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Autore: emma95    15/04/2016    1 recensioni
Klaroline - AU!
Dal primo capitolo: "Caroline aveva anche lasciato il suo promettente lavoro di organizzatrice del personale nell’azienda di proprietà di Tyler e aveva finalmente coronato il suo vero sogno. Essere una giornalista!. Certo per ora si occupava solo di una rubrica minore, “La posta del cuore” in cui doveva leggere e dispensare consigli sulle faccende di cuore, lei! Lei che aveva la vita sentimentale più piatta del pavimento!"
Caroline Forbes, giornalista in erba vedrà la sua vita cambiare dopo un "normale" incontro nella fioreria in cui lavora... riuscirà a resistere agli occhi blu e a all'accento inglese del nuovo arrivato?
Forse no. Sicuramente no. Perchè si sa l'ultimo amore è per sempre!
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bonnie Bennett, Caroline Forbes, Damon Salvatore, Klaus, Un po' tutti | Coppie: Caroline/Tyler, Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“Eccoti qui dal sogno mio. Eccoti in mezzo ai fiori. Eccoti folle d’amore. Eccoti su di me. Eccoti in mezzo ai fiori…”
 
.Mango.
 

Aprile 2015
 
Pane. Salsa. Pane. Oliva. Stuzzicadenti. Questa era la catena di montaggio dei famigerati stuzzichini alla ‘Gilbert’, un’antica ricetta di famiglia scovata neanche una settimana prima su Google da Elena. Caroline soddisfatta rimirò il vassoio pieno e la sua vocina interiore quasi si congratulò per il suo eccellente lavoro, ma d’altronde era una cosa naturale per lei.
“Ragazze siete meravigliose, non so proprio come avrei fatto senza di voi…” la voce bonaria della già citata Elena Gilbert raggiunse le due amiche indaffarate nell’ampia cucina. Caroline si sbilanciò e osservò il vassoio riempito da Bonnie, gli stuzzichini era tutti diversi e informi, la salsa colava per le parti sporcando il vassoio. Erano un obbrobrio. Caroline li squadrò ostile, il primo istinto fu quello di prenderli e gettarli nel cestino ma l’arrivo dell’uomo di casa frenò la sua azione.
“Amore, Ric e Enzo vogliono sapere se ci sarà abbastanza da bere sta sera…” disse il padrone di casa. Il famigerato e dalla dubbia fama Damon Salvatore. Caroline ancora si stupiva di come Elena fra tutti gli uomini al mondo potesse stare con un tale idiota. E pensare che la prima volta che si erano incontrati, in bar in centro durante il  ventiquattresimo compleanno di Caroline, Elena aveva platealmente rovesciato il suo drink in faccia a Damon. Una scena esilarante, la faccia furiosa di lui, che per la prima volta nella sua vita da dongiovanni veniva prima rifiutato e poi umiliato. Caroline di certo non avrebbe mai immaginato che tra il signore delle “una botta e via” e la sua amica “voglio una famiglia” potesse nascere una storia seria e soprattutto duratura, invece Elena e Damon stavano insieme da tre anni esatti. Tra alti e bassi, momenti no, la morte dei genitori di Elena e qualche litigio, la loro relazione era cresciuta e maturata. Elena era riuscita ad incastrarlo e Damon era stato felicissimo di essere incastrato da lei. Il loro amore era evidente, Caroline sentiva un lieve accenno di invidia verso l’amica, non per il fidanzato, sia chiaro ma perché anche lei aveva sempre desiderato avere un uomo così attento accanto. Damon si occupava di Elena, lei era il suo primo pensiero sempre. Elena aveva confidato a Caroline che una volta mentre i due erano a letto, Damon si era sporto per sistemarle gli slip leggermente spostati. Una sciocchezza, forse ma anche Caroline voleva un uomo che le sistemasse gli slip e non uno che pensasse solo a portala a letto come faceva Tyler.
“Non diamo questa festa perché i tuoi amici possano ubriacarsi, chiaro?!” parlò Elena infastidita fissando torva il fidanzato. Damon strizzò gli occhi di ghiaccio e con sarcasmo affermò:
“Cristallino, tesoro” e come era entrato in cucina fece per uscire.
