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Autore: LittleJess    05/04/2016    4 recensioni
Hi everyone! I’m Little Jess! (Just so you know)
Ok basta con tutti questi anglicismi…
Dopo una prolungata e parecchio meditata riflessione ho deciso…*rullo di tamburi battenti*…di scrivere anche io una storia interattiva! –E chi se ne frega “ciccia”-
(Decisione molto probabilmente dovuta allo stress pre sessione estiva degli esami. Somebody saaaave me!)
I sei vampiri da noi sempre ed eternamente amati ed adorati entreranno in contatto (potrebbero anche parlare e basta oh –seh! CREDICI!-) con sei belle figliuole prese dal mondo dei telefilm!
(Non odiatemi PLEASE. Sono una “Telefilm addicted” eppure l’idea di far incontrare il mondo dei telefilm e degli anime mi piace un sacco! RCOVERATEMI)
Le ragazze sono completamente nelle vostre mani! Sarete voi a decidere come saranno fatte e con quale dei sei vampiri entreranno in relazione!
Spero partecipiate, solo se ne avete voglia sia chiaro! 
ATTENZIONE! PLEASE, MANDATEMI IL MODULO DI DESCRIZIONE COME MESSAGGIO PRIVATO.
NON COME RECENSIONE!
ISCRIZIONI CHIUSE!
Mi dispiace un sacco non poter fare in modo che tutte quante possiate partecipare! Mi sento in colpa...prometto di farmi perdonare!
Genere: Dark, Erotico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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-TOKYO-
The afternoon before the ball
https://www.youtube.com/watch?v=-lGTKtqtXeE
{Dress Shop-17.30}
Ryoko, più entusiasta che mai riguardo l’importante avvenimento di quella sera, aveva deciso di andare a fare shopping, considerata la notevole mancanza di vestiti atti ad un ballo di gala all’interno del suo armadio.
Non solo si era presa la briga di chiedere un permesso al suo capo, Sam, ma gli aveva persino “chiesto” di accompagnarla, o meglio, lo aveva costretto, ignorando qualunque tipo di protesta/opinione del pover’uomo, ormai in balia, da anni, del suo carattere spensierato e travolgente.
Ed eccolo lì, un uomo di mezza età, seduto sulla poltrona di un negozio di vestiti, in attesa che la sua figlioccia ponesse fine a quella che lui considerava una vera e propria tortura.

“Sam, sono sicura che questo ti piacerà!”

“E’ quello che continui a dire da quando siamo entrati qui dentro, Ryoko. O meglio, da quanto tu, senza lasciarmi libertà di scelta, mi hai costretto ad entrare. Non posso perdere tempo, ragazzina mia. Ti ricordo che ho un bar da mantenere!”

“Andiamo, Sam, se resta chiuso per un paio d’ore non è mica la fine del mondo, no? Questa è una situazione di estrema necessità!”

“Certo. Non farmi lavorare e portarmi a fare “shopping” con te per scegliere uno stupido vestito per una stupida festa organizzata da gente snob e altolocata alla quale tu vuoi andare a tutti i costi, sì, è una “situazione di estrema importanza”. Non sono assolutamente d’accordo. Sai quanto io disapprovi, dopotutto sei o non sei sotto la mia tutela? Ascolta il mio consiglio ed evita di andarci.”

“Assolutamente no. Quel ragazzo dai capelli rossastri mi ha invitata, sarebbe molto scortese non andarci.”

“Quando la smetterai di fare sempre di testa tua e comincerai ad ascoltarmi una buona volta? I figli di quel tizio, quel politico, non mi piacciono e tu potrest-“

“Allora? Che ne pensi? Credo di aver trovato quello giusto finalmente. Sam? Pronto? Terra chiama Sam? Oh ma andiamo! Hai visto un fantasma?!”

“Beh, ecco…io…direi che…sei bellissima, Ryoko.”

