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Autore: ClosingEyes_    02/04/2016    1 recensioni
I sogni possono rilevare parti di noi che non conosciamo, cose che non ricordiamo ci vengono in mente senza motivo.
Rin sognerà una persona particolare e con l'aiuto di Kagome scoprirà chi è.
Tante avventure l'aspettano, e presto si troverà davanti ad una scelta.
Spero di avervi incuriosito :)
Buona Lettura :D
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Svegliarsi con il cinguettio dei passeri fuori dalla finestra, il dolce sole che entrava nella stanza, il vento caldo della primavera, davvero pensavo di essere in paradiso.

Quel letto grande e morbido dove mi rotolavo come una bambina, dove la sera prima io e il mio principe abbiamo fatto l'amore, mi sentivo davvero fortunata ad essere tornata a casa mia.

Feci un piccolo sbadiglio e poi allungai i muscoli, facendo dei versi strani, tipici di chi si è appena svegliato; mi guardai intorno cercando Sesshomaru ma non lo trovai, probabilmente era giù ad allenarsi, quello non dorme un pochino di più nemmeno se gli dai un sonnifero.

Presi la veste sopra alla sedia: era azzurra e blu, con dei fiori bianchi sulle baniche, la stoffa era di seta e l'obi intorno alla vita era blu notte con delle sfumature azzurre.

Sesshomaru mi ha sempre regalato degli abiti bellissimi, faceva sempre lunghi viaggi per donarmeli, alcune volte tornava dopo mesi , raccontandomi i posti che aveva visto e che forse mi avrebbe portato.

Da quando ho messo piede nell'epoca Sengoku, tutti i miei ricordi sono tornati nella mia mente, ricordo così tante cose che quasi mi scoppia la testa.

Ricordo bene che da piccola non ero per niente una bambina tranquilla e che spesso facevo arrabbiare Sesshomaru , anche se non lo dava a vedere.

Ricordo che Jaken mi rimproverava spesso e litigavamo in continuazione , non riuscivamo mai ad essere di comune accordo ma quando si trattava di proteggermi metteva tutto se stesso nella battaglia, o anche nelle sciocchezze.

Aveva il timore che potesse succedermi qualcosa e sapeva benissimo che Sesshomaru lo avrebbe fatto a fettine.

Scesi delicatamente le scale e andai in cucina , dove trovai una tavola apparecchiata con tante cose buone per fare la colazione: c'era il pane, la marmellata, la frutta e delle tisane.

Ovviamente poiché io senza dolce non potevo stare, optai per pane e marmellata e una tisana ai fiori di arancio e cannella. Con il pezzetto di pane in bocca uscì fuori al giardino , vedendo Sesshomaru alle prese con la sua spada : indossava una camicia semi aperta e un pantalone nero, aveva fatto bene a portarsi quelle cose, sta meglio con gli abiti attillati devo dire la verità. Manovrava quella spada come se fosse leggera come una piuma, tagliando il vento, i suoi movimenti erano ben postati e decisi, insomma solo a guardarlo quasi non mi stavo buttando la tisana addosso.

Mi sedetti sull'erba e osservavo ogni suo movimento ma si accorse della mia presenza e si girò a guardarmi profondamente negli occhi : il mio imbarazzo salì alle stelle, le mie gote si fecero rosse come un pomodoro e i miei occhi erano sbarrati.

Mi guardò sorridendo e mi rivolse uno sguardo dolce e gentile, posando la spada a terra e avvicinandosi a me.

-Buongiorno Principessa, ha dormito bene?- mi chiese prendendomi la mano e baciandone dolcemente il dorso.

-Si Sesshomaru ho dormito benissimo- dissi sorridendo e accarezzandogli la guancia.

-Mi sembra logico hai fatto il ghiro!- disse Sesshomaru spostando la tisana dalle mie mani e poggiandola a terra, voleva sicuramente un bacio.

-Ei sto facendo colazione!- dissi ridendo mentre osservavo i suoi occhi.

Maledizione in quei occhi mi perdevo goni volta , mi scioglievo in quelle due pozze d'ambra, sentendo il cuore battere forte e il mio animo andare in subbuglio, mi faceva sempre uno strano effetto guardarlo negli occhi, tanto da arrossire ogni volta.

-Anche io vorrei fare colazione..- disse Sesshomaru e delicatamente mi stese a terra, sovrastandomi con la sua figura imponente.

Mi passò una mano fra i capelli e dolcemente mi diede un bacio prima sulla fronte, poi sul naso e infine sulle mie labbra. Mi baciò con un tale romanticismo che non credevo fosse possibile, passandomi un braccio dietro alla schiena e stringendomi a se:le mie braccia si avvinghiarono alla sua schiena, tirandolo a me il più possibile.

Tutte le volte che ero abbracciata a lui , mi sentivo protetta e al sicuro, sapevo che nessuno così mi avrebbe fatto del male.

Ma improvvisamente mi venne in mente quello che è successo nel pozzo e gli occhi tristi di Kagura, non potevo non chiedergli cosa si sono detti telepaticamente, ma dovevo farlo con una calma assoluta, reprimendo ogni istinto di ucciderlo oppure di fare la pazza furiosa, anche se forse da una parte sarebbe stato il caso.

Mi staccai lentamente dalle sue labbra, osservando il suo sguardo contrariato e stupito dal mio gesto e tentò di nuovo di avvicinarsi ma io lo scostai.

-Sesshomaru ho bisogno di sapere delle cose.. - dissi poggiandomi con i gomiti sull'erba.

-Quello che vuoi tu Rin..- disse Sesshomaru baciandomi il collo, provocandomi dei piccoli sussulti.

-Sesshomaru seriamente smettila..- dissi lapidaria come faceva lui quando voleva essere obbedito a tutti i costi.

-Va bene Rin, dimmi..- mi chiese mettendosi seduto accanto a me. Lui già sapeva cosa avevo da chiedergli, ma preferiva sentirselo dire piuttosto che parlare di sua spontanea volontà, come al solito.

-Perchè tu e Kagura vi siete guardati in quel modo?Che senso aveva quello sguardo?- chiesi , una domanda alla volta era più che sufficiente.

-Era uno sguardo di supplica, voleva che la uccidessi con Tenseiga per farla tornare nel mondo dei morti e poter vivere una vita in una serena pace..- disse Sesshomaru mettendosi una mano dietro al collo-Ma non ho avuto il coraggio di farlo..-

-Perchè?Dopotutto anche lei ha contribuito a ferirmi..- dissi con un tono di voce leggermente alto e stizzito.

-Kagura ti ha curato dal miasma velenoso di Naraku, se non fosse stato per lei saresti morta, quindi non darle colpa. Non sono riuscita ad ucciderla perchè vidi in lei la stessa espressione di molto tempo fa, quando la trovai nel campo di fiori seguendo il suo odore, quando la sua anima se ne stava andando..- disse Sesshomaru chiudendo gli occhi.

-Per come lo dici sembra che la cosa ti tocchi, Sesshomaru..- dissi cercando sempre di mantenere la calma, ormai era quasi impossibile , ma mettersi a litigare non era il caso.

-Rin smettila, non c'è niente fra me e lei e mi sembra anche stupido dirtelo. Come provai compassione per te quando ti riportai in vita, la provo anche per Kagura che dovrebbe essere libera come il vento e invece è schiava di quell'essere infido.- disse Sesshomaru stendendosi a terra con il viso rivolto verso di me.

-E dimmi un'altra cosa, mi pare che quando siamo arrivati qua, tu non mi abbia degnato di uno sguardo, ti sembra una cosa giusta da fare? E se fossi morta? Guarda avrei tanto preferito ucciderla io a Kagura piuttosto!- dissi arrabbiata, stavolta davvero non mi trattenevo più.

-Rin sei una sacerdotessa non dovresti pensare queste cose, il tuo animo verrebbe contaminato e saresti una preda facile per Naraku- disse Sesshomaru cercando di calmarmi, ma purtroppo senza risultati.

