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Autore: ClosingEyes_    05/04/2016    1 recensioni
I sogni possono rilevare parti di noi che non conosciamo, cose che non ricordiamo ci vengono in mente senza motivo.
Rin sognerà una persona particolare e con l'aiuto di Kagome scoprirà chi è.
Tante avventure l'aspettano, e presto si troverà davanti ad una scelta.
Spero di avervi incuriosito :)
Buona Lettura :D
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Delle parole che non ti ho detto mai..

Si nasconde un segreto più grande di te lo sai?

Nessuno oltre te può rompere il sigillo..

Fra gli alberi di ciliegio il tuo cuore guarirà..

 

 

 

 

Mi svegliai di colpo, con la fronte completamente sudata e i capelli tutti scompigliati.

Mi portai le mani sulla fronte e feci respiri lunghi e profondi, quella voce nella mia testa chissà cosa mai voleva dirmi, forse era un avvertimento.

Provai ad alzarmi ma qualcosa mi impedì di farlo: una testa corvina era poggiata sul mio petto, dormiva beatamente come se io fossi il cuscino più morbido di tutta l'epoca Sengoku.

Delicatamente le spostai la folta chioma, poggiandola sul cuscino del letto ma di tutta risposta Kagome si attaccò di nuovo a me , stringendo la presa e mugulando qualcosa nel sogno, spero tanto che non stava sognando Inuyasha o altro.

-Kagome mi fai alzare?..- dissi spazientita.

-Mmmh eddai Inuyasha..- disse Kagome attaccandosi ancora di più.

Ecco, stava sognando Inuyasha, ora ci mancava solo che mi trovavo una mano o sul seno o da qualche altra parte che non voglio neanche nominare.

-Kagome sono Rin , maledizione staccati!- dico buttandola per l'aria.

Kagome si svegliò di balzo e mi guardò negli occhi : non sapeva se ridere oppure se nascondersi sotto al cuscino per la vergogna.

-Rin non ridere..- disse Kagome guardandomi, pronta a scoppiare a ridere.

-Ti giuro che non rido..- dissi però mentendo.

Kagome mi lanciò in faccia un cuscino, voleva proprio la guerra; quando stavamo dall'altra parte del pozzo e vivevamo insieme, facevamo sempre la guerra con i cuscini in qualunque momento della giornata che stavamo a casa.

Già, la nostra vecchia casa, dove ci sono passati i festini, le notti insonne sui libri di anatomia, i discorsi a terra stese sul tappeto da sobrie, ma anche da ubriache, le notti con i gruppi di studio ma di studio non se ne parlava neanche un po.

Tutti questi ricordi nella mia mente mi hanno fatto capire sempre di più che stare qui, con Sesshomaru, è stata una scelta forse un po avventata, ma le scelte prima o poi arrivano per tutti e in questo momento non mi sono pentita di aver rinunciato al futuro per tornare al passato.

Io e Kagome stavamo facendo un casino assurdo, tanto che le nostre urla si sentirono fino al piano terra, sembravamo due bambine in preda ad una crisi isterica.

Certo che tutte quelle cuscinate mi stavano facendo venire il mal di testa, dovevo ribaltare la situazione: mi lanciai sopra di lei, sedendomi sul suo esile bacino e la disarmai del suo cuscino, avevo la vittoria in pugno. Alzai il cuscino in aria e proprio nel momento cruciale, la porta della stanza si spalancò e vidi la faccia perplessa di Sesshomaru e quella divertita di Inuyasha.

-Ma che state combinando tutte e due?- disse Sesshomaru un po arrabbiato.

-Ha iniziato lei..- disse Kagome indicandomi.

-Ma se sei stata tu a lanciarmi il cuscino per prima , imbrogliona!- dissi lanciandole in cuscino in faccia.

-Sta di fatto che chi ha iniziato o meno, le vostre urla si sentono fino e giù al palazzo, sembra che state per essere sbranate da un lupo..- disse Inuyasha guardandoci alquanto divertito.

-E già ho mal di testa, quindi evitate di fare chiasso..- disse Sesshomaru toccandosi la fronte.

Certo che nonostante fosse un demone, era abbastanza debole di salute, appena sentiva delle urla subito gli veniva mal di testa, io ho sopportato di peggio senza neanche lamentarmi.

