08/04/2016
1 recensioniAh, vero, non sapete ancora chi sono. Io sarei quello che ha inventato l'informatica: Alan Turing, solo che oggi mi ritrovo con le sembianze di un povero ragazzino dai capelli rossastri e con gli occhiali, ma sempre tenero quando vuole. Credo si chiami Hayami Tsurumasa, dovrò ancora fare pratica ad entrare nel subconscio delle persone e conoscerle, nonostante sia tanto facile dal loro punto di vista.
Sapete, quando gli spiriti vagano, cercano umani intelligenti da seguire, e lui è uno di coloro che mi ha preso di più, ma penso che non siamo qui per parlare di lui... o sbaglio? Ma ora che ho il possesso della mente di Hayami, in qualche senso, posso scrivere una specie di riassunto della mia vita tramite questi "documenti", anche se io li chiamo "scritti fatti informaticamente grazie al mio intervento"... bello sentirsi vanitosi in un certo senso, grazie alle mani di questo giovanotto... anche se è tutto quanto per un tema per la scuola e bisogna parlare dal punto di vista del personaggio storico, quindi grazie a me avrà un cento e lode, come sempre.
Day #1 (Part.1): Prime Time of Your Life - 23 giugno 1912 - 1930
Nacqui a Londra, più precisamente a Maida Vale da Julius e Sarah Turing, inutile dire che hanno scelto un nome bellissimo che mi farà fare la storia dell'informatica: Alan.
I miei genitori erano impiegati di una famiglia reale dell'India, quindi ero obbligato a stare in un college fino a quando loro non potevano permettermi di stare con loro... sono rimasto fino al 1930 da solo a studiare in pