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Autore: VampireAddicted    02/04/2016    2 recensioni
"Si trovava ancora dentro la caverna ma piano piano stava riuscendo ad avvicinarsi al limite, alla salvezza, o almeno così sperava. Tutto dipendeva da quanti minuti di sole gli rimanessero, forse sarebbe riuscito a raggiungere gli altri se avesse corso abbastanza veloce. [...] Due di loro si staccarono appena percepita la presenza di qualcun altro nello spiazzale dove stavano banchettando, un uomo e una donna che in pochi istanti si avvicinarono evitando abilmente gli attacchi dei due."
La storia inizia alla fine di Shadow Kiss e analizza quello che potrebbe succedere se Rose fosse tornata indietro per salvare Dimitri aiutata da dei misteriosi nuovi personaggi.
Entrate e fatemi sapere cosa ne pensate ;)
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dimitri Belikov, Lissa Dragomir, Nuovo personaggio, Rose Hathaway, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 24


Arrivata in camera scelgo di usare il bagno per ultima, Lissa ha deciso di passare la notte con Christian quindi dovrò aspettare solo che Katya si addormenti prima di tirare fuori il diario e placare finalmente la mia curiosità.
Fortunatamente visto tutto l’alcol che ha ingerito non ci mette molto ad addormentarsi, decido di prendere il diario e chiudermi in bagno, in caso si svegli durante la notte.
 
“Proprietà privata di Miroslav Drozdov
Anni 1890-1891”
 
Rimango un po’ stupita a vedere quel nome, ero convinta che il diario fosse in effetti di Annika e non mi sarei di certo aspettata appartenesse ad un antico nobile. Mi rendo conto solo in questo momento che sto per invadere i pensieri più profondi di un uomo vissuto più di cento anni fa e oltre a sentirmi lievemente a disagio noto con sollievo che è in inglese visto che la corte reale era già stata spostata in America da un paio d’anni, mi chiedo però cosa abbia a che fare con quello che sta succedendo oggi e come abbia fatto Annika a venirne in possesso.
Decido comunque di andare avanti sperando che sia il testo stesso a darmi le risposte, le prime pagine parlano delle sue tristi giornate a seguito della morte del padre e leggo velocemente sperando che arrivi presto la parte interessante.
Il giorno dopo del funerale partecipò al suo primo consiglio reale dove sarebbe stato nominato principe Drozdov, alla fine della prolissa descrizione del cerimoniale accenna che il principe Voda è stato incaricato di spiegargli i meccanismi del consiglio e tutte le questioni di cui si stavano occupando al momento.

Le pagine successive sono più delle annotazioni su quello che gli è stato spiegato, per lo più questioni di etichetta e cosa gli sarebbe stato permesso o no nei suoi primi tempi come principe; leggo molto distrattamente questa parte desiderando che Annika avesse evidenziato o segnato le parti più importanti, non è un libro troppo grande ma tra il fatto che potrò leggerlo solo di notte e le faticose giornate che mi attendono il giorno dopo ci metterò più di quanto pensassi a finirlo.

