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Autore: animedoro    03/04/2016    3 recensioni
Coppie: KuroKen, KuroTsuki, LevKen, accenni BokuAka, LevYaku e TsukiYama.
Kuroo e Kenma sono sempre stati amici, fin da piccoli: tra di loro c'è sempre stato qualcosa di forte e se non si trattasse di semplice amicizia?
Qui vedremo come un rapporto di compagni di squadra può diventare un qualcosa di ancora più superiore, ovvero amore, ma si sa l'amore non è mai così semplice e questo quindi comporta fine o inizio, dipenderà solo da come il cuore batte per l'anima opposta.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kei Tsukishima, Koutaro Bokuto, Kozune Kenma, Lev Haiba, Tetsurou Kuroo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno dopo era domenica, la Nekoma aveva allenamenti la mattina e i ragazzi già si trovavano in palestra.
Quella mattina tutti guardavano Kenma e Lev in modo strano, il primo proprio non capiva perché, mentre il secondo girava per la palestra con la testa bassa scappando dagli occhi dei tutti, Kenma compreso, rosso in volto.
In tutto questo si sentivano addosso dei mormorii e delle occhiate particolari che non passarono inosservati al coach che fu costretto a intervenire svariate volte per rimettere tutti in riga.
 
Dopo gli allenamenti, tutti se ne andarono subito, dando gomitate e pacche a Kenma e a Lev e quando il setter volle sapere dal suo ragazzo cosa stesse succedendo, lui si dileguò agitato più veloce della luce, farfugliando un “Non lo so!”
Così rimasero negli spogliatoi solo Kuroo e Kenma. Tra i due calò un silenzio davvero pesante, fin quando non parlò Kuroo.
 
“Oggi in palestra c’è stato parecchio baccano eh?”
“Già, non so neanche il perché”
“Ah no? Allora lascia che ti dia un indizio, dietro al tuo collo vedo un bel succhiotto” e dopo quella frase Kenma agitato si avvicinò allo specchio dello spogliatoio e spostandosi appena i capelli dal collo vide una chiazza rossa, un succhiotto e appena lo vide ricordò la sera prima arrossendo di bottò.
Adesso capiva cosa era successo quella mattina, i compagni avevano visto quella chiazza e avevano sparlato su lui e Lev, cosa assolutamente imbarazzante.
“Vi siete divertiti ieri sera vedo” continuò Kuroo sistemando la sua borsa, assottigliando gli occhi e guardando Kenma con la coda dell’occhio.
“Non abbiamo fatto niente” rispose invece Kenma, cercando di calmarsi, avvicinandosi alla sua borsa, ma non fece in tempo a metterci mano che si sentì tirare per il colletto della tuta e sbattere su un muro.
 
“Ahia!” esclamò dopo aver sbattuto la testa.
 “Ora basta Kenma!!” urlò d’un tratto Kuroo con sguardo furente, stringendo le mani intorno ai polsi di Kenma che adesso si trovavano vicino alla sua testa , facendolo spaventare poiché  non lo aveva mai visto così.
“Non mentirmi!”
“Non ti sto mentendo… non l’abbiamo fatto… e poi perché dovrei giustificarmi, tu stai con Tsukishima” farfugliò Kenma tremante.
Kuroo strinse i denti, “Hai ragione” questo fece saltare il setter che abbassò la testa ferito.
Lo aveva sempre saputo che lui stava con il numero 11 della Karasuno, ma sentirlo dire proprio dalla sua bocca lo aveva distrutto, Kuroo vedendolo lo richiamò.
“Ascoltami! Sono stato, adesso non più, quel bacio che ci siamo dati alla gita e che hai visto, era un bacio che avevo chiesto io per capire cosa mi stesse succedendo dentro.
Tsukishima mi aveva lasciato prima di ritornare a Tokyo dopo il corso di allenamento e io mi sentivo distrutto, ma poi mi sono risollevato perché l’emozioni, la relazione che avevo con lui era solo uno svago, curiosità e questo l’ho capito dopo esser tornato ai giorni di sempre, aver combattuto alle gare, dove noi tutti abbiamo sorriso e pianto, non capendo però la nascita di questa osservazione.
Il perché era semplice, ma me ne sono accorto solo ieri sera quando ho visto dalla finestra la tua stanza vuota e buia.
La persona che veramente ha preso il mio cuore sei tu Kenma!”
 
