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Autore: emma95    05/04/2016    2 recensioni
Klaroline - AU!
Dal primo capitolo: "Caroline aveva anche lasciato il suo promettente lavoro di organizzatrice del personale nell’azienda di proprietà di Tyler e aveva finalmente coronato il suo vero sogno. Essere una giornalista!. Certo per ora si occupava solo di una rubrica minore, “La posta del cuore” in cui doveva leggere e dispensare consigli sulle faccende di cuore, lei! Lei che aveva la vita sentimentale più piatta del pavimento!"
Caroline Forbes, giornalista in erba vedrà la sua vita cambiare dopo un "normale" incontro nella fioreria in cui lavora... riuscirà a resistere agli occhi blu e a all'accento inglese del nuovo arrivato?
Forse no. Sicuramente no. Perchè si sa l'ultimo amore è per sempre!
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bonnie Bennett, Caroline Forbes, Damon Salvatore, Klaus, Un po' tutti | Coppie: Caroline/Tyler, Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“Eccoti qui dal sogno mio. Eccoti in mezzo ai fiori. Eccoti folle d’amore. Eccoti su di me. Eccoti in mezzo ai fiori…”
 
.Mango.
 
Novembre 2014

Bip…Bip…Bip-bip…bip
Caroline a quel fastidioso rumore non riuscì a soffocare un gemito infastidito. Allungò la mano  alla cieca per spegnere quel suono e dopo svariati tentativi, riuscì a schiacciare il pulsante Off e mettere finalmente a tacere quel ronzio. Apri gli occhi piano piano, cercando di abituarsi alla luce accecante che inondava la stanza. Ancora immersa nelle calde e pregiate lenzuola rosa pastello, uno dei suoi ultimi acquisti nelle sue sessione di shopping disperato, Caroline emise un lungo sospiro. La sveglia aveva interrotto un sogno fantastico. Aveva risalito con cura le scale sotto gli occhi ammirati di tutto il pubblico, e una volta sul palco una cascata di fili oro luccicanti l’aveva rapita mentre stringeva stretto al petto il premio Pulitzer, che aveva appena vinto. Caroline sbatté le palpebre e si libero dalla coltre di coperte, rimanendo comunque pigramente sdraiata sul materasso. La sua mente già completamente sveglia cominciò ad elaborare subito tutto quello che doveva fare quella mattina, una sorta di scaletta mentale.                                                         
Punto primo: alzati da quel letto e renditi possibilmente presentabile.                               
Punto secondo: fai colazione “occhio a rispettare la dieta sul frigo”  e leggi la posta.                                                                                                                                             
Punto terzo: trovati un uomooooo…..                                                                                            

Ok, forse il terzo punto era da cancellare…ma la sua mente, o meglio la sua irritante e quanto mai schietta vocina interiore esprimeva dopotutto solo quello che era un suo desiderio. Trovare un uomo e vincere il premio, ecco i suoi due sogni preferiti…magari sarebbe diventati realtà tutti e due! Con rinnovato ottimismo si alzò dal letto, gettando malamente le coperte da parte e stiracchiando le braccia e la schiena. Canticchiando un motivetto senza senso, si diresse verso il bagno, fortunatamente libero dato che Elena quella mattina era di turno in ospedale, pronta ad eseguire meticolosamente il suo trattamento di bellezza. Trattamento di bellezza da lei stessa pianificato e inventato alla brillante età di 14 anni. Doccia, scrub, ginnastica facciale, crema idratante, ecc. Un’ora più tardi una quanto mai splendida e radiosa Caroline Forbes sorseggia lentamente il suo thè caldo con una goccia di miele, seduta sullo sgabello della penisola mentre legge le mail che intasano la sua casella di posta. 96 nuove mail. Accidenti, oggi non avrà tempo da perdere. Dovrà rispondere a tutte. Caroline  si mordicchiò il labbro inferiore indecisa su quale aprire per prima, a caso cliccò sullo schermo. Il messaggio era di una certa April Young.

