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Autore: mati1999    04/04/2016    1 recensioni
-Diglielo- esclamò la ragazza entrando nella stanza e mettendosi di fronte al ragazzo seduto sul divano, intento a leggere chissà cosa dei suoi libri "noiosi e saputelli" a detta di Zack. Quest'ultimo entrò nella stanza e si posizionò accanto a lei guardandola male. L'interpellato alzò lo sguardo. Poi sbuffò.
-Dire cosa a chi?- chiese, anche se aveva il presentimento di saperlo già.
-Dire a Zack che ho ragione- rispose ovvia
Genere: Angst, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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-Oh andiamo per piacere?- chiesi speranzosa ma come le altre venti volte che lo avevo chiesto Fury scosse il capo
-Daiii. Per piacere per piacere per piacere per piacere- continuai
-No-
-Per piacere- provai un'ultima volta. Lui mi guardò tanto male
-Ok, scusa. Bastava dire di no- dissi. Lui alzò gli occhi, pardon l'occhio, al cielo e io mi allontanai dalla grande stanza. Beh, come dice il detto chi fa da sé fa per tre quindi... Entrai furtiva in uno dei magazzini e presi un uniforme, ci aggiunsi un cappellino e poi me lo calai bene sulla fronte, legai i capelli in una treccia laterale e mi diressi dove avevo visto avevano portato il prigioniero. Arrivata trovai due agenti che mi guardarono dubbiosi. 
-Lei non può stare qui, e non può passare- disse uno. Io alzai il berretto per far sì che i miei occhi incrociassero i loro
-Oh sì che posso. Invece voi non potete. Sparite- dissi con voce melliflua. Loro come in trans se ne andarono ripetendo "Noi non possiamo stare qua". Già questo trucchetto era molto divertente. Mi concessi un sorrisetto vittorioso per poi entrare nella stanza. La prima cosa che pensai fu tipo "oh ma quello è Loki?". Okay se dobbiamo essere sinceri la prima cosa che pensai davvero fu "oh cazzo, ma non ci vedo nulla", poi notando la persona nella gabbia circolare pensai quello che ho detto prima. Arrivai silenziosamente alle spalle e aspettai in attesa mi notasse. Alla fine si girò e mi vide. Se fu sorpreso non lo diede a vedere, alzò solamente un sopracciglio per un attimo, poi ricompose la sua maschera di indifferenza
-Ora lo S.H.I.E.L.D manda anche ragazzini?- chiese annoiato. Lo ammetto, ci misi un po' per comprendere le sue parole, ma appena capii
-Ehi, non lo dire più!- esclamai
-Cosa, che sei una ragazzina?- chiese sarcastico
-Oh no, quello puoi dirlo, è vero, ho solo 17 anni. Intendevo dire che lavoro per lo S.H.I.E.L.D, insomma, non sono caduta così in basso- dissi incrociando le braccia al petto. Stavolta lui non nascose la sua sorpresa
-Che è? Una nuova tattica?-
-No no, mi era stato proibito di venire qua, perciò ci sono venuta- affermai sicura della mia logica
-E perché?- chiese 
-Non lo so. Mi stavo annoiando e volevo creare casino. Così ho pensato, perché non chiedere al migliore?- raccontai. Vidi sul suo volto un sorrisetto. Lo imitai
-Però mio fratello era occupato così ho pensato di creare casino venendo qua- dissi sorridendo. Lui perse il sorriso.
-Allora, già che sono qua parliamo. Ti va?- gli chiesi
-No- 
-Perfetto, cominciamo con una semplice domanda. Perché?- chiesi tornado seria
-Perché cosa?- chiese
-Perché uccidi? Perché hai preso degli agenti e degli scienziati? Perché vuoi conquistare la Terra?- esclamai aumentando sempre di più il volume della mia voce fino ad arrivare a urlare e sbattere la mano sul vetro della cella. Mi riscossi. Non mi ero neanche accorta di essere avanzata. Feci un passo indietro e chiusi la mano in un pugno ma non abbassai lo sguardo. Il dio fece un sorriso cattivo
-Allora è per questo che sei qui? Perché cerchi di capirmi? O addirittura di trovare risposte. Perché non vuoi che il tuo pianeta sia in pericolo? Beh ragazzina non puoi salvare Midgard, ormai è condannata. Non puoi fare nulla- disse piano continuando a sorridere. Strinsi le labbra per poi concedermi un sorriso anche io.
-Non che tu abbia fatto molto no? In fondo sei chiuso in una cella, in un velivolo enorme e molto in alto, circondato da agenti con ogni tipo di arma, molte non ancora testate che aspettano solo una testa di cazzo come te che provi a scappare, e dagli Avengers. Il tuo scettro è nelle loro mani. E tu speri ancora di riuscire nella tua impresa?- chiesi
 
