, che non aveva niente in comune con la ferita alla testa.
Karato abbassò gli occhi, con aria mesta. Era arrivato il momento. Non poteva evitare di raccontargli l'evolversi della situazione. Inoltre...non era giusto che continuasse a nascondergliela.
-Mi dispiace, signore...Sua moglie...sua moglie è stata portata via. Rei è disperata,poichè non è riuscita ad evitarlo ed io...io ero...ero tramortito. Però...sappiamo che sono diretti a Tokyo...- Asserì a bassa voce.
Masumi sentì il cuore arrestarsi per un istante, per poi ripartire ad ritmo forsennato. Le tempie cominciarono a pulsargli dolorosamente, mentre cercava di assimilare quella terribile notizia. Con uno scatto fulmineo, buttò indietro le coperte e si alzò in piedi, ma poi colto da un forte capogiro, ricadde seduto sul letto.
-Maya! Non può essere vero...Dobbiamo inseguirli! Sveglia l'equipaggio e partiamo immediatamente! E' un ordine!-Esclamò, con sguardo acceso d'ira e di disperazione.
-Signore...deve calmarsi...Loro hanno un giorno di vantaggio...Hanno danneggiato la nostra nave, per ritardare l'inseguimento...Arriveremo a Tokyo dopodomani...anche se sarà difficile ritrovarli...ci proveremo...!-Cercò di calmarlo Karato.
Masumi si alzò nuovamente ed afferrandolo ai lembi del kimono, disse con voce carica di rabbia:-Non ci devi provare! Ci devi riuscire, hai capito? La ritroverò! Dovessi battere il Giappone palmo a palmo...io la ritroverò! E chi me l'ha portata via, me la pagherà! Chiunque sia...me la pagherà cara!- La rabbia stava lasciando il posto alla disperazione. Si accasciò sulla spalla di Hijiri, che lo sostenne con un braccio.
-Sì, signore! Vedrà che ci riusciremo...-Comprendeva l'angoscia del suo capo. Se fosse stato al posto suo, anch'egli avrebbe reagito allo stesso modo, poichè amava Rei nello stesso modo in cui Hayami amava la moglie.
-Devo ritrovarla, Karato!- Confermò Masumi, chiamandolo per nome per la prima volta. La sua voce era arrochita dal dolore. Dovessi spingermi fino alle porte dell'inferno...io la ritroverò! E la riporterò da me!-Il tono era denso d'angoscia e di pianto...Per la prima volta in vita sua... e dopo tanto tempo, Masumi Hayami permise al suo collaboratore di vederlo piangere. Piangeva di disperazione, di paura e di solitudine.-Devo ritrovarti, ragazzina! Io devo farlo! Perchè non potrei più vivire senza di te! Mai più!- Terminò, mentre il dolore dilagava in lui, sommergendolo inesorabilmente.


-Hai portato le ragazze?-Chiese l'uomo anziano a colui che aveva assoldato per il rapimento.
-Purtroppo la signora Hijiri è riuscita a liberarsi, ma la signora Hayami è qui...Ho dovuto sedarla, per riuscire a farla stare tranquilla...E' un tipino alquanto ribelle!-Spiegò il rapitore, con un ghigno di scherno.
-Bene...Forse sarà per questo motivo che Masumi Hayami tiene tanto a lei...- Ribadì l'altro, con tono piatto.
-Ho avuto modo di osservarlo...Quell'uomo è innamorato pazzamente di lei e non fa nulla per nasconderlo!- Ribattè il losco individuo.
-Perfetto! Allora sarà più facile che si pieghi al mio volere...se desidera ch'ella rimanga viva ed in perfetta salute, dovrà fare esattamente come io gli dirò!!!- Concluse, con un luccichio sinistro nei freddi occhi scuri.
  
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