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Autore: Faraxdipanda    02/04/2009    1 recensioni
Ecco la seconda serie della mia prima e unica fanfic, Farax! ^^
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Sorpresa
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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5_A metà strada

Arrivati in cima alla scalinata, si presentava la quarta casa. Aveva una base a croce greca e su ogni lato vi era un colonnato. Al centro una torretta con guglie a cuspidi.

Farax e Milo proseguirono l’uno dietro l’altro, all’interno della casa del Cancro. L’interno era buio, e non si avvertiva il cosmo del custode, il Cavaliere d’Oro del Cancro. Ma ciò che colpì Farax fu il nauseante odore di luogo chiuso e non arieggiato e putrefazione, anche se non riusciva ad individuarne la causa.

-Mi è stato detto che il Cavaliere del Cancro si è diretto in Sicilia, suo luogo d’origine, dove segue l’addestramento a cavaliere di un ragazzo di origine greco-giapponese- disse Milo –non potrò farne la conoscenza neanche questa volta, ma di certo non me ne dispiaccio.-

-Il motivo?!- chiese Farax, serio e concentrato.

-Dicono che abbia gusti strani in fatto di decorazioni della casa di cui è custode, anche se in realtà non pare ci sia niente di strano, oltre questo odore nauseabondo che sembra provenga direttamente dalla Bocca dell’Inferno. D’altronde è la stessa sensazione che avverto ogni volta che passo di qua.-

°E’ lo stesso odore che ho sentito sul monte Wutaishan, nella lotta contro il male. Non riesco a calmarmi, eppure sembra sia tutto tranquillo°  pensò Farax.

Il suo cuore riuscì a rallentare i battiti quando scorse la luce del Sole provenire da fuori attraverso l’uscita, e accelerò il passo, quasi a mettersi al pari di Milo.

La quarta casa era superata, e un silenzioso sospiro di sollievo attraversò Farax. Ora toccava alla quinta, anch’essa incustodita. Quella del Leone era molto simile alla prima casa del Montone d’Oro. La scalinata alla base dell’entrata era dominata da una stata di Leone in pietra per lato, e come le altre case, sul timpano era rappresentato il simbolo del segno zodiacale corrispondete.

Milo e Farax varcarono la soglia, e proseguirono verso l’uscita, velocemente e senza indugi, purtroppo una casa senza custode era come un edificio vuoto, senza il calore del cosmo d’oro di cavaliere.

Erano a metà della salita, e alle 11 il Sole iniziava a farsi caldo. Guardando di fronte a se stesso, Farax potè scorgere in alto la casa della Vergine, ma ciò che lo colpì furono due chiome di alberi verde scuro svettare sul retro della casa.

-Maestro, la casa della Vergine ha un giardino annesso?-

-Che occhio acuto che hai. Ebbene si; chiuso da una pesantissima porta con un fiore di loto scolpito sopra, il prato fiorito dietro la sesta casa è un luogo di somma quiete, ove solo al Cavaliere d’Oro della Vergine è consentito entrarvi, colui cioè che è considerato l’uomo più vicino a Dio. Ma non è l’unica casa che ha un giardino, lo vedrai in seguito.

Giunti davanti all’entrata della Casa della Vergine, Farax potè ammirare l’architettura di quell’edificio. Come tutti i templi, le colonne erano di ordine dorico, e la pietra, seppur antica, era ancora forte e intrisa del cosmo del custode della casa.

Ogni tempio, oltre al simbolo del segno zodiacale corrispondente riportato sul timpano, aveva un particolare che lo contraddistingueva: in questo caso, la casa della Vergine aveva sul fronte, ai lati dell’entrata, due statue di figure femminili.

Da qui Farax potè scorgere meglio anche il paesaggio dei dintorni: l’arena dei Tornei, i dormitori, e specialmente la Meridiana dello Zodiaco. Dall’altezza a cui erano, poteva scorgere poco al di sopra, la decorazione del piano inferiore a quello dei quadranti della Meridiana: a sorreggere l’ultima sezione della torre vi era un perimetro di statue di donna nello stile delle Cariatidi dell’Acropoli di Atene, fra le cui sagome filtrava il Sole creando affascinanti giochi di luci e ombre.

Farax era soprappensiero; finora non ci aveva riflettuto, ma Shaka della Vergine era il cavaliere che stava allenando sua sorella Faith, per conquistare l’Armatura d’Argento della Zebra, come Kamyu dell’Acquario era il cavaliere che stava allenando Hope, per l’Armatura d’Argento della Tigre Artica. Se però Shaka e Kamyu erano al Santuario, significava che il loro addestramento era terminato. Ma ce l’avevano fatta a conquistare le Armature? Farax era preoccupato, ma al momento non poteva fare niente.

Milo attese qualche secondo, poi proseguì, con il rumore metallico che i gambali producevano al contatto con la pietra. Farax percepì con la coda dell'occhio il movimento di Milo, e così anch'egli proseguì, lasciando da parte la sua preoccupazione, entrando nella casa della Vergine.

Appena dentro, Farax avvertì immediatamente il cosmo del Cavaliere d'Oro della Vergine. Era forte, potente e dominante, ma non ostile, bensì calmo e accogliente.

Avanzando all'interno della struttura, arrivarono al centro della casa, dove Shaka si trovava seduto, a gambe incrociate, occhi chiusi, in meditazione.

-Benvenuti nella casa della Vergine, Cavalieri.- proferì Shaka -Milo, il tuo allievo, sebbene appena investito cavaliere, ha un cosmo straordinario, degno della qualifica di Cavaliere d'Argento ed erede dello Scorpione.-

Mentre parlava, Shaka aveva mantenuto gli occhi chiusi ed il viso solenne, ma le sue parole erano sincere ed elogiative.

-La ringrazio- rispose Farax mentre osservava l'uomo che si trovava di fronte a se. I suoi capelli tenuti sciolti  senza elmo, erano biondi e lunghi; la sua pelle chiara; la sua armatura dorata compatta, con due coprispalla composti a fasce e al centro della cintura una gemma rosso sangue.

-Procedete pure, il Grande Sacerdote vi attende.-

-Grazie Shaka, a presto.- disse Milo, oltrepassando il Cavaliere d'Oro della Vergine.

Farax stava per fare lo stesso, quando qualosa lo bloccò. Shaka con il suo cosmo fermò i movimenti del corpo del ragazzo e parlandogli attraverso il pensiero disse:

-°Ho percepito il tuo cosmo quando hai ricevuto l'investitura in Cina. Quando la cerimonia sarà finita, concedimi un pò del tuo tempo, e rimani a scambiare due parole in questa casa. Voglio parlarti anche di tua sorella, molto dotata anche lei°-

La stretta di Shaka, a cui Farax non aveva minimamente fatto opposizione, si sciolse, e lui proseguì dietro Milo, senza dire una parola. Il tutto era durato mezza frazione di secondo, anche se gli era sembrato un'eternità, e Milo non si era accorto di niente.

Arrivando all'uscita, Farax si sentì più leggero; le parole di Shaka avevano dissolto tutti i suoi dubbi su sua sorella Faith, che sicuramente stava bene.

Ciò che lo aveva colpito fu il fatto che il cavaliere d'oro avesse percepito il suo cosmo, il giorno della battaglia contro il Male sul monte Wutaishan.

La scalinata successiva venne superata in un batter d'occhio, e Milo e Farax si ritrovarono di fronte la casa della Bilancia.

  
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