Mittente: April Young
Destinatario: La posta del cuore
Oggetto: Ho un disperato bisogno di aiuto!
Ciao direttore/direttrice della rubrica “La posta del cuore”,                                             
Sono April, una giovane studentessa di 24 anni. Studio psicologia, mi interessa molto il campo della psicologia anormale e tutti i relativi casi.  Studiando questa materia ho per così dire sviluppato una certa empatia verso gli altri, li ascolto e cerco di capirne i sentimenti. Ma il mio problema non è questo, o almeno non solo. Sono fidanzata con un uomo, Shane. Un tipo un po’ particolare ma mi ha corteggiata per tanto tempo e ora ne sono innamorata. Shane è da un po’ di tempo che è strano, vuole che lasci l’università, vuole sposarmi ma l’altro giorno ho scoperto che da qualche mese mi tradisce con la nostra vicina di casa, una ragazza di neanche 18 anni Davina. Io lo amo e la sua possessività mi piace ma sono disperata, se mi vuole perché va a letto con un’altra? Non so che fare, è forse colpa mia?, spero che lei possa aiutarmi.

Con affetto, una disperata April .
 
Caroline chiuse con un colpo secco il portatile. Con stizza gettò la scodella con ancora il thè, ormai freddo, nel lavandino. April si ritrovava in una brutta situazione. Il fidanzato la tradiva e lei se ne disperava dandosi addirittura la colpa. Era inaccettabile. Le parole di quella ragazza le ricordavano il brutto periodo che aveva passato lei stessa quasi un anno fa. Si, perché la qui presente Caroline Forbes, reginetta del ballo per due anni di seguito, capitano delle Cheerleader, presidentessa del Consiglio Studenti e di altri 15 gruppi minori, studentessa brillante –diplomata e laureata con il massimo dei voti- ben un anno prima era stata poco elegantemente scaricata dal suo amatissimo e storico fidanzato. Il suo primo e unico amore. Lui era stato il primo, il primo bacio, la prima volta, la sua prima cotta. Con lui, Caroline aveva pianificato tutto il suo futuro. Laurearsi, sposarsi nella chiesetta del loro paesino natale e fare due figli, un maschio Richard e una femmina Emily. Due bimbetti dai boccoli biondi e gli occhi scuri come il padre. Caroline aveva perfino già trovato la casa perfetta, leggermente fuori città, con il portico bianco, le aiuole fiorite, il dondolo…era tutto semplicemente fantastico ma poi come nel più banale dei film era rientrata a casa prima da loro e aveva trovato lui-il suo primo amore- avvinghiato ad una biondona tutta curve mezzi nudi nel letto. Il loro letto, quello che Caroline aveva personalmente scelto con i decori in ottone. Se ci ripensava adesso, a distanza le veniva quasi da ridere. Lui concentratissimo nello spogliare la biondona-la sua segretaria personale- non si era nemmeno accorto di lei e Caroline paralizzata li sulla porta. Non sapeva nemmeno lei con quale forza, ma aveva tirato fuori il cellulare e scattato una bella foto ricordo del momento e se ne era andata, il tutto senza disturbare i due amanti. Dopo il dolore, le lacrime e i pianti che erano susseguiti nei giorni successivi era emersa la rabbia e la voglia di vendetta. Memorabili erano stati i volantini sparsi per la città che lei aiutata dalle sue amiche aveva fatto e appeso. Sul parabrezza di ogni macchina di Atlanta, sui muri, nei negozi il volantino con la tanto bella foto e la scritta molto efficace “Sei solo un porco…” aveva riscosso un successo inaudito. Il suo ormai ex-fidanzato Tyler, si chiama così, furibondo l’aveva subito aggredita verbalmente e lei per tutta risposta si era portata via dalla “loro” casa tutto ciò che era suo! Memorabile era stato vedere lui gonfio e livido di rabbia cercare di staccare tutti i volantini. Cosa poteva mai consigliare ad April? Lascia il tuo fidanzato e fai anche tu dei volantini? Non poteva decidere per lei, dopotutto il tradimento di Tyler con la segretaria non era certo il primo che Caroline doveva sopportare. Quando si erano conosciuti al liceo, Tyler era il classico playboy e lei da giovane donna innamorata aveva letteralmente sorvolato su tutte le sue scappatelle ripetendo a sé stessa e tutti quelli che le andavano contro che alla fine Tyler tornava sempre e solo da lei. Sciocca e ingenua romantica. Quando avevano iniziato il College erano rimasti separati per mesi, lei ad Atlanta e lui a New York. Quella volta era stato lui stesso a confessarle di essersi invaghito di un’altra, una certa Hayley, una sensuale mora dagli occhi da gatta morta che Caroline aveva visto solo in foto. Ma anche quella volta, Caroline aveva chiuso gli occhi e aveva scusato il suo comportamento giustificandolo con la lontananza e aveva mantenuto vivo il loro rapporto, impegnandosi ad essere più presente, più bella e più disponibile. Caroline per difendere lui e il loro amore, aveva litigato con le sue amiche più e più volte. Sciocca e ingenua. Ma quando l’aveva visto con i suoi occhi mentre si faceva quella lì, era crollato tutto. I suoi piani, il suo futuro, la sua vita e il suo cuore si era spezzato. Solo l’amicizia l’aveva salvata, Elena e Bonnie non l’avrebbero mai abbandonata o tradita. Ecco perché dopo aver lasciato la casa in cui stava con Tyler, si era stabilita nell’appartamento di Elena. Caroline aveva anche lasciato il suo promettente lavoro di organizzatrice del personale nell’azienda di proprietà di Tyler e aveva finalmente coronato il suo vero sogno. Essere una giornalista!. Certo per ora si occupava solo di una rubrica minore in un giornale locale, “La posta del cuore” in cui doveva leggere e dispensare consigli sulle faccende di cuore, lei! Lei che aveva la vita sentimentale più piatta del pavimento! Eppure Caroline puntava più in alto, essere una giornalista da prima pagina ecco il suo sogno! E ci sarebbe riuscita! Per ora doveva accontentarsi della rubrica, non che le dispiacesse, ma lo stipendio non era proprio dei migliori e per arrotondare aiutava nel negozio di fiori della sua amica Bonnie. Non era la vita che aveva pianificato ma almeno era libera e indipendente, per la prima volta nella sua giovane vita non c’era un uomo al centro dei suoi pensieri, c’era lei e solo lei. Per la prima volta era lei la sua prima scelta. Caroline riaprì il computer e scrisse con rinnovato ottimismo la sua risposta.

