Jin era riuscito
ad evitare gli altri per tutta la giornata
che aveva seguito la sera dell' incidente
con Namjoon e la scoperta di quello che c'era tra quello che credeva
essere il
suo migliore amico ed Hoseok. Era furioso ed era anche convinto di
averne tutto
il diritto. Era in parte anche nauseato dall'immagine mentale che
quella
rivelazione gli aveva provocato, ma quello era un altro discorso. Era
arrabbiato con Yoongi perché tra di loro non c'erano mai
stati segreti, mai, nemmeno quando
entrambi avevano
toccato il fondo nel peggiore dei modi, e non riusciva a spiegarsi
perché,
quella volta, non era stato degno della sua fiducia. Era arrabbiato con
Hoseok
perché gli aveva chiaramente detto che non voleva che si
approfittasse o che
prendesse in giro il suo amico e che doveva farsi da parte se non
avesse avuto
intenzioni serie e, infine, era arrabbiato anche con Namjoon. Il
perché fosse
arrabbiato con lui non ce l'aveva ancora del tutto chiaro,
sinceramente. All'inizio
pensava che fosse perché gli aveva spudoratamente mentito,
dicendogli di non
sapere che cosa Hoseok stesse combinando e anche coprendo Yoongi quando
si era
confidato con lui, quello stesso giorno. Tra l'altro, lui con Yoongi
non aveva
nemmeno alcun tipo di legame, che motivo aveva di coprirlo?
Non che ci fosse
tra di loro, un legame. Chiaramente non
c'era, dato il modo in cui l'aveva rifiutato.
E no, quello non
c'entrava niente con la sua rabbia.
Assolutamente niente. Esattamente come non sentiva il bisogno di
lanciarsi
fuori dalla finestra ogni volta che ripensava a come aveva cercato di
buttarsi
tra le sue braccia. No, era tranquillissimo per quello.
Talmente tanto
tranquillo che non sentiva nemmeno il bisogno
di raccontarlo a Yoongi. L'avrebbe fatto se non fosse arrabbiato con
lui perché
credeva che fossero quel tipo di amici che non si nascondono mai
niente, ma non
di certo perché la riteneva una cosa importante o
perché si stesse rodendo
l'anima al ricordo di quello che Namjoon gli aveva detto. Non gli
importava
proprio che l'altro avesse dichiarato di non volerlo baciare in quel
modo. E
adesso non si stava minimamente chiedendo cosa significasse quella cosa.
Figurarsi.
Ad ogni modo,
indipendentemente da quali fossero le sue ragioni,
era convinto che il torto era stato fatto a lui, da tutti e tre, quindi
era
pienamente giustificato nel voler negare la parola ad ognuno di loro. E
sarebbe
andato avanti davvero molto volentieri con questo suo proposito anche
per il
resto della giornata se, non appena varcata la soglia del loft, una
volta
tornato dal lavoro, non avesse trovato Namjoon che lo stava aspettando
lì,
impalato nell'ingresso e a braccia conserte -la cosa non gli aveva
provocato un
déjà vu della
sera precedente con
tanto di angoscia conseguente, assolutamente- e Hoseok, seduto sul
divano con
la sua solita posa con le gambe accavallate in maniera anche troppo
femminile
-non poté non chiedersi come diavolo facesse Yoongi, ma
decise di ignorare
nuovamente la sua testa- e lo sguardo rivolto verso la porta e quindi a
lui.
"Dobbiamo
parlare, hyung"
Namjoon non
perse tempo, non salutò e non
disse altro. Semplicemente, lo prese per il polso -ancora,
Seokjin avrebbe voluto chiedergli di smetterla di importunare quel
maledetto
polso, per il bene della sua sanità mentale- e lo condusse
verso il divano,
facendolo accomodare lì, tra lui ed Hoseok.
Quest'ultimo
gli sorrise appena. Jin non si rese
minimamente conto delle sue azioni, quel pugno sul braccio all'altezza
della
sua spalla partì da solo. Sul serio, non era sua intenzione
colpirlo. Ma non
poté negare a se stesso di sentirsi molto meglio, dopo aver
visto la sua
stupida faccia contorcersi dal dolore.
