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Autore: Eristhestrange    07/04/2016    1 recensioni
Un'alternativa agli eventi di Dressrosa: una prigioniera piuttosto singolare, un accordo a cui non si può sfuggire, un piano da portare a termine. Ad ogni costo.
Genere: Avventura, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Donquijote Doflamingo, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo III

 

Regina di Cuori

 

"Che COSA?"

La ragazza rimase visibilmente sbalordita da quell'affermazione, nonché estremamente perplessa.

"E' chiaro che voi Tonto...Tonti...Ton..quello che è! Non siete a conoscenza dei fatti, altrimenti sapresti che una cosa simile non è possibile, Doflamingo non può uccidermi. O meglio, potrebbe, ma non sarebbe una scelta molto saggia da parte sua. Ad ogni modo, se volesse davvero farmi fuori, lo farebbe sicuramente in un modo molto più divertente. Penso che la soddisfazione di vedermi agonizzante a causa sua sia uno dei suoi desideri più grandi in questo periodo!"

Il nano non fece altro che guardarla con un cipiglio ancora più severo.

"Eris-sama, non capisci...lui non vuole ucciderti! Lui vuole..."

Un brusio frenetico proveniente dall'esterno interruppe bruscamente il suo discorso.

"Eris-sama! Eris-sama! Risponda! E' successo qualcosa? Abbiamo sentito dei rumori sospetti!"

"Ehm...no! E' tutto apposto!" rispose Eris tempestivamente e a gran voce.

"Ne è sicura? Possiamo entrare?"

"Si! Cioè...no! Sto bene, sto bene!"

Sentì le donne allontanarsi dalla porta e si tranquillizzò, ma quando si rivolse di nuovo verso il nano, questo era sparito.

"Ehi! Dove ti sei cacciato?"

Chiese sottovoce; non poteva sprecare altra energia per usare l'ambizione e trovarlo, credeva che fosse meglio servirsene per prevedere le mosse di chi stava fuori dalla porta, nel caso avessero deciso comunque di entrare.

Una flebile voce le rispose da dietro le spalle.

"Eris, sono quiiii!"

Da uno degli asciugamani sopra la sedia a conchiglia era spuntato il cappello verde del piccolo Leo.

La ragazza si alzò e si avvicinò al Tontatta.

"Allora, mi vuoi dire che cosa sta succendo?"

"Non possiamo parlarne qui! Appena uscirai dalla stanza chiuditi in camera tua, non mangiare e non bere assolutamente nulla e aspetta! Io busserò al tuo balcone, devi avere pazienza e, soprattutto, tieniti lontana da Doflamingo! Ti prometto che avrai tutte le risposte che vorrai, stasera!"

Ad Eris non rimase altro che annuire.

"Sempre più misteri! E' da quando sono qui che non faccio che essere sommersa dai dubbi!"

Cosa avrebbe fatto?

Doveva dare ascolto alle parole del nano o comportarsi come se nulla fosse?

 

---

 

Da qualche parte, sulla rotta per Dressrosa...

 

Il sole splendeva nel cielo, facendo brillare la superficie dell'oceano blu che si estendeva a perdita d'occhio.

L'odore dell'aria salmastra era trasportato da un vento leggero ma sufficiente a gonfiare la grande vela con il teschio dal cappello di paglia.

I flutti marini lambivano la chiglia della nave che in quel momento, come un aratro, solcava lo specchio d'acqua, infrangendolo e lasciando dietro di sé una scia di schiuma bianca.

Il fruscio prodotto da quel movimento cadenzava il ritmo tranquillo della vita sulla nave, i cui occupanti sembravano essere molto più sereni avendo ormai levato l'ancora da Punk Hazard.

Seduta al suo tavolo da cartografa, Nami osservava con attenzione la mappa che aveva appena finito di disegnare.

"Mmmm...forse questa linea un pochino più a sinistra!"

Pensò, guardando controluce il foglio su cui aveva raffigurato l'isola che la sua ciurma aveva appena lasciato.