“Damon…” la voce di Elena lo richiamò e si voltò scrutandola impaziente. Elena si avvicinò al compagno e gli gettò le mani al collo e con voce bassa sussurrò “ho nascosto delle scorte di birra nello stanzino…” Damon a quelle parole emise un verso sdegnato, un sorrisino accattivante gli illuminò il volto e strinse contro il suo petto la ragazza.
“Ti amo…” le disse a pochi centimetri dalle labbra. Caroline distolse lo sguardo da quella scenetta romantica e incrociò gli occhi bruni di Bonnie, anche lei stava dando privacy alla coppia. Dopo qualche secondo, i due innamorati ancora attaccati a mo’ di koala stavano offrendo un spettacolino che sicuramente sarebbe sfociato in attività vietate agli under 18. Caroline lanciò uno sguardo impaziente a  Bonnie. L’amica guardava in ogni direzione pur di evitare futuri ricordi imbarazzanti, e quei due non smettevano di limonareee….oh insomma un po’ di decenza o di empatia verso loro due povere e sconsolate single! Caroline con grinta, incurante dei baci si mosse verso Elena e Damon, una volta raggiunti tossì –fintamente- più volte. Al quarto colpo di tosse i due si staccarono, le loro espressioni intontite non fecero altro che indignare la bionda ulteriormente.
“Se non vi è di troppo disturbo potreste smetterla di darci dentro come conigli in calore?” chiese astiosa. Elena le rivolse un sorrisino di scuse e si allontanò per raggiungere Bonnie, ancora stazionata al bancone non prima però di aver accarezzato con dolcezza una guancia a Damon. Caroline roteo gli occhi, in risposta Damon ghignò malizioso.
“Dì la verità Barbie, sei invidiosa?” le chiese strafottente l’uomo per nulla intimorito dallo sguardo di fuoco che la suddetta Barbie gli lanciò a quel nomignolo che lui stesso le aveva affibbiato quasi tre anni prima. Caroline irritata cerco di trattenersi dallo scoppiare come uno fuoco di artificio e di iniziare ad insultare quel deficiente patentato, come le avevano insegnato al corso di yoga, contò mentalmente fino a 10 alternando profondi respiri a ricordi sereni e pacifici, come il ricordo puramente inventato di lei stesa su una spiaggia deserta con il mare che creava un sottofondo piacevole, le onde che si increspavano, il sole che le scaldava la pelle penetrando sempre più a fondo. La sua isola felice. Incredibilmente rilassata e controllata in modo quasi anormale, Caroline ignorò il commento di Damon e fece quello che le veniva meglio nella vita. Organizzare. Controllare.
“Allora la festa per l’inaugurazione della vostra nuova casa” cominciò la bionda rivolgendosi ad Elena e Damon che aveva raggiunto le altre “ è tra tre ore e 24 minuti esatti e ceneremo in giardino, quindi a conti fatti abbiamo già il cibo, le tovaglie e il resto sono sul tavolo in soggiorno, le bevande ci sono…quindi mancano solo le decorazioni e poi dobbiamo prepararci…” disse la bionda annuendo convinta “ Quindi Bonnie vai a prendere le lanterne che ho portato che dovremmo mettere poi in giardino, sono nella mia auto, Elena inizia a scegliere tra i due tipi di tovaglie che ho selezionato e tu…” ringhiò a Damon “ho bisogno di candele, tante candele possibilmente alla citronella…capito?”
“Candele a che ti servono?” chiese confuso. Caroline lo guardò con fare penoso. Possibile che dovesse spiegarli tutto? Elena e Bonnie risero sotto i baffi, divertite da quella scenetta.
“Le candele alla citronella servono a tenere lontane le zanzare! Hai presenti quegli esserini volanti che ti succhiano il sangue? Non vorrai che i tuoi ospiti passino la serata a grattarsi in ogni dove, vero?”
“Sarebbe divertente…” commentò sottovoce ma Caroline lo sentì ugualmente e tutta la calma che aveva racimolato se ne andò sbattendo la porta.
“Senti…” sibilò furiosa “O dai una mano o sloggi…”
Purtroppo per lei Damon non era un tipo arrendevole, anzi…
“Caroline, Caroline… con questo fare da pazza maniaca e passiva aggressiva non saranno solo le zanzare ad allontanarsi ma anche gli uomini…” disse con sarcasmo. Elena e Bonnie rimasero paralizzate, in attesa di una sfuriata con i fiocchi, certe volte Damon non sapeva proprio trattenersi, pensò sconsolata Elena.