"Ahi!
Hyung! Perché l'hai fatto?"
Hoseok
piagnucolò, stringendosi con l'altra mano
il punto dolorante. Namjoon, con fare ovvio, si intromise con un "E te
lo
chiedi pure, imbecille?" ma Jin lo ignorò. Non era quello il
momento di
parlare con lui. Oramai aveva involontariamente deciso di dare la
precedenza alla
rabbia che provava nei confronti di Hoseok e quindi lo
affrontò e non riuscì a
non alzare un po' la voce "Ti avevo detto di lasciar perdere! Ti avevo
detto che ti avrei aiutato io stesso, con lui, se fosse stato il caso!
Perché
diavolo non hai potuto aspettare?"
Hoseok,
tenendosi ancora il braccio e senza
cancellare la smorfia dolorante dal volto, si difese "Hyung,
è venuto lui
da me! E' stato lui che mi ha quasi baciato il giorno in cui eravamo
qui da
soli ed è stato lui a tornare da me due giorni dopo,
saltandomi praticamente
addosso all'interno del bagno del pub di Namjoon!"
Ed
eccola di nuovo, la nausea al pensiero di quei
due "Avete fatto sesso in un bagno pubblico, la prima volta? Davvero?"
"Sì,
lo so. Mi sono dovuto fare la doccia
almeno tre volte dopo e non credo rimetterò mai
più i vestiti che indossavo quella
sera ma ehi, non potete pretendere che gli dicessi di no!"
Vedere
che la faccia di Namjoon era disgustata
quanto la sua mentre tra sé e sé borbottava un
"Dio, io ci lavoro tutti i
giorni lì" non gli era di alcuna consolazione. E comunque,
per quanto
trovasse schifoso quel particolare, non poteva smettere di pensare ad
un altro
dettaglio "Quindi ha iniziato lui?"
Hoseok
sbuffò leggermente "Hyung, io non ho
il controllo su nulla in questa storia -e la cosa mi sta facendo
davvero
impazzire, se devo essere sincero. Però... " si
fermò, gli prese
delicatamente la mano e la strinse leggermente "non essere arrabbiato
con
lui. E' davvero a pezzi in questo momento e vorrebbe tanto parlarti.
Non voleva
che la prendessi così"
A quel punto,
Jin, ritirò la mano velocemente. Certo,
ora era Hoseok a conoscere lo
stato emotivo del suo migliore amico. Prima era stato sempre lui, non
c'era mai
stato nessun ragazzo a venire prima di lui. Non che ci fosse mai stato
un
ragazzo abbastanza importante per Yoongi da fargli sentire l'esigenza
di
tenergli nascosto qualcosa, ma cosa poteva esserci di diverso, ora?
Fu in quel
momento che qualcosa scattò nella sua testa,
qualcosa che gli fece capire quanto la domanda che si era appena posto
fosse
stupida e la risposta altrettanto ovvia. Sgranò gli occhi e
velocemente riportò
tutta la sua attenzione su Hoseok "Perché diavolo non siete
mai stati a
casa sua se voleva tenermelo segreto?"
Lo sguardo
dell'altro si rabbuiò appena ma Jin non poté
farci
più di tanto caso data la velocità con cui si
fece tornare il sorriso e la
risata "Non vuole che ci vada. Ha detto che non vuole vedermi spuntare
lì
a sorpresa" il sorriso si spense appena quando aggiunse "Hyung, non
ti stava nascondendo niente di davvero importante. Non c'è
niente tra noi.
Parlaci" e detto questo, gli diede una leggera pacca sul ginocchio e si
alzò, dirigendosi verso il corridoio, probabilmente con
l'intento di andarsene
in camera sua e lasciarlo da solo per parlare con Namjoon.