La ragazza non era l'unica a trovarsi negli ambienti interni della nave nonostante la bella giornata.

Usopp e Franky stavano infatti lavorando nel laboratorio di quest'ultimo per riparare la Mini-Merry e il sommergibile-squalo che erano stati danneggiati nei giorni precedenti.

"Avremmo sicuramente lavorato meglio a terra!" affermò Franky, andando a recuperare una chiave inglese sul suo tavolo da lavoro.

"Cosa vuoi farci! Luffy e Trafalgar hanno insistito per partire subito! Non è colpa tua, anzi, hai fatto del tuo meglio per riparare la nave! Ma ora concentriamoci!" rispose il compagno, assestandosi gli occhialini sul naso.

Più in alto, in cima all'albero maestro, nella coffa coperta, gli spadaccini presenti sulla nave erano intenti a prendersi cura delle proprie spade in religioso silenzio.

Solo Trafalgar Law aveva deciso di non partecipare a quel rito.

Il ragazzo infatti se ne stava in silenzio sul ponte, a gambe incrociate, in meditazione.

Di fianco a lui Ceasar Clown, immobilizzato dalle catene di agalmatolite, schiacciava un pisolino all'ombra di uno degli alberi della nave.

Momo e Chopper, che fino a quel momento avevano giocato a rincorrersi sul ponte, dopo aver superato Robin che leggeva tranquilla un libro sulla sua sdraio, si diressero in cucina per fare merenda con Sanji.

Sulla polena a forma di testa di leone, Luffy se ne stava sdraiato a fissare le nuvole nel cielo con le mani dietro alla testa.

Ad un certo punto qualcosa volò in alto sopra di lui, attirando la sua attenzione.

Era il gabbiano con il giornale!

Il suo braccio si allungò smisuratamente per afferrare il quotidiano direttamente dalle zampe dell'uccello marino che, spaventato, volò via nella direzione opposta con stupefacente velocità.

Il braccio di Cappello di paglia tornò di nuovo al suo posto; con un enorme sorriso il capitano lesse il titolo del giornale.

In prima pagina si parlava proprio della nuova alleanza pirata fra lui e il membro della Flotta dei Sette, stipulata su Punk Hazard.

"Ehi, Lawwwwww!" gridò, lanciandosi con un grande balzo sul ponte, proprio di fronte all'interessato, sbandierandogli davanti al volto il giornale.

Il ragazzo aprì gli occhi e prese il quotidiano dalle mani del compagno.

La prima pagina era proprio dedicata alla loro nuova alleanza; tirò un sospiro di sollievo nel constatare che non si parlava di nulla di quello che era effettivamente successo sull'isola.

"Hai visto, siamo finiti in prima pagina!! Ma...ehi! Perché stai facendo quella faccia?"

Trafalgar Law aveva iniziato a scorrere le pagine e la sua espressione era completamente cambiata.

Lanciò il quotidiano a terra, svegliando il povero Ceasar che gli lanciò un'occhiata torva, poi se ne andò sottocoperta, lasciando perplesso il giovane capitano. Nico Robin raccolse il giornale da terra e lo sfogliò.

"Ehi Robin! Sai che cos'ha Law? Ha deciso di ignorarmi e andarsene!"

"Credo sia per questo articolo..."

Rispose l'archeologa, sventolando davanti alla faccia del capitano il foglio con una foto che ritraeva Eris a Dressrosa, intenta a mettersi sul capo un grande cappello con dei fiori di girasole.

Il ragazzo strabuzzò gli occhi.

"A quanto pare qualcuno vuole che si sappia che Eris si trova a Dressrosa! L'articolo non è molto lungo, dice solo che è ospite presso la corte e che sembra trovarsi bene lì!"

"Che cosa??? Ma non è vero!!! Lei è lì contro la sua volontà, non può essere di certo felice! Questa è una stupidaggine! Non vedo l'ora di arrivare a Dressrosa!"

Rispose Luffy sbuffando, andando poi a raggiungere il suo alleato sottocoperta.

