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Autore: Ryu_    01/04/2016    1 recensioni
Sasuke è tornato e si recherà in una nuova missione con Naruto. A fare cosa? Proteggere Harry Potter ovviamente. Quello che non sanno è che i nemici si nascondono tra le tenebre. Nemici che dovrebbero essere morti. Come se la passeranno i nostri due protagonisti nei panni di studenti di Hogwarts? Scopritelo leggendo la storia!
SasuNaru, SasoDei con accenni a KakuHida.
Genere: Avventura, Azione, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Akasuna no Sasori, Deidara, Hidan, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke, Sasori/Deidara
Note: Cross-over, OOC, Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Gli studenti si stavano pian piano raccogliendo tutti nella Sala Grande. Era il momento di svolgere i temibili esami GUFO per Difesa contro le Arti Oscure. Il trio sospirò quando entrò nella sala. Questa era stata adibita per l'occasione, collocando diversi banchi, posizionati su file distanti, con una penna su ognuno di essi. In cima alla stanza, a controllare tutto, ci stava la Umbridge, con un ampio sorriso sulla faccia.

Harry sorrise leggermente, quando sentì Ron mormorargli all'orecchio.

“Quella donna è psicopatica”.

Il mago si sedette in un banco sul fondo della stanza, e iniziò a scrutare la classe. Con sorpresa si accorse dell'assenza di un certo biondino e del suo amico silenzioso. Si girò a guardare a porta, ma dove erano?

Potter non fu sorpreso, invece, di notare che Hidan, Deidara e Sasori non c'erano. Quei ragazzi sembravano proprio i tipi che causavano guai. Harry ridacchiò: la scuola che que tre frequentavano, prima di arrivare a Hogwarts, doveva aver passato momenti terribili.

 

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Con un colpo di bacchetta, tutti i fogli che la Umbridge teneva tra le mani, volarono a ciascun studente. Quando ella notò i cinque posti vuoti, appartenenti ai ninja, si mostrò alquanto infastidita. Ordinò, quindi, ai ragazzi di procedere con il test, mentre lei, intanto, si dirigeva verso la porta principale.

Tra le travi del soffitto stavano accovacciate due figure, aspettando di fare una mossa. Naruto ghignò, quando vide l'odiosa donna camminare verso l'uscita.

Dopo pochi minuti, un sonoro 'bang' risuonò nella stanza. Tutti gli studenti si paralizzarono. Alcuni iniziarono a guardarsi intorno, domandandosi, confusi, cosa fosse stato. Improvvisamente il rumore ritornò, per tre volte.

Harry sghignazzò quando sentì i colpi. “Knock, knock”, mormorò divertito. Aveva già capito chi ci fosse dietro a tutto questo. Dal posto accanto al suo, Ron lo guardava ghignando. “Chi è?”, rispose anch'egli ridendo.

Appena il rosso pronunciò quelle parole, l'enorme porta della stanza si spalancò e una rovente ondata di vento si estese nella stanza. Tutti i fogli dell'esame volarono in aria, infuocandosi. Alcuni studenti si alzarono e iniziarono a correre presi dal panico, altri, invece, si fermarono a guardare.

All'improvviso tre bellissimi (e grandissimi) uccelli, volarono all'interno della stanza. Quello al centro planò, e in un secondo, afferrò la professoressa, tenendola con il becco.

“Aaaaaah LASCIAMI ANDARE! LASCIAMI ANDARE ALL'ISTANTE!” strillò completamente spaventata.

Gli uccelli volarono fuori dalla stanza, seguiti dai ragazzi. Degli “evviva” eruppero, quando due di questi animali, si schiantarono contro la parete dei Decreti Disciplinari, creata dalla Umbridge, esplodendo in centinaia di fuochi d'artificio. Tutte le cornici, con le regole, crollarono a terra.

La Sala Grande era ormai vuota, erano tutti andati a seguire gli uccelli, per poi proseguire nel cortile. A quel punto, i due ninja poterono saltare giù dalle travi.

Naruto battè le due mani insieme, per formare il sigillo.