-Cosa diavolo sta facendo quella stupida ragazza? Le avevo detto che non poteva neanche avvicinarsi a quella stanza. E perché quegli agenti continuano a ripetere che non possono stare davanti alla cella?- tuonò un Fury piuttosto arrabbiato
-Temo che mia sorella si sia fatta prendere la mano con il suo giochetto- ammise Zach ma sorridendo
-Mat sa quello che fa- disse Nox sicuro continuando a vedere le immagini che la telecamera nella cella di Loki tramettevano. Tutti gli Avengers erano lì più Fury, la Hill e Coulson.
-Devo andare a prenderla signore?- chiese la Vedova Nera
-No. Se Loki ti vede arrivare e prendere quella ragazza crederà che non siamo neanche riusciti ad impedire a una ragazzina di entrare in una stanza- rispose il direttore
-Voi non siete riusciti a impedire ad una ragazzina di entrare in una stanza- sottolineò Zach, poi vedendo gli sguardi che gli altri lanciarono alzò le spalle e chiuse la bocca
-Appena esce la voglio davanti a me- disse Fury prima di uscire e tornare nella sala principale
-La vostra amica l'ha combinata grossa stavolta- concluse il capitano. Nox distolse un attimo lo sguardo dalle telecamere 
-Mat sa quello che fa- ripeté la seconda volta. Poi i suoi occhi tornarono sul monitor
 