-Sacerdotessa o no, resta di fatto che tu tieni a Kagura e la cosa non fa altro che snervarmi!Non tollero un simile atteggiamento con me che sono la tua fidanzata, oppure te ne stai pentendo Sesshomaru?Vuoi una demone accanto a te piuttosto che un essere umano?- dissi alzandomi in piedi e guardandolo con occhi di fuoco.

-Rin stai dicendo idiozie, ti stai alterando troppo.- disse Sesshomaru alzandosi anche lui e guardandomi freddo come solo lui sapeva fare- Vuoi combattere e sfogarti?Prego sono a tua disposizione, principessina!-

Mi stava decisamente provocando e in me sentivo una voglia matta di tirargli mille frecce e fargli passare la voglia di mancarmi di rispetto guardandosi un'altra donna che potrebbe essere , o forse già lo è, una potenziale nemica.

Percepì la presenza di Jaken nei dintorni e, urlando il suo nome, chiesi espressamente di portarmi arco e frecce, l'ha voluto lui.

Jaken in cinque minuti portò tutto e , sentendo che l'aria era alquanto tesa, si defilò senza troppi complimenti, il solito fifone.

-Sei pronto, Grande Demone Cane?- dissi con un sorriso beffardo.

-Mai stato così pronto, umana..- disse con grandissima strafottenza e avvicinandosi alla spada che aveva lasciato a terra.

Se le stava proprio cercando, non aveva nessuna paura di ritrovarsi una freccia conficcata nel petto un'altra volta, ma figuriamoci se lui aveva paura di qualcosa, non temeva nemmeno di ferire con le parole le persone, figuriamoci con gli artigli.

Impugnai la freccia e vidi Sesshomaru correre verso di me, con Bakusaiga fra le mani, pronto a sferzare un attacco.

Non persi altro tempo, scoccai la freccia con una rabbia mai provata in tutta la mia vita , tanto che la freccia andò così veloce che se Sesshomaru non l'avesse scansata probabilmente gli avrebbe trafitto il petto e lo avrebbe sbattuto contro un albero. Che sia questa la mia vera energia?Oppure i miei poteri reagiscono così perchè davvero il mio animo si sta contaminando?

Persa in questi pensieri non vidi l'attacco di Bakusaiga e , non riuscendo ad inalzare in tempo una barriera, mi prese in pieno scaraventandomi almeno a un chilomentro di distanza da Sesshomaru.

Mi alzai a fatica, la botta era stata decisamente forte , non credevo che potesse essere così forte un suo attacco, se solo non mi fossi distratta probabilmente non sarei in queste condizioni ora.

Approfittando del polverone inalzato, scoccai una freccia che andrò dritto a segno nel braccio di Sesshomaru, purificando la pelle e provocandogli un leggero dolore.

Risi soddisfatta, lo avevo colpito, ero capace di tenergli testa, non pensavo fosse possibile. La mia rabbia aumentò quando mi passò davanti la figura di Kagura che guardava Sesshomaru con occhi di supplica, ma come si era permessa quella demone di guardare in quel modo Sesshomaru!Non doveva farlo e Sesshomaru doveva ucciderla senza pietà: quando ero piccola quella donna ha cercato in tutti i modi di uccidermi, perchè risparmiarla, se non la uccideva lui, l'avrei fatto io con le mie stesse mani.

Ad un certo punto nel mio animo cambiò qualcosa, sentivo una sensazione oscura perforarmi il corpo, come se qualcosa dentro di me stesse entrando con prepotenza e cattiveria, sarà che forse il mio animo stia mutando.

Spaventata guardai a terra e vidi sotto le mie mani una pozza di sangue: le alzai lentamente e vidi che il sangue usciva a fiumi dalle mie mani , come se avessi ucciso qualcuno o come se qualcuno dall'interno stesse uccidendo me.

Sesshomaru mi vide e subito capì che qualcosa non andava in me ; cercava di avvicinarsi ma fra me e lui si formò una barriera talmente forte da non permettergli di sorpassarla e di aiutarmi.

Non riuscivo a sentire le sue parole, era come se stessi in un'ampolla, tutto era isolato e vedevo solo le sue labbra muoversi e i suoi pugni stringersi, forse era arrabbiato perchè aveva ragione , sono stata contaminata.