Kuchiyose no jutsu!”, urlò. Improvvisamente, sotto le gambe del ragazzo, spuntò un enorme rospo. Il biondo ghignò.

Da quanto che non ci vediamo, eh, Gamabunta?”, disse. “Ti va di scatenarti un po'?”.

Il rospo alzò gli occhi sul ragazzo, con disdegno.

Hey! Non apprezzo di essere convocato per questo tipo di sciocchezze”, disse astioso, ma Naruto semplicemente sorrise.

Si, si, lo so che è indegno per te, ma ora VAI!”, con questo il rospo si precipitò fuori dalla stanza, arrivando in cortile, lasciando tutti gli studenti che si trovavano lì di marmo. Sasuke sorrise li seguì. Usò lo stesso jetsu e questa volta numerosi serpenti spuntarono dal nulla, strisciando tra i ragazzi.

Gamabunta d'un tratto sparì in una enorme nuvola di fumo, dalla quale spuntarono due ragazzi che volavano sulle loro scope. Fred e George reggevano, nelle loro mani, degli sfrigolanti fuochi d'artificio. Si guardarono sghignazzando, vedendo che tutti urlavano e esultavano allegri. I due ragazzi lanciarono i fuochi in aria, lasciandoli esplodere in un turbine di luci rosse e oro.

Il terzo uccello, che ancora reggeva la professoressa nel becco, la lasciò andare, prima di scoppiare in mille scintille colorate.

I due gemelli volarono lontano dal castello soddisfatti del loro lavoro. Tutti gli studenti iniziarono ad applaudire entusiasti, guardando i due maghi andare via, pensando che lo spettacolo fosse finito, ma si sbagliavano.

Da dietro la folla, infatti, Hidan, Sasori e Deidara, appoggiati al muro, ghignarono diabolicamente.

L'albino alzò le sue mani e bisbigliò.

Katsu”.

Un'assordante colpo arrivò dall'interno dell'ingresso principale del castello, i presenti si guardarono intorno in shock, prima di tornare dentro alla scuola e vedere quello che stava succedendo.

Inciso su quello che rimaneva della parete dei Decreti Disciplinari, stava una scritta.

Harry corse davanti alla folla, e lesse ad alta voce.

“Abbiamo vinto – da Kyuu, Corvo, Art is a Bang, All Hail Jashin-sama e Akasuna”, il trio sorrise, leggendo i nomi.

“Abbastanza ovvio, no?”, rise Ron. Si voltò immediatamente, quando udì alcune persone ridere ancora più forte. I tre maghi si voltarono insieme, incontrando gli sguardi dei ninja che li osservavano ghignando.

“Non sappiamo di cosa stiate parlando”, rispose Naruto. Harry, Ron ed Hermione sospirarono e sorrisero. Era proprio vero. I nuovi arrivati erano veramente persone strane.

 

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L'esercito di Silente era, ancora una volta, nella camera delle Necessità. I ragazzi stavano festeggiando la sconfitta della Umbridge, ma a dirla tutta, stavano anche nascondendo i ninja. Ignorando le loro proteste, li avevano trasportati con loro, dicendo che la Umbridge avrebbe scoperto presto i colpevoli.

I ninja ghignarono vedendo i maghi esultare allegri la loro vittoria, ma allo stesso tempo sospirarono amareggiati. Un anno era troppo per una missione. Stavano veramente iniziando ad affezionarsi ai nuovi amici e all'ambiente.

Neh, Naru”, Naruto si guardò intorno, incontrando la figura di Deidara. Al biondo non dava nemmeno più fastidio quando l'Akatsuki usava quel soprannome. Sembrava andare tutto bene ora, quasi come se fossero diventati amici.

Naruto rimase sorpreso dei suoi stessi pensieri. Guardò quello che un tempo era suo nemico. Erano veramente diventati amici?

Si? Che vuoi?”, rispose.

Dov'è andata la stronza?”, chiese. Per un momento Naruto assunse un'espressione ricolma di senso di colpa, ma la nascose presto con un sospiro.

Preferirei che tu non la chiamassi così, Dedara”, rispose.

