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Autore: Lovelystory    31/03/2016    1 recensioni
Fare la modella a tempo pieno è un lavoro molto faticoso: devi rimanere sempre in forma, hai orari stressanti e molte volte devi fare cose che non vuoi fare o meglio, con persone con la quale non vuoi collaborare. Tutto questo per Olga Kulikov è una cosa normale, ma non riesce proprio ad accettare il set fotografico che deve fare con i Beatles, lei non li sopporta proprio...Chissà se la magia dei Beatles la cambierà...
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altro personaggio, John Lennon, Nuovo personaggio, Paul McCartney, Quasi tutti
Note: AU, Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Il mattino seguente Olga si alzò molto presto, probabilmente a causa dell'ansia.
Per tutta la notte non fece altro che pensare a quel set fotografico alla quale era stata obbligata a partecipare.
Si è vero, facendosi due foto con i Beatles la sua popolarità sarebbe aumentata ancor di più, ma lei non riusciva a essere spontanea e a dare il meglio di se quando doveva collaborare con persone a lei antipatiche e questo successe varie volte. 
"Andrà tutto bene, Olga, dopotutto sono ragazzi normali" continuava a ripetersi.


-Buongiorno Mark- disse Olga entrando nello studio.
L'uomo tarchiato e baffuto la salutó con la sua voce un po' goffa, ma simpatica.

-Beth si sta già cambiando?-

-Si... Ti conviene fare subito perché i Beatles saranno qui a momenti- 

Olga alzó gli occhi al cielo e sbuffó.
"E chi se ne frega" pensó e si diresse verso il suo camerino. 

-Beth!!- urlò Olga spaventando la povera ragazza dai capelli rossi.

-Va a cacare, Olga! Mi hai spaventato! Sei sempre la solita- rispose Beth, mentre si abbottonava la camicia bianca. 

-Perché questa camicetta?-

Beth la guardò ridendo sotto i baffi.

-Ci dobbiamo vestire come i Beatles, mia cara-

-Cosa?- rispose Olga.
-Dimmi che è uno dei tuoi stupidi scherzi?-

Beth rise.

-Non è uno scherzo- disse mentre si metteva una giacca nera. 
-Tieni e fai subito- aggiunse porgendo i vestiti ad Olga. 

Olga guardó i vestiti che doveva indossare: una giacca e una gonna svasata nera all'altezza del ginocchio con una camicia bianca. 
"Ma stanno scherzando? Io non mi metto questa roba" pensó Olga quasi disgustata all'idea di vestirsi come i Beatles. 

Improvvisamente si sentirono delle urla di ragazzine provenire da fuori il negozio.

-Sono arrivati!- disse Beth entusiasta.
"Merda" pensó Olga che si stava ancora finendo di sistemare la gonna.

-Olga muoviti, i Beatles sono qui- disse Mark con voce tremante fuori dal camerino.
Finalmente Olga finì di vestirsi e, mentre lei esce dal camerino, j Beatles entrano nello studio.

-Salve!- urlò Mark avvicinandosi a un signore sulla trentina, dagli occhi incredibilmente azzurri e con un grosso naso all'insù seguito da quattro ragazzi coi capelli a caschetto, i famosi Beatles.

-Piacere, io sono Brian Epstain, il manager di questi quattro ragazzi- 

-Piacere Mark McKen e queste sono le mie due bellissime modelle- disse indicandoci.
Beth arrossì visibilmente, mentre Olga accennó un sorriso.

-Piacere io sono Beth Thomson- disse Beth porgendo la mano, prima al menager, e poi ai quattro cantanti che a loro volta si presentarono. 
Ora era il turno di Olga.
Si presentó ai primi due: Geroge Herrison, un ragazzo molto timido e misterioso, e Ringo Starr, un ragazzo col buffo nasone e con occhi azzurrissimi e apparentemente simpatico e solare.
Poi si presentò al bassista, Paul McCartney, quello che piaceva alla sua amica: aveva gli occhi malinconici color verde bosco e contornati da lunghissime ciglia, un naso perfettamente dritto e piccolo e labbra a cuoricino; aveva un espressione angelica, da bravo ragazzo.

-Il piacere é tutto mio- disse baciandole la mano come un vero gentiluomo. Olga e Beth si guardarono.