Nel mio cuore speravo con tutta me stessa che ci fosse un modo per uscire da quella barriera; le lacrime scendevano copiose sul mio viso e un forte dolore nel petto mi fece piegare ancora di più a terra.

Kagome..Aiutami.. pensai, solo lei poteva purificarmi, da sola non ci sarei sicuro riuscita. Ho tentato di prendere una freccia fra le mani ma appena la toccavo mi si spezzava.

Avevo bisogno di lei, solo di lei..

 

 

 

 

 

 

 

 

Mentre Kagome stava pulendo i panni al fiume, una scintilla le passò per la mente, come se qualcuno la stesse implorando di aiutarla. Tolse le mani da dentro al fiume e corse al villaggio a prendere arco e frecce.

-Inuyasha?Dove sei?- chiese Kagome guardandosi intorno.

-Signorina Kagome , Inuyasha è a lavoro con il monaco Miroku..- disse una ragazzina, aiutante di Kaede.

-Ah, grazie Kanami..- disse Kagome sorridendole dolcemente.

Inuyasha fa presto per favore... Pensò Kagome preoccupata, quell'aura non tendeva a scomparire e nel suo cuore sentiva che qualcuno era in pericolo, ma da sola non sarebbe potuta andare da nessuna parte, non sarebbe arrivata in tempo.

Chissà che cosa stava succedendo, era talmente forte quella sensazione che sembra quasi perforare la pelle e l'animo, doveva essere successo qualcosa di terribile.

Dopo buoni dieci minuti di attesa, arrivò Inuyasha con i sacchi di riso addosso, Miroku ultimamente stava facendo degli esorcismi per vari villaggi e si faceva pagare molto caro, dicendo di usare delle tecniche particolari, ma a dir la verità se non ci fosse Inuyasha con lui, non saprebbe nemmeno come difendersi da un demone liberato.

-Inuyasha!!- disse Kagome correndo verso di lui.

-Kagome che succede?Perchè hai quella faccia?- chiese Inuyasha preoccupato.

-Sento una presenza maligna , ho avuto un brutto presentimento, dobbiamo andare presto!- disse Kagome stringendo a se l'arco.

-Va bene ! Guidami tu..- disse Inuyasha prendendola sulle spalle- Certo che sei diventata pesante Kagome!-

-Ringrazia che ora non è il momento di picchiarti, muoviti, vai verso Est!- disse Kagome tirandogli le orecchie per quello che aveva detto.

Man mano che si avvicinavano all'aura maligna che era nell'aria,Inuyasha capì da dove potesse provenire tutta quella energia negativa.

-Kagome è oltre le nuvole..- disse Inuyasha annusando l'aria.

-Come è possibile, la sento arrivare anche io da li, ma come facciamo a varcare la barriera?- disse Kagome pensando ad una soluzione.

-Kagome scaglia una freccia e io con Tessaiga creerò lo spazio necessario per attraversare la barriera- disse Inuyasha preparando Tessaiga Rossa.

Kagome non se lo fece ripetere due volte e prendendo bene la mira , scagliò la freccia contro le nuvole e Inuyasha sferzò l'attacco con Tessaiga: in quel momento si aprì un varco enorme che li trascinò con la forza al suo interno.

Kagome si manteneva stretta ad Inuyasha senza lasciarlo neanche un secondo, non aveva paura, ormai non aveva paura di niente dopo tutte le battaglie che hanno combattuto insieme, ma percepì l'aura maligna farsi sempre più vicina finchè entrambi non vennero scaraventati su un prato immenso con un cielo che stava diventando nero come la notte.

La prima figura che Inuyasha vide fu Sesshomaru e subito capì che si trovavano al suo castello; poi dopo vide una grande barriera innalzata da me ,ma stavo soffrendo all'interno di essa e una nube scura mi stava distruggendo.

Kagome si alzò di scatto e appena mi vide , corse verso di me, impugnando una freccia sacra e scagliandola contro la barriera.

Alzai gli occhi e appena vidi Kagome, ringraziai i Kami che mi era venuta a salvare; la mia pelle era completamente lacerata e sentivo l'oscurità entrarmi dentro.

