Film > The Avengers
Segui la storia  |       
Autore: mati1999    31/03/2016    0 recensioni
-Diglielo- esclamò la ragazza entrando nella stanza e mettendosi di fronte al ragazzo seduto sul divano, intento a leggere chissà cosa dei suoi libri "noiosi e saputelli" a detta di Zack. Quest'ultimo entrò nella stanza e si posizionò accanto a lei guardandola male. L'interpellato alzò lo sguardo. Poi sbuffò.
-Dire cosa a chi?- chiese, anche se aveva il presentimento di saperlo già.
-Dire a Zack che ho ragione- rispose ovvia
Genere: Angst, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-No che non siamo fottuti!- disse Nox, per poi girarsi verso la sottoscritta
-Vero?- chiese
-Ah, non guardare me. Io sono arrivata ora- alzai le mani come a discolparmi. Ci fu un altro lungo silenzio nel quale noi tre guardammo gli adulti della stanza per capirci qualcosa, ma loro non parlavano
-Ok, dato che nessuno lo vuole chiedere lo farò io! Siamo fottuti?- chiesi rivolta alla donna. Lei sorrise divertita.
-Non ancora- rispose. Zack la guardò sospetto, poi si alzò e fece un sorrisone a trentadue denti
-Ma allora parla. Grazie al cielo, sa io non so il linguaggio dei muti e avevo paura che per farci capire avremmo dovuto che so, codice morse, voi conoscete il codice morse? Io no in realtà, ma Nox era uno scout da piccolo. Ti insegnano il codice morse al campo scout?- chiese infine rivolto a Nox. Quest'ultimo sorrise e annuì.
-Ma lo prendi mai fiato?- chiesi al mio gemello. Lui ci pensò (no, per davvero, ci pensò. Come si può pensare a una domanda del genere?) 
-Qualche volta- disse. Poi fissò apertamente la donna che ora era più o meno confusa dalla parlantina di Zack. Questo si rigirò verso me e Nox e sorrise. 
-Ragazzi, lei parla- ripeté. Io mi sbattei la mano in faccia. Ora lo strozzo. Purtroppo non ne ebbi l'occasione perché la donna ricominciò a parlare
-Mi chiamo Maria Hill, sono un' agente dello S.H.I.E.L.D...- cominciò, ma io la interruppi
-Scusi, S.H.I.E.L.D per che cosa sta. Di solito preferisco chiamare le cose con il loro nome- poi mi fermai e mi girai verso il mio amico
-A parte Nox. Lui non lo chiamo per nome- dissi infine. Lui mi guardò male e io sorrisi salutandolo con la mano
-S.H.I.E.L.D sta per Strategic Homeland Intervention, Enforcement and Logistics Division- mi rispose
-Forse è meglio S.H.I.E.L.D, che dici sorella?- mi fece Zack. Io incrociamo le braccia al petto
-Ho una buona memoria, io, a differenza tua che non ricordi neanche cosa abbiamo mangiato ieri a cena- dissi e gli feci la linguaccia. Lo so, molto maturo. Lui rispose allo stesso modo per diventare pensoso.
-Lo S.H.I.E.L.D è un' organizzazione segreta...-
-Beh, mica tanto se andate in giro a sbandierarlo ai primi tre ragazzi che vi capitano sotto mano- la interruppe Nox
-Ma volete stare zitti?! Sto cercando di spiegarvi una cosa importante- urlò la Hill
-Dicevo, lo S.H.I.E.L.D è un' organizzazione segreta che si occupa per lo più di sovrannaturale e terrorismo- disse
-E noi quale siamo?- chiesi sorridendo. Non so se si era capito, ma adoravo far impazzire la gente. Di solito sfido me stessa a quanto tempo ci metto per far perdere le staffe a una persona. Fino ad ora la persona che aveva durato di più era Nox, seguito da una suora che dopo un'ora si era alzata e mi aveva urlato un' imprecazione così colorita che quando l'avevo ripetuta a Zack, lui non aveva smesso di ridere per tre giorni. 
La Hill mi guardò così male che feci fatica a sostenere lo sguardo ma non sia mai che Mathilde Lilith Blake abbassi lo sguardo davanti a qualcuno!