-Ora è il mio turno- disse una voce acida e fredda. Olga alzó lo sguardo e notó un ragazzo dagli occhi sottili color nocciola e dal naso aquilino, lo stesso ragazzo che c'era nella foto di Beth.
-Io sono John Lennon, piccola- disse scansando Paul da Olga.

-Non mi chiamo "piccola"- rispose Olga con voce glaciale. John rimase per un attimo impietrito, forse non si aspettava una reazione così, dopotutto lui era John Lennon e tutte le ragazze cadevano ai suoi piedi appena lo vedevano.

-Cos'è? Non hai mai visto una ragazza che non cade ai tuoi piedi?- domandó Olga sarcasticamente, ma col fare fiero.

-Si legge nei tuoi occhi che muori dalla voglia di saltarmi addosso- rispose Lennon con un sorriso malizioso stampato sul volto, amava stuzzicare la gente, specialmente le belle ragazze come Olga.

-Allora non sai leggere- 

-Ehi voi due! Vi conoscete da neanche cinque minuti e già litigate!- intervenì Beth. 

-È tipico di Lennon fare "il comico"-  aggiunse McCartney che stava con le braccia incrociate appoggiato al muro.

Olga voltó lo sguardo al viso angelico del ragazzo, le uscì un sorriso.

-Io comico? Caso mai sei tu che non sai divertirti, Paulie- rispose Lennon respingendo l'accusa fatta dall'amico. 

-Io direi di cominciare questo servizio fotografico- disse ad un tratto Ringo, leggermente innervosito.

-Parole sante!- esclamò Beth. Tutti si misero a ridere. 

-Dobbiamo andare di là- aggiunse infine Mark, indicando dive andare per farsi le foto.




La foto prevedeva ognuna delle due ragazza affiancata da due Beatles.

-Possiamo scegliere noi con chi fotografarci?- domandó Paul mentre si sistemava la giacca di velluto nero.

-Come preferite- rispose Mark che stava dietro la macchina fotografica.
Paul allora si diresse verso Olga sorridendole. 

-Ti dispiace se faccio la foto con te?- domandó il ragazzo dagli occhi color bosco con voce profonda e tremendamente sensuale. I due si guardarono negli occhi, a Olga quei secondi sembravano un'infinità.

-N...no- Olga guardó poi Beth che non faceva altro che ridere sotto i baffi. 

-Con la russa ci sono anch'io! - disse poi John avvicinandosi a Olga. Paul alzò gli occhi al cielo. 

-Mi chiamo Olga- 

-E con ciò?- rispose Lennon per poi appoggiare le sue fredde mani sulla sottile vita di Olga, sistemandosi dietro di lei, con il suo bacino vicinissimi a quello di Olga.

-John, guarda che non te la devi inculare- disse George dall'altra parte della stanza, mentre posava vicino a Beth che si stava trattenendo dal ridere.
Olga era scioccata.

-Fatti i cazzi tuoi George!- 

-John, smettila- disse Brian molto seriamente.
-Non sei tu che decidi dove metterti, ma il signor McKen- 

Olga sorrise e si girò verso John dicendogli a labiale: "Fottiti".
John la guardò con occhi schiettissimi.

Una volta sistemati tutti, Mark inizió a dare ordini.

-Ringo, appoggi la tua mano sulla spalla di Beth e tu Geroge, sii più spontaneo- 

-Ok- risposero i due musicisti all'unisono. 

-Paul, tu stringi Olga più verso di te- 

"Oh cazzo" pensó Olga.
Paul,allora, afferrò le braccia della modella e fece si che i loro corpi si sfiorassero; i due si guardarono negli occhi. Olga sentì un liquido bollente dentro di lei, che le stava succedendo?

-Olga, gira il busto verso di me... E tu John metti la mano sulla sua gamba-

-Cosa? Non se ne parla proprio- disse Olga 

-Perché? Non ti piace essere toccata, piccola?- domandó John con un ghigno.

-Da te no, porco pervertito.  A te piace invece un cazzotto in faccia?-

-Tu mi tireresti un cazzotto? Ma se non sei capace neanche a farmi una seg...-

-JOHN!!- urlò Braian da diventare tutto rosso in volto per la rabbia.

