Sharpay aveva dovuto rimandare le prove perché doveva finire di scrivere il suo assolo. Andò nel parco adiacente alla East High e passeggiò in cerca di ispiarazione.
What’s happening in me?
I feel so confused today
A new light in my way
Who should I follow?
My heart or my mind?
And maybe there’s a key
For open my soul
Maybe you and I
It’s all that I want
Maybe there’s a way
For to live a dream
Everything is changed
Now I have to be myself
My stage is the life
What should I do?
Listen to my heart or my mind?
Maybe there’s a key
For open my soul
Maybe you and I
It’s all that I want
Maybe there’s a way
For to live a dream
I gotta let it be
I gotta be myself
No more hide my feelings
Maybe tomorrow or today
I’m ready to see
All the world with my real eyes
Maybe there’s a key
I’ve open my soul
Maybe you and I
It’s that I like
Maybe there’s a way
For let me shine
Yeah yeah

Cosa mi succede?/ Mi sento così confusa oggi/ Una nuova luce sulla mia strada/ Chi devo seguire?/ Il mio cuore o la mia mente?/ E forse c’è una chiave/ per aprire la mia anima/ Forse tu ed io/ è tutto quello che voglio/ Forse c’è un modo/ per vivere un sogno/ Tutto è cambiato/ Ora devo essere me stessa/ Il mio palcoscenico è la vita/ Cosa dovrei fare?/ Ascoltare il mio cuore o la mia mente?/ Forse c’è una chiave/ per aprire la mia anima/ Forse tu ed io/ è tutto quello che voglio/ Forse c’è un modo/ per vivere un sogno/ Devo lasciarlo essere/ Devo essere me stessa/ Non nasconderò più i miei sentimenti/ Forse domani o oggi/ Sono pronta per vedere/ tutto il mondo con i miei veri occhi/ Forse c’è una chiave/ Ho aperto la mia anima/ Forse tu ed io/ è quello che mi piace/ Forse c’è un modo/ per lasciarmi splendere/ Sì, sì

Si sedette all’ombra di un albero e la scrisse. Le piaceva perché era venuta dritta dal cuore. Troy aveva ragione. Le canzoni più belle sono quelle cantate col cuore.
-Ciao!
Sharpay si girò.
-Ciao, Al. Che ci fai qui?
Alan McLogan era il capitano della squadra di football. Alto, capelli neri e occhi azzurri, bello e atletico. Ci aveva provato mille volte con Sharpay ma con scarso risultato.
-Passavo di qui…posso sedermi?
Alan si sedette di fianco a lei.
-Che scrivi?
-Canzoni…per il musical.
-Sei sempre impegnata, eh! Il tempo per gli amici dove lo metti?
-Ce l’ho, tranquillo. A proposito, ti va un drink?
-Con piacere.
Sharpay e Alan si avviarono verso un bar. Si sedettero su un tavolino esterno.
-Le partite come vanno?
-Abbastanza bene. Magari quest’anno la East High sarà famosa anche per il football oltre che per il basket.
Alan le sistemò il suo cappellino dei Wildcats in testa.
-Go Wildcats!- esclamò lei.
Risero insieme.
Troy stava tornando a casa quando notò fuori da un bar Sharpay che rideva con…Alan McLogan? Il capitano della squadra di football? Non è possibile! Troy non lo sopportava perché diceva che il basket non meritava considerazione, che era meglio il football e cose di questo genere. Ora ci provava con Sharpay? Con la sua Sharpay?
Alan le aveva messo in testa il suo cappellino. Perciò Sharpay aveva rimandato le prove per uscire con Alan?
Troy era furioso ma cercò di non darlo a vedere e si avvicinò ai due.
-Sharpay!
Sharpay si girò verso di lui. -Troy! Che bello vederti!
Troy sorrise.
-Ciao, Al.
Alan abbozzò un sorriso ma era evidentemente scocciato per l’interruzione.
-Troy, vuoi sederti con noi?
-Sì, volentieri.
Troy si sedette di fianco a Sharpay.
-Sai, Troy, ho scritto l’assolo.
-Davvero?
-Ah ah. È venuto davvero bene!
Troy sorrise di nuovo. Alan si sentiva davvero escluso.
-Bolton, partecipi anche tu al musical?- disse Alan ridendo.
-Troy si è gentilmente offerto di aiutarmi.- rispose Sharpay.
-Già.- disse Troy, mettendo un braccio intorno alle spalle della ragazza.
Sharpay arrossì.
-Vado a pagare.- Sharpay si alzò e andò alla cassa.
Alan le diede i soldi e poi guardò minaccioso Troy.
-Beh?
-McLogan, Sharpay non è cosa per te, ok?
-Non credo proprio, Bolton.
-Non la devi neanche guardare, capito?
-Oh oh. Che ha il nostro mitico capitano, è forse geloso?- lo prese in giro Alan facendo una voce in falsetto.
-Attento a te.
-Sharpay è mia.
-Non provare a sfiorarla…
-Sennò che mi fai?
Si alzarono tutti e due in piedi. Troy gli mollò un cazzotto sul naso, spaccandoglielo.
Il moro fece per reagire quando Sharpay e il proprietario del bar intervennero.
Prima che li dividessero Troy ricevette un pugno in bocca che lo fece sanguinare.
-Smettetela!- gridò Sharpay terrorizzata.
-Ragazzi, nel mio bar niente violenza, eh? Andate da qualche altra parte.- disse il padrone.
Troy si liberò dalle braccia del proprietario del bar e guardò Alan in cagnesco.
Sharpay li guardò entrambi, non sapendo da chi andare. Troy la guardò.
-Abbiamo litigato per te.- le spiegò.
-Siete dei deficienti! Tutti e due!
Alan stette zitto mentre la rabbia gli ribolliva dentro.
-Non finisce qui, Bolton.
Sharpay tirò uno schiaffo ad Alan.
-E invece finisce qui. Andiamo, Troy.
Sharpay prese a braccetto Troy e si allontanarono mentre Alan li fissava amareggiato.

