Videogiochi > Minecraft
Segui la storia  |       
Autore: AndreMCPro    02/04/2016    2 recensioni
E se gli anime, i manga, i libri e i videogiochi non fossero pura fantasia? E se i creatori di tutti questi fossero stati ispirati da qualcos'altro? Immaginate: se esistono infiniti universi, non potrebbero essercene alcuni in cui tutte queste cose, che secondo noi sono frutto della fantasia, esistono davvero? Ma questo vale anche per le fanfiction, milioni di mondi paralleli a quelli delle opere originali.
E se vi siete inseriti nella vostra stessa storia? Ecco cosa è successo a me...
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Alternative Dimensions'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Alternative Dimensions
Il Diario della Profezia

Cap.52 Il folle piano - Evasione
 
Rapito, imbavagliato e incappucciato. La voce è a malapena distinguibile, ma il suo pensiero va alla parola “evasione”. La domanda è spontanea: di chi? E con chi dovrebbe farla? Ma ecco una prima risposta.
«Allora Ettore. sei pronto?» Massimo gli toglie il cappuccio. Lui sbarra gli occhi e nota un secondo uomo alle sue spalle, un ragazzo capelli lunghi fin sotto la spalla, ricci, castano chiaro con riflessi biondi. Altezza nella media, magro, occhi color nocciola, carnagione chiara e alcune lentiggini sulle guance. Sotto un mantello con cappuccio nasconde un’armatura in ferro, eccezion fatta per la corazza che è in diamante.
Massimo lo libera. «Perdona il colpo in testa e il rapimento, ma so con certezza che non avresti mai accettato quindi ho dovuto forzarti la mano. Ah, sì, lui è Davide, per gli amici Slash, ma adesso andiamo. Seth ci aspetta!»
Liberate le mane si toglie il bavaglio dalla bocca e subito risponde mentre si libera i piedi.
«E tu ti aspetti che faccia una cosa del genere andando così contro Spark a cuor leggero?»
«Beh, perché no? Il mio piano è perfetto, non ci scopriranno mai»
«Massimo, sveglia: sarai la prima persona che andranno a cercare! E mi spiace per il tuo nuovo amico ma ha scelto un pessimo momento per fare la tua conoscenza»
«Scusate ma io sono solo uno di passaggio e non c’entro niente con questa storia… Il qui presente mi ha pagato per aiutarlo in un trasporto ma non sapevo cosa ci fosse dietro il carro, credevo fossi merce…»
«Meglio per te, ragazzo. Saresti già in un mare di guai se non conoscessi il tuo socio…»
«Vorresti dire che non mi aiuterai?»
«No, te lo scordi. Non mi metto in mezzo»
Mentre risponde alla sua ultima domanda Massimo gli passa dietro con molta nonchalance e a tradimento gli sferra un colpo alla nuca, facendolo finire di nuovo a terra privo di sensi.
«Ma cosa fai? Un'altra botta del genere e lo ammazzi!»
«Tranquillo ha la pelle dura» E si abbassa per legarlo di nuovo. «Tornando a noi, quello che ha detto è vero… Non posso chiederti di aiutarmi, ma puoi comunque fare qualcosa per me. Portalo alla locanda “Il Cacciatore Ubriaco“. È fuori dalle mura, verso il sud della città. Fingi che sia ubriaco e mettilo seduto, per poi allontanarti per prendere qualcosa da bere. Ovviamente sparisci dalla circolazione… Daranno la colpa a me se sei bravo a non farti riconoscere, e va bene così» Tira poi fuori una sacca di monete da sotto il mantello. «Questo per il disturbo»
Davide guarda la sacca e ne sente il peso per poi controllare il contenuto. Massimo riprende: «Ho notato che non hai molto con te… con quelli la tua permanenza qui sarà un po’ più agiata. Se poi cerchi un lavoro passa per il nostro ufficio indagini e chiedi di me, ok?»
«Non mi conosci e sei così gentile? Perché?»
«Semplice, non aiutandomi non ti metti contro la legge. È un buon inizio, anche se adesso mi faceva comodo il contrario»
«Ma tu chi sei…?» Chiede il giovane, allibito.
«Davvero non lo sai? Sei proprio un forestiero allora… Beh, non preoccuparti, lo scoprirai presto. Poi starà a te decidere se sono una buona conoscenza o no» E si volta ridendo. Il giovane si ritrova Ettore di nuovo sul carretto, legato come un salame e ancora addormentato mentre Massimo se ne verso la villa di Spark per realizzare il suo folle piano.
 
