Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: cenere41    01/04/2016    2 recensioni
Una giovane donna che fugge da un mondo a lei ostile, intraprendendo un viaggio che la porterà dal Giappone all'Europa, in un susseguirsi di vicessitudini inaspettate insieme alla sua amica del cuore. Una traversata che sarà per loro un segno del destino, che le condurrà verso una nuova vita e dove forse ci sarà ad attenderle il grande amore. Ma la strada verso la felicità sarà lunga, piena di insidie e gelosie, ma anche di dolci ed appassionati momenti.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Lime, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Masumi scrutava l'orizzonte con trepidazione ed ansia. Le iridi azzurre si spostavano continuamente, tradendo una profonda agitazione interiore. Ancora qualche ora di navigazione ed avrebbero attraccato a Nagasaki. Aggrottando le sopracciglia, ripensò con rabbia al suo incontro con il rapitore ferito. L'uomo aveva tremato di puro terrore davanti al suo sguardo di ghiaccio, tastando a proprie spese la ragione della sua fama di uomo freddo e spietato. Masumi non aveva prestato attenzione alle sue suppliche ed era stato implacabile con lui. Lo aveva interrogato a lungo, perfino percosso senza pietà, pur di fargli rivelare il nome di colui che aveva orchestrato il rapimento e quando ne aveva appurato l'identità,  era rimasto sorpreso. Credeva di essere stato prudente, invece alla fine egli aveva scoperto le sue nozze segrete. Sospirando sconsolato, pensò che qualcuno doveva averlo tradito...forse qualche membro della servitù aveva venduto il suo segreto, mettendo in pericolo la sua amata sposa.
-Maya...mia unica gioia...sto arrivando da te! Sto venendo a prenderti...Aspettami,ragazzina!-Sussurrò, osservando il lembo di terra che cominciava a delinearsi in lontananza, ma che tuttavia gli sembrava ancora molto distante, mentre il tempo passava troppo lento.


Maya si riprese dal suo sonno innaturale con la testa ovattata e la vista lievemente annebbiata. Mettendosi a sedere sul letto che occupava, si guardò intorno. La stanza era alquanto piccola, priva di finestre o altro. Sembrava una specie di sgabuzzino, riflettè tra sè ed era illuminato da un candelabro poggiato a terra. Avvicinandosi alla porta, vi appoggiò l'orecchio per sentire se ci fosse qualcuno a cui chiedere aiuto. Ma tutto era silenzio. Era sola, pensò, mentre un brivido di paura le attraversava la spina dorsale. Sapeva che erano ad Edo, era di nuovo in Giappone...era nel luogo dal quale era stata costretta a fuggire, per evitare di essere catturata ed imprigionata. Ma la sua fuga non era servita a niente. Aveva solo posticipato l'inevitabile, pensò con angoscia. Immediatamente però una figura d'uomo si delineò nitida nella sua mente.-Masumi...vita mia...!- Bisbigliò nel silenzio dell'abitazione.-Almeno ti ho incontrato...! Ho potuto conoscere la felicità di essere amata da te! Ma è terribile il pensiero che ora è tutto perduto. L'uomo che mi ha portata qui... ha detto che qualcuno di molto importante ha voluto allontanarmi da te e che non ti rivedrò mai più!-Diceva tra sè, mentre lacrime cocenti le bagnavano il viso pallido e stremato.-Spero che tu sia sano e salvo, amore mio...che la ferita infertati non ti sia stata fatale...Mi sembra d'impazzire, perchè non so nulla di te ed io...io non posso rivelarti ciò che sospetto da un pò e che...forse tu...tu non saprai mai!-Terminò, portandosi una mano sulla bocca, a frenare i singhiozzi ed un'altra sullo stomaco...per fermarne gli spasmi incontrollati del pianto.


Alcuni giorni dopo, Masumi varcò la soglia del lussuoso palazzo feudale di Edo. Si fece annunciare al padrone di casa, tentando di aggrapparsi disperatamente agli ultimi barlumi di calma e lucidità che gli restavano. Non sapeva ancora cosa fosse accaduto a sua moglie e questo pensiero lo stava logorando nel corpo e nell'anima. Una sofferenza che traspariva dai suoi modi, dai suoi silenzi e dagli occhi tristi e vuoti, anche se densi di rabbia a stento contenuta.
Il suono di passi lenti ed attutiti lo spinsero a voltarsi, mentre una voce a lui ben nota lo accolse.
-Masumi...non credevo che saresti arrivato tanto presto...-l'uomo lo scrutava attentamente, con sguardo fermo e gelido.
-Vedo che la mia visita non la sorprende affatto...Almeno ha il coraggio di non nascondersi...-l'apostrofò l'altro, con la stessa freddezza negli occhi.
-Non ho bisogno di nascondermi. So perfettamente il motivo della tua visita in questa casa...-Rispose il vecchio, con sicurezza evidente.
-Bene. Allora senza tanti giri di parole...le chiedo di restituirmi mia moglie!-Asserì Masumi con fermezza e determinazione.
-Quella plebea non è tua moglie! Un rito cristiano per me...per lo Shogun non ha nessun valore!-Ribadì l'uomo con sommo disprezzo.
Masumi sentì tutto il corpo tendersi per l'ira ed il desiderio di colpire quell'individuo presuntuoso ed altezzoso.Dominandosi a fatica, strinse i pugni e disse:-Lo ha per me e per lei...! Il matrimonio è valido a tutti gli effetti...! E'la mia sposa!-Il tono era cupo e duro, mentre riduceva gli occhi a due fessure.
-E' solo la tua concubina! Nient'altro che questo! Se lo Shogun venisse informato della tua unione cristiana, gli Hayami perderebbero tutto il loro prestigio ed il loro potere...Sarebbero mandati in esilio, lo capisci?- Lo redarguì il vecchio, con aria truce.
-Intende denunciarmi allo Shogun?- Chiese il giovane uomo, fissandolo con intimidazione.
-Dipende da te...se farai ciò che ti chiedo...nessuno saprà nulla, mai!-Asserì l'altro con tranquillità.
-Non prendo ordini...soprattutto non da lei!- Rispose Masumi sulla difensiva.- Faccia come crede...sono pronto a qualsiasi condanna, ma non rinnegherò mai la mia sposa! Posso scusarmi per l'offesa che ho arrecato a tutti voi, ma non tornerò sulle mie decisioni!- Terminò con durezza e fermezza.
-Non voglio le tue scuse!- Gridò il vecchio.-Se ci tieni davvero alla tua plebea, mi ubbidirai! In caso contrario, nessuno saprà più nulla di lei. Se invece farai come ti dico...ella potrà tornare in Europa in perfetta salute. Ti dò la mia parola...Sai che non minaccio mai invano!- Disse infine, scrutandone attentamente la reazione.
Masumi degludì a vuoto, sapendo che l'uomo davanti a sè era capace di qualsiasi cosa, per ottenere i propri scopi e la posizione sociale che occupava glielo consentiva ampliamente.
-Cosa pretende da me?- Domandò, teso all'inverosimile.
-Che rispetti il patto con i Takamiya! Che tu sposi mia nipote Shiori, come deciso da me e tuo padre anni fa!-Sentenziò il vecchio feudatario con voce autoritaria.
  
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