Jin, seguendolo
con lo sguardo, pensò che, nonostante tutto,
era ancora l'unico a conoscere davvero lo stato d'animo del suo amico
in quel
momento, anche se non gli aveva più rivolto parola e lui
l'aveva evitato prima.
Per questo sentì il dovere di intervenire "Hoseok"
Quando l'altro
si fermò e si rigirò verso di lui,
continuò
"Fai soffrire il mio amico in qualsiasi modo e io darò fuoco
a tutti i
tuoi vestiti firmati. Nasconderò tutto quello che
c'è di tuo qui dentro. Ti
farò diventare più matto di quanto tu non sia
già. Non sto scherzando"
Hoseok
aggrottò le sopracciglia e storse un poco la bocca.
Prima di rigirarsi e andarsene definitivamente disse "Non credo ci
siano
le basi necessarie tra noi per far in modo che io faccia soffrire lui,
hyung"
E quella per lui
fu la conferma che quel ragazzo non ci aveva
capito proprio un cazzo. Bene. Doveva parlare subito con Yoongi. Doveva
chiarire, dirgli che aveva capito tutto e che era disposto ad
ascoltarlo e
aiutarlo. E non voleva farlo subito solo perché
così avrebbe potuto rimandare
di un altro po' la conversazione col ragazzo biondo che era seduto
accanto a
lui. Conversazione che, in quel momento, non si sentiva ancora pronto
ad
affrontare. Avrebbe preferito lanciarsi davvero fuori dalla finestra -e
il loro
loft si trovava all'ultimo piano del condominio.
"Hyung"
Appunto. La voce
profonda di Namjoon lo fece trasalire. La
mano che invece lo stava delicatamente tirando per la spalla cercando
di farlo
girare nella sua direzione, invece, gli aveva fatto venire un infarto.
Non era
pronto a tutto questo.
"Mi dispiace di
averti fatto arrabbiare, non era mia
intenzione fare niente che potesse indispettirti. Io non te l'ho detto
semplicemente perché non sono affari miei. Credo non siano
neanche tuoi ma -"
Jin ridusse gli
occhi a due fessure e probabilmente fu per
questo che Namjoon si fermò "No. Ehm no, non sono affari
miei, ecco
tutto"
Il
più grande prese un respiro profondo "Va bene, ho
capito. Non sono più arrabbiato per questo. Credo anche di
aver ingigantito
troppo la cosa. E' tutto ok, davvero" e detto questo fece per
andarsene,
cercando di sfuggire alla mano dell'altro che invece si
ancorò ancora più
saldamente alla sua spalla. Namjoon, infatti, non gli permise di
alzarsi "Non
volevo parlarti solo di questo, però"
Seokjin gemette
internamente. Ovvio che non voleva parlare
solo di questo. Diede una sbirciatina alla finestra, tanto per
controllare
quanto fosse distante da lui e valutare l'effettiva
possibilità di darsela a
gambe in quel modo. Non sapeva quanto gli convenisse, comunque. Ci
teneva
ancora alla sua faccia e la sua dignità era già
calata a picco, quindi no,
grazie. Era ancora troppo giovane e bello per morire con
così poco stile. Non
era una buona idea. Decisamente. La soluzione migliore, si disse, era
quella di
fare finta di niente "E di cosa volevi parlarmi?"
"Dell'altra sera"
Jin sorrise,
sperando di essere convincente. A giudicare
dalla faccia di Namjoon non lo era affatto. Tentò comunque
"Non credo ci
sia nulla di cui dobbiamo parlare"
"Non ho detto
che dobbiamo parlarne, ho detto che voglio
parlartene"
Il sorriso gli
si era fossilizzato in faccia, diventando con
ogni probabilità l'espressione più brutta che
avesse mai assunto in vita sua "Sei
sempre così ragionevole, tu?"
Aveva un nodo in
gola che gli fece uscire un tono di voce a
dir poco ridicolo. L'altro gli sorrise e quella dannata fossetta fece
la sua
comparsa anche per quella volta. Non ne sarebbe uscito vivo anche se
non si
fosse buttato fuori dal balcone, lo sentiva.
