Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: BeJames    03/04/2016    3 recensioni
Dopo l'incidente di cinque anni fa, cento giocatori rimangono nuovamente bloccati in Sword Art Online; l'unico modo per uscirne è completare il gioco ma, attenzione... Qui si muore per davvero.
Tra gli imprigionati ci sono Sanji, Nami, Gray e Juvia: due pirati e due maghi che si incontreranno, stringeranno legami, condivideranno dolori. Obiettivo primario: terminare il gioco e tornare al mondo reale sani e salvi...
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Nami, Sanji | Coppie: Sanji/Nami
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 3

Nami deglutì, stringendo il Climattack tra le mani; non c'era nulla che potesse fare contro quella donna e lei non sembrava per niente intenzionata a lasciarla scappare. Erano stati quei due giocatori ad attaccarli per primi, era una sciocca a pensare che li avrebbero lasciati andare senza essere stati sconfitti. Doveva combattere. Doveva vincere.
«Fatti sotto». Anche se le sembrava impossibile.
Juvia sorrise e iniziò a manipolare delle bolle tra le mani, mentre in sottofondo un rumore di acqua corrente poco rassicurante iniziava a farsi sentire.
«Juvia è pronta quando vuoi, Nami-san».
Un brivido percorse la schiena di Nami. «Come sai il mio nome?».
«Una maga non rivela mai i suoi segreti», le disse, spostando una ciocca di capelli dalle spalle. «In guardia!».

 

«Ice Make: Hammer.
«Diable Jamble: Poele a Frite Spectre!».
Gray atterrò pochi metri più in la del suo avversario, respirando forte mentre osservava il vapore che si alzava dai rimasugli della sua ultima creazione di ghiaccio. Dannazione. Finchè quel maledetto aveva una gamba incandescente ricoperta di fiamme sarebbe riuscito a bloccare tutti i suoi attacchi. Non pensava di trovarsi di fronte un mago del fuoco, e non pensava neanche di trovare altri maghi all'interno del gioco! Questo scombinava parecchio i suoi programmi. Doveva fare in fretta e doveva riuscire a catturare Sanji Vinsmoke... Oppure sarebbero stati guai, sia per lui che per Juvia.
E io non ti lascerò morire qui, Juvia.
«Non sei affatto male, Sanji», gli disse quando si ritrovarono di nuovo faccia a faccia. «Non avrei mai creduto di trovare un altro mago in questo schifo di gioco».
Sanji inarcò il sopracciglio lasciato visibile dai folti capelli biondi, riprendendo fiato. «Come diavolo fai a sapere il mio nome? E non so a cosa tu ti riferisca, ma io non sono un mago».
Non era un mago? Non era possibile, stava bluffando: solo la magia sarebbe stata in grado di far prendere fuoco ad una gamba e lasciarla intatta una volta finita la fiammata. Gray cercò di calmarsi, convincendosi che se quel tipo stava cercando di ingannarlo voleva dire che anche lui si trovava in difficoltà... E lui doveva ancora iniziare a fare sul serio.
«Tieniti pronto, biondino!». Gray si gonfiò i polmoni, per poi liberare dalla gola un potente respiro di ghiaccio. «Hyouma no Gekiko*!».
«Merda!».Sanji si lanciò di lato appena in tempo per schivare il colpo, venendo sbalzato qualche metro più in là dalla potenza dell'attacco del mago di ghiaccio; si nascose dietro un cespuglio ed iniziò a tossire convulsamente, cercando di riprendere a respirare normalmente.
Si metteva male. Quel mago era decisamente più forte di tutte le persone che aveva incontrato fino a quel momento e, come se non bastasse, aveva ancora la spalla ferita e non riusciva ad usare la sua spada. Era sicuro che le tecniche che utilizzava nel mondo reale gli sarebbero bastate, ma si sbagliava: quello era un giocatore diverso. Non solo era forte, aveva una determinazione che superava quella di tutti gli altri mercenari che avevano incontrato... Voleva proteggere qualcuno? Forse quella donna che stava affrontando Nami? Non gli importava. Anche la sua motivazione era forte: da quel maledetto giorno aveva giurato che avrebbe protetto Nami con tutto sé stesso, ancora di più di quanto non facesse nel mondo reale, e l'avrebbe riportata a casa, a qualunque costo. Prese un profondo respiro e uscì dal suo nascondiglio, preparandosi a ricevere il suo avversario.
Tempo qualche secondo e Gray apparve di fronte a lui, tenendo in mano un elaborato arco di ghiaccio violaceo, di colore diverso rispetto a quello che gli aveva visto creare durante il combattimento.
«Non volevo farti troppo male, ma a quanto pare non ho altra scelta», gli disse Gray, tendendo l'arco all'indietro per scoccare la freccia. «Sappi solo che non è una questione personale, amico».
Sanji inspirò profondamente. «Questo farà un po' male, sia a te che a me. Neanche io lo faccio per una questione personale, amico, ma c'è una persona che devo proteggere. Non posso permettermi di morire, non ancora!».
«Arco della Distruzione del Demone di Ghiaccio
«Hell Memories!».
Appena Gray scoccò la freccia, congelando tutto ciò che stava intorno per la potenza del colpo, Sanji si ricoprì interamente di fiamme, schivando l'attacco e sciogliendo una parte dell'arma; si avvicinò a Gray ad una velocità disumana e lo colpì con tutta la forza che gli era rimasta, scaraventandolo qualche metro più in là. Per un attimo, lesse nei suoi occhi la disperazione di chi sa di essere stato sconfitto.
Juvia... Mi dispiace!
Quando Sanji si avvicinò all'avversario e lo vide svenuto e annerito dalle bruciature sospirò, ritraendo pian piano le fiamme che lo avvolgevano. Poi, si accasciò a terra esausto.