Vidi Sesshomaru e Inuyasha uscire dalla stanza , lasciando me e Kagome da sole.

Mi sembrava il momento giusto per parlare da sola con lei del sogno che ho fatto: cosa voleva mai intendere quella voce con sigillo e alberi di ciliegio.

-Kagome ascoltami..- il mio sguardo si fece serio e Kagome capì che ciò che stavo per dirle era abbastanza preoccupante.

-Rin cosa hai sognato? Percepisco una confusione nella tua anima incredibile..- disse Kagome sfiorandomi la guancia.

Si mise di fronte a me e mi prese le mani fra le sue, come se volesse calmarmi.

-Kagome io ho sognato una voce e questa voce mi parlava di un sigillo fra gli alberi di ciliegio, non so dirti bene chi fosse ma era una voce dolce e gentile che mi richiamava verso di lei..-

-Oltre il prato, c'è una foresta di alberi di ciliegio, se riusciamo ad uscire zitte zitte da qui, ce ne andiamo la..-disse Kagome alzandosi dal letto.

-Kagome ma tu sei sicura che possiamo andare?- dissi preoccupata , se fosse stato un demone a chiamarmi?

-Rin quella che ti ha chiamato è lo spirito di Hanami, la sacerdotessa degli alberi di ciliegio, non temere..- disse Kagome porgendomi la mano per farmi alzare.

-Cosa vuole uno spirito da me?- chiesi mentre mi aggiustavo il Kimono tutto stropicciato.

-Questo non lo so, ma per scoprirlo dobbiamo andare da lei.- disse Kagome aprendo la porta della stanza e trascinandomi fuori.

-Kagome ma siamo al tramonto e tra un po cadrà notte, dobbiamo andare proprio ora?- chiesi sempre più sicura che quella non era la cosa giusta da fare.

-Da quando sei così fifona tu?Muoviti!- disse Kagome trascinandomi letteralmente per le scale, rischiando di farmi inciampare nel Kimono e fare una bella caduta a terra.

Scendemmo le scale con passo quasi felpato, ma ciò fu abbastanza inutile poiché Jaken era in giro per i corridoi e ci beccò subito.

-Dove pensate di andare voi due senza il permesso del Signor Ses...- Jaken si bloccò , notando la mia faccia adirata.

-E da quando devo chiedere a Sesshomaru se posso uscire o meno?Digli che io e Kagome andiamo a farci due passi..- dissi alzando la testa e aprendo il portone d'ingresso lasciando un Jaken alquanto sorpreso.

Tirava un piacevole venticello , era fresco ma non gelido, si stava abbastanza bene e il sole del tramonto pizzicava leggermente la pelle con il suo flebile calore.

Ad ogni passo, sentivo come delle vibrazioni partirmi dalla pianta del piede e salire fino al cervello, come se più mi avvicinassi alla foresta, più lo spirito mi tirasse verso di lui.

Kagome era avanti a me e mi indicava la strada, girandosi ogni tanto per controllare che fosse tutto tranquillo e che non mi stessi agitando.

Lungo il cammino , dei fiori di ciliegio si posarono delicatamente sui miei capelli, diventando simili a fermagli , contornando il mio viso quasi come se lo conoscessero già e la sensazione di purezza che mi avvolse il cuore, mi fece sentire delle scariche elettriche per tutto il corpo, come se stessi passando una barriera sacra.

Il profumo che sprigionavano era talmente afrodisiaco che si poteva paragonare ad una droga e i colori dei fiori, bianchi e rosa, creavano un ambiente pacifico e sereno, dove esisteva solo il bene e gli spiriti portavano pace e amore.

Chiusi gli occhi, beandomi di tutte quelle emozioni che stavo provando e andai a sbattere contro Kagome , ovviamente perchè non guardai davanti a me.

-Kagome scusami io..- le parole mi morirono in bocca, non riuscivo a descrivere la bellezza di quel momento.

Un albero secolare pieno di fiori ricopriva tutta la foresta, era stupendo nel suo essere così speciale e le vibrazioni che mandava erano talmente forti che quasi mi dovetti reggere sul braccio di Kagome.