“Uomini?!” chiese ridendo un po’isterica la bionda “Per quel poco che valete non serve nemmeno consumare un grammo di calorie..”
“Lungi da me aprire un dibattito tra uomini e donne ma dovresti accettare un consiglio disinteressato da un uomo, potrei aiutarti a rimorchiare…” disse alettante Damon.
“Ah si, e cosa dovrei secondo te?” chiese con finto interesse Caroline.
Elena e Bonnie capirono che ora i due stavano giocando a prendersi in giro. Elena sbuffò, il suo fidanzato e la sua amica si detestavano dalla prima volta che si erano visti. Caroline le aveva detto che era una cosa che provava a pelle. Le frecciatine, i commenti acidi, gli sguardi astiosi erano il loro modo di relazionarsi, e il loro detestarsi si era notevolmente ridotto da quando lei e Damon stavano insieme, sembrava quasi che per tacito accordo i due avessero deciso di mettere da parte l’astio per l’affetto di Elena. I due sapevano che Elena non avrebbe mai e poi mai sopportato di dover scegliere tra amicizia e amore e per questo avevano deposto le armi. Più o meno. Gli scontri c’erano ancora, più contenuti ma erano tutt’altro che superati e scene come quella presente erano all’ordine del giorno.
“Per prima cosa dovresti abbassare i tuoi standard in fatto di uomini…” disse Damon convinto
Caroline batté le palpebre meravigliata.
“I miei standard?” chiese stupefatta. Quello era l’ultimo dei suoi problemi.
“Si” disse annuendo “Per esempio il mio amico Enzo non sareb…”
“AH!AH!” scattò sul posto Caroline battendo le mani “Il tuo amicone di bevute…lo sapevo, lo sapevo” gridò trionfante. “Qui non centrano nulla i miei standard, vecchio mio…” cominciò la bionda avvicinandosi al bancone e osservando Damon, che era ancora vicino a Bonnie e ad Elena “Forse la tua memoria fa cilecca ma ho già dato una possibilità ad Enzo” la bionda pronunciò quel nome arricciando il naso. Elena rise apertamente.
“Si ma…” iniziò Damon ma Caroline lo interruppe.
“Siamo andati fuori a cena, in un nuovo ristorante…tutto fantastico, risate, battutine, apprezzamenti, tutto perfetto fino a quando non trovo il tuo” disse indicando Damon “amico mentre si sta facendo la donna che sta al guardaroba!” concluse furiosa e prese a passeggiare avanti e indietro. “Dico io, finita la cena mi allontano cinque minuti per andare in bagno mentre lui da perfetto gentlemen va a prendere i cappotti e poi lo ritrovo nascosto tra i poveri cappotti con la lingua nella gola di quella cameriera!”
“Si ma…” ricominciò Damon
“Caroline ha ragione amore, Enzo non è esattamente un ragazzo fedele…” la voce di Elena interruppe quella che doveva essere la sua arringa. Contrariato e in netto svantaggio sbuffò, dirigendo le sua attenzioni al frigorifero.
La scenetta era finita, pensò sorridendo Elena.
“Caroline ha degli ottimi standard secondo me” intervenne Bonnie. La bionda guardò l’amica in sincero ringraziamento.
“Però credo che tu sia troppo impulsiva…” continuò Bonnie. Caroline a quel cambiamento di rotta spalancò la bocca stupita.
“Insomma…” disse Bonnie arrossendo quasi “Dovresti dare un occasione più facilmente, ecco…”.
“Un occasione, che intendi Bon?” chiese curiosa Elena. Perfino Damon rialzò lo sguardo dalla sua birra per osservare la mora che sembrava sul punto di rivelare uno scottante pettegolezzo. Caroline invece cominciava a sudare freddo.
“Dico solo che non le mancavo gli spasimanti ma lei li rifiuta a priori” disse Bonnie sorridendo gentile in direzione dell’amica. “Per esempio da qualche settimana a questa parte in negozio…” cominciò la bruna.
“NON.OSARE.BONNIE.BENNET” strillò Caroline.
La curiosità ormai animava i volti ansiosi di Elena e Damon.
“Arrivano tantissimi regali per Caroline e…” disse Bonnie
“BONNIE!” strillò ancora la bionda.