“Perfetto allora! Possiamo andare. Aspettami qui, vado a pagare e torno.”

“Uhm, buona, ragazzina. Lascia fare ai grandi questa volta. Vatti a cambiare e metti tutto in busta, ci penso io.”


“Nadja, guarda! Direi che quello potrebbe andare!”

“Oh mio Dio…è…è…”

“Guarda che puoi dire stupendo, eh. Non è una brutta parola!”

“E’ meraviglioso. Sono più che sicura che ti starà benissimo, Leila.”

Il destino, quel pomeriggio, aveva voluto che Leila e Nadja avessero deciso di andare in giro per negozi, per lo stesso motivo di Ryoko. Le due infatti, varcarono la soglia non appena la rossa uscì dalla struttura. I loro sguardi furono reciproci, fugaci ed ignari di tutto. In fin dei conti, come avrebbero potuto sapere che tra qualche ora si sarebbero riviste alla magione dei Sakamaki?
Al contrario delle altre ragazze, “residenti” alla magione, le due avevano preferito, in particolar modo sotto esortazione di Leila, uscire e scegliere il loro vestito, piuttosto che farsene propinare uno, scegliendolo tra il guardaroba antiquato ed eccessivamente sfarzoso a villa Sakamaki.

“Bene, adesso vado a provarlo e torno subito. E…Nadja, dovresti dare un’occhiata qui anche tu, magari riesci a trovare qualcosa!”

La biondina annuì, nonostante la poca convinzione. Leila, in un modo o in un altro, era sempre in grado di convincerla.
Le due ragazze, entrambe, “prede” dei sei fratelli vampiri, avevano stretto amicizia e legato molto durante tutto questo tempo trascorso alla villa. Sebbene fossero in possesso di due caratteri completamente opposti, Leila solare, allegra, scatenata, da un lato, e Nadja dolce, gentile, pacata, dall’altro, ciò non sembrava aver impedito loro di instaurare un legame forte, duraturo e sincero. La mora considerava la bionda quasi una sorella, nonostante quest’ultima ne fosse già in possesso. Nadja stessa, dal canto suo, rivedeva in Leila una sorella perfetta, a differenza di Roxy, di cui era perennemente vittima. Fortunatamente Leila, il più delle volte, difendeva Nadja dai soprusi di sua sorella gemella. Uscendo dal camerino, si rivelò essere molto più che soddisfatta.

“Ti piace? A me un sacco! Adoro questo colore e adoro questo vestito! Direi che io ho finito!”

“Leila…wow…sei bellissima!”

“Ti ringrazio! Ma…tu? Ti sei già fatta un’idea? Come vorresti il tuo vestito? Colore? Forma?”

“Leila…non credo sia il caso…insomma…non posso vestirmi più elegante di Roxy…lo sai…”

“Come prego? Vuoi piantarla con questi complessi di inferiorità? Non hai nulla in meno a lei, anzi. Sei o non sei la secchiona di casa? Lascia fare a me!”

“No! Insomma…voglio dire…oh, Leila! Accidenti a te, sei come un torrente in piena!”

“Prendiamo questo. E non si discute. Che la tua sorellina si lagni pure, sai che non ho paura di lei! E ora…andiamo! Dobbiamo prepararci!”

“Ma se manca ancora un sacco di tempo…”

“Appunto! Troppo poco tempo!”