Era altissimo e i suoi arbusti erano forti e pieni di fiori rosa; vedevo una forte energia uscire da quei fiori, un'energia spirituale così forte da creare intorno a noi una barriera protettiva.

Mi avvicinai all'albero e delicatamente poggiai la mia mano sull'arbusto ruvido; sentivo una forza incredibile e una vita nuova pervadermi il corpo.

Aveva una potenza talmente elevata che rispetto al Goshinboku , questo era tre volte maggiore; improvvisamente sul palmo della mia mano sentì un'altra mano poggiarsi delicatamente , ma era talmente piccola che sembrava quella di una bambina.

Rin, sei arrivata …

Sentì questa voce provenire dall'albero ed era la stessa che mi venne incontro nel sogno; timidamente aumentai il contatto con la superficie ruvida e sotto la mia mano sentì qualcosa di tondo e morbido, era la guancia di questa presuta bambina.

Sei così pura, hai una forza speciale Rin..

Guardavo Kagome stupita, come se non sapessi che fare ma tutta risposta Kagome si avvicnò a me e anche lei tocco l'albero secolare, chiudendo gli occhi : intorno alla sua figura , un'aura azzura circondò ogni centimetro della sua pelle , sprigionando la sua aura spirituale nell'albero.

Voi, mie giovani fanciulle sacerdotesse, non dovete rischiare la vita ..

Piano le nostre auree diventarono sempre più forti e i fiori dell'albero iniziarono a cadere sulle nostre teste, formando una corona che contornava il nostro capo.

-Aiutaci tu Hanami, mostrati a noi..- disse improvvisamente Kagome.

Ci allontanammo dall'albero e da quei molteplici fiori caduti, si formò una figura di una bambina ; aveva i capelli rossi lunghi fino alla schiena e una pelle candida come i fiori bianchi, i suoi occhi erano arancioni come il tramonto e indossava un Kimono bianco con i fiori di ciliegio rosa disegnati sopra.

Era bellissima , una bambina stupenda e graziosa, con grandi poteri spirituali, proteggeva lei la foresta dall'oscurità demoniaca.

Quello che posso darvi, sacerdotesse, è il mio aiuto e la mia protezione..

Si avvicinò a noi e ci porse due ciondoli; era un albero della vita , contornato di piccole gemme brillanti e la loro luce si sprigionò forte per la foresta, risvegliando le creature pacifiche del luogo.

La sacerdotessa che incontrerete, è molto pericolosa, il ciondolo saprà quando aiutarvi..Siate prudenti, sorelle mie..

Non riuscivamo a parlare, eravamo talmente prese da quell'energia spirituale che non potevamo fare altro che ascoltare lo spirito ed accettare il suo dono.

Mi sentivo talmente in pace con me stessa, il profumo di quei fiori mi inebriavano l'anima e quel ciondolo, mi avrebbe protetto da una sacerdotessa, ma quale?

Non ho altro tempo, addio sorelle...

Una forte luce circondò i nostri corpi e ciò che riuscì a vedere era solo il sorriso di Hanami, accompagnato da una lacrima, mentre tornava all'interno dell'albero secolare.

Un forte turbine ci scaraventò lontano dalla foresta e ci svegliammo praticamente davanti al suo ingresso, completamente frastornate.

-Ka-Kagome , tutto bene?- dissi allungando la mano verso di lei.

-S-si Rin, sono solo un po indolenzita, tu come stai?- mi chiese alzandosi piano da terra.

-Indolenzita anche io , ma già è calata la notte?- chiesi guardandomi intorno.

-Si, forse è meglio che torniamo..- disse Kagome alzandomi.

-Kagome cosa voleva dire quello spirito con siate prudenti, sorelle mie?- dissi guardando Kagome perplessa.

-Rin non lo so, ma spero che questi ciondoli ci proteggano da qualunque cosa ci accada..- disse Kagome prendendo il suo ciondolo fra le mani.

-Si hai ragione , chissà..- dissi mentre ci incamminavamo verso casa.

Mentre tornavamo verso il palazzo, le nostre menti vagavano nel ricordo di Hanami, pensando a cosa mai servisse quell'avvertimento.

C'era forse qualcosa che ci stavano nascondendo Sesshomaru e Inuyasha?