"Ragazzi! Che cosa sta succedendo?" chiese Nami, seguita a ruota dal fedele Sanji.

"E' per il giornale di oggi! Ci sono delle notizie su Eris!"

"Davvero? Fammi dare un'occhiatina...mmm...pare proprio che Doflamingo la voglia esporre come un trofeo! Tutta propaganda!"

Disse indignata, gettando in aria la pagina di giornale, che andò direttamente a sbattere contro il volto di Sanji.

"Eris-chan...nonostante tutto la prigionia non ti ha privata del tuo immenso fascino! Come si può essere tanto meschini da nuocere ad un tale, raffinato angelo!Doflamingo la pagherà!"

Gli occhi del cuoco si fecero di fuoco.

"Ah! Sei il solito! Ad ogni modo, non mi interessa cosa pensano gli altri! Io voglio andare a salvarla, costi quel che costi! Ci ha tirato fuori dai guai e ho intenzione di ricambiare il favore!"

Lo sguardo di Nico Robin si perse verso l'orizzonte.

"Lo vogliamo tutti..ma credo che lei stessa non lo accetterebbe..."

"Io proprio non capisco!"

Nami sbuffò e si sedette sull'erba morbida, con aria rammaricata e gli occhi bassi.

Qualche secondo dopo Momonosuke, uscito dalla cucina, si riversò fra le sue braccia come era solito fare.

"Perché sei così preoccupata? E' per Eris vero? Sono tutti preoccupati per lei...ma noi la salveremo!"

La ragazza dai capelli arancio sorrise mestamente, accarezzando la testa del bambino.

"A quanto pare sarà molto difficile, piccolo Momo...sembra che si sia cacciata in un bel guaio..."

Il bambino la guardò incuriosito "Ho sentito parlare di una specie di accordo che non si può rompere...ma che cosa vuol dire? I pirati non possono fare tutto quello che vogliono?"

Lo sguardo della ragazza si fece triste e sospirò; fu Robin a prendere la parola.

"Anche i pirati hanno un codice d'onore! Doflamingo non è uno sprovveduto e ha fatto ricorso ad una tradizione antichissima, sapendo che Eris non avrebbe mai potuto né rifiutarsi né venir meno alla parola data. Il Sacro Accordo è una pratica che affonda le sue radici in tempi remoti; inizialmente si trattava di una prerogativa dei capi delle tribù per garantire un equilibro fra i poteri in un territorio, nel tempo divenne anche una prassi dei pirati, anche se al giorno d'oggi è conosciuta solo per sentito dire. Consiste in un accordo a tempo determinato fra due parti, ognuna delle quali vuole ottenere un vantaggio dall'altra. Se un capitano avesse la necessità di servirsi delle abilità o di qualcosa in possesso di un altro capitano potrebbe chiedergli uno scambio...sempre che abbia qualcosa di altrettanto allettante da interessare l'altro, come un tesoro, un'isola, un'arma o un altro favore. Ovviamente c'è il rischio che uno dei due non rispetti le regole e tradisca l'altro, per questo motivo entrambi devono dare un pegno come garanzia per tutta la durata dell'accordo. Inoltre deve essere stipulato in presenza di almeno due testimoni che ne garantiscano la validità."

"Un pegno? In che senso?"

"E' qualcosa a cui la persona tiene molto e che lascia nelle mani dell'altro pirata. Può essere un oggetto, ma anche una persona. La ciurma stessa può essere una garanzia per gli accordi di breve durata. In questo caso Doflamingo ha lasciato Caesar come pegno. Se uno dei due viene meno all'accordo, la sua fama di capitano si macchia irrimediabilmente poiché, oltre a dare dimostrazione di non rispettare la parola data, è disposto a mettere in pericolo ciò che gli appartiene. La ciurma potrebbe essere data come pegno in futuro, quindi è difficile che gli uomini si fidino di un capitano che li lascerebbe nelle mani del nemico. E' detto Sacro Accordo perché si pensa che queste pratiche siano favorite dal dio del mare e che esso ne sia il garante! Al giorno d'oggi non è più molto utilizzato, ma proprio perché  molto antico ha carattere solenne e viene rispettato."