{Olly’s home-19.00}

https://www.youtube.com/watch?v=6aacQPc0hHg
Olly era in camera sua davanti alla finestra, più pensierosa del solito, mentre cantava, suonando la sua chitarra. Era l’unico modo per riflettere e rilassarsi. La luce del pomeriggio estivo si andava perdendo in maniera molto lenta, dopotutto in estate le giornate si allungano, e le tenebre ci impiegano più tempo per calare. Alla ragazza dai capelli corvini non piace questa cosa. Lei ha sempre preferito l’oscurità alla luce, l’occulto al divino, non per nulla praticava la magia wicca. Una magia che mai avrebbe ritenuto essere in grado di salvarle la vita, letteralmente.
Il ricordo di quel vampiro che aveva tentato, in maniera non troppo velata, di ucciderla, le è rimasto impresso nella mente. Un ricordo fisso ed indelebile. Un ricordo di un vampiro biondo, dagli occhi color oceano, il quale senza un apparente motivo, l’aveva invitata ad un ballo di gala.
Olly sapeva benissimo che presentarsi lì, molto probabilmente, visti i precedenti, sarebbe stato da incoscienti, da folli senza sale in zucca. Ma il suo istinto le stava letteralmente implorando di andarci. La sua immensa curiosità per l’occulto, il soprannaturale, avrebbe dovuto soddisfarle in qualche modo. Ci sarebbe andata. Chissà, magari oltre al biondo ci sarebbero stati altri vampiri e, perché no, licantropi. Non le restava che andarci e verificare di persona. Tuttavia, ci sarebbe andata vestita a modo suo, non si sarebbe mai sottoposta a regole di vestiario di nessun genere.

{Sakamaki Household-21.55}
https://www.youtube.com/watch?v=wreEAaYX_Yo

Ormai mancavano solo pochi minuti al grande evento di quella sera. Il ballo di gala che i figli di Tougo Sakamaki avevano organizzato sotto sua richiesta, nonostante si trattasse di una più che evidente imposizione. Il silenzio presente all’interno della sala principale, scrupolosamente addobbata e preparata secondo lo schema di Reiji, era indicativo, e sicuramente momentaneo, riguardo il fatto che tutti gli abitanti della magione, fossero alle prese con gli ultimi preparativi, in quanto, di lì a breve, quella stessa sala sarebbe stata pregna di gente. I valletti silenziosi, quasi fluttuando, attraversavano la sala, sistemando e lucidando dove era ancora necessario. Tutto avrebbe dovuto sfiorare come minimo la perfezione. La quiete che stava per precedere la tempesta. Le ragazze residenti, ognuna nelle propria camera, sarebbero state convocate dalla servitù, nel momento in cui la loro presenza sarebbe stata richiesta. In maniera alquanto innaturale ecco che i sei fratelli si materializzarono all’interno di quella sala, vuota ancora per poco. Sicuramente, a parte Reiji, nessuno di loro, in tutta la sua vita, aveva osato vestirsi in maniera così elegante. Lo smoking non doveva essere il vestiario più comodo del mondo, considerate le lamentele di Ayato e Subaru, tuttavia loro padre era stato chiaro. “Festa raffinata ed elegante”.
Ed eccoli lì, tutti assieme, più in tiro che mai.

Il grande e antico orologio rintoccò. Era ora. Le dieci in punto.
Quasi di conseguenza, il grande portone della villa fu spalancato. I sei vampiri, a causa del loro udito particolarmente sviluppato, avevano già percepito da un po’ la presenza di gente, di macchine, le quali, subito dopo l’apertura del cancello, entrarono nella loro casa. Nel giro non di ore, ma di semplici minuti, quella magione si ritrovò ad essere piena di gente. Non gente qualunque. Il fior fiore dell’alta società di Tokyo. Politici, giudici ed avvocati finirono con il ritrovarsi in una sola enorme stanza.

“Tutti questi umani in casa mia…dovrebbero andarsene. La loro è una condanna a morte.” Sibilò Subaru, visibilmente a disagio.

“Non ho mai sentito battere così tanti cuori in una volta, vero Kanato?” Commentò Raito più che entusiasta, ricevendo un passivo cenno del capo da parte del fratello.

“C’è troppo rumore.” Disse Shu, il quale stava facendo un’enorme fatica nel rimanere sveglio.

“Questo maledetto coso…non capisco perché abbiamo dovuto vestirci come degli idioti…” Sibilò Ayato, visibilmente infastidito.