Scusami, ma questo non succederà. Puoi capire il perchè, vero?”. Naruto sorrise debolmente.

Si, capisco....Se n'è andata ieri notte”, rispose. Quest'affermazione attirò l'attenzione di tutti gli altri ninja. Tutti quanti, infatti, si voltarono verso i due biondi, prendendo parte alla conversazione.

Perchè lo ha fatto?”, chiese Hidan. Naruto ormai non sapeva più dove guardare, visto che era circondato da facce che lo guardavano curiosamente. Così optò per osservare i suoi piedi.

Beh...noi..um, io...”, cercò di spiegare.

Hidan e Deidara ghignarono. “Avete finalmente messo la parola FINE alla vostra relazione, un?”, chiese Deidara. Quando Naruto annuì, Hidan sorrise sadico.

Non è una bella notizia, Uchiha?”, chiese divertito. Sasuke si ingozzò con il Firewiskey che stava bevendo, iniziando a tossicchiare, cercando di riprendersi. Naruto, dal canto suo, diventò rosso paonazzo, e guardò Hidan imbarazzato.

Perchè sei SEMPRE così?!”, gli urlò il biondo, con ancora la faccia rossa.

È perchè uno stronzo sadico”, rispose per lui Sasori.

Non c'è nulla di male in questo, Danna. È il nostro lavoro, un”, lo difese Deidara. Il ragazzo non potè vedere lo sguardo derisorio che danzava sul viso dell'albino in quel momento, visto che gli dava le spalle. Sasori guardò ancora per un attimo Hidan, prima di spostarlo sul suo ragazzo replicando.

È il suo lavoro intrufularsi dentro alla vita amorosa di qualcuno?”, chiese aspro.

No, ma quella è la parte divertente, ragazzina”, rispose Hidan, picchiettando con la sua mano la testa del rosso. Uno sguardo omicida attraversò la faccia del ragazzo.

Ricordami chi è la femminuccia qui, Hidan*”, gli rispose minaccioso. Deidara scoppiò in una fragorosa risata. Naruto e Sasuke li guardarono per qualche minuto, prima di tornare a parlare tra loro.

Sasuke, cosa pensi che farà la Umbridge appena si sveglierà? Capirà subito che siamo stati noi”, chiese.

Non può fare molto”, lo rassicurò il corvino.

Ci può sottoporre a una sessione di incisione delle mani, un”, si aggiunse Deidara.

Magari Hidan può sacrificarla in uno di quei suoi strani rituali”, propose Sasori, continuando a guardare l'albino.

Sfortunatamente no, rossino. Umbridge è troppo feccia anche per Jashin-sama”, disse con voce profonda il ragazzo. Si guardarono tutti e cinque per un attimo, prima di scoppiare a ridere.

 

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Harry guardò attentamente i ninja mentre ridevano. Sembrava quasi che andassero tutti d'amore e d'accordo, ma non era affatto così, specialmente Hidan e Sasori. Potter non aveva dubbi sul fatto che il rosso non avrebbe esitato un secondo a strangolare l'albino.

“Harry”. Il ragazzo si girò, incontrando una famigliare ragazza bionda, che lo guardava dolcemente.

“Ciao Luna, che succede?”, sorrise il moro. Luna scrollò le spalle. “Volevo solo parlarti. Stavi osservando i tuoi amici, non è così?”, gli rispose la ragazza, spostando il suo sguardo sugli interessati. “Sono strani”, spiegò lui .

“No, sono solo diversi. Credo di riuscire a capirli meglio ora, e tu sei quello che sembra capirli più di tutti”.

La bionda puntò lo sguardo su Naruto, il quale aveva iniziato a farle cenni di saluto con la testa.

“Da tanto che non ci vediamo, eh, Luna-chan?”, la salutò il biondo.

“Già, da un po'. Come va?”, rispose lei. Il ragazzo aprì la bocca per rispondere, ma fu interrotto da Deidara, il quale lo abbracciò dal dietro, ghignando.

