05/04/2016
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Era successo tutto in pochi istanti.
Il percorso che N aveva deciso di prendere per andare a Ponentopoli passava proprio per una delle poche caverne di Unova, Cava Pietrelettrica.
I cuniculi di quella grotta erano difficili da attraversare e pieni di allenatori capaci, ma fino a quel momento era riuscito a cavarsela con poche difficoltŕ.
Fu allora che lo incontrň.
Era un avventuriero, uno come tanti. Non aveva nemmeno fatto troppo caso al nome.
Gli era apparso davanti all’improvviso, chiedendogli uno scontro per poter preparare i suoi Pokémon alle insidie della montagna.
Non gli sembrava una richiesta cosě assurda, quindi decise di accettare.
Dopo pochi minuti, la battaglia era quasi totalmente a favore di N, in quanto l’avventuriero aveva scioccamente deciso di mandare il suo Boldore contro il Ferroseed con il quale N aveva fatto amicizia all’inizio della cava.
Poi successe l’inaspettato.
“Boldore, Esplosione!”
Il Pokémon dell’avventuriero scoppiň in pochi secondi, facendo quasi svenire il Ferroseed di N.
Ma non fu quello a preoccupare il ragazzo. C’era qualcosa di orribile che lo aveva paralizzato, costringendolo a tapparsi le orecchie ed a chiudere gli occhi dalla paura.
L’urlo di dolore del Boldore.
Pochi istanti dopo, quando N finalmente riscě a riaprire gli occhi ed a riprendersi, vide il Pokémon dell’avversario a terra, sfinito, e sopra di lui l’avventuriero che lo riproverava di non aver causato un’esplosione capace di mandare al tappeto il Ferroseed nemico.
N non ci vide piů dalla rabbia ed il mondo intorno a lui iniziň a svanire.
…
Quando N riprense il controllo dei suoi sensi, si trovava ancora nella caverna, in un punto non meglio precisato e nel quale era sicuro di non essere giŕ passato.
Nella sua mano, una Pokčball. Quella del Boldore dell’avventuriero.
Senza pensarci due volte, si mise la sfera in tasca e continuň per la sua strada, promettendo a se stesso di non causargli alcun dolore nelle future battaglie che avrebbero intrapreso assieme.