-Sesshomaru spostati!- disse Kagome scoccando le frecce- Rin sta tranquilla ti tirerò fuori da li!-

-Ka-Kagome ..- dissi con un filo di voce, sarei presto svenuta.

Inuyasha si avvicinò a Sesshomaru, chiedendo delle spiegazioni, ma senzza ricevere alcuna risposta, era troppo preoccupato per me tanto da guardarmi con degli occhi di supplica, ma non ero io a decidere se stare bene e far svanire tutto in quel momento, avevo perso il controllo di me stessa e se non mi fossi fermata avrei ucciso il mio demone.

Kagome scagliò un'ultima freccia che spezzò la barriera , ma mi colpì nel petto, facendomi cadere all'indietro; una forte luce ricoprì il mio corpo e vidi solo l'aura maligna uscire dalla mia pelle e dal mio cuore.

Percepì subito un senso di pace e di calma, sorrisi perchè ero finalmente sollevata e stavo bene , ma se non fosse stato per Kagome avrei rischiato sicuramente di morire.

Sesshomaru si avvicinò di corsa a me e mi prese fra le sue braccia, stringendomi forte.

-Rin , stai bene? Ti prego perdonami..- disse Sesshomaru baciandomi la fronte completamente sudata.

-Ka-Kagome grazie per ave-avermi purificato..- dissi guardando la mia migliore amica avvicinarsi al mio corpo.

-Rin dimmi cosa è successo..- disse Kagome accarezzandomi i capelli.

-Ecco vedi, mi sono arrabbiata con Sesshomaru per un motivo davvero assurdo, lo riconosco, sono stata una vera stupida Sesshomaru..- dissi guardando il mio demone non smettere di baciarmi la fronte- Poi abbiamo fatto un combattimento, per mia volontà, e mi sono arrabbiata tantissimo al punto di volerlo quasi uccidere- mi sentivo un verme, come ho potuto solo pensare a questo.

-E quindi stavi rischiando che il tuo cuore venisse contaminato dall'odio..- disse Inuyasha , venendo verso di noi. Mi limitai ad annuire.

-Rin tu sei una sacerdotessa, non dovresti pensare minimamente a queste cose, rischi sul serio di non farcela, per fortuna ho percepito subito l'aura maligna e sono corsa da te..- disse Kagome tranquillizzandomi.

-Io..- dissi prima di scoppiare in un pianto isterico fra le braccia di Sesshomaru.

Entrammo tutti dentro al castello e salimmo in camera di Sesshomaru, dove delicatamente fui messa sopra al letto mentre Kagome preparava un infuso purificatorio.

-Rin quello che stai per bere non ti piacerà, ma serve per completare la purificazione..- disse Kagome accarezzandomi la guancia.

-Non mi interessa se fa schifo, basta che ritorno in pace con me stessa..- dissi chiudendo gli occhi e stringendo la mano di Sesshomaru.

-Non farà solo schifo, ma sentirai anche dolore..- disse Kagome porgendomi l'infuso.

-Niente sarà più forte del dolore che ho provato quando ho solo pensato di voler uccidere Sesshomaru..- dissi bevendo l'infuso e chiudendo gli occhi.

Certo si che faceva schifo, ma per il momento non sentivo nessun tipo di dolore, se non un formicolio alle gambe. Piano piano il formicolio si trasformò in forti fitte per tutto il corpo, sentivo come se qualcuno mi stesse pugnalando ripetutamente senza fermarsi mai. Urlai, urlai tanto , non riuscivo a stare ferma tanto che stavo soffrendo, ma prima o poi doveva passare , ma più mi sfogavo più il dolore aumentava; delle lacrime scesero dai miei occhi e mi morsi violentemente il labbro, tanto da farlo sanguinare, tanto da non resistere.

Sesshomaru cercava di tenermi ferma in tutti i modi insieme a Kagome, mentre dal mio corpo continuava a uscire il miasma che mi stava mangiando da dentro.

Le mie unghie si conficcarono nelle coperte, stracciandole addirittura.