Mittente: La posta del cuore
Destinatario: April Young
Oggetto: Non dimenticare te stessa!
 
Cara April,                                                                                                                               
L’amore e l’affetto che le tue parole trasmettono verso il tuo fidanzato è evidente. Un amore così è difficile da trovare e soprattutto da coltivare. Una soluzione per non spezzare il tuo cuore sarebbe parlare con lui e capire veramente i motivi del suo tradimento, anche solo per sapere cosa lo ha spinto. Tuttavia dipende da te, sei pronta ad accettare la sua risposta? Se tieni davvero a lui, parlaci ma devi ricordarti una cosa fondamentale. È naturale mettere al primo posto il tuo lui, ma non dimenticare te stessa! Tu sei importante e meriti di fare qualsiasi cosa desideri. Se il tuo sogno è diventare una psicologa ti consiglio di non gettare tutto potresti rimpiangerlo e nella vita è meglio avere rimorsi non rimpianti. Sperando che queste parole ti aiutino nella tua difficile situazione, ti auguro di realizzare i tuoi sogni.

A una April “spero” non più disperata.
 
Caroline inviò la mail e il solo pensiero di poter aiutare davvero quella ragazza la fece sorridere felice. Ottimismo e ottimismo ecco cosa serviva tutto qui pensò mentre apriva la mail successiva.
 