“Naru ha avuto un problema di cuore”, rispose ridendo. Questo, però, gli fece perdere l'equilibrio, facendolo cadere sul povero Hidan, trascinando Naruto con lui. Il ninja di Konoha chiuse gli occhi, aspettandosi di sentire il colpo della caduta, ma li riaprì quando non sentì altro che qualcuno che lo afferrava per la vita, impedendogli di arrivare a terra.

Sasuke, infatti, era riuscito a sostenerlo appena in tempo. Il biondo alzò lo sguardo, incontrando quello divertito del corvino.

“Sei sempre il solito, usuratokatchi”, lo derise.

“Grazie teme”, rispose con un sorriso. Appena rimessosi in piedi e toltosi, quindi, dalla presa ferrea dell'Uchiha, Naruto si girò, incontrando tre facce che li guardavano fieri e divertiti. Il ragazzo diventò subito rosso dall'imbarazzo, facendo ridere Harry, e sorridere Luna.

“Voi siete proprio fuori”, disse il mago, continuando a ridere, rivolgendosi a Deidara e Hidan. I due lo guardarono confusi, per poi scoppiare a ridere incontrollabilmente.

Il biondo, che non si era ancora rialzato, stava ancora mezzo-sdraiato su Hidan, il quale non faceva nulla per toglierselo di dosso.

L'albino guardò il compagno ghignando.

“Dei, c'è qualcosa che vorresti dirmi?”, chiese suggestivamente. Deidara continuò a ridere e gli diede un leggero pugno sul petto.

“E tu?”, lo provocò quello, ammiccando alla mano dell'albino, che lo teneva per la vita. Hidan sghignazzò.

“Non essere cattivo, Deidara”, rispose.

Harry rise, se possibile, ancora di più. “Voi ragazzi siete del tutto ubriachi”. Sasori sospirò infastidito.

“No Potter, sono così sempre”, rispose esasperato. Harry gli sorrise, prima di notare qualcosa sul pavimento.

Una fiala di vetro era caduta ai piedi del rosso. Al suo interno vi era un liquido color lilla, che gli sembrava famigliare. Confuso, il mago la raccolse da terra, e iniziò a esaminarla.

Sasori, notandolo, gliela rubò immediatamente dalle mani, e la rimise nella sua tasca.

“Cosa era?”, chiese perplesso Harry.

“Non sono affari tuoi, Potter”, rispose acido il ninja, guardando il ragazzo minacciosamente.

“Ma l'ho già vista”, insistette il moro.

“No, non lo hai fatto”, lo stoppò ancora Sasori.

Deidara e Hidan, che avevano smesso di ridere, si alzarono, affiancando il compagno.

È veleno, un?”, chiese il biondo. Sasori annuì, provocando un sorriso sul volto del fidanzato.

Hai ricominciato a creare marionette, un. Mi fa piacere!”, disse contento.

“Uh, ciao a tutti, sono ancora qui”, li richiamò il mago. Ancora una volta lo stavano ignorando. Deidara si rivolse a lui, sorridendogli.

“Scusaci Harry, ma potresti...um..lasciarci soli per un po'?”. Il ragazzo in questione ci rimase male, ma annuì lo stesso. Doveva scoprire cosa conteneva la fialetta, era sicuro di aver già visto quel liquido, ma dove?

 

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Il silenzio regnò sovrano nel dormitorio maschile quella notte. Tutti dormivano profondamente, tranne i due ninja. I ragazzi erano svegli a causa di alcuni gemiti di dolore che provenivano dal letto di Harry. Naruto, esausto, decise di voler capire cosa stesse succedendo. Quando si avvicinò al letto del mago, notò che tremava. Preoccupato tastò subito la sua fronte, constatando quanto bruciasse. Potter aveva la febbre, e probabilmente stava delirando nel sonno.

“No...non farlo...Deida..” mormorò Harry nel sonno. I due Anbu si guardarono confusi. Ma cosa stava sognando?

 

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Credo che voi ragazzi siate troppo ottusi. Questo potrebbe uccidervi proprio ora, sapete”. La figura che parlò, si mosse, tirando fuori da una tasca un coltello, e facendoselo passare tra le dita.