Avrei tanto voluto che questa tortura finisse il prima possibile, non resistevo più.

Sesshomaru, notando che non riuscivano a tenermi ferma, mi prese e mi strinse a lui, bloccandomi le braccia dietro alla sua schiena e le mie gambe con le sue.

Le mie unghie entrarono nella sua pelle, graffiandolo al punto di far uscire il sangue , e lo morsi sul collo , ma per fortuna non successe nulla, non avevo le zanne.

Dopo un'ora di tortura, il dolore piano piano tendeva a scemare, finchè non mi calmai del tutto e svenni fra le braccia di Sesshomaru, che continuava a coccolarmi nonostante l'avessi ferito.

Quando mi svegliai, vidi che ero ancora fra le braccia di Sesshomaru, ma le mie mani erano sporche del suo sangue, non era possibile, non l'avrò mica ucciso..

Mi allontanai di scatto da lui, spingendolo violentemente , e mettendomi in un angolo del letto guardai le mie mani con gli occhi sbarrati e terrorizzati.

-Rin, mi hai solo graffiato calmati..- disse Sesshomaru cercando di avvicinarsi .

-NO! NON TI AVVICINARE NON VOGLIO FARTI DEL MALE..- dissi urlando terrorizzata.

-Rin smettila, stavi soffrendo per questo mi hai graffiato, stavi soffrendo a causa mia..- disse Sesshomaru alzandosi dal letto e venendo vicino a me.

-Rin ora ti ho completamente purificata ma devo controllarti per un po di giorni..- disse Kagome sistemando gli infusi.

-Kagome resta qui, tu e Inuyasha dormirete nella stanza degli ospiti.- disse Sesshomaru non smettendo di stringermi a lui.

-Preferisco dormire fuori piuttosto che essere ospitato da te..- disse Inuyasha indignato.

-Inuyasha.. A CUCCIA!!- disse Kagome mandando Inuyasha a terra – Sesshomaru saremo felici di restare qui con voi..-

-Ma Kag..- non finì la frase che Kagome lo mandò di nuovo a cuccia.

Mi misi a ridere, la scena era davvero divertente e a Sesshomaru e Kagome non sfuggì questo particolare e , curiosi, osservarono i miei occhi.

Avevavo una strana luce , era la luce della purificazione e della purezza che era ritornata in me , ora che ero al sicuro niente avrebbe invaso di nuovo il mio cuore.

-Jaken!- tuonò Sesshomaru chiamando il suo servo.

Jaken arrivò in un batter d'occhio, certo che quando Sesshomaru lo chiamava era subito pronto davanti a lui.

-Porta Inuyasha e Kagome nella stanzadegli ospiti di fronte alla nostra, resteranno qui. Inuyasha fra mezz'ora ti voglio nel salone imperiale- disse Sesshomaru guardando Inuyasha seriamente.

-Tzè !- disse solo Inuyasha senza degnare di uno sguardo a suo fratello.

Jaken portò Inuyasha e Kagome nella loro stanza, lasciando me e Sesshomaru da soli; mi stavo talmente rilassando che mancava poco che mi sarei addormentata fra le braccia di Sesshomaru, ma la sua voce mi risvegliò.

-Rin, ho avuto paura per la prima volta nella mia vita, ti prometto che non succederà mai più, avevi un'aura demoniaca, sembravi me quando mi trasformo..-disse Sesshomaru accarezzandomi la testa dolcemente.

-Sesshomaru, perdona la mia rabbia nei tuoi confronti, non dovevo mettere in dubbio la tua fiducia e il tuo amore per me..- dissi beandomi di quel dolce tocco.

-Ti amo Rin , sei tutto per me e nulla si metterà fra di noi..- disse Sesshomaru facendomi stendere sotto di lui e dandomi un bacio a fior di labbra.

Nel momento in cui stavo cercando di approfondire il bacio, Sesshomaru mi bloccò, dicendo che non era il momento di strapazzarmi, ero abbastanza debilitata e avevo bisogno solo di riposare.

Mi bastava la sua presenza infondo, mi sentivo al sicuro così.