Dopo aver sentito tutto quel discorso, quella verità sputata così apertamente, Kenma non poté che restare spiazzato.
Non ci credeva, non poteva essere possibile, Kuroo lo amava, ma ormai era troppo tardi.
“Mi dispiace… ma io sto con Lev adesso” disse a bassa voce, più per convincere se stesso che per altro.
“Tu lo ami?” domandò Kuroo.
“I-io ci sto bene insieme, mi fa sorridere, stare tranquillo… si mi piace”
“Questo non è amore Kenma, è rifugiarsi, scappare” quellla frase colpì molto Kenma tanto da fargli alzare lo sguardo, incontrando quello severo del compagno che lo perforava.
“Tu mi ami, vero?” si avvicinò Kuroo.
“Eh? N-no”
“Non mentirmi” ancora di più.
“Io sto con Lev, amo lui”
A quel punto Kuroo non resistette più e baciò Kenma.
Fu prima un bacio posato, poi ci infilò la lingua prepotente, facendo divenire quel bacio più spinto, cosa che lasciò Kenma bloccato.
Nessuno lo aveva baciato così, doveva essere Lev a farlo, no? Stavano insieme loro, no?
Ma allora perché si sentiva il cuore battere come mai successo prima?
Sentiva come se il cuore che correva all’impazzata, potesse fermarsi da un momento o l’altro e sentiva il cuore emanare calore per tutto il corpo, nell’intento di scioglierlo, come lava bollente.
Con Lev non aveva provato questo sentimento e lo faceva preoccupare, così con quelle forse che cacciava solo per necessità, Kenma spinse via Kuroo, dandogli poi uno schiaffo.
Ci fu silenzio, fin quando Kenma non realizzò cosa aveva fatto.
“K-Kuroo… scusa io… ma non hai avuto rispetto per Lev…”
“Allora tu? Lo inganni dicendogli che lo ami, non è anche questo mancanza di rispetto?” Kuroo con quella domanda scioccò Kenma così tanto che quasi gli vennero le lacrime agli occhi.
Non credeva di stare ingannando Lev, insomma stavano bene insieme,  si divertivano, ma perché si sentiva in colpa?
 
Non sopportando più quella situazione, decise di andarsene, così prese la borsa e quando mise mano alla maniglia della porta, venne di nuovo fermato da Kuroo che si appoggiò alla sua schiena con il petto.
“Kenma, davvero non vuoi più parlarmi e stare vicino a me?
Siamo sempre stati inseparabili, sin da piccoli, pure quando avevamo litigato quella volta perché io avevo vinto a quel livello che tanto volevi vincerlo tu.
Kenma, io sono all’ultimo anno… fra poco finisce la scuola… e sai questo cosa significa, vero?” a quell’affermazione, Kenma sbarrò gli occhi.
Si era completamente dimenticato che a breve Kuroo si sarebbe diplomato e sarebbe dunque andato all’università e per conseguenza si sarebbe allontanato da lui.
“A maggior ragione non posso stare ancora vicino a te, soffrirei ancora di più, dobbiamo crescere Kuroo…” dicendo ciò, Kenma se ne andò, lasciando un Kuroo più che sofferente, spezzato
 
Se due gatti non collaborano per cacciare, non potranno mai prendere quella materia prima per vivere.
 
 
 
 
 
Angolo autrice!
Salve gente!!
Questo 9 capitolo è bello forte wuff, non uccidetemi per questa violenza, era necessario!!
Cosa ne pensate? Fatemelo sapere ;3
Alla prossima!!
By animedoro<3
  
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