Mi riconcentro nella lettura, finalmente ritorna allo stile sotto forma di diario che per quanto noioso è sempre meglio delle parti puramente politiche.
“Dopo una prima parte della giornata piena di informazioni io e il principe Voda ci troviamo a passeggiare nei giardini della corte, muovendoci verso la cattedrale. Il mio accompagnatore era silenzioso e non ero ancora riuscito a decifrare i suoi pensieri nel mio riguardo, era stato calmo e composto durante la spiegazione anche se una piccola parte del suo sguardo mi suggeriva che avrebbe preferito spendere il suo tempo in altri modi. Ci fermammo in una panchina vicino alle due grandi statue che erano state trasportate dalla vecchia corte.
-Immagino saprai la leggenda dietro queste due statue- mi chiese lui spezzando il silenzio creatosi, io annui in risposta, la leggenda narrava dei primi due sovrani del nostro popolo che erano riusciti a creare una vera e propria società civilizzata che non si dovesse più preoccupare degli umani se non per il proprio nutrimento.
-Ogni leggenda nasconde una storia, questa è una storia che è stata dimenticata e che solo le più alte sfere del nostro popolo hanno il privilegio di conoscere. I sovrani rappresentati in quelle statue erano vampiri che diedero in effetti vita alla nostra società, solo in un senso più letterale di quanto si possa pensare- le sue parole in quel momento mi confusero, per quanto non gradiamo molto il termine siamo tutti vampiri, creature costrette a nutrirsi del sangue degli umani per il loro sostentamento. Notando la mia confusione iniziò a spiegarsi meglio, mi espose la differenza tra i veri vampiri e noi: creature immortali della notte costrette a nascondersi nelle tenebre come i nostri strigoi ma assai più forti ed intelligenti e per questo doppiamente letali. Il suo racconto diventò più incredibile ogni minuto che passava, mi raccontò dell’esistenza di streghe che se trasformate in vampiri non solo mantenevano la loro magia ma accrescevano il loro potere anno dopo anno; era come se tutto ciò che sapevo del mondo fosse solo una parte della verità, tutto ciò che credevo solo leggenda, storie per spaventare i bambini, così dannatamente reali. Mi chiesi perché ci preoccupiamo dei normali strigoi quando queste creature assai più pericolose sono là fuori e neanche lo sappiamo, la risposta arrivò da lì a poco e fu la cosa più scioccante che mi potesse mai dire.
-Tornando alla leggenda da cui siamo partiti, il re era un vampiro e la regina una potente strega trasformata in vampiro e tutti i nostri antenati sono nati da un’unione del genere, siamo il prodotto tra la magia delle streghe e la forza e l’immortalità dei vampiri- appena finì di dirmi tale parole scoppiai a ridere pensando che questo fosse uno scherzo.”

Interrompo per un attimo la lettura, purtroppo con un umore ben più tetro, so per certo che non si tratta di uno scherzo o Annika non avrebbe avuto motivo di darmi questo diario e anche se questo pone più domande di quante ne risponde tutto inizia ad avere senso: Elizabeth aveva infondo detto che la loro razza era più antica, spiegherebbe perché sono più forti di qualunque strigoi e come mai hanno così tante abilità in comune: la compulsione, la lettura del pensiero, la magia nel caso di streghe trasformate in vampiro. Chissà quante delle streghe che si trovano qui a New Orleans sono in realtà vampiri che hanno vissuto per secoli accumulando poteri e conoscenze. Per la prima volta inizio a pensare che la nostra teoria sull’assorbimento dei poteri era completamente falsa, non hanno bisogno di assorbire i nostri poteri: ce li hanno già, molto probabilmente potenziati all’inverosimile.

Questo ovviamente non ha risposto a tutte le domande, per esempio non capisco come sia potuto rimanere un segreto ai più, così a lungo, o perché gli altri vampiri rapiscono così tanti moroi e soprattutto perché Elizabeth e Michal hanno bisogno di noi.
“Purtroppo tutto ciò era lontano dall’essere uno scherzo, lo sguardo gelido del principe Voda fermò immediatamente la mia ilarità e in quel momento le domande iniziarono ad assalirmi.
L’unica risposta che ottenni però fu un rimprovero per averlo interrotto, la sua storia infatti non era affatto finita.
-Ti ho raccontato come queste creature hanno creato la nostra società, una comunità pacifica, autosufficiente e integrata nel mondo degli umani. Dopo che i sovrani scacciarono i vampiri meno tolleranti si creò un impero prosperoso e pacifico che si pensa durò per secoli, un luogo dove le ingiustizie erano rare e tutti erano educati per l’eccellenza. All’interno del mondo sovrannaturale eravamo rispettati e temuti allo stesso tempo, si pensava che niente e nessuno avrebbe mai osato distruggere l’equilibrio formatosi, che anche se ci avessero provato avrebbero fallito. Si sbagliavano.
Furono proprio gli adorati e rispettati sovrani ad essere la rovina di questo regno, la potenza della regina Elizabeth che portò alla distruzione della società perfetta, macchiandola con il delitto peggiore che potesse mai commettere: la creazione degli strigoi-”.