-Sovrannaturale, voi siete del sovrannaturale- fece stringendo i pugni. Avrei anche infierito un altro poco, ma mi accorsi della mano dell'agente pericolosamente vicina alla pistola quindi sorrisi e annuii.
-Due giorni fa mentre stavamo facendo dei test su una fonte di energia aliena chiamata Tesseract, questo ha aperto un portale dal quale è uscito un tizio. Questo tipo ha detto di essere Loki, un dio norreno, ha compromesso uno dei nostri migliori agenti con uno scettro magico e ha preso il Tesseract e uno degli scienziati più intelligenti del mondo- disse in fretta la Hill per paura di essere interrotta e passandoci un fascicolo. Ma stavolta nessuno lo avrebbe fatto. Io e i ragazzi eravamo stati zitti e attenti. Era una faccenda seria, e anche noi non scherziamo su certe cose e capiamo quando è il momento di smetterla, e questo era il momento.
-E noi cosa c'entriamo?- chiese Nox, anche se da suo sguardo capii che aveva già compreso
-Noi sappiamo di voi. Ci servite con i vostri poteri- rispose la Hill. Io mi avvicinai di scatto e sbattei le mani sul tavolo, forte. Tutti sobbalzarono, tranne mio fratello
-D'accordo. Il colloquio finisce qui. Uscite da casa mia- dissi lentamente. Poi mi risollevai e mi incamminai verso le scale.
-Abbiamo bisogno di voi per salvare il mondo- disse più forte l'agente. Io non ci vidi più
-VOI NON AVETE BISOGNO DI NOI, AVETE BISOGNO DEI NOSTRI POTERI. Noi non siamo dei fenomeni da baraccone che potete scatenare quando volete. Risolvetevi da soli i vostri problemi con un pazzo squilibrato che compromette i vostri agenti. Quella è la porta. Addio- feci, poi salii le scale e sbattei la porta di camera mia. Mi buttai sul letto. Dopo poco sentii la porta di casa chiudersi e dei passi sulle scale. La mia porta si aprì e dietro Zack e Nox mi guardarono chiedendo il permesso.
-Forza. Entrate- dissi
-Ma non vi azzardate a dire che ho sbagliato- continuai. Nox si sedette sul letto accanto a me
-D'accordo non lo faremo- disse
-Ma hai sbagliato- non si trattene mio fratello
-Zack...- lo rimproverò Nox mentre io buttavo la testa sotto il cuscino
-Che c'è? È vero- continuò mio fratello. Poi si sedette vicino a me e mi prese la mano. Io alzai la testa e lo guardai. 
-Ascolta, lo so che è dura. Siamo noi tre e basta da qualche anno perché le persone prima, le nostre famiglie non ci hanno voluto così, ci hanno ritenuto dei mostri, ma non vuol dire che lo siamo. A mio parere mostri sono quelli che compiono azioni orribili e noi non lo abbiamo mai fatte. Non abbiamo mai torto un capello a nessuno, al massimo abbiamo rubato qualche cosa, ma abbiamo sempre trovato il modo di farci perdonare- guardai il cappello che avevo appoggiato sulla sedia
-So che non vuoi aiutare coloro che ci considerano mostri ma non è detto che per loro lo siamo. In più se questo dio prende il pianeta distruggerà casa nostra. E ricordi cosa ci siamo promessi? Che avremmo lottato sempre per questa casa. L'unica che abbiamo mai veramente potuto chiamare così. Combattiamo per casa nostra- disse mio fratello. Io ormai avevo le lacrime agli occhi e Nox stava sorridendo. D'improvviso mi lanciai su mio fratello e lo abbracciai forte e lui ricambiò stringendomi a sé. Poi con un braccio attirò anche Nox nell'abbraccio. 
-Ragazzi- ci chiamò Zack ancora stretto nell'abbraccio
-Si?- 
-Cosa abbiamo mangiato ieri a cena?- chiese. Io e Nox ridemmo. Poi mi staccai e mi asciugai le lacrime. Sorrisi
-Ok- alzai le spalle
-Facciamolo- 
 
E anche questo è andato. L'ultima parte l'ho scritta al posto di francese e ora sono indietro con i compiti quindi ciao ciao al prossimo capitolo
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: mati1999