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Autore: Tessie_chan    05/04/2016    2 recensioni
Mi chiamo Aithusa Duchannes Kuruta, e non sono una ragazza come le altre. Sono una Maga, una Guardiana, e il mio unico scopo è proteggere gli umani,o come li chiamamo noi, i Mortali, dai demoni, dai Rinnegati e da tutto ciò che di oscuro e malvagio ci sia a questo mondo. Oggi ormai ho quasi vent'anni, sono trascorsi dieci anni dal giorno in cui ho perso quasi tutta la mia famiglia nell'attacco al popolo dei Kuruta, e sono sul punto di realizzare il mio destino: affrontare la Brigata dell'Illusione, e fare finalmente giustizia.
E' quasi come una roulette russa. Sto per giocarmi il tutto per tutto, potrei vincere e essere finalmente una donna libera, oppure potrei perdere e morire, abbandonando così tutte le persone che amo al loro destino.
La mia storia comincia cinque anni fa, dal mio esame per diventare Hunter. Perchè è in quell'occasione che ho incontrato le persone che hanno stravolto la mia vita.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Killua Zaoldyeck, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Accidenti, quel tunnel sembrava non finire mai.
Non che Aithusa fosse stanca, ma cominciava ad annoiarsi; a quanto pareva quella corsa non era destinata a finire tanto presto.
Molti partecipanti erano crollati per strada a causa della stanchezza. Aithusa era dispiaciuta per loro, e in condizioni normali si sarebbe fermata ad aiutarli, ma suo fratello ancora non si era accorto della sua presenza, e lei sperava che continuasse così il più a lungo possibile.
D'altro canto, se crollavano solo per qualche ora di corsa, forse era meglio che l'esame per loro finisse così. Facevano una magra figura, ma almeno ne uscivano senza rimetterci la pelle.
Aithusa cercò Kurapika con lo sguardo: stava correndo una decina di metri davanti a lei, in compagnia del bambino e del uomo con cui sembrava aver fatto amicizia, e sembrava stessero battibeccando fra di loro. La ragazzina ridacchiò sotto i baffi.
<< Leorio guarda! Gli altri partecipanti sembrano tutti fantastici! >> disse il ragazzino con i capelli neri.
<< Ma figurati Gon! A me non sembrano niente di che! E poi la cosa importante è superare l'esame, e non credo proprio che questi rammolliti ne siano in grado! >>
<< Smettetela di dire stupidaggini! E poi guardate che parlando disperdete solo energia! >> li rimproverò Kurapika.
Ci risiamo. Il solito saputello da enciclopedia. Aithusa alzò gli occhi al cielo.
Dopo un po' la Maga notò che il ragazzino con i capelli bianchi si era avvicinato al terzetto, e aveva cominciato a parlare con loro. Aithusa non poteva fare a meno di studiarlo: continuava a sembrare annoiato, ma c'era una punta di vivacità in quella voce apparentemente atona. Era affascinante, a modo suo, come può esserlo osservare un gigantesco icerberg.
Aithusa si arrovellava: ma dove diavolo poteva averlo incontrato quel tipo? Perchè l'aveva già visto, non aveva più dubbi. Le sembrava così familiare.. era una sensazione strana. 
Era attirata da lui, ma non come se lui fosse una calamita. No, piuttosto... come se lui, sotto la sua maschera annoiata e fredda, nascondesse il mondo intero in tutta la sua varietà e bellezza.
 Che stupidaggini. Stava decisamente svalvolando. Neanche lo conosceva.
<< Leorio! Che ti è successo?! Ti senti male? >>
 Fu come se avesse ricevuto uno schiaffo.  Era così immersa nei propri pensieri che non si era neanche accorta che non solo si erano fermati, ma che li aveva addirittura superati! 
Aithusa si fermò a sua volta, nascondendosi nell'ombra per ascoltare. I ragazzi erano radunati in cerchio intorno all'uomo che si chiamava Leorio, che stava letteralmente agonizzando sdraiato per terra. Poverino, sembrava completamente esausto.
<< Leorio, che succede? Parla, dì qualcosa! >> esclamò Gon preoccupato.
L'uomo, che stava cercando di riprendere fiato, riuscì a farfugliare << Ragazzi, andate avanti senza di me. Io non ce la faccio più, mi arrendo. >>
<< Non esiste! Noi non ce ne andiamo senza di te! >>
Aithusa non potè fare a meno di sorridere. Che bambino adorabile.
<< Gon ha ragione. Neanch'io me la sento di andare avanti lasciandoti qui >> disse Kurapika.
<< E allora che facciamo? Non credo proprio che questo vecchio riuscirà a rialzarsi! >> disse con noncuranza il ragazzo con i capelli bianchi.
"Ma che razza di schifoso..." pensò Aithusa.
<< Mi dispiace Killua. Stai perdendo tempo per colpa nostra >> fece Gon dispiaciuto.
"Ah allora è così che ti chiami. Be' congratulazioni, hai vinto il premio come bastardo dell'anno!"
<< Cosa possiamo fare? >> gemette Gon, in preda allo sconforto. 
Aithusa sospirò rassegnata. Non voleva che suo fratello la scoprisse, ma era evidente che non sarebbero andati via senza Leorio, e lei non poteva lasciarli indietro.
Così, preparandosi allo scontro imminente, uscì dall'oscurità e si avvicinò ai quattro amici.
<< Posso esservi utile? >>
Angolo autrice: Ed eccovi il quarto capitolo! Finora non ha recensito nessuno, per favore fatemi sapere che ne pensate! pleaseee *kiss 
   
 
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