“Tacete. Nostro padre sta arrivando. Mandate a chiamare le umane. Ora.” Sentenziò Reiji, sistemandosi la giacca.

In men che non si dica, i valletti della magione si diressero verso le stanze delle ragazze, invitando, una per una, a scendere per prendere parte al ricevimento.

https://www.youtube.com/watch?v=Oz2_79Z9DqA
La prima a scendere le scale fu Esmeralda. Bellissima, elegante e puntuale.
Un vestito lungo di un color verde intenso, caratterizzato da uno scollo morbido e da maniche a tre quarti, s’intonava perfettamente con la collana impreziosita da smeraldi, i quali non facevano altro che risaltare i suoi occhi chiari. Il suo volto, caratterizzato da un’espressione seria, ferma e decisa, era incorniciato perfettamente grazie ai capelli raccolti.
Reiji la osservò attentamente da sopra le scale, una volta scesa, amalgamandosi con il resto degli ospiti. D’istinto pensò a quanto quella ragazza fosse bella.



Leila e Nadja scesero assieme, creando un contrasto di colori non indifferente.
La prima era rimasta fedele alla sua scelta. Un vestito lungo e semplice con gradi di azzurro chiaroscuro, faceva risaltare perfettamente la sua carnagione scura, così come i capelli lasciati sciolti. Immediatamente incrociò lo sguardo di Raito, il quale le rivolse un occhiolino fugace, in cui sembravano essere racchiuse molte minacce, almeno dal punto di vista della ragazza.
La seconda invece, si era fatta convincere da Leila, accettando il suo consiglio. Un abito color panna con stralci di stoffa di pizzo nero. In parte si sentiva in imbarazzo, non avendo mai indossato un qualcosa di così elegante. Subaru sgranò gli occhi, fissandola per qualche istante, ma lei non ci fece caso, cercava di guardare avanti, seguendo la sua amica. Erano entrambe stupende.



Ayato era occupato a punzecchiare con lo sguardo delle ragazze, perfino dalla sua posizione in cima alle scale, fino a quando qualcosa, o meglio, qualcuno, non catturò completamente la sua attenzione. Ryoko.
La giovane dai capelli rossi aveva appena varcato la soglia della magione. Il vampiro ne rimase incantato. Sembrava un fiore rarissimo nel suo abito bianco. I capelli raccolti in una coda laterale la rendevano quanto più bella ed appetibile. La ragazza era felice di essere lì, ma finì per sentirsi spaesata. Dopotutto non conosceva nessuno di quella gente altolocata.



Con la medesima apparizione innaturale, Karl Heinz comparve in cima alle scale della sala. Immediatamente dopo si ritrovò affiancato dai suoi sei figli. La sua presenza bastò per far calare il silenzio, ancora una volta, in quella sala, in quanto con l’accalcarsi di gente, si era creato un brusio di sottofondo, il quale pareva dare molto fastidio ai vampiri.

“Gentili ospiti, buonasera. Prima di tutto vorrei ringraziarvi per essere venuti. Per me è un grandissimo onore, nonché piacere, avervi qui, nella mia casa. Tuttavia direi che sarebbe alquanto opportuno procedere con le presentazioni. Loro sono i miei figli.”

Disse in tono possente, fiero, facendo un lieve cenno del capo in segno di approvazione.

“Ed ora apriamo pure le danze. Divertitevi!”
https://www.youtube.com/watch?v=EgRsJIGy9do
Non un istante di più e la musica partì. Un semplice sguardo da parte del padre bastò ai sei fratelli per capire che avrebbero dovuto ballare. Un ballo con le loro accompagnatrici. Seppure non proprio motivati, furono costretti ad obbedire.

“Bitch-chan, balliamo?”

Raito non se lo fece ripetere due volte e si diresse verso Leila, invitandola. Un ampio sorriso assieme ad una mano, che le porse per poterla condurre al centro della sala. La ragazza accettò d’istinto. Sebbene la sua bocca non avesse emesso alcun suono, il suo corpo era come attratto dal vampiro. Raito la strinse, in modo tale da guidarla nella danza.