Passa quasi tutta la notte e Massimo, essendo il progettista della villa, sa bene quali sono i punti ciechi e i passaggi segreti inseriti nel progetto, che nessuno conosce. Cosi facendo raggiunge le prigioni e sbucando dall’interno con passo felpato si avvicina alla guardia alla porta, voltata sul corridoio esterno, pronto a colpire.
«Buona notte!»  E gli sferra un colpo secco alla nuca tramortendola. Alla sua caduta a terra Seth si sveglia
«Che succede? Chi c’è là?»
«Calmo Seth, sono io. Sono venuto a tirarti fuori»
«Massimo, ma sei impazzito del tutto? Cosa ti dice il cervello?»
«Sei sicuro di volerlo sapere?» Gli risponde secco con un sorriso. Lui lo guarda preoccupato e accenna a un no con la testa.
«Bene, se ti fa stare più tranquillo questa fuga è un test per verificare la sicurezza delle prigioni e l’efficienza delle guardie»
«Sul serio?» Risponde lui, poco convinto.
«No, ma sarà la scusa che userò se ci beccano. Ho bisogno del tuo aiuto, mio fratello non è disponibile al momento»
Seth non comprende bene le intenzioni di Massimo, ma è costretto a seguirlo. Praticamente è costretto da mio fratello con la forza.
«Non finirà bene, questa storia, lo sai vero?»
«Devo parlare con una persona, e non posso dare spiegazioni… Ho provato a farti uscire in modi più… ortodossi… ma ormai non posso più rimandare»
«Con chi devi parlare?» Gli chiede Seth ancora più perplesso, ma lui lo ignora e gli fa’ strada verso l’uscita.
Aggirano il controllo di ronda di alcune guardie e approfittano delle ombre per nascondersi usando il mantello nero di Massimo. Ci mette una mezz’ora, ma poi finalmente raggiungono l’esterno della villa.
«Bene, ora possiamo procedere con la seconda parte del piano»
Seth lo guarda perplesso. Evadere dalla prigione per mio fratello è stato uno scherzo, e ancora non si spiega come abbia fatto ad entrare, ma quello che lo preoccupa di più e la seconda parte del piano che non conosce.
 
Una voce li fredda sul posto quando ormai avevano raggiunto il cancello di ingresso: «Dove vorreste andare voi due?»
«Cacchio ci ha beccati» Dice a bassa voce Massimo. «C-ciao Spark… bella nottata per fare una passeggiata vero? Avevo pensato di far fare una piccola passeggiata anche a…»
«Stai zitto» Ringhia Spark ammutolendolo. «Cosa c’è, non accetti un no come risposta e fai di testa tua?»
«Sì… Cioè no… Senti non posso spiegarti, non ora, ma ti devi fidare di me…»
«Fidarmi? Dovrei mettervi dentro entrambi e buttare la chiave, pezzo di idiota!»
«Puoi fare quello che vuoi con me, ma Seth è innocente questa volta! Ok, non è un santo, ma questa…»
«Ti ho detto: stai zitto» Di nuovo azzerato. Passano alcuni istanti prima che Spark riprenda a parlare.
«Ho ripensato a tutta questa faccenda, l’esperimento fallito e anche le corse clandestine che a quanto pare avete organizzato insieme» Seth fa un piccolo passo indietro e china leggermente la testa.
«Sì Seth, so tutto… Ma proprio tutto, compreso il fatto che tutti i proventi delle corse finivano in un fondo che aiuta le famiglie in difficoltà e tutte quelle situazioni particolari che il regno e quindi io non riesco a raggiungere o venirne a conoscenza. Per questo e per altri motivi avevo deciso proprio oggi di firmare il tuo rilascio, anche perché il tuo esperimento oltre a prosciugare qualche pozzo non ha creato danni strutturali alla città, quindi…»
I due ragazzi si guardano velocemente negli occhi e allargano le braccia attendendo la conclusone.
«Quindi ho deciso che, a patto che mi avvisiate sempre prima di fare qualche esperimento pericoloso, di lasciarvi andare e rinnovare i vostri permessi di azione in tutto il paese» Tira fuori un foglio dalle tasche. «Questa è l’ordine di rilascio… ma adesso ho tanta voglia di strapparlo»
In un lampo Massimo glielo toglie dalle mani e scompare fuori dal cancello con Seth con un solo grido: «Ordine eseguito Sire! Grazie!»
Spark sorpreso dalla velocità rimane a guardare la sua mano vuota e dopo qualche istante scuote la testa
«Potete uscire, adesso»
Da dietro la siepe escono fuori Ettore e Davide che si avvicinano al re.
«Mi scusi ma… perché li ha lasciati andare, Sire?» Chiede Davide perplesso.
«Avevo già deciso di farlo. Meritavano di finirla dentro di nuovo, ma quel Massimo e suo fratello sono persone particolari. Se Massimo ha forzato la mano fino a questo punto deve essere molto importante»
«Sì Spark, ma sappiamo anche un’altra cosa…»
«Lo so, Ettore…» Risponde Spark mettendo una mano sulla spalla del ragazzo. «….vuol dire guai in arrivo. Vai a svegliare Stefano, che si prepari a qualsiasi cosa… e speriamo che basti»
Ettore non perde tempo e si allontana di corsa per raggiungere la caserma e quindi Stefano.
«In quanto a te, ragazzo, hai fatto bene a venire da me. Non mi aspetto che tu capisca le mie decisioni, ma sappi che ho apprezzato quello che hai fatto. Tieni, prendi questo» Ed estrae un sacchetto di monete per darlo a Davide, che però rifiuta.
«Non posso accettare, Sire. Ho già molte monete che mi ha dato Massimo per tenere d’occhio Ettore, e non credo che sia giusto accettarne delle altre»
«Bene, lascia almeno che ti indichi un buon posto dove riposare questa notte. Mi auguro che tu abbia una buona permanenza in città, e se vorrai stabilirti qui ne sarò più che contento»
Dopo aver preso le indicazioni il giovane fa’ un mezzo inchino e va’ per la sua strada. In quanto a Spark... beh, nessuno sa cosa possa avere in mente mio fratello... non può fare altro che sperare che non sia niente di troppo pericoloso.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Minecraft / Vai alla pagina dell'autore: AndreMCPro