"Un momento...ma Eris non è un capo tribù, né il capitano di una ciurma..."

"Dato che viaggia da sola, è considerata come capitano di sé stessa..."

"Ma allora, dato che non vuole una ciurma, può fare benissimo a meno di rispettare i patti!"

Robin sorrise "Bhe...dovrebbe rinunciare per sempre ad essere un capitano e non credo le dispiacerebbe troppo. Tuttavia ciò che la spinge a rispettare l'accordo non è una questione che riguarda lei, ma suo padre. Non vuole macchiarne l'onore facendo una cosa così rischiosa come infrangere il patto!"

Per un attimo lo sguardo di Momonosuke si rabbuiò, ma ritornò subito a sorridere.

"Ma noi troveremo un modo per salvarla! Ci deve essere sicuramente, vero Nami?"

La giovane donna era rimasta pensierosa e in silenzio per tutta la durata del discorso.

"Robin, hai detto che si tratta di un patto a tempo determinato, cosa volevi dire?"

"Ogni Sacro Accordo ha una durata stabilita, altrimenti le due parti non potrebbero riavere indietro i loro pegni. Se questa non viene specificata, in genere se si tratta di favori, quando entrambi portano a termine ciò che hanno promesso l'accordo è ufficialmente sciolto..."

Nami si alzò da terra con gli occhi sfavillanti e un grande sorriso, rivolgendosi verso la compagna.

"Quindi...se Doflamingo non ha stabilito nessun limite temporale, ciò vuol dire che..."

Anche il volto di Robin si illuminò in un istante.

Momonosuke intervenne  guardando la donna dai capelli corvini "Che cosa vuol dire?"

"...Doflamingo ha già fatto la sua parte, non appena Eris avrà portato a termine ciò che lui le ha chiesto..."

"...sarà svincolata dall'accordo!"

 

----

 

"Grazie mille, ne avevo proprio bisogno!"

Disse Eris addentando una mela presa dal cestino che il Tontatta le aveva portato.

"Non c'è di che! Ero certo che avresti avuto fame!"

Rispose il Tontatta sorridente.

Era notte inoltrata, ma il tempo non era percepibile dalla stanza chiusa in cui si trovavano.

"Incredibile vero? Ho fatto bene a recuperare quelle mappe stamattina, altrimenti non avrei mai scoperto il passaggio segreto che porta a queste celle sotterranee. Credo siano vecchi luoghi di stoccaggio di armi da fuoco! Dovendo stare chiusa in camera mia per tutto quel tempo ho deciso di dare un'occhiata a quelle scartoffie e quando ho scoperto che nella stanza attigua ci doveva essere un passaggio nel muro ho scardinato un'asse del fondo dell'armadio per trovarlo!"

"E' stata proprio una buona intuizione! Ora che siamo al sicuro possiamo parlare! Mi dispiace di essere stato troppo sbrigativo prima, ma se fossi stato scoperto il piano sarebbe andato in fumo!"

"Non preoccuparti Leo! Ma ora ti chiedo per favore di rispondere alle mie domande; per prima cosa vorrei sapere che cosa sta succedendo su quest'isola! Chi siete voi Tontatta, come mai volete aiutarmi?"

"Siamo  una tribù che vive sull'isola di Green Bit, annessa a Dressrosa grazie ad un ponte. Doflamingo ha rapito parte dei nostri compagni, fra cui la nostra principessa, Manshelly, e noi abbiamo intenzione di riprenderceli! Stiamo organizzando una sommossa contro di lui e siamo già a buon punto! Quando abbiamo saputo che ti aveva portata qui sull'isola abbiamo iniziato a monitorare la situazione: all'inizio pensavamo fossi una sua alleata, poi abbiamo scoperto che sei stata costretta a suggellare un Sacro Accordo e che non sei qui di tua spontanea volontà. Per questo motivo abbiamo pensato che avresti accettato di esserci d'aiuto nella missione che stiamo organizzando per sconfiggerlo! "

"Quindi alcuni di voi sono qui ogni giorno in incognito?" chiese interessata, prendendo una pesca dal cestino.