-Non sei neanche un dio vero. Giusto?- ripresi subito senza lasciargli il tempo per replicare
-Sei un gigante di ghiaccio che gli altri tuoi simili non hanno voluto. Abbandonato. Accolto da una famiglia che poi tanto accogliente con te non era. Dimmi sto sbagliando? Che poi tanto gigante non sembri- dissi. Lui strinse gli occhi e sbatté la mano sul vetro come avevo fatto io
-Tu non sai niente di me e della mia vita. NIENTE!- urlò 
-Però ho azzeccato. Nessuno ti vuole. E il piccolo bimbo aveva bisogno di attirare l'attenzione e quale modo migliore di attaccare il pianeta che tuo fratello tanto adora- continuai sicura
-Pardon, fratellastro. Alla fine non sei così grandioso. Magari è per questo che Odino non ti vuole dare la corona. Non ne sei degno, non solo per le tue origini, ma perché non sei in grado di governare, per niente- dissi
-BASTA!- urlò di nuovo
-Ti hanno mai detto che il miglior modo per governare e conquistare è di acquistare la fiducia delle persone? Quelli di là, che ora ci stanno ascoltando e vedendo, sono considerati degli eroi dalla maggior parte delle persone. E sai cosa fa la gente per gli eroi che proteggono le città? Tutto, fa di tutto per loro. Non ti sarebbe stato più facile fare l'eroe? E poi prendere il potere che gli stessi umani ti avrebbero donato?- continuai
-La parte dell'eroe non fa per me- disse a denti stretti
-Beh, se è per questo neanche quella del sovrano. Diciamo che fai schifo ad entrambi- non mi feci scoraggiare
-Tu non capisci. Stai qua a criticarmi quando non sai neanche per chi lavori. Pensi davvero che questa cella sia stata fatta per me? E quando vi servirà e sarà occupata?- chiese guardando la telecamera. Scoppiai a ridere e non smisi per un bel po'
-No fammi capire. Il tuo grande piano era di farti catturare e poi scatenare l'alter ego di un dottore che ora si trova qua. Fattelo dire come piano fa pena- chiesi ancora ridendo
-Beh, sono un gigante di ghiaccio, ora faccio la parte del mostro- disse facendo un sorriso da psicopatico
-Il tuo essere un gigante di ghiaccio non fa di te un mostro. L'aver ucciso ottanta persone in due giorni ti rende un mostro. Il voler governare un pianeta non tuo con la forza ti rende un mostro. L'aver fatto male a tuo padre ti rende un mostro. Non, essere un gigante di ghiaccio. Hai scelto tu di essere così. Ora raccogli ciò che hai seminato. Ma non dire che è per via delle tue origini, perché neanche tu ci credi, nessuno lo fa- risposi guardandolo negli occhi. Poi mi guardai l'orologio. 
-Beh, si è fatto tardi. Ci si vede- alzai la mano in segno di saluto e uscì dalla stanza. Fuori mi aspettava Natasha Romanoff con le braccia incrociate e uno sguardo omicida. 
-Heilà, come va?- chiesi con un sorriso. Lei mi prese un braccio e cominciò a trascinarmi con sé
-Ahio ahio. Fai piano. Hei- la richiamai imprecando ad ogni passo che mi faceva fare
-Considerati fortunata che Fury mi abbia detto di portarti da lui senza una pallottola fra gli occhi- mi disse minacciosa
-Fatto. Ora che mi sono considerata fortunata, puoi gentilmente lasciare il mio braccio e sfogare la tua indole aggressiva-omicida su qualcun altro? Grazie- dissi levando la sua mano dal mio braccio. Lei non lo rimise così pensai fosse tutto a posto. Lo pensai fino a che cinque secondi dopo non mi prese per un orecchio e mi fece attraversare tutto l'Hellincar
-Ahio. Fai male- dissi alla fine quando mi ebbe lasciata davanti a Fury e a tutti gli altri. Mi massaggiai l'orecchio leso, parecchio leso.
-Te lo hanno mai detto che sei manesca?- domandai
-Un sacco di volte- rispose lei senza scomporsi
-Qualcuno mi ha gentilmente detto che voleva parlarmi- dissi rivolta a Fury con il mio solito tono e la solita faccia da schiaffi. Mio fratello sorrise e anche Nox anche se meno apertamente.
-Si esatto. Mi sembrava di averti detto di non andare nella stanza, correggimi si sbaglio- disse sarcastico
-Oh no. Tutto giusto- dissi sempre sorridendo 
-E tu ci sei andata lo stesso- disse 
-Corretto anche questo- 
-Allora perché sei andata nella cella dove ti avevo detto di non andare? Chi ti ha dato il permesso?- chiese
-La Hill- risposi sicura subito e indicandola con il dito
-Cosa? Non è vero signore. Non le mai detto una cosa del genere- si difese subito lei
-Le credo- disse Fury continuando a guardare me. Io invece fissai la Hill stranita
-Come? Non ha forse detto che per farmi venire avrebbe dovuto fare di tutto?- chiesi
-Con questo?- si aggiunse alla conversazione Tony Stark
-Si, è vero- rispose lei
-E non è vero che io ho detto che non sarei stata sotto il comando di nessuno?-
-Si è vero ma...- ma la interruppi
-E non è vero che le ho chiesto di fare a modo mio?- chiesi ancora
-Ma...- cominciò
-Risponda alla domando agente Hill- ordinò Fury
-Solo a me sembra di essere in Law and Order?- chiese mio fratello mentre seduto mangiava popcorn
-Si è vero- rispose la Hill abbassando il capo
-Bene signore, non ho altre domande- annunciai sedendomi e fregando qualche popcorn a mio fratello. Nox mi guardò alzando un sopracciglio.
-Hill, non aveva l'autorizzazione a promettere una cosa del genere- si infuriò il direttore
-Ma come? È stato lei a dirmi di reclutarli ad ogni costo perché gli Avengers altrimenti non avrebbero mai vinto- rispose per la prima volta a tono la Hill
-Oh, noi che c'entriamo?- iniziò Steve
-Niente. Non c'entrate niente- disse ancora Fury. Ma gli Avengers non accettarono questa risposta e cominciarono a urlarsi contro, anche fra loro. Dopo un po' mi stufai. Come squadra direi che facciamo abbastanza schifo pensai. Feci un cenno a mio fratello che mise le mani davanti alla bocca e urlò, e dico urlò davvero, come se la sua voce fosse amplificata anche cento volte 
-FINITELA!- Tutti si zittirono e ci guardarono
-Complimenti- feci battendo le mani
-Questo era un test, e lo avete tutti brillantemente fallito- dissi guardando loro negli occhi uno a uno. Loro ricambiarono lo sguardo straniti, persino Fury
-Vi siete resi conto che invece che accanirvi contro la vera nemica di questa discussione- cominciò Nox indicandomi -ve le siete date fra voi, dove nessuno aveva colpe. Erano tutte parole dette da Mat eppure nessuno ha accusato lei. È facile manipolare parole e discorsi. Come avete potuto notare lo spirito di squadra che ci sarebbe dovuto essere, beh, non c'è. Mi spiegate come cazzo vogliamo vincere una guerra se non riusciamo neanche a fare una conversazione civile per risolvere un problema tra noi?- urlò arrabbiato il mio amico
-Avevi ragione Mat. Non saremmo dovuti venire qua. Aiutare chi non vuole aiuto perché si crede così tanto superiore. Ma chi me lo ha fatto fare?- continuò guardando malissimo tutti i presenti nella stanza. Poi uscì veloce. Fra noi calò il silenzio. Stavo per dire qualcosa ma all' improvviso ci fu uno scoppio e uno scossone.
-Metti l'armatura- disse Steve a Tony. Quello annuì e uscirono dalla stanza. Mi girai verso mio fratello e insieme seguimmo il capitano e Iron Man. Un motore era andato. Quello vicino alle stanze
-NOX- urlai con tutte le forze che avevo. Mi fratello mi tenne stretta a sé impedendomi di andare dalla parte delle fiamme. Urlai ancora e ancora e mio fratello nascose la faccia nel mio collo senza lasciarmi andare. Sentì del bagnato sul mio viso e toccandomi mi accorsi che stavo piangendo. Mi girai verso Zach. Anche lui aveva le gote bagnate. Anche lui stava piangendo. Mi strinse forte e mi rigirai verso le fiamme.
-NOX- urlai un'altra volta
Questo era solo l'inizio
 
 
 
Ecco il nuovo capitolo. Non ho ancora ricevuto nessuna recensione e un po' mi dispiace. Ve lo chiedo per favore. Solo una piccina piccina per vedere cosa ne pensate e se dovrei cambiare qualcosa. Io aggiornerò quando avrò letto almeno due recensioni. Va bene? Me lo fate questo favore di recensire?
In ogni caso alla prossima, si spera 😄
  
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