 

Juvia e Nami furono distratte da un forte rumore, come di esplosione; una luce mista tra viola e rosso le accecò, obbligandole a coprirsi gli occhi.
«Ma cosa succede?!». Sanji-kun!
«GRAY-SAMA!». Juvia si portò entrambe le mani alla bocca e urlò il nome di quello che doveva essere il suo compagno.
Nami si voltò e vide Sanji, in ginocchio a terra, in parte al ragazzo che li aveva attaccati insieme alla sua avversaria, palesemente sconfitto.
«Sanji-kun!».Nami seguì Juvia, che era corsa nella loro direzione, inginocchiandosi accanto al ragazzo che era stato sconfitto dal cuoco.
Nami si avvicinò a Sanji e lo aiutò ad alzarsi, passandosi un braccio dietro al collo e sostenendolo. «Stai bene, Sanji-kun?».
Lui sorrise come un ebete, annunendo. «Certo, luce dei miei occhi ~».
«Sei tutto ammaccato», constatò lei infastidita. «Lo sai che non devi usare tecniche così potenti qua dentro! Qua siamo fatti di particelle, non è il tuo vero corpo».
«Lo so. Scusami», le disse ancora, sorridendo appena. «Me la sono vista brutta con quel tipo».
Nami diresse per un attimo lo sguardo ai due ragazzi che li avevano attaccati: Juvia teneva stretto Gray, come se volesse proteggerlo da loro e da chiunque osasse toccarlo; lui non era cosciente e la sua barra dei punti vita continuava a scendere vorticosamente. Non ce l'avrebbe fatta se fosse andato avanti così.
«Gray-sama, riprenditi! Ti prego!», gli disse Juvia, scuotendolo appena. «E' tutta colpa di Juvia. Doveva essere più forte! Doveva aiutarti!».
Sanji si morse il labbro: quei due giocatori gli sembravano lo specchio di lui e Nami; uno specchio un po' diverso, forse, ma sempre uno specchio. Mosse il dito in aria velocemente e aprì il loro inventario, selezionando la pozione per ricaricare i punti vita; quel ragazzo stava morendo, invece loro potevano cavarsela anche senza.
Con l'aiuto di Nami, Sanji si avvicinò con cautela a Juvia, porgendole la pozione.
«S-Sanji-kun?». Nami osservò la scena esterrefatta.
«Prendila, signorina», disse Sanji a Juvia.
La maga dell'acqua strinse ancora di più Gray a sé, fissandoli entrambi con occhi arrabbiati e pieni di lacrime.
«E' una pozione per i punti vita», le spiegò Sanji con un sorriso. «Se gliela farai bere si salverà».
Juvia lo fissò per qualche attimo incredula. Poi avvicinò la mano tremante a quella di Sanji, afferrando la boccetta con incertezza. La fissò per qualche secondo, poi la avvicinò alle labbra di Gray e gliela fece bere, sospirando di sollievo man mano che la sua barra tornava ad essere verde. «Grazie...» sussurrò la maga dell'acqua, con le lacrime agli occhi. «GRAZIE, SANJI-SAN!», urlò poi, sperando che lui la potesse sentire nonostante si fossero già allontanati.
Sanji alzò la mano in segno di assenso, sorridendo tra sé e sé.
«Quella era una delle nostre due pozioni...» gli disse Nami, che lo stava ancora aiutando a camminare. «Lo sai, vero? Ora ce ne rimane solo una».
«Lo so, Nami-san... Mi dispiace tant-».
«Shh», lo zittì lei con un sorriso. «Quando ti comporti così mi fai tornare la speranza. Sei stato proprio bravo».
Sanji sorrise a sua volta, arrossendo a dismisura.
«N-NAMI-SWAN! ~».

______________________________________________
*Rancore del demone di ghiaccio.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: BeJames