"Non solo qui, anche in città! Seguiamo i movimenti della Family per accertarci che il nostro piano possa avere successo! Siamo abbastanza piccoli e veloci da non essere visti, per questo gli abitanti dell'isola ci chiamano 'fate'!"

"Oh beh, siete davvero molto efficienti, tuttavia ci sono ancora cose che non mi sono chiare...oggi in biblioteca ho letto un libro che parlava dei regnanti di Dressrosa, ma la famiglia di Doflamingo non compare nell'elenco dei sovrani degli ultimi anni! Questo vuol dire che è stato eletto re?"

"Esattamente, Eris-sama. Anche se sembra impossibile è proprio come dici!" rispose il piccolo Tontatta rammaricato.

"Ma perché? Come diavolo ha fatto?"

"Doflamingo è ricorso ad un inganno, come sempre...con il suo potere ha manovrato l'ex re del paese affinché lo devastasse. Agli occhi di tutti  era sembrato che re Riku, il precedente sovrano, fosse impazzito, così quando Doflamingo è arrivato e ha finto di fermarlo il popolo lo ha incoronato re"

"La solita canaglia. Sapevo che c'era qualcosa sotto!"

"I Tontatta, grazie alla famiglia di Riku, hanno vissuto serenamente per secoli. Dopo un lungo periodo di schiavitù sotto la famiglia dei Donquixote, la dinastia dei Riku ha imposto che noi nani potessimo prendere tutto ciò che ci serviva dall'isola come risarcimento per le nostre fatiche. Così è stato fino all'arrivo di Doflamingo, il quale ha intenzione di farci di nuovo suoi schiavi! Noi non possiamo permetterglielo!"

"Si, capisco! Vi assicuro che essere prigionieri di quell'uomo è tutt'altro che una passeggiata...vorrei tanto potervi aiutare, ma..."

"Non preoccuparti! Sei una perfetta infiltrata a palazzo, puoi cercare delle informazioni utili qui dentro!"

"D'accordo! Ma devi ancora spiegarmi questa storia del veleno! Che cosa ha in mente Doflamingo?"

"Come ti ho già detto non ha intenzione di ucciderti! Vedi...noi Tontatta sappiamo far crescere ogni tipo di pianta ed è proprio per questo  motivo che Doflamingo ha rapito parte della nostra tribù. Li tiene nella fabbrica del SAD per far coltivare loro gli Smiles!"

"E' davvero un essere ignobile! Tuttavia non capisco cosa c'entri col veleno..."

"Devi sapere che qui a Dressrosa cresce una pianta rarissima dalle proprietà straordinarie. Dalle spore dei suoi fiori si estrae un potente filtro d'amore che può soggiogare anche il più forte fra gli uomini! E' anche per questo che Dressrosa viene chiamata l'isola dell'amore e della passione!"

"Quindi stai cercando di dirmi che Doflamingo vorrebbe farmi bere un filtro d'amore? Ma è impossibile! Piccolo Tontatta, devi sapere che sono stata costretta a fare un accordo con il Re di quest'isola...un accordo infrangibile"

"Lo so, ed è proprio per questo motivo che ha intenzione di farti bere quel veleno!"

"Leo...ascoltami, che senso può avere?  Se sai già come stanno le cose, saprai anche che ho promesso di diventare la regina di Dressrosa!"

"E' per questo che Doflamingo vuole avvelenarti! Tu gli servi e se starai dalla sua parte spontaneamente allora non avrà più bisogno di controllarti di continuo! L'effetto del filtro è illimitato se non assumi l'antidoto!"

Eris sgranò gli occhi, sputando il morso che aveva appena addentato.