 
Febbraio 2015
 
“Non capisco perché questo lavoro non possano farlo loro!” disse con voce sdegnata Caroline.                                                                                                          
  Bonnie si voltò ad osservare l’amica e la vide molto concentrata a riporre con attenzione le rose nel loro vaso.                                                                                      
“Care…i fattorini consegnano e basta, non spetta a loro sistemare” la riprese gentilmente Bonnie.  Caroline non rispose continuando a sbuffare ogni tanto, cosa che fece ridere più volte Bonnie. La mora sapeva che l’amica era molto efficiente nel suo lavoro e che se dovevano organizzare qualche evento, nessuno meglio di Caroline Forbes riusciva a creare un capolavoro con i loro allestimenti floreali ma alcune volte il lato più bambinesco dell’amica riemergeva. Eppure anche se si lamentava, Bonnie non poteva fare a meno di notare come il negozio si riempisse di vitalità ed energia quando c’era Caroline e Bonnie adorava avere intorno Caroline, dopotutto erano amiche dai tempi dell’asilo. E le vere amicizie sorvolavano sui difetti per valorizzare l’affetto che li legava. Lei, Caroline ed Elena, il trio inseparabile!. Il campanello della porta suonò avvisando l’entrata di un cliente, Bonnie uscì dal magazzino sul retro per dirigersi verso il negozio. Due uomini si trovavano nel piccolo ma accogliente stabile. Bonnie non poté fare a meno di notare l’incredibile bellezza dei due. Uno, quello con i capelli scuri era impeccabile nel suo firmato abito di sartoria e la guardava con uno sguardo gentile, l’altro leggermente più basso e dai capelli biondi era più casual ma non meno attraente.
“Posso fare qualcosa per voi?” chiese gentile Bonnie riprendendosi dalla meravigliosa vista di quei due. Il moro elegante fece un passo avanti e prese la parola.
“Si, signorina. Siamo qui perché dobbiamo ordinare dei fiori per il matrimonio di nost…”
“Bonnie ho sistemato tutte le rose, meriterei un aumento solo per tutte le volte che mi sono punta!” la voce allegra e l’esuberante figura di Caroline riemersero dal magazzino e interruppero le parole dell’uomo. Caroline ovviamente non si era accorta dei due,  ma loro invece si.
“Spero non ti sia dissanguata, tesoro…” la voce roca e sensuale dell’uomo biondo rese finalmente consapevole Caroline della presenza di clienti e lanciando un sorrisino di scuse a Bonnie-il suo capo- si risolve, ignorando bellamente il biondo che aveva parlato, all’altro uomo.
“Scusate l’interruzione, cosa possiamo fare per voi?” chiese la bionda mettendosi di fianco a Bonnie dietro il banco rivolgendo un sorriso caloroso al moro, un sorriso quasi accecante. Il moro accettò le scuse con un sorrisino mentre Bonnie vide il biondo rimanere quasi imbambolato mentre osservava la sua amica. Ah! Qualcuno ha fatto colpo! Penso Bonnie. Ma d’altronde molti uomini rimanevano colpiti da Caroline, si ricordava perfettamente le occhiate insistenti che alcuni uomini le lanciavano quando passeggiava per strada, anche se lei nemmeno li degnava di uno sguardo. Caroline era sempre stata fedele a Tyler, forse anche troppo, pensò amaramente Bonnie.
“Si signorina, come stavo dicendo noi siamo qui perché tra qualche mese ci sarà il matrimonio di nostra sorella e lei ci ha incaricati di cercare la miglior fioreria della città e quindi…”
“Siete nel posto giusto!” concluse convinta Caroline mentre con abilità sorprendente entrava in modalità pazza e precisa organizzatrice.
Il biondo sorrise divertito e mise una mano sulla spalla del fratello.
“Non mi dire…” disse il biondo ghignando rivolgendosi a Caroline. Bonnie vide l’amica stringere gli occhi infastidita per poi rivolgere un sorriso falso all’uomo. Evidentemente a Caroline non piaceva quel tipo!  Bonnie si affrettò a stringere la mano intorno al gomito dell’amica per bloccare qualsiasi frecciatina al vetriolo. Con il sorriso sulle labbra, Bonnie si rivolse incoraggiante verso il moro pregandolo implicitamente di continuare il suo discorso. Il moro recepì il messaggio e lanciò un breve sguardo insofferente al fratello prima di parlare.
“Nostra sorella Rebekah ci ha indicato questa fioreria come la migliore nel campo di matrimoni e ci ha ordinato di venire qui oggi!”