Mi trattengo a malapena dall’urlare per la sorpresa, non so per cosa essere più scioccata: il fatto che Elizabeth è in realtà un’antica regina del popolo moroi, anzi per essere più precisa la prima regina, che è in parte responsabile per la creazione della razza moroi e la creatrice della nostra società? Oppure che lei è in effetti non solo una vampira, quindi già abbastanza oltre le nostre possibilità, ma pure una strega lasciando minime speranze di levarcela di torno? Per non parlare di questo ultimo dettaglio secondo il quale lei è responsabile della creazione degli strigoi, che poi quale persona sana di mente creerebbe mai gli strigoi?

I miei pensieri vengono interrotti quando Lissa bussa alla porta, mi rendo conto solo ora che è già giorno e non ho chiuso occhio nemmeno un minuto troppo presa dalla storia. Anche se a malincuore nascondo il diario in un cassetto del mobile che successivamente chiudo a chiave ed esco dal bagno.
-Già sveglia? - chiede sorpresa Lissa, il suo viso non è molto riposato quindi anche lei non deve aver dormito molto, anche se ha sicuramente passato la notte in attività più divertenti.
-Si ieri pomeriggio ho dormito un po’ quindi non ero troppo stanca, inoltre ieri ho passato tutta la giornata senza fare niente- rispondo iniziando a tirar fuori i vestiti, fortunatamente quello che le ho detto è vero quindi non sono troppo stanca, anche se ho la sensazione che non riuscirò a sopportare una giornata di allenamenti intensivi.
-Beata te io dormirei tranquillamente qualche altra ora- risponde lei con uno sbadiglio prima di entrare in bagno.
Finisco di vestirmi sforzandomi a non pensare a come Elizabeth abbia potuto creare gli strigoi, so che Annika è convinta che nessuno può leggermi nella mente e spero proprio sia vero ma per sicurezza dovrei evitare di pensarci, inoltre non devo fare intuire ai miei amici o a Dimitri che c’è qualcosa che non va.
-Pensi che si sveglierà in tempo o dovremo tirarla giù noi?- chiede Lissa appena esce dal bagno riferendosi a Katya ancora nel meglio del sonno.
-Temo la seconda, soprattutto dopo la sbornia di ieri- rispondo io cercando di svegliarla tirandole via le coperte.
-Lasciami in pace- esclama lei assonnata tenendosi strette le coperte, io tiro con più forza e finisco per farla cadere per terra insieme alle coperte, almeno questo sembra svegliarla.

Dopo un po’ usciamo per andare a colazione e noto con sollievo che un po’ tutti hanno l’aria assonnata, spero vivamente che gli allenamenti di oggi saranno più leggeri. Come al solito dopo colazione ci dividiamo e appena raggiungo la zona degli allenamenti capisco che mi ero solo illusa, l’istruttore di oggi è Michal ed è sempre stato il più duro di tutti finora, dubito che cambierà proprio oggi.
Come compagno di allenamenti mi capita Eddie e sono felice di poter passare un po’ di tempo con lui come i vecchi tempi, gli sforzi di questo mese hanno sicuramente funzionato e riesco a vincere il primo round per un pelo. Continuiamo così per il resto della giornata, intervallati dagli esercizi specifici di Michal; alla fine siamo pari e gli propongo un ultimo scontro veloce come spareggio.
Una piccola parte di me lo fa perché meno tempo ho a pranzo per vuotare il sacco su quello che ho letto nel diario più possibilità ho che riesco effettivamente a tenerlo segreto. Non sarebbe un problema se non fosse una notizia così importante, questo cambia tutte le nostre ipotesi e di conseguenza cambierebbe la nostra strategia.
Alla fine vinco io e ci avviamo insieme scherzando verso la sala mensa. Trovo che la strategia migliore è quella di riempirmi la bocca di cibo, fortunatamente non sembra strano visto che è più o meno quello che faccio sempre.
Appena finiamo tutti mi alzo avviandomi verso il campo degli allenamenti come sempre, ma vengo fermata da Lissa.
-Dove vai? Oggi abbiamo la lezione teorica insieme- mi ricorda e mi do della scema da sola, almeno così non tornerò esausta e magari riuscirò anche a dormire un po’ se si rivela noiosa quanto penso.
Appena entrati nel teatro che usiamo per le lezioni comuni ci sediamo in fondo e aspettiamo che l’insegnante arrivi chiacchierando tra di noi, poco prima che inizia la lezione Dimitri si siede alla mia destra, gli sorrido e quasi istintivamente mi avvicino a lui approfittando di essere in ultima fila in una stanza semibuia.