-Dica- rispose John prendendolo in giro.

-John Wiston Lennon, smettila-  disse il suo manager con molta calma, cercando di far sbollire la rabbia che c'era in lui. 

-Va bene Eppy- disse John con voce un po' affemminata e sbattendo velocemente le ciglia. 
Poi guardò Olga negli occhi.
-Tanto ti ficcherò più tardi-

-Ora basta!! É troppo- urlò Olga. 
-Io me ne vado-

-Ma come? Olga!- disse Mark scioccato dalla reazione della modella che ormai era già uscita come una furia dallo studio.
Non era mai successo che Olga si comportasse in quel modo, poi lei era una ragazza molto professionale e non si sarebbe mai permessa un gesto simile, ma quella volta era davvero troppo per i suoi gusti.
Tutte le persone presenti nello studio rimasero a bocca aperta, poi guardarono John.

-Perché mi guardate?- disse John come se non fosse successo nulla. 

    
          ********************

-No, questa volta è stato davvero assurdo.. Mai più!- disse Olga mentre gironzolava nel salotto di casa sua cercando di calmarsi.
-Umiliata da quel pezzo di merda, da "John Lennon"- disse con voce schifata.
-E poi chi cazzo si crede di essere? Come si permette a prendermi per il culo?-

Era passata ormai un ora e Olga continuava ancora a girare per la stanza, prendendo a calci qualsiasi cosa che le capitasse sotto i piedi, cercó di calmarsi bevendo una calda tazza di tè, ma neanche quello fu utile per calmarla.

Erano le 16.00 e Olga decise di riposarsi un po' sul divano dopo quella mattinata di stress. Si sdraiò e chiuse gli occhi. Le vennero mille pensieri in mente e uno di questi fu l'immagine degli occhi color bosco di quel bassista. 
Erano così grandi, così verdi e quell'accento malinconico attraeva la sua attenzione; a differenza degli altri tre, Paul sembrava essere il più maturo, più maturo di John lo era.... Quanto odiava John!!
Ad un tratto il telefono squillò.

-Chi parla?- domandó Olga un po' assonnata.

-Ciao, Olga! S..sono Paul, Paul McCartney- 
A quel nome Olga sobbalzó.
Perché Paul McCartney le stava telefonando? 
"Se è per John giuro che gli riattacco il telefono in faccia" pensó.

-Se mi chiami per le scuse del tuo amichetto fai prima a riattaccare- disse Olga molto freddamente, quasi fosse insensibile.

-No, no, non ti ho chiamata per quel motivo...John non si scuserebbe mai- disse il ragazzo con voce leggermente tremante.

-Allora perché mi hai chiamata?-

-Volevo sapere se domani mattina saresti libera-

Olga ci pensó su, per quel che sale a lei il mattino successivo non aveva impegni.

-In teoria sarei libera- rispose ancora acida.

-Perfetto! Allora ti va di venire a prendere un caffè a casa mia?-

"Cosa????"

-Ma se non so neanche dove abiti!-

-In periferia di Londra Nord, in quella villetta bianca appena esci da Londra. Io e gli altri tre Beatles abitiamo lì... Sai, lontani dai fan e da tutto- disse Paul accennando una lieve risata nervosa.
-Tranquilla, domani mattina John non ci sarà-

-Allora vengo volentieri- rispose Olga ridendo.

-Allora domani alle 10.00- disse Paul con una voce più tranquilla, sembrava essere felice.

-Va bene, a domani- e Olga terminó la chiamata. 

Chissà perché Paul l'aveva chiamata? Molto probabilmente per le scuse di John, ma lei non ci sarebbe casata e non lo avrebbe mai perdonato. Nessuno la poteva umiliare. 
Ripensó agli occhi di Paul e alla sua voce calda.

"Però Beth aveva ragione: è un bel ragazzo" pensó prima di allungarsi di nuovo sul divano. Poi chiuse gli occhi e si addormentò.





*SPAZIO AUTRICE* 
Salve a tutti!! Mi scuso per il fatto che questo capito è un po' corto, ma mi è venuto così XD
Spero che la storia vi stia piacendo...
Baci,
Lovelystory❤️
   
 
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