“Abbiamo organizzato molti matrimoni ed altri eventi, siamo pronte ad affrontare qualsiasi cosa” disse Bonnie serena attirando anche gli assensi di Caroline che muoveva leggermente la testa bionda convinta.
“Il fatto è…” intervenne il biondo scrutando con gli occhi azzurri Bonnie “che nostra sorella ama fare le cose in grande, il matrimonio di Rebekah sarà l’evento dell’anno…sicuramente lo trasformerà in qualcosa di pacchiano e affollato!” concluse con fare saccente.
“Oh mio dio!”. L’esclamazione sorpresa che scappò dalla bocca di Caroline rese quella situazione già strana ancora più anomala. Caroline con le mani sulla bocca aperta in segno di evidente stupore e gli occhi dilatati quasi saltellava da un piede all’altro. Bonnie la fissava imbarazzata, il moro la fissava composto con un sopracciglio arcuato e il biondo la fissava ghignando divertito con gli occhi luminosi. “Voi siete i Mikaelson! Avevo letto del matrimonio di Rebekah Mikaelson…oddio è incredibile! Lei vuole i nostri fiori! Ahhh…Fantastico! Ho già alcune idee, qualcosa di favoloso e sicuramente all’altezza, certo mi servirebbe sapere qualche dettaglio in più, tipo i colori, il tema, le tovaglie, la location e…”
“Calma tesoro…” il biondo interruppe il discorso eccitato di Caroline alzando entrambe le mani in segno di resa. Caroline lo fissò meravigliata quasi non capisse perché aveva le mani alzate.
“Io sono Niklaus Mikaelson e lui è mio fratello Elijah” il biondo continuava a parlare in modo lento e semplice come se si stesse rivolgendo ad un bambino di due anni. Caroline l’osservò stranita. Chi si credeva di essere quel biondino dall’accento semplice?
“Senti è un piacere conoscervi, veramente” disse la bionda sbattendo le ciglia a Niklaus che sorrise automaticamente “Tuttavia per organizzare qualcosa servono dettagli e informazioni, quindi serve la futura sposa…”
“Non ti vado bene io, dolcezza?” chiese con una punta di sarcasmo Niklaus guadagnandosi un occhiata intransigente del fratello. Caroline sdegnata batté un piede per terra mentre con stizza metteva entrambe le mani sui fianchi.
“No tu non vai bene per niente” disse la bionda avvicinandosi a lui puntando un dito contro il suo petto.
“Nostra sorella ha solo delegato, ha avuto un imprevisto con il catering e quindi ci ha imposto di aiutarla” intervenne Elijah massaggiandosi i muscoli del collo quasi in imbarazzo.
“Oh, mi dispiace” disse Caroline abbandonando il tono infastidito e guardando sinceramente dispiaciuta il moro.
“Non preoccuparti amore, niente che non si possa risolvere con qualche centinaio di dollari…” disse Niklaus con un mezzo sorriso, a metà tra il sarcasmo e il divertimento.
“Non chiamarmi amore!” annunciò rigida Caroline.
“Dimmi il tuo nome, allora…” osservò sempre ghignando Niklaus avvicinandosi a lei. Caroline lo fissò ancora stupendosi di quegli occhi così azzurri. Intanto senza che i due se ne accorgessero Elijah si era avvicinato a Bonnie e le aveva passato un biglietto.
“Le tue tecniche di corteggiamento sono veramente scadenti” disse Caroline portandosi con una mossa studiata i capelli dietro le spalle “dovresti aggiornare il tuo repertorio … comunque sono Caroline” concluse ridendo leggermente.
Niklaus l’osservò immobile per qualche secondo. Meravigliosa, pensò.
“Non dici niente?” chiese confusa inclinando la testa di lato.
“Credimi le mie tecniche sono verificate, so essere estremamente affascinante quando mi impegno.” Ribatté divertito.
Caroline lo fissò esasperata ma prima che potesse rispondergli a tono il fratello di lui, mise una mano sulla spalla del fratello e con tono galante si rivolse a Caroline.
“Ora dobbiamo andare, ho lasciato il numero di telefono di Rebekah anche se vi contatterà lei il prima possibile, ne sono sicuro. Andiamo, fratello…” disse Elijah forzando lievemente la presa su Niklaus. Quest’ultimo gli lanciò uno sguardo astioso prima di voltarsi verso la porta. Elijah usci per primo e Niklaus lo seguì ma appena aperta la porta si voltò verso Caroline che ancora lo osservava e con un sorriso tutt’altro che casto disse:
“Ci vediamo presto Caroline…”
Il modo in cui pronunciò il suo nome, l’accento e la malizia intrise in quel nome che le avevano dato i suoi genitori provocò un brivido caldo lungo la schiena di Caroline. Un brivido di piacere.
 