“Dimmi la verità, cosa mi hai fatto? Perché continuo a sognarti? Mi succede da quando…”

“Hai bevuto il mio sangue. Lo so. Hai una parte di me dentro di te.”

“Io vorrei tirarti un ceffone in questo momento, ma il mio corpo si rifiuta.”

“Non lo farai, piccola Bitch-chan. Non lo farai.”

Ayato si materializzò dietro Ryoko, facendola sussultare.

“Sei in ritardo. Non mi piace per niente che mi si faccia aspettare. Più tardi ti punirò, ora dobbiamo fare questa cosa. Vieni.”

“Mai, ehi! Cosa…”

Non le diede nemmeno il tempo di controbattere che la trascinò letteralmente in pista, stringendola forte a se.

“Mia. Non dimenticarlo mai.”

Subaru si stava dirigendo verso Nadja, per fare quello che i suoi fratelli avevano appena fatto. Ma la sua strada fu intralciata.

“Ciao, Raggio di Luna. Allora, mi fai ballare?”

Eccola lì, Roxy, pronta ancora una volta a mettere i bastoni fra le ruote a sua sorella. Bellissima, quanto spietata, senza cuore e manipolatrice, afferrò il vampiro per la giacca dello smoking, costringendolo così a ballare con lei. L’unica cosa che le interessava era che la sorella, Nadja, stesse guardando.
Un vestito lungo e svolazzante, blu notte, risaltava il suo corpo sinuoso. Nulla a che vedere con lo stile della sorella, la quale, una volta vista la scena, rimase non poco turbata.

“Non stavo invitando te.”

“Mi hai invitata o sbaglio? Uh, credo che ci abbia visti. Aw, la mia sorellina…se ti baciassi potrei perfino riuscire a farla piangere. Proviamo?”

“Smettila! Prima che ti spezzi un braccio!”

Subaru fu costretto a trattenersi. L’ultima cosa che avrebbe voluto era creare scompiglio davanti a suo padre in una sala piena di umani.

“Che c’è? Aw, c’è il paparino e devi fare il bravo bimbo. Che cosa tenera…”

Il vampiro credette quasi di impazzire per un momento. Sospirò, continuando a ballare.

“Tu. Mi concederesti un ballo?”

Reiji si era appena avvicinato ad Esmeralda, utilizzando il suo solito tono cortese, porgendole un braccio per farla ballare.

“Ho un nome. Esmeralda. Vivo qui da un po’ di tempo ormai, non credo sia difficile impararlo. Comunque sia, ho per caso una scelta?”

Rispose, accettando l’invito. Se faceva tutto questo era solo per suo padre. Il vampiro invece, seppure in maniera lieve, cominciò a rimanere affascinato dal sangue freddo della ragazza.

{Kanato’s underground}
https://www.youtube.com/watch?v=1HtCquBppTc
Yuko era in quel posto macabro e sicuramente non adatto ad una ragazza da tempo indefinito. Era riuscita a liberarsi dalle corde.
Dopo aver cercato, in maniera vana, una via d’uscita da quella specie di seminterrato, si accorse di un biglietto in terra. Lo aprì, leggendolo. Si trattava di un invito ad una festa.
Sul retro però, vi era scritto qualcos’altro.
“Spero tu venga. Perché verrai, vero? Sì, verrai. Metti il vestito blu e la porta si aprirà. Ti aspetto.”
La ragazza aveva le mani che le tremavano. Lasciò cadere in terra quel biglietto.
Chi avrebbe mai potuto scriverle un biglietto simile? Chiunque fosse costui, era sincero sul fatto che in terra ci fosse un vestito blu. Tutto quello che desiderava Yuko in quel momento era andare via di lì, così non ci pensò due volte e s’infilò quel vestito.
Se non fosse stato per la sua paura, ansia ed il terrore che le impregnava lo sguardo, sarebbe stata stupenda per unirsi alle ragazze alla festa di sopra.