"E' inaudito!! Arrivare a farmi bere un filtro d'amore! No! E' una cosa assolutamente disgustosa! Non voglio nemmeno pensarci! Certo sarebbe l'unico modo per potersi innamorare di un essere spregevole come lui! Leo, tu e la tua tribù mi avete salvata da un gravissimo pericolo e ve ne sono grata, ma non posso più restare qui ormai, Doflamingo vorrà portare a termine il suo intento a tutti i costi! Devo almeno cercare di prendere tempo! Non voglio assolutamente essere sua schiava per sempre, voglio pensare con la mia testa!Non può permettersi di decidere riguardo ai miei sentimenti! Non gli basta avermi imprigionata e costretta a diventare futura regina? Ha preso tempo per far sapere al mondo che ero qui e adesso mi vuole mostrare al suo guinzaglio!"

"Eris, capisco come ti senti ma trovare un modo per scappare sarà davvero difficile..."
"Non con queste!" rispose con un sorriso malizioso, sventolando le mappe che teneva fra le mani.

"A quanto pare esiste un passaggio che da qui porta direttamente alla base dell'altopiano del re, non servirà nemmeno prendere l'ascensore! E' perfetto! Fingerò di essere malata domani e di non avere fame, nel frattempo mi preparerò e sgattaiolerò via durante la notte..."

"...e noi ti aspetteremo alla fine del passaggio per condurti a Green Bit! Lì sarai al sicuro per un po' e potrai pianificare l'attacco a Doflamingo con noi!"

"E' un piano perfetto Leo!Guarda!" disse indicando un luogo sulla mappa "Questo sarà il punto di incontro di domani, mi troverò lì verso la mezzanotte e poi a Green Bit penseremo al da farsi!"

I due si scambiarono un'occhiata d'intesa. Finalmente Eris aveva trovato un alleato.

 

----

 

La mattina dopo venne svegliata dai raggi del sole. Si stiracchiò e si mise a sedere sul letto. Era particolarmente di buonumore; il pensiero che in poche ore se ne sarebbe andata da quel luogo le faceva brillare gli occhi. Nessuno aveva ancora bussato alla sua porta, anche questo era il segno che la giornata avrebbe avuto un buon proseguimento.

Non arrivava nella stanza nemmeno il chiacchiericcio fastidioso delle sue dame di compagnia.

"Beh, avrebbero dovuto approfittarne per parlare ad alta voce dato che non le sentirò mai più!"

Si vestì e si spazzolò i capelli con calma, lo specchio della toletta rifletteva finalmente un volto che ben conosceva: quello della sua felicità.

Il leggero abito verde che le arrivava fino alle caviglie aveva lo stesso colore dei suoi occhi luminosi.

"Perfetto!" disse sistemandosi le spalline "Sarà il caso di dire a tutti che non ho voglia di mangiare oggi! Non direi nemmeno una bugia, non ho proprio fame, sono tanto agitata ed entusiasta che mi si è chiuso lo stomaco!"

Quando aprì le porte ed entrò raggiante nel boudoir rimase di stucco.

La sala era completamente vuota, nessuno seduto sui divanetti o sul tappeto, nessuno che la ricopriva di domande o che la salutasse.

Al posto del consueto crocchio di donne trovò solo uno stuolo di grossi fiori rosa. Erano stati messi ovunque, su qualsiasi superficie della stanza, sui tavoli, sui comodini, in grossi vasi vicino ai muri e alle finestre. L'ambiente ne era letteralmente tappezzato.

Ci mise qualche secondo per realizzare quanto stava accadendo.

Non appena capì, sgranò gli occhi terrorizzata.

"No! Doflamingo...non puoi..."

Le sue forze vennero meno, la sua vista si appannò lentamente mentre si accasciava a terra, scivolando sul muro stuccato al quale aveva tentato inutilmente di sorreggersi.

"Aiutatemi..."

Supplicò con un filo di voce.

Poi il buio.

 

Angolo dell'autrice:
Ciao a tutti! Finalmente parte dell'Accordo è stato svelato! Spero che non siate rimasti delusi! Ma adesso viene il bello, cosa succederà ad Eris? Nel prossimo capitolo lo scoprirete! A presto!

   
 
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