"Ci provo" si
avvicinò appena e Jin non poté
trattenersi dal ritirarsi un poco. Era quello il momento giusto, era
quello il
momento di scappare di corsa. Se solo l'altro gli avesse mollato quel
maledetto
braccio.
"Hyung"
Il tono di voce
si era fatto decisamente troppo serio. Non
gli stava piacendo. Era una situazione troppo scomoda. Cercò
di soffocare
quella parte del suo cervello che gli stava dicendo che in quella
situazione
scomoda ci si era cacciato da solo. Poi si ricordò che ce
l'aveva messo Yoongi,
con la sua stupida idea di assecondare le sue voglie e di saltargli
addosso
-ovviamente, il suo amico a quanto pareva era un esperto
nell'assecondare le
voglie e nel saltare addosso alla gente. Avrebbe dovuto fargli un bel
discorsetto, non poteva vivere come una donnaccia per il resto dei suoi
giorni.
Si rese conto
che mentre lui si era perso nei meandri della
sua mente Namjoon aveva ripreso a parlare "Dicevo sul serio ieri sera.
Se
all'inizio non ero contento di averti qui era solo perché ho
avuto da subito
voglia di baciarti. Non volevo offenderti o farti andare fuori di
testa. Solo
che non... Non credo sia il caso"
A quelle parole,
Jin strabuzzò gli occhi e aprì la bocca. Poi
però la richiuse, non sapendo cosa dire. Che cosa
significava? Perché non era
il caso? Il caso di fare cosa? Ma soprattutto "Non mi volevi qui
perché
avevi voglia di baciarmi?" e in quel momento vide tutta la
razionalità
abbandonare l'altro ragazzo, che aprì stupidamente la bocca,
proprio come aveva
fatto lui.
"N-non credo
di... Essermi espresso al meglio, sì"
"E allora che
cosa volevi dire?"
"Che non voglio
limitarmi al baciarti!"
Jin era davvero
allibito "Sono circondato da gente che
pensa solo a quello. Meraviglioso"
A quel punto
Namjoon si alzò dal divano e lo fronteggiò,
ancora più serio di quanto era un attimo prima "Per prima
cosa, non osare
paragonarmi a quei due cretini" lo sguardo si fece più
intenso e affilato,
tanto da metterlo quasi in soggezione "E secondo, sei stato tu a
provarci
con me e io non ti sto facendo pesare nulla"
Si
alzò anche Jin, nella speranza di trovare qualcosa di
brillante da dire per difendersi. L'altro, però, non gli
diede il tempo di
farlo -il che poteva essere anche una fortuna dato che di brillante non
gli era
venuto in mente proprio niente.
"Tu ci hai
provato e io ti ho respinto perché con te non
vorrei mai niente che non sia una cosa seria e ieri sera sembravi tutto
tranne
che in te"
Se prima non gli
era venuto niente, adesso la sua mente stava
avendo un vero e proprio black-out. Doveva aver avuto un improvviso
problema di
udito, non c'erano altre spiegazioni, perché non era
possibile che quello che
aveva sentito era quello che Namjoon aveva detto. Non poteva avergli
fatto
una dichiarazione.
Perché quelle parole
suonavano tanto come una specie di dichiarazione. Rimase lì,
immobile, sentendo
di aver perso completamente l'abilità di poter muovere arti
e muscoli facciali.