La lezione sarebbe in teoria interessante, tratta delle migliori strategie da attuare contro i vampiri ma chi la sta tenendo mi distrae non poco. Sorprendentemente si tratta di Elizabeth in persona, non aveva mai partecipato attivamente alle lezioni o agli allenamenti e ovviamente ha scelto proprio oggi per iniziare a fare il contrario.
Più la guardo e più non riesco a capire quale sia veramente il suo scopo, evidentemente malgrado i buoni inizi deve avere pensato che i moroi erano suoi nemici o non avrebbe avuto motivo per creare gli strigoi; quello che non riesco a capire è perché chiedere il nostro aiuto ora, se quello che ho letto è vero dovrebbe essere potentissima, non vedo cosa un paio di vampiri possono fare contro di lei.
-Tutto bene Roza? - le parole di Dimitri interrompono i miei pensieri, dovrei essere fiera: sono durata poco più di dieci minuti in sua presenza senza fargli notare nulla; incolpo Elizabeth e i suoi piani insensati per questo anche se molto più probabilmente la ragione è che mi conosce fin troppo bene.
-Si, solo non ho dormito molto bene stanotte, continuavo a pensare alla faccenda di mio padre- rispondo cercando di sembrare sincera, odio mentirgli, anche se so che non c’è alternativa, e sfortunatamente non sono molto brava a farlo.
-La prossima volta vieni da me, potrebbe aiutarti sfogarti- risponde lui anche se non sembra troppo convinto della mia risposta, neanche a dirlo la sua risposta perfetta mi fa sentire anche peggio ma cerco di ignorarlo e rispondere prima di insospettirlo ulteriormente.
-Posso pensare a qualcos’altro che mi aiuterebbe- gli sussurro nell’orecchio ottenendo uno sguardo malizioso ma non fa in tempo a rispondere che rovino il momento con uno sbadiglio, sembra che la mia notte insonne stia iniziando a farsi sentire.
-Vieni qui, dormi un po’- risponde lui semplicemente facendomi segno di appoggiarmi alla sua spalla.
-No, dovrei ascoltare la lezione; per una volta Elizabeth sta dicendo qualcosa di utile, non posso perdere l’occasione-.
-Ti farò un riassunto dopo, tanto sono sicuro che non stavi ascoltando molto prima- risponde lui e come dargli torto, decido che dormire è più produttivo di continuare a tormentarmi con Elizabeth e accetto il suo invito con un sorriso; lui mi stringe a lui con un braccio sulla spalla e mi addormento quasi subito.

Note:
Eccomi qui con questo capitolo, arrivato entro la settimana come promesso. Sono davvero curiosa di sapere cosa ne pensate, in questo capitolo si scopre la prima parte delle rivelazioni di Annika e spero davvero di non avervi deluso. Il prossimo capitolo probabilmente non arriverà altrettanto velocemente perché non l'ho ancora completato ma ho le idee abbastanza chiare sia per questo che per il prossimo quindi spero di non metterci molto a scriverlo.
Aspetto vostri commenti ;D
VampireAddicted


 
   
 
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