Marzo 2015
 
“Che cosa ne pensi?” domandò Steven, fermo in mezzo al soggiorno del suo nuovo appartamento. Era al quinto piano di un palazzo storico, situato nel centro città.
“è molto carino” convenne Caroline sentendosi a disagio. L’arredamento non era  di certo lussuoso, però era molto confortevole e tutte le cose di Steven arredavano la casa. Quell’appartamento comunicava una sensazione di calore, con i suoi colori pastello, i tappeti indiani e i mobili vintage.
Steven le rivolse un sorriso di scuse.
“Lo so che non è come la vecchia casa, quella mia e di tuo padre, ma…mi sentivo morire là dentro…io… troppi ricordi di tuo padre, io dovevo andarmene, io io…” le parole vennero soffocate dai singhiozzi muti dell’uomo. Caroline lo abbracciò di slancio e con affetto.
“Hai fatto bene, tutti noi dobbiamo andare avanti…” disse dolcemente lei prendendo il viso dell’uomo tra le mani “Non devi rimuginarci sopra, capito?” chiese in una domanda retorica lei mentre Steven si asciugava in fretta gli occhi bagnati e con passo svelto entrava nella stanza adiacente al soggiorno. Caroline rimasta sola si guardò attorno spaesata, non riconobbe tra gli oggetti di Steven niente che potesse anche solo ricordare suo padre. Nessuna traccia di lui, un pegno, una foto niente in vista…forse Steven non aveva avuto il coraggio di metterlo così in bella mostra. Il ricordo di suo padre faceva ancora troppo male non solo a lei ma anche a lui. William “Bill” Forbes era  morto quasi un anno prima in un banale incidente stradale. Una sera mentre l’uomo stava tornando a casa contemporaneamente un camionista assonato era alla guida del suo camion. Un momento di sonno e il camion aveva invaso la corsia opposta travolgendo l’auto di suo padre. Bill era morto sul colpo a nulla erano serviti i soccorsi e la corsa all’ospedale, era troppo tardi. La morte di suo padre aveva scatenato in lei emozioni strane, dopo lo shock era arrivata solo la rabbia. Rabbia verso suo padre. Rabbia perché era la seconda volta che l’abbandonava senza spiegazioni. Quando Caroline aveva solo otto anni, suo padre se ne era andato di casa lasciando la moglie e la figlia per vivere con il suo ‘nuovo’ fidanzato Steven, a nulla erano servite le suppliche e i pianti scomposti di lei bambina. Lui l’aveva lasciata senza ripensamenti. I rapporti tra di loro si erano notevolmente raffreddati, solo qualche lettera o chiamata per Natale o per il suo compleanno, nient’altro ma d’altronde Caroline era la prima a non volergli parlare e poi  lei odiava Steven all’epoca. Solo crescendo si era accorta dell’enorme vuoto che la mancanza di suo padre aveva lasciato in lei e dopo mesi si sofferenza armata di coraggio e una buona dose di umiltà aveva attraversato il paese per incontrarlo, per vedere suo padre nella sua nuova vita insieme a Steven. Ovviamente non era stato semplice, troppi rancori e rimorsi all’inizio ma poi tutto si era risolto. Lui si era scusato per averla abbandonata e lei aveva capito la sua scelta. Suo padre si era innamorato e lei voleva bene a suo padre quindi doveva accettare anche Steven. Incredibilmente dopo numerose cene lei e Steven aveva stretto un buon rapporto passando dalla finta cortesia alla piacevole visita. Caroline sorrise, Steven oggi era quasi un secondo padre per lei.
“Sono contento che tu sia venuta a trovarmi nella mia nuova casa” disse Steven rientrando nella stanza con due tazze fumanti. Thè. Ne porse una a Caroline e entrambi si sedettero sul divano. “Era ora, oserei dire…” continuò lui guardandola malizioso.
“Sono stata molto impegnata, tra la rubrica, il negozio…” rispose vaga.
“Certo, certo… e tra i vari spasimanti, non è vero?” chiese sempre più malizioso, scoppiando poi a ridere difronte l’espressione scandalizzata della ragazza.
“Ma cosa dici!” esclamò oltraggiata
“Oh andiamo, siamo tra amici…ti puoi confidare!” disse lui bevendo un sorso dalla tazza “Allora, come va la vita sessuale?”
Caroline balzò in piedi rischiando di rovesciare il thè.
“Non ho intenzione di parlarne con te!” disse “è imbarazzante….” Continuò con voce petulante la ragazza.
“Okok…” si scusò sempre ridendo Steven “Mi aiuti con gli ultimi scatoloni, cara?” chiese all’improvviso.
Caroline sorrise calorosa e felice del cambiamento di discorso, batté le mani entusiasta. Aiutare Steven con gli scatoloni era senz’altro meglio che parlare della sua inesistente vita amorosa. Con rinnovato ottimismo apri una delle scatole pronta a tuffarsi in quel lavoro che le avrebbe senz’altro occupato la mente.
 
 

Buon pomeriggio a tutti!
Sono nuova e questa è in assoluto la mia primissima storia, ovviamente Klaroline (coppia che adoro non poco)!! Damon/Elena come coppia secondaria. Sarà all’incirca di cinque/sei capitoli, non di più … e come avete intuito è costruita su salti temporali (i vari mesi). Se ci sono errori perdonatemi sono ovviamente involontari! Spero vi piaccia e se vi va lasciate una recensione! Sia positiva che negativa, basta sapere se a qualcuno interessa la storia :)
A presto!

Emma95
   
 
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