“Oh andiamo Care, non c’è nulla di cui vergognarsi…vedete” disse la mora con fare cospiratorio verso gli altri due “Qualche tempo fa in negozio è venuto un uomo mooolto sexy a mio parere e anche a quello di Care…” a Bonnie scappo un risolino mentre Caroline ormai priva di controllo voleva solo sprofondare tre metti sotto terra.
“e diciamo che questo sexy uomo e rimasto piacevolmente incantato da Care…”
Caroline voleva morire e quella non era neppure la parte più imbarazzante.
“e da qualche settimana in negozio arrivano i suoi regali per Caroline…” concluse eccitata la mora.
Elena stupefatta tirò una gomitata ad un altrettanto esterrefatto Damon.
“Oddio la sta corteggiando in piena regola…” disse Elena
“Barbie finalmente hai trovato il tuo Ken/principe azzurro” commentò ironico Damon, un sorrisino a piegargli le labbra.
“è meraviglioso!” gridò Elena mentre l’eccitazione prendeva anche lei “Bonnie devi dirmi ogni singola cosa su questo tipo…dai!”
“è venuto in negozio insieme al fratello per il matrimonio della sorella, è abbastanza alto, occhi azzurri, fisico slanciato non troppo muscoloso, un sorriso seducente, un sedere da urlo…” cominciò Bonnie.
Ecco pensò Caroline, al peggio non c’è mai fine. Al massimo dell’imbarazzo la bionda diede un temporaneo addio al controllo.
 

Giugno 2015
 

Che ne pensi di queste?”
Come era possibile? Perché tutte a lei? C’era forse una qualche divinità in cielo che si divertiva a rovinarle ogni possibile relazione? Una sorta di inquisizione divina che sentenziava la fine delle sue relazioni addirittura prima che iniziassero? Per quale motivo poi… certo non era una santa e molte volte era una pura e semplice stronza ma non si meritava tutto ciò, assolutamente no! Accidenti!
 “Ooohhh…mi stai ascoltando o preferisci continuare a fissare quello schermo con quella faccia inebetita?” La voce altezzosa e femminile di Rebekah e la poco velata frecciatina non distrassero minimamente i suoi pensieri apocalittici. Con il cellulare in mano Caroline rileggeva ansiosa l’ultimo sms che Stefan le aveva scritto.

Care siamo amici da sempre, io non posso farlo. Mi dispiace. Scusa. Resteremo amici sempre.

Amici. Amici. Amici? Certo perché era normale che due amici si baciassero, era normale che finissero a letto insieme…tutto perfettamente normale! Lui non poteva? Oh…poteva benissimo quando l’aveva lanciata sul letto o quando le aveva ripetutamente baciato il collo gemendo il suo nome! Accidenti! Era stato improvviso anche per lei, mai si era immaginata una fine simile per loro due –forse si in qualche pensiero da adolescente ingenua, pensieri prontamente sublimati però!- ma ora oltre al danno anche la beffa! Lui non poteva farlo, fare cosa poi? Mica gli aveva chiesto di sposarla… la mattina dopo l’incriminata notte di passione, quando si erano svegliati nell’imbarazzo più totale gli aveva semplicemente detto : “Potremmo provarci”. A quella frase si era scatenato il fuggi-fuggi, Stefan si era alzato dal letto e rivestito più velocemente di Flash e se ne era andato borbottando un flebile ciao e delle  banali scuse. Il senso di inadeguatezza e di disagio si era subito fatti largo nel petto ma lei li aveva scacciati senza versare una lacrima. Richiamando a sé la sua isola felice, non era più una ragazzina oppressa dall’assiduo bisogno di piacere agli altri, di compiacerli, era cresciuta e dopotutto ciò che non uccide fortifica! Con quello spirito era andata avanti, glissando sull’intera faccenda “scabrosa”, aveva superato l’episodio fino all’arrivo di quell’inaspettato messaggio. Che senso aveva? Stefan le aveva scritto quelle poche parole a distanza di una settimana dall’ultima volta che si erano visti, perché  lui ci stava rimuginando sopra ancora? Era stato una sbaglio, un errore… voluto però. Non che lei l’avesse pianificato ma quando dopo ben tre anni di lontananza aveva rincontrato il suo migliore amico –Stefan- alla festa a casa di Damon ed Elena era rimasta piacevolmente sorpresa e affascinata da quel bellissimo uomo che le sorrideva calorosamente. Erano ormai degli sconosciuti ma sembravano legati come sempre lo erano stati, fin