Probabilmente la sua espressione era passata pure dall'essere brutta al
sembrare quella di uno stitico. D'altro canto, quella di Namjoon, non
era
sicuramente migliore della sua. Nel momento in cui sembrò
aver realizzato
quello che gli aveva appena detto, cominciando ad avere uno sguardo
allucinato,
si allontanò, farneticando parole che suonavano come "E'
tardi" o
"Devo andare al pub, sì"
Un attimo dopo
che la porta si richiuse e Namjoon sparì
dietro di essa, Jin scattò, più veloce di quanto
fosse mai stato in vita sua,
e, quasi inciampando su quello stupidissimo tavolino da
caffè, corse verso la
sua stanza, chiudendosi la porta alle spalle. Estrasse velocemente il
cellulare
dalla tasca dei pantaloni e digitò di fretta il numero di
Yoongi, che non lo
fece arrivare nemmeno al secondo squillo "Hyung"
Sentire la voce
del suo migliore amico così sollevata lo fece
stare subito meglio. Non che il panico avesse lasciato il possesso del
suo
corpo. Infatti, mentre l'altro cercava di giustificarsi e di scusarsi,
dicendogli che non voleva farlo arrabbiare e cose del genere, lui
aprì l'anta
del suo armadio, che per sua fortuna era abbastanza grande da poterlo
far stare
comodo, e ci si chiuse dentro. Sì, la cosa poteva anche non
avere senso ma lui
si sentì molto più sicuro di poter parlare
liberamente, lì dentro. Così,
interruppe le infinite scuse e giustificazioni del suo amico, iniziando
a
parlare per la prima volta da quando la chiamata era partita "Yoongi,
va
bene. Cioè no, non va bene. Sono ancora offeso a morte, ma
ho capito"
"Ma
io non volevo
offenderti, è solo che -"
"E' solo che lui
adesso ti piace veramente, hai paura e
hai perso il controllo. Lo so"
"Cosa?"
Jin
sospirò e si accomodò meglio tra una pila di
morbidi
maglioni "Yoongi, ti conosco meglio di quanto possa conoscerti tu
stesso.
Mi sono bastate un paio di parole di Hoseok per capirlo e tu sapevi
perfettamente che sarebbe successo. Non vuoi ammetterlo e per questo
hai
tentato di tenermelo nascosto" sbuffò una piccola risata e
poi riprese
"Puoi raccontargli tutte le stronzate che vuoi, puoi essere cattivo
quanto
ti pare, ma la realtà è che non vuoi che venga a
casa tua perché hai paura che
possa lasciarti perdere per qualche altro futuro idol"
Il silenzio che
seguì le sue parole lo spaventò appena.
Yoongi non era mai stato quel tipo di persona che riesce ad affrontare
questo genere di cose, come le
chiamava lui -sentimenti, Yoongi! Sentimenti,
ed è umano
averne- e dei discorsi così diretti, a volte,
potevano metterlo
estremamente a disagio. Si morse il labbro, pensando a cosa potesse
aggiungere
per far sì che il suo amico si aprisse finalmente con lui
ma, poco dopo, scoprì
di non aver bisogno di aggiungere altro. Sorrise mentre l'altro
iniziò a confidarsi
"Lui mi vuole solo per questo,
hyung! E poi dai, me lo dici sempre anche tu che sarei un pessimo idol!
E
fisicamente non sono esattamente come i ragazzi che vivono con me, io
non -"
Gli diede tutto
il tempo che gli serviva, riusciva a
percepire la sua difficoltà che stava provando
nell'ammettere di sentirsi
insicuro. "E' così complessato, hyung. Io non... Non so dirti perché,
so
solo che è successo e adesso ho una paura folle che possa...
Che possa stancarsi
di me, ecco. Pensavo che se non l'avessi mai detto ad alta voce non
sarebbe
diventato reale. E' stupido, lo so. Mi dispiace"
Quell'idiota
era
riuscito a farlo passare dall'essere offeso all'essere intenerito. Il
suo cuore
era troppo debole e per quel giorno ne aveva subite troppe "E' carino.
Cioè,
è strano che ti piaccia perché è matto
come un cavallo, ma è carino. Ti conosco
da una vita e non ti ho mai sentito parlare così"
Yoongi,
dall'altra parte, rise appena "Già,
non dirlo a me"
Di nuovo,
calò il silenzio tra loro. Era diverso, però.