Ero decisamente troppo confusa per capire cosa davvero stava per succederci, ma la cosa che mi spaventava di più in quel momento era la reazione di Sesshomaru, che sicuro si sarà preoccupato tantissimo che sono tornata tardi a casa.

Varcammo i cancelli e la porta d'ingresso si spalancò e la prima cosa che vedemmo fu quel demonietto di Jaken che agitava nervosamente il Nintojo.

-Voi due sciagurate!Dove siete state!Il Signor Sesshomaru e Inuyasha! Ora sentirete che grande strigliata, muovetevi la cena è pronta!-

-Andiamo Jaken non ti alterare, hai una certa età non ti fa bene !- dissi fuggendo dentro tirandomi Kagome e facendogli una linguaccia.

-Ragazzina impertinente!!- disse Jaken urlando per il salone.

Io e Kagome, appena seminato Jaken, entrammo nella sala da pranzo e gli sguardi dei due demoni non erano per nulla rassicuranti, anzi erano decisamente furiosi.

Senza proferir parola ci sedemmo al tavolo , cercando di trattenere le risate della scena avvenuta con Jaken.

Improvvisamente Inuyasha si portò una mano alla fronte e con tutta la calma che poteva, ci guardò ad entrambe negli occhi, come se volesse accertarsi che stavamo bene.

-Allora.. Si può sapere che fine avete fatto un pomeriggio intero!?!?!?- disse Inuyasha puntando il dito contro ad entrambe. Certo la calma non era per niente il suo punto forte.

-Andiamo Inuyasha, non si altera Sesshomaru, ti alteri tu?- dissi osservando però lo sguardo di Sesshomaru farsi di fuoco.

-Io e te facciamo i conti dopo..- disse Sesshomaru con una voce rauca e arrabbiata.

-Siamo andate nella foresta dei ciliegi dallo spirito dell'albero secolare , Hanami. Ha chiamato Rin in sogno , voleva qualcosa da lei...- disse Kagome non guardando minimamente Inuyasha.

-Lo sapete che è pericoloso andare la, siete state delle incoscienti..- disse Sesshomaru alzandosi da tavola- Io non ho fame, con permesso-

Vidi il suo sguardo deluso allontanarsi piano da me e una forte sensazione di tristezza mi invase il petto; mi sentivo un macigno dentro di me senza motivo, non capisco perchè io debba fare le cose avvisandolo, non sono più una bambina.

Non potevo lasciarlo andare così, quindi mi alzai anche io da tavola, salutando cordialmente Inuyasha e Kagome e raggiungendo Sesshomaru da qualche parte che non sapevo.

Kagome mi guardò stupita, come se avessi la coda fra le gambe che corro da lui, ma non è per questo, non potevo sopportare l'idea di vederlo in quelle condizioni a causa mia, era furioso questo lo sapevo bene.

-Inuyasha sei il solito cretino, potevi evitare di mettere in mezzo il discorso a tavola non trovi?- disse Kagome mettendosi le mani in testa.

-Spiegami perchè eravate li!Quel posto è pericoloso e stesso Hanami lo è! Ti sei per caso bevuta quel cervello minuscolo che ti ritrovi?- disse Inuyasha alzandosi da tavola pronto ad avvicinarsi a lei.

Kagome si alzò anche lei e gli si avvicinò lentamente, poggiando le sue delicate mani sul petto di lui; Inuyasha era stupito da tanta dolcezza della sua ragazza, perchè faceva così se lui la stava sgridando?

Piano Kagome si avvicinò al suo orecchio e con un sorriso maligno sussurrò:

-Amore..Vai a cuccia!- disse allontanandosi da lui e vedendolo schiantare a terra sonoramente.

-Ma-maledetta.. Aspetta ch..- ma non terminò la frase che Kagome adirata come non mai gli urlò contro.

-Non ti permettere mai più di mancarmi di rispetto! A CUCCIA!!!- disse di nuovo Kagome facendo rimbombare la sua voce per tutta la sala.

Sotto gli occhi increduli di Inuyasha, Kagome si allontanò per salire nelle stanze, era veramente su tutte le furie. Ma da quando doveva chiedere il permesso nel fare le cose?Era una sacerdotessa e sapeva difendersi da se.

 

 

Correvo per tutto il palazzo, l'ho cercato in ogni angolo, ogni spiffero, ma niente di lui non c'era traccia.