dai tempi del liceo quando lui era il fidanzatino di Elena e lei aveva un piccola ma celata cottarella per lui. Una cotta dolce come quella può essere quella di una ragazzina, una cotta non corrisposta di cui nessuno tranne lei stessa era a conoscenza. Non ci aveva mai provato con lui prima perché stava con Elena e l’amicizia era più importante e poi quando i due si erano lasciati perché la cotta adolescenziale era scemata fino a scomparire per essere sostituita dal grande amore per Tyler. Un’altra bella cosa anche quella! Rivederlo quella sera aveva riportato a galla quei sentimenti sopiti e acerbi, vedere come era cresciuto, la voce  profonda, il leggero accenno di barba…lo conosceva eppure era un estraneo. Quello davanti a lei era uno Stefan diverso dal ragazzino patito per il football, era un mondo nuovo che l’attraeva. Il passo dal fissarlo al finirci a letto era stato pateticamente breve, forse anche lui era rimasto colpito da lei. Quella sera erano degli sconosciuti e basta nessun ricorso infantile o altro. Forse non doveva dirgli quella frase la mattina dopo, troppe speranze e progetti per quello che era stato un errore, non che lei ci credesse veramente. Certo Stefan sarebbe stato il prototipo ideale, il classico principe azzurro che lei desiderava ed era proprio per quello che la sua irrefrenabile bocca logorroica aveva pronunciato quelle due paroline non perché lei era innamorata di lui! E adesso se ne usciva con quel messaggio... amici per sempre, aveva scritto lui. Amici, amici, amici… accidenti aveva fatto sesso con Stefan! Stefan! Il suo migliore amico! Lo stesso Stefan che l’aveva accompagnata a 14 anni a prendere i suoi primi assorbenti perché sua madre era troppo occupata a lavorare, lo stesso Stefan a cui aveva confidato la sua prima volta con Tyler…nononono…non poteva essere vero!
“Caroline…Care stai bene? Sei paurosamente pallida…” la voce sottile e con una vena di preoccupazione di Rebekah questa volta riuscì a penetrare i pensieri di Caroline non distogliendola però da quell’improvviso stato d’ansia che la stava facendo sudare freddo. La consapevolezza di quello che aveva fatto era arrivata di botto, dopo una settimana e lei si sentiva persa.
“Ehm…Care sembri sul punto di svenire…siediti qui un poco”. Rebekah la fece accomodare su uno di quei lunghi divani che arredavano la stanza. Con tocco gentile le prese il volto con le mani fredde come per darle sollievo.
“Va meglio?” mormorò Rebekah e Caroline si limitò a scuotere la testa. Le labbra dell’altra ragazza si serrarono in una line retta.
“Puoi spiegarmi cosa ti ha sconvolto?” chiese sforzandosi di essere premurosa. Caroline chiuse gli occhi rimanendo in silenzio.
“Care stamattina sei entrata pimpante sputando sentenza sul mio modo di arredare – modo fantastico oserei dire- e d’un tratto ti ritrovo così bianca che potresti fare concorrenza ai vampiri di Twilight…mi spieghi?”
Caroline continuò ostinatamente a rimanere in silenzio, non per fare un dispiacere a Rebekah ma perché si vergognava di sé stessa.
“Senti lo so che ci conosciamo solo da qualche mese e che di certo non sono l’amica ideale ma ti puoi fidare di me…”
Caroline aprì gli occhi e la tenerezza, il leggero imbarazzo e l’amicizia che lesse negli occhi dell’altra la spinse a parlare.
“Sono una persona orribile…” sussurrò. Rebekah la fissò sorpresa ma decise di aspettare qualche dettaglio in più prima di dire qualsiasi cosa.
“Io-io…ho fatto sesso con il mio migliore amico!” sputò fuori Caroline abbassando gli occhi sul pavimento.
La risata fragorosa di Rebekah giunse inaspettata e costrinse Care a sollevare il volto per fissare le guance rosse dell’amica.
“Potresti smetterla?” chiese indignata. Rebekah si asciugò le lacrime che a forza di ridere le erano nate.
“Si Care sei una persona orribile, disgustosa, inquietante, paranoica…” cominciò la bionda palesemente divertita ma venne interrotta da Care.
“Ehi!” gridò indignata “Non sono paranoica!”
“Oh ma tutto il resto si?!”
Rebekah riprese a ridere e Caroline non riuscì a trattenersi lasciandosi andare alle risate anche lei. Il momento critico era apparentemente superato.