Intanto nella stanza di Kagome e Inuyasha, quest'ultimo stava mettendo il broncio perchè non sopportava l'idea di farsi ospitare dal fratello.

-Kagome perchè hai detto di si!..- disse Inuyasha sedendosi vicino alla finestra.

-Andiamo Inuyasha, lo stiamo facendo per Rin, ha bisogno di noi!- disse Kagome stendendosi sopra al letto- Certo che questo letto è proprio comodo!-

-Normale!Stiamo in un castello, che ti credi, comunque lo faccio solo per Rin, non sopporto di essere in debito con quel presuntuoso!- disse Inuyasha sbuffando sonoramente e mettendosi accanto a Kagome.

Kagome sapeva come farlo rilassare e incominciò ad accarezzargli le orecchie e allungandosi ai capelli; Inuyasha infatti faceva gli stessi versi che fanno i cani quando sono contenti e coccolati.

-Sei proprio un cane !- disse Kagome ridendo.

-Se osi lanciarmi di nuovo un bastoncino prendendomi in giro, te lo giuro che te la faccio passare amara..- disse Inuyasha mettendosi ancora più vicino a Kagome, stringendola a se.

Kagome sapeva benissimo che Inuyasha non sopportava far notare troppo la sua natura di cane , era troppo facile prenderlo in giro.

Rise dolcemente,notando la dolcezza del suo fidanzato: era raro che lui fosse così dolce con lei, è sempre stato un duro, un po come il fratello, ma cento volte più gentile sicuro.

Kagome ripensò al loro incontro: quando per la prima volta attraversò il pozzo e lo vide , con una freccia nel petto, su un albero.

Quello era il sigillo di Kykyo, la donna che Inuyasha amò molto tempo fa; se solo ripensava a tutte le volte che Inuyasha era scappato da Kykyo per proteggerla, un piccolo fastidio nel petto la intristiva tremendamente, ma alla fine tornava da lei ogni volta che era in pericolo.

Si amavano nonostante tutto, nonostante tutte le brutte esperienze vissute, nonostante le difficoltà.

Dolcemente prese il viso di Inuyasha fra le mani e gli diede un bacio gentile sulle labbra, abbracciandolo forte a se.

Inuyasha restò alquanto colpito dal gesto, ma subito rispose al bacio, coccolandola fra le sue forti braccia, troppe volte aveva rischiato di perderla, non doveva accadere di nuovo.

-Inuyasha secondo te troverete il segreto dell'immortalità?- chiese Kagome continuando a baciarlo.

-Lo troveremo Kagome , te lo prometto..- disse Inuyasha baciandole il collo e scendendo sempre più giù.

Dopo tutto Sesshomaru aveva detto mezz'ora, perchè non cogliere l'attimo.

Fecero l'amore dopo tanto tempo, entrambi si desideravano con voglia, con passione, tanto da abbracciarsi forte , come se entrambi si stessero sostenendo a vicenda.

L'amore è così, l'amore è anche essere uniti in tutto, anche nei vecchi ricordi, anche nelle cose che fanno male.

Kykyo per Inuyasha era solo un lontano ricordo, Kagome aveva occupato il suo cuore e lei sarebbe stata sua per sempre.

 

Mi svegliai completamente intontita, non riuscivo nemmeno ad aprire tanto gli occhi , avevo dolori ovunque e nemmeno le gambe riuscivo a muovere.

Girai la testa e trovai Kagome seduta al mio fianco mentre, dolcemente, mi accarezzava i capelli con le sue mani affusolate e candide.

Sorrisi, coccolata da quel gesto spontaneo che la mia migliore amica mi aveva rivolto, poi chiesi dove fosse Sesshomaru.

-Sesshomaru è giù con Inuyasha, stanno parlando..- disse Kagome stendendosi accanto a me sul letto.

-Parlano dell'immortalità, non è così?- chiesi e di tutta risposta Kagome annuì, poco convinta però della riuscita della missione.

-Per natura noi umani dobbiamo seguire un determinato ciclo..- disse Kagome improvvisamente.

-Io sono morta due volte, pensa tu, il mio ciclo è ormai sballato del tutto..- dissi sorridendo e Kagome incominciò a ridere.