-Sesshomaru!!Ma dove sei è possibile che io ti chiamo e non mi sen...- ecco che stava succedendo di nuovo; inciampai nel kimono lungo e caddi a terra , fortunatamente il mio naso non si fece nulla, ma avevo le ossa indolezite e sentivo la caviglia dolermi tremendamente.

Credevo che Sesshomaru mi avrebbe fatto scampare la caduta?Si ma mi sbagliavo.

-Maledizione che dolore!- dissi cercando di alzarmi.

Zoppicavo peggio di una vecchia con un bastone e continuai la ricerca di Sesshomaru per tutta la casa con la caviglia indolenzita. Mi era difficile scendere e salire le scale, dunque alla fine uscì fuori e andai sul prato.

Era ancora tutto sconquassato, dopo quello che è successo la mattina di quel giorno stesso: vedevo ancora la fossa a terra, della mia energia negativa , e in quel momento lunghi brividi mi percosero la schiena.

Misi la testa fra le gambe come una bambina e mi portai le ginocchia al petto; ero triste, tanto triste, mi sentivo abbandonata proprio come quando ero piccola.

E se fosse andato da Kagura perchè io l'ho deluso?

Sentì delle calde lacrime percorrermi il viso, e tentai in tutti i modi di asciugarmele con le dita, era ridicolo che in quel momento stessi piangendo, ma era l'unica cosa che mi sentivo di fare.

-Sono ridicola! Sembro una bambina che effettivamente si è fatta male e piange sui suoi errori, posso mai essere così stupida?- mi dissi ridendo e cadendo con la testa all'indietro sul prato.

Ridevo osservando le stelle, aspettandomi forse una risposta che non verrà mai, ma nelle stelle si trova la luce, la consolazione in un momento di tristezza.

Potevo sentire il rumore del mio respiro mischiato alla brezza del vento, sentivo così tanti profumi misti a mille emozioni, sentivo anche le mie lacrime continuare a scendere e cadere sull'erba , ma questo non aveva importanza ormai.

Chiusi gli occhi e cercai di rilassarmi, finchè una voce dietro di me non mi svegliò da un probabile sogno consolatorio.

-Ei Rin che ci fai qua fuori?- disse Inuyasha, trovandomi stesa a terra con le lacrime agli occhi.

-Ah?No niente Inuyasha, stavo quasi per rientrare e..- ma proprio nel momento il cui mi stavo alzando, la caviglia mi fece un male terribile e dovetti appoggiarmi a lui per non cadere a terra di nuovo.

-Rin ma ti sei fatta male alla caviglia, vieni ti porto da Kagome..- mi disse Inuyasha caricandomi sulle spalle.

-Ma Sesshomaru dov'è?- chiesi ingenuamente mentre affondavo la testa sulle spalle di Inuyasha.

-Ah già se ci fosse stato lui di sicuro non saresti caduta, comunque non saprei non percepisco il suo odore nel perimetro circostante, neanche nel palazzo..- disse Inuyasha grattandosi la testa con un artiglio.

-Oh, capisco..- dissi cercando di fermare i singhiozzi.

-Vedrai che gli passerà, sarà andato ad uccidere qualche demone ..- disse Inuyasha cercando di tranquillizzarmi.

-Si.- dissi poco convinta guardando la luna.

La luna mi ricordava lui, in tutte le sue bellissime sfumature; mi ricordo quando lo vidi trasformato per la prima volta, certo fu un colpo al cuore, ma era decisamente bellissimo e poi diciamola tutta, un cagnolone tutto bianco fa solo tenerezza se non fosse che allora si trasformava solo per uccidere in casi estremi.

Inuyasha mi portò da Kagome, che era seduta sopra al letto con in mano un libro di arti spirituali.

-Inuyasha te lo devo ripetere?- disse senza distogliere lo sguardo dal libro.

-Ho Rin in braccio, si è slogata una caviglia, puoi fare qualcosa?- chiese Inuyasha abbassando le orecchie da cane , certo che era proprio buffo.

Kagome buttò il libro per l'aria e si alzò di scatto dal letto, facendomi stendere sopra; vide la mia caviglia e per fortuna non era poi conciata così male, disse che bastava un giorno e già potevo camminare, ovviamente a piccoli passi.