Improvvisamente lo alzò, lanciandolo. L'arma andò a segno, e un urlo di agonia risuonò nella stanza.

Credo, però, che non ucciderà te, questa volta, Potter”.

 

Harry si svegliò sudato, respirando affannosamente. Era da solo, probabilmente erano già tutti andati a fare colazione.

Ricordò immediatamente il sogno: una figura aveva ucciso una persona, che non ricordava, proprio davanti a lui.

Un nome si fece largo tra i suoi pensieri, arrivando alle labbra.

“Deidara”, sussurrò.

Cosa stava succendendo?

 

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A colazione, quel giorno, c'era aria di festa. Tutti stavano ancora parlando degli eventi del giorno precedente, e della scritta misteriosa sul muro ordinato dalla Umbridge.

I ninja non fecero in tempo a mettere piede nella Sala Grande, che una voce risuonò in tutta la scuola. Tutti quanti si guardarono disgustati. Poteva essere la voce di una sola persona.

Si è già rimessa?”, mormorò Naruto, quando la udì

“Tutti gli studenti che hanno relazioni o conoscono qualcosa riguardo a Kyuu, Corvo, Art is a Bang, Akasuna e All Hail Jashin, sono pregati di riportare tutto quanto alla professoressa Umbridge, nel suo ufficio di consulenza. Chi si rifiuterà di parlare verrà punito con un castigo di tre settimane, insieme a un cattivo voto al loro esame finale. Spero che tutti facciate del vostro meglio per trovare questi cinque errori”.

I ninja si guardarono con espressioni assenti e vuote.

Ci ha chiamati errori, un”, disse poi Deidara.

Abbiamo sentito”, rispose acido Sasuke.

Beh, dovremmo andare a fare testimonianza”, scherzò Hidan. Naruto rise.

Pensavo che l'Akatsuki fosse fatta per essere codarda”, li derise.

I tre akatsuki ghignarono. “Non siamo codardi, siamo subdoli”, lo corressero.

 

 

Harry, che intanto si era ripreso (anche dalla brutta febbre della notte passata), aveva osservato i ninja all'ingesso della Sala.

Una volta che ebbero finito di parlare, il ragazzo si girò verso Hermione, iniziando a parlare.

“Hermione, voglio sapere di più su di loro”, disse.

“Perchè?”, chiese Ron, con la bocca piena di cibo.

“Beh, non posso dire con certezza, ma credo che nascondano qualcosa”, rispose il moro.

A questo la streghetta gli prestò più attenzione. “Stai avendo ancora quei sogni?”, chiese. Harry annuì. “Devono significare qualcosa Harry, li stai avendo troppo spesso”, affermò la ragazza.

Lui la guardò supplichevole. “Okay, cosa vuoi sapere?” si arrese Hermione.

Harry ci pensò un attimo.

 

Sai cosa sono gli Hocrux?”

Un, si! È quello che ha fatto Voldemort, ti dà la possibilità di avere un'altra vita, o qualcosa del genere”.

Quindi creai un Horcrux......due, per essere precisi. Creai i due Horcrux, prima di usare il jetsu delle marionette. Quando morii, la mia anima si trasferì in questo corpo, che era ancora vivo”

 

“Prima di tutto: cosa è un Horcrux?”

 

 

NOTE AUTRICE.

Heylàà.

*il nostro amato Sasori ci ricorda quanto sia uke Hidan (ovviamente riferendosi alla relazione, ormai finita, con Kakuzu).

Beh, eccovi il capitolo, spero vi piaccia, come sempre, se avete dubbi/incomprensioni, non esitate a chiedere.

Ah, annuncio: lunedì ho un concerto e, data la mia mania di voler avere i posti davanti nel par terre, partirò subito dopo scuola, ergo non riuscirò a postare il capitolo, MA anticiperò l'aggiornamento a domenica, così evito il ritardo!

Scappo perchè devo studiare un0'infinità di aritsti in Storia dell'Arte >/<.

Grazie a chi leggerà, un bacione.

Ryu.

   
 
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