-Sei stata fortunata Rin, sei potuta tornare in vita grazie a Sesshomaru..- fermai Kagome mettendole una mano sul petto.

-Ce la faranno Kagome, ne sono sicura..-

Kagome annuì di nuovo e lentamente chiuse gli occhi, stanchi di quella giornata frastornata; chiusi gli occhi anche io, tanto non avevo nulla da fare di così importante.

Sesshomaru fa che tutto vada bene.

 

 

 

 

 

 

 

 

Sesshomaru e Inuyasha si trovavano giù nel salone Imperiale, per discutere del loro prossimo viaggio ; la missione da compiere non era molto semplice, inoltrarsi nelle terre dell'ovest significava per alcuni andare in contro alla morte, ma essendo demoni probabilmente le possibilità di riuscita potevano essere maggiori.

Sesshomaru osservava il suo bicchiere con il vino nervosamente, non sapeva nemmeno lui come iniziare ad elaborare il piano e suo fratello Inuyasha non era da meno.

-Sesshomaru io direi di andare insieme a nostro padre!Lui prima controllava le terre dell'ovest, sa sicuramente come bisogna muoversi..- disse Inuyasha guardando il fratello.

-Non mi sembra giusto scomodare nostro padre per i nostri scopi!Troveremo sicuramente una soluzione..- disse Sesshomaru alzandosi dalla sedia e girando per il salone con il suo bicchiere fra le mani.

-Si dice che da quelle parti viva una sacerdotessa di nome Izumi e che questa sia capace di dare l'immortalità a ogni essere vivente, ma si dice che il prezzo da pagare sia abbastanza alto..- disse Inuyasha sfiorandosi la fronte con le dita.

-Niente sarà più alto della vita di Rin, posso rinunciare a tutto, ma non a lei!- disse Sesshomaru stringendo il bicchiere fra le sue mani, rischiando di spezzarlo in mille pezzi.

-Anche per me Kagome vale tanto, ma mi chiedo cosa mai possa chiedere in cambio una vecchia sacerdotessa..- disse Inuyasha buttando la testa all'indietro.

-Evidentemente creare qualcosa per l'immortalità richiede molte energie spirituali, forse vorrà in cambio del sangue di demone oppure non saprei che dirti..- disse Sesshomaru scuotendo la testa.

-Lo scopriremo dopodomani Sesshomaru, per il momento dobbiamo solo iniziare a prepararci mentalmente e fisicamente.- disse Inuyasha alzandosi dalla sedia e andando verso il fratello.

-Si dice che molti anni fa, un umano andò sul Monte Hatami da questa sacerdotessa , per avere l'immortalità di un demone. Questa lo accontentò ma in cambio gli chiese il suo sangue per portare a compimento il rito. Il sangue dell'umano venne contaminato durante la pratica spirituale e non essendo così forte da reggere il sangue demoniaco, morì..- disse Sesshomaru con gli occhi chiusi.

-Questo significa che dobbiamo portare Rin e Kagome con noi rischiando di farle uccidere?! No Sesshomaru ci sarà un altro modo..- disse Inuyasha preoccupato per le sorti di Kagome.

-Secondo te io non sono preoccupato per Rin? Porteremo in una boccetta il loro sangue , senza che loro rischino la vita viaggiando con noi e se c'è un altro modo per donarle l'immortalità allora ben venga..- disse Sesshomaru girandosi verso Inuyasha.

-Spero per te che le cose vadano per il verso giusto Sesshomaru..- disse Inuyasha uscendo da salone.

 

 

Sesshomaru era preoccupato per la sorte di Rin , non avrebbe mai sopportato l'idea di perderla di nuovo, non riusciva nemmeno ad immaginarlo.

Avrebbe trovato una soluzione meno drastica e dolorosa per donarle l'immortalità.

 

 

 

Rin piccola mia, non ti accadrà nulla, te lo prometto..

 

 

 

Eccomi qua!

Sarà così rischioso donare l'immortalità a Rin e Kagome?

Lo scoprirete nella prossima puntata!

 

 

A presto :)

   
 
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