Mi mise una crema ad erbe curative e facendo un po di pressione, massaggiò i punti più critici, facendomi sentire leggermente dolore.

-Rin dove sta Sesshomaru?- disse Kagome cercando di farmi distrarre.

-Non lo so Kagome, io proprio perchè lo stavo cercando non..- percepì un'aura demoniaca provenire da giù al salone, ma non era Jaken, era Sesshomaru, ma percepivo qualcosa di estremamente forte provenire dalla sua aura.

Inuyasha uscì di corsa dalla stanza e andò giù nel salone, vedendo il viso di Sesshomaru violaceo e con gli occhi rossi come il sangue.

-Sesshomaru calmati!!!- disse Inuyasha avvicinandosi lentamente a lui, ogni passo sarebbe stato falso e sarebbe morto subito.

-Non. Ti. Avvicinare.- disse Sesshomaru, scandendo bene ogni singola parola.

-Ah ci risiamo!Ti arrabbi per sciocchezze! Secondo te Rin lo ha fatto apposta?- disse Inuyasha cacciando per sicurezza Tessaiga, se si dovevano battere per farlo placare , meglio essere prudenti.

 

Intanto noi eravamo sopra nella stanza di Kagome, mentre cercava di farmi stare ferma. Volevo andare a tutti i costi da Sesshomaru, so che se avessi fatto qualcosa

si sarebbe calmato subito.

Pensai ad un modo intelligente a fregare Kagome , allora mi guardai intorno e ebbi un'ispirazione ; vidi l'arco di Kagome, potevo inventarmi che l'arco si stava muovendo oppure che la sua aura stava diventando più forte.

-Kagome il tuo arco guarda!- dissi indicando l'arco.

-Che succede Rin??- disse Kagome lasciandomi andare e girandosi verso l'arco.

In quel momento scappai da sopra al letto, la scusa dell'arco ha funzionato, e andai giù in salone, correndo per il corridoio con la caviglia che mi faceva davvero male.

Quando arrivai nel salone principale, vidi Inuyasha con la spada puntata contro Sesshomaru; i suoi occhi erano spiritati, erano rossi come il sangue e le sue mani non erano da meno, probabilmente si sarà sfogato con qualche demone in zona.

Dovevo fare una sciocchezza per attirare la sua attenzione, ma quale!

Dopotutto prima è stato un caso ma se fossi caduta e lui fosse stato li, mi avrebbe preso senza troppe esitazioni.

-Sesshomaru!- lo chiamai ad alta voce e i suoi occhi si incrociarono con i miei.

-Hmr?- disse ringhiando, come se già avesse capito cosa stavo per fare.

-Se cado tu mi prendi?- dissi e mi alzai sul cornicione della scala, buttandomi giù a capofitto.

Nel momento in cui mi prese, meno di un nano secondo perchè quando era trasformato era più veloce, una forte luce rosa si espanse per il salone e i suoi occhi tornarono sempre più normali, finchè l'aura rossa che circondava quelle bellissime pozze color oro non scomparì del tutto.

I suoi artigli diventarono più corti e i segni violacei sul volto tendevano a diminuire finchè non tornarono come prima.

Lo guardai, sfiorandogli la guancia delicatamente con il dorso della mia mano e come una bambina mi lanciai al suo collo, strintolandolo quasi come se fosse un peluche.

-Dove sei stato?- dissi fra le lacrime, avevo così tanta paura che fosse andato da Kagura. Non mi levavo dalla testa che lui e Kagura avevano qualcosa da nascondermi.

-Tu intanto in mia assenza ti sei fatta male, vedi se non ci sono io cosa combini?!- disse Sesshomaru stringendomi anche lui.

Anche se per poco, quella voce così calda e un po con tono di rimprovero mi era mancata tremendamente, come mi era mancato stare fra le sue braccia in un momento così dolce.

Inuyasha capì che doveva dileguarsi alla svelta prima che Sesshomaru lo scaraventasse lontano da lui ,a chilometri di distanza, con i suoi artigli.

Sesshomaru mi portò nella nostra stanza, stringendomi sempre più forte al suo petto.

Appena aprì la porta, mi buttò sopra al letto e mi si posizionò sopra; lo guardai interrogativa e , capendo dove voleva arrivare, lo spinsi all'indietro, cercando di fargli capire che non era il momento adesso che lui ancora era arrabbiato.