Questo
era più confortante, quel tipo di silenzio che fece capire a
Jin, che almeno
tra loro, tutto era risolto. Chiuse gli occhi e sospirò
profondamente. Cercò
poi di calmarsi e poi iniziò "Ieri sera, prima che tu e
Hoseok iniziaste a
dare spettacolo, io... Ho quasi baciato Namjoon"
"Mi
dispiace,
hyung, non volevamo interrom-"
"No no, non
siete stati voi. E' stato lui. Si è tirato
indietro"
Yoongi non disse
niente. Jin capì che stava aspettando che
lui continuasse. Inspirò profondamente, quasi avesse paura
che il fiato non gli
bastasse per raccontare tutto "Ha detto che non voleva che succedesse
in
quel modo, io non avevo capito quello che significa ma non è
riuscito a
rispondere ieri, quando glie l'ho chiesto -per colpa vostra,
chiaramente. E
prima, dopo avermi praticamente detto che quello che succede a te non
sono
affari miei, come se questi fossero
affari suoi, ha
aggiunto che non era
così che voleva succedesse perché non sarebbe
stato serio ma che comunque non è
il caso! Che cazzo significa che non
è il
caso?"
Alla fine
ispirò e si ritrovò con il fiatone, data la
velocità con cui aveva parlato. Yoongi, semplicemente, gli
chiese "E tu che gli hai risposto?"
e lui
pensò sinceramente che il suo migliore amico fosse una
persona inutile
"Cosa vuoi che gli abbia detto? Niente!"
"Ehm,
sì. Certo
hyung" era accondiscendenza, quella? Non era solo inutile,
era anche
uno stronzo. Non che quella fosse una novità, comunque. Jin
non doveva esserne
così sorpreso "Ti rendi conto che
ti
ha praticamente detto che vorrebbe avere una storia con te, vero?"
A quel punto,
non poté fare a meno di rispondere in tono
acido "E perché non sarebbe il caso, scusa? Sono una persona
fantastica,
io"
"Magari
perché -"
"Te lo sto
dicendo perché devi stare dalla mia parte, è
così che funziona"
"Non
credo sia
vero"
"Smetterò
di parlarti un'altra volta se non la
pianti"
Buttò
all'indietro la testa, facendola sbattere contro la
parete dell'armadio, chiuse gli occhi e gemette frustrato "Che cosa
devo
fare?"
In qualche modo,
riuscì a percepire il sorriso del suo
migliore amico "Parlarci, credo. E
capire cosa vorresti fare tu" e a quelle parole gli
partì una risata
divertita "Detto da te è ironica la cosa. In maniera a dir
poco
esagerata"
"Sai
cosa? E'
colpa tua, io te l'avevo detto che non dovevi andare a vivere con degli
sconosciuti che hanno messo un annuncio su internet"
Eh, Yoongi non aveva poi tutti i torti. Vista la situazione non era stata la sua idea migliore quella, no "Dovevo buttare fuori a calci in culo Hyosang e tenermi io la casa, avevi ragione"
Guess
who's back?
-scusate,
ma col comeback dei Block B sono in vena di citazioni xD
Eccomi
qui, miei amati lettori, di mercoledì sera -in via
straordinaria- per cercare
di rimediare al mancato aggiornamento della scorsa settimana!
E
qui per voi c'è un Jin paranoico come non mai xD
Comunque.
Ringrazio
infinitamente tutti voi, chiunque stia seguendo questa storia e tutti i
recensori perché davvero, siete fantastici ♥
Io continuo ad avere
mille e mille dubbi ma
voi riuscite sempre
tirarmi su di
morale! :D
In
più, sono a dir poco sorpresa nel vedere che lo scorso
capitolo, il primo di
Tae, abbia suscitato così tanta curiosità xD Io
credevo -e credo ancora- fosse
una schifezza xD xD
Grazie,
grazie, grazie :'D
Detto
questo, vi lascio alla vostra serata.
Prima, però, vorrei invitarvi tutti a
leggere l'ultima storia scritta da Jichan,
"BTS - Bedtime Stories".
E' davvero bellissima, fidatevi di me!
alla prossima settimana ♥
YoongiYah