Non appena fu pronta, un passaggio si aprì, come citato in quel biglietto. La ragazza non se lo fece ripetere e corse verso l’uscita.
Attraversò corridoi, i quali sembravano essere senza fine. Più avanzava, più sentiva un leggero sottofondo di una musica da sala.
Questo non fece altro che aumentare la sua ansia, costringendola a correre ancora più velocemente.

“Ehi tu, perché piangi? E soprattutto, perché corri?”

La materializzazione improvvisa di Olly fece urlare la povera Yuko.

“Shhh! Non urlare, accidenti! Sono qui in incognito!”

Cercò di zittirla e di tranquillizzarla. Olly non era entrata dall’ingresso principale, o meglio, quella non era Olly in carne ed ossa. Era o non era una wicca? Aveva usato il suo potere per creare un suo “doppione” momentaneo, il quale sarebbe scomparso nel momento in cui qualcuno le avesse fatto del male. Tuttavia era lì, in un modo o nell’altro. Vestita perfino elegante, a modo suo.

“Mh, mi sa che non è questa la sala.”

Neanche le parole di Olly però, furono in grado di tranquillizzare Yuko, la quale continuò imperterrita nella sua fuga. Era stata segregata per troppo tempo per fermarsi adesso.

“Aspetta! Dove vai?”

Olly decise di seguirla. Pensò a quanto le sembrò strana quella ragazzina.
Yuko mentre correva fu costretta a fermarsi di colpo e ad urlare come non mai. Molto probabilmente perfino la gente all’interno della sala, non troppo distante la sentì. Olly, a sua volta, dopo averla nuovamente raggiunta, rimase non poco indifferente davanti a quello che entrambe si erano ritrovate davanti agli occhi.
Un cadavere.

 
 



Jess’s side
Buongiorno/ Buonasera! Ciao a tutti!
E’ un aquilone? Un aeroplano? Una stella cadente? Un alieno? (Ecco forse questo sì)
Sono proprio io! Ebbene sì, sono tornata.
(Magari vi siete anche dimenticati di me…come biasimarvi, sono LETTERALMENTE SPARITA! Chiedo venia con tutto il cuore!)

BTW, per chi non mi conoscesse o non si ricordasse di me, sono Little Jess!
Io e la mia mente non proprio sana (ehm…come sono drammatica, ma è vero u.u) abbiamo avuto l’idea di unire personaggi di anime e telefilm, creando una storia. Ma le bellissime ragazzuole presenti qui NON SONO FRUTTO DELLA MIA FOLLIA, signori! Ebbene, sono state create da alcune delle mie lettrici, alle quali io dedico questo capitolo e mando tanti baci ed abbracci.

Lo so, è passato un millennio, di conseguenza, prima di leggere questo capitolo, (perché voi lo leggerete, vero? Se no vi vengo a cercare, eh!) vi consiglio di leggere quelli precedenti prima, più che altro per una lettura lineare.
Inoltre, altro consiglio spassionato per una lettura (a mio parere) più coinvolgente, aprite i link con le varie musiche, aiutano ad entrare ancora di più all’interno della storia, giuro! (SOLO UN CONSIGLIO, S’INTENDE)

E così siamo entrati nel vivo, eh? Ed era pure ora!
Di chi sarà il cadavere?
Le gemelle faranno a botte?
Olly farà tutti quanti alla brace come l’agnello di Paqua? (Auguri passati, a tal proposito.)
Cosa succederà?
Lo scoprirete al più presto!
O meglio, dipende da quanto voi lo vogliate scoprire!

Ho parlato tantissimo…comunque sia, leggete, recensite, fate ciò che più vi aggrada e…io vado. Alla prossima, vi saluto, baci, abbracci e…a presto!

Little Jess
  
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