-Ahi!- disse Troy.
-Scusa!- disse Sharpay, tamponando più piano sulla ferita.
-Sei molto gentile a curarmi…
-In fondo la causa ero io, no? Mi sento un po’ in colpa…
-Alan è un attaccabrighe e ce l’aveva su con me. Non è stata colpa tua, quella è stata solo una scusa.
Troy e Sharpay erano sul divano di lui, in una posizione molto ambigua e lei gli stava medicando il segno lasciato dal pugno che Alan gli aveva rifilato.
-Come va? Ti fa ancora male?- chiese la ragazza dopo che ebbe finito.
-No, però ho un saporaccio di sangue in bocca…bleah!
Allora Sharpay gli si avvicinò ancora di più e premette le sue labbra contro quelle del ragazzo.
Poi si staccò e sorrise.
-Ancora?
Troy rimase lì impalato senza dire una parola.
-Troy?
-Eh?
-Hai ancora sapore di sangue in bocca?
Troy scosse la testa. Sulle labbra sentiva un dolce sapore, di fragola e vaniglia.
A quel punto la porta si spalancò e ne entrò un ragazzo dalla pelle scura e i capelli ricci.
Subito Troy e Sharpay si misero composti sul divano.
-Ciao, Tro…-Chad si bloccò, vedendo chi c’era in compagnia del suo amico.
-Ciao, Chad.- disse Troy.
Sharpay roteò gli occhi, scocciata, e Troy le tirò una lieve gomitata.
-Ciao, Danforth.- disse lei allora.
-Evans.- salutò lui in una smorfia.
-Che fai qui di bello?- chiese Troy.
-Niente, ero venuto a chiederti se avevi voglia di fare due tiri, ma a quanto vedo sei occupato.
-Oh, no. Me ne stavo giusto andando…- disse Sharpay, prendendo la sua borsa.
-Sharpay, guarda che non disturbi…
-No, davvero, Troy, è meglio se vada…credo di averti causato anche troppi guai oggi…
-Vuoi che t’accompagni?
-No, no, tranquillo. Ci vediamo domani, ok? Saluti.- disse lei, mandandogli un bacio. -Arrivederci, Danforth.
-Ciao, Evans.
-Ciao, Pay.
Quando se ne fu andata, Chad si avvicinò a Troy con uno sguardo da “che è successo? Voglio sapere ogni cosa”. Troy scosse la testa.
-Te la sei fatta?
-Ma sta’ zitto!
-Che ti sei fatto al labbro?
-Ho litigato con un amico di Sharpay, Alan McLogan.
-Davvero? E chi ha vinto?
-Ci hanno divisi…però gli ho rotto il naso.- disse Troy, battendogli il cinque.
-Grande! Era ora che qualcuno gli desse una lezione a quello sbruffone!
Troy abbozzò un sorriso.


ANGOLO DELL’AUTRICE
Eccomi tornata! Non so quando riuscirò ad aggiornare ancora ma spero presto perché ho un sacco di fic in fase di progettazione! Ringrazio tutti quelli che leggono e vi invito a recensire per sapere i vostri pareri.
Baci,
Ashleyily95