“Andiamo Forbes…io ho fatto sesso con una sacco di miei amici…” punzecchiò maliziosa Rebekah.
Caroline sbuffò. “Non è quello o meglio si è quello ma il fatto non è…”
“Taglia corto barbie” soffio Rebekah
Caroline le lanciò un’occhiata di fuoco “Il fatto è che ci sono andata a letto una settimana fa e fino a qualche istante fa non ci ero arrivata, non me ne ero resa conto…” disse la “barbie” diminuendo il tono fino all’ultima parola.
“Prego?” chiese stranita l’altra.
“Solo oggi mi sono resa conto che l’uomo con cui ho fatto sesso è il mio migliore amico dai tempi delle medie, prima lo vedevo come un affascinante estraneo… un uomo da scoprire…capisci?” cercò di spiegarsi Care.
“Più o meno… lui è cambiato così tanto da non sembrare più il tuo vecchio e caro amico e questo ti ha intrigato e così l’hai fatto, ti sei tolta lo sfizio e poi hai capito che in realtà  dietro l’uomo focoso e intrigante si nasconde quel dolce amicone di scuola con i brufoli…”
Caroline annui convinta scuotendo ripetutamente la testa bionda.
“Certo che sei complicata… ti servirebbe lo psicologo!” la prese in giro Rebekah “Mio fratello Finn è uno strizzacervelli se vuoi… anche se forse lui ti farebbe venire ancora più complessi di quelli che hai già…” ghignò la bionda guadagnandosi un leggero schiaffo sul braccio dall’altra.
“Senti Care quello che è successo è successo, non serve a niente rimuginarci sopra… tu non lo ami, lui non ti ama…avete solo fatto del buon sesso per placare gli istinti tutto qui… non pensare di essere orribile solo perché per la prima volta hai pensato a te stessa…ok?” disse sincera Rebekah. Aveva ragione, basta pensieri catastrofici.
“Da quando sei così incredibilmente saggia?” chiese ironica Care riprendendo quello che era il suo abituale buonumore.
“Uno dei miei talenti nascosti, immagino… comunque ti ricordo che prima di farti prendere dalle tue paranoie mi stavi aiutando con la scelte delle scarpe per il matrimonio…” disse saccente.
“Oh certo, il tuo matrimonio!” trillò Care “Fammi vedere”. Le scarpe prima di tutto, sempre.
Mezz’ora dopo, mentre Rebekah si stava provando il decimo paio di scarpe e Caroline continuava a bocciare tutte le sue scelte, un pensierino malizioso fece capolino nella mente della futura sposa.
“Comunque potrebbe esserci un altro problema riguardo la tua notte di sesso sfrenato con il vecchio best friend, sai?” chiese innocente Bekah.
“Quale sarebbe?” replicò Care improvvisamente guardinga.
Bekah ghignò maliziosa.
“Quando Nik –mio fratello- lo verrà a sapere gli si spezzerà il cuore…”
Rebekah ovviamente stava scherzando, non dubitava che Nik ci sarebbe rimasto male ma primo di certo non sarebbe stata lei a dirglielo e secondo nonostante suo fratello fosse rimasto davvero colpito da Caroline- tutto quei regali che le mandava non erano certo per divertimento- questo non gli aveva impedito di continuare a vedersi con altre ragazze. Nik era complicato in amore e di certo lei –la sua sorellina- non si sarebbe intromessa. Tuttavia fu con soddisfazione che vide il volto di Care colorarsi di rosso in evidente imbarazzo.
“Ti ricordi di mio fratello Nik, vero?” chiese Bekah rincarando la dose.
“Oh smettila, brutta befana!” strillò indignata e al contempo a disagio Caroline.
Rebekah sorrise. Sorrise perché nonostante tutto, nonostante tutti era felice della sua vita. Ma quella ‘barbie’ le aveva davvero appena dato della brutta, befana per di più?
 
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Buon pomeriggio!                                                                                                                               
Sono in ritardo…lo so, lo so… chiedo perdono! Ma ho avuto una settimana tremendaaaa…. Anyway spero che il nuovo capitolo sia interessante come il primo… purtroppo non c’è Klaus, almeno non fisicamente! Ma sono entrati in scena Elena, Damon e Rebekah… Nel prossimo spazio completo al Klaroline:)
A presto!
Emma95
   
 
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