-Sesshomaru no!- dissi mettendogli una mano sul petto.

-Perchè no Rin?Perchè mi rifiuti?- mi chiese Sesshomaru prendendo dolcemente la mia mano e stringendola al suo petto.

-Perchè sei ancora arrabbiato, e non sarebbe lo stesso..- dissi abbassando lo sguardo e osservando il pavimento sotto ai miei piedi.

-Rin,non mi privare della possibilità di toccarti..- disse Sesshomaru avvicinandosi a me e sovrastandomi di nuovo- Perdonami se me ne sono andato, è che io ho..-

-Sesshomaru, non puoi avere paura di perdermi tutte le volte, io ero li nella foresta e tu lo sapevi, potevi distinguere il mio odore ne sono certa..- dissi accarezzandogli la guancia.

-Non voglio perderti e aspettare finchè non tornerai a nuova vita, sarebbe una tortura per me..- disse Sesshomaru abbracciandomi a lui e mettendomi sulle sue gambe.

-Ma c'è la possibilità di restare con te per sempre giusto?- chiesi e il suo sguardo si fece cupo e triste, cosa mi stava nascondendo..

-Si, ma è rischioso per te, non lo so se voglio o meno..- disse Sesshomaru continuando a stringermi forte come se non volesse farmi scappare.

-Sesshomaru qualunque cosa accada, io sarò con te ..- dissi e alzando lo sguardo incrociai i suoi bellissimi occhi.

Sapevo che sarebbe stato rischioso, anche lo spirito Hanami me lo ha anticipato, ma sapevo che le cose sarebbero andate per il verso giusto e che se mi fosse successo qualcosa, Sesshomaru mi avrebbe protetta.

Il rito probabilmente sarà difficile e doloroso, ma il dolore dell'immortalità non è nulla in confronto al dolore di vivere una vita senza il mio Sesshomaru o peggio di lasciarlo da solo perchè la mia vita non è neanche un decimo della sua.

Trasportata dalla magia di quel momento così silenzioso e perfetto, poggiai le mie labbra sulle sue, avide di cercare il contatto tanto mancato.

Sesshomaru schiuse le sue labbra, accogliendo il mio bacio, e con le mani sentivo che perlustrava la mia schiena , attento a non graffiarmi con i suoi artigli velenosi.

Era un gioco di sguardi fra un bacio ed un altro, i suoi occhi freddi come il ghiaccio e i miei carichi di passione, le sue mani vogliose e le mie sempre timide, la sua voglia di farmi sua e la mia di essere l'amore della sua vita.

Il nostro fare l'amore era così; per noi era il momento in cui le nostre anime si legavano in una danza sensuale e pura, dove anche la musica dei nostri cuori che battevano all'unisono, avrebbe trovato la pace.Ciò che ci lega è inspiegabile, un demone e un'umana fragile come un uccellino di primavera, una vita che non è uguale per entrambi ma è bella lo stesso.

Quella notte Sesshomaru mi fece sua ancora una volta, ancora una volta mi volle, mi inspirava, mi baciava, mi mordeva e mi desiderava.

Mi sentivo una dea fra le braccia del Grande Demone Cane, ciò che prima era solo un assassino cruento e senza pietà, io , Rin, l'ho trasformato in un demone con compassione , paura, dolcezza, romanticismo e soprattutto emotivo.

Io semplice umana ho fatto invaghire un demone, con i soli miei sguardi, con i soli miei sorrisi e anche con la paura di restare da sola.

Quella notte però fu diversa; dentro di me sentivo qualcosa che non saprei manco definire, c'era qualcosa in me che era appena nato, fra il profumo di menta e muschio, fra la delicatezza dei suoi capelli argentei, fra i suoi sorrisi rubati fra una spinta ed un'altra.

C'era qualcosa in me di diverso..

Non so spiegarmi cosa..

 

 

 

 

 

Eccomi qua!

Hanami aiuterà Kagome e Rin a sopravvivere alla sacerdotessa?

E cosa è cambiato in Rin? Cosa è nato in lei?

 

Lo scoprirete alla prossima!

Bacionii

 

ClosingEyes

   
 
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