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Autore: Sundy    01/04/2009    1 recensioni
[Mobile Suit Gundam 00]Per qualche motivo che neanche a lui è del tutto chiaro, a Lyle piace l’idea di non potersi fidare di suo fratello, ma spesso Neil lo smentisce nei fatti – non si è messo a sbraitare, non ha detto nulla alla mamma, non lo ha rimproverato. Gli ha chiesto di fargliene assaggiare una.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Neil piacciono le cose amare: i cavoletti di Bruxelles, i carciofi, la birra scura che papà gli fa assaggiare ogni tanto, la liquirizia….

Lyle dice che l’odore del cavolo lo fa vomitare, che i carciofi gli pungono la lingua anche dopo lessati, compra sempre cicche alla cannella e la birra la preferisce chiara.

Però a Lyle piace il sapore amarognolo delle sigarette.
Ogni tanto Joseph Mallory della III E gliene allunga una durante l’intervallo, perché Lyle Dylandy è uno sveglio, uno che, nonostante il suo metro e quarantadue, in quei primi cinque mesi di scuola è riuscito a guadagnarsi il favore dei ragazzi più grandi. Ovviamente la mamma non è contenta che lui frequenti certe compagnie ‘non raccomandabili’ - come ha detto la signorina Keagan durante il colloquio con i genitori - e preferirebbe che passasse l’intervallo a giocare a calcio con Neil e gli altri bambini della sua classe, ma Lyle ci tiene alle sue amicizie ‘in alto’, e i fatti gli hanno dato ragione. Stamani mattina, Joseph, Pete e Wesley gli hanno dato una prova incontestabile di fiducia: un pacchetto di Pall Mall blu e un accendino rosso fiammante come regalo per il suo compleanno, e Lyle ne è stato così orgoglioso da aver avuto la brutta idea di tirarlo fuori in camera, per rigirarselo tra le mani e seguire con il dito il rilievo discreto del marchio, appena sbalzato sul cartone plastificato del pacchetto.
Proprio in quel momento, Neil ha aperto la porta per venire a lasciare lo zaino in camera, senza che lui riuscisse a far sparire dalla sua vista il suo regalo di compleanno.

Per qualche motivo che neanche a lui è del tutto chiaro, a Lyle piace l’idea di non potersi fidare di suo fratello, ma spesso Neil lo smentisce nei fatti – non si è messo a sbraitare, non ha detto nulla alla mamma, non lo ha rimproverato. Ha solo incassato il suo sguardo freddo e preventivamente risentito con una smorfia di leggera sorpresa, e gli ha domandato “E’ tuo quello, Lyle?” E quando ne ha ricevuto la sgarbata conferma, gli ha chiesto di fargliene assaggiare una.

Neil fa fatica a tenere in mano l’accendino, sprofondato nella felpa grigio lavagna, mentre tremano tutti e due nel freddo del garage, nascosti dietro lamacchina di papà per non farsi trovare da Amy, che ultimamente è diventata una vera seccatura.
Lyle lo guarda senza battere ciglio, senza spiegargli come fare, perché Neil ha già visto un miliardo di volte la mamma accendere una delle sue sigarette filiformi, parlando con gli altri condomini vicino al cancelletto, e perché, in fondo al cuore, Lyle spera che non ci riesca. Non ha voluto negargli una delle sue preziosissime sigarette, ma non per generosità o per ottenere una complicità che non cerca mai: Lyle vuole solo sapere subito se suo fratello si metterà a fumare come lui, e più ci pensa, più si convince che sarà così... e mentre lo guarda combattere con il tabacco che non vuole prendere fuoco, ripassa la lista delle cose amare che piacciono a suo fratello – la liquirizia, i cavoletti, la birra… - ripetendosi che è inevitabile che il sapore amarognolo del tabacco gli piaccia da impazzire.

Neil tira su una boccata di fumo senza aspirarlo, come tutti i principianti, tossisce, come tutti principianti – ma è un ragazzino che non si da’ per vinto facilmente, e ci prova una seconda volta. Lyle, senza tradire nessuna emozione, non gli stacca gli occhi di dosso, quegli stessi occhi, stesse labbra, stesse ciocche castane, quelle mani più adulte nella forma di tutto il resto del corpo, così identico al suo, che stringono incerte la sigarette mangiucchiata. Neil tira una terza boccata di fumo, si lecca le labbra e arriccia il naso.

-...è …troppo dolciastra… non mi piace per niente... – si lamenta il bambino, porgendo la sigarette al fratello.

Lyle sorride, la stringe tra le dita e tira una boccata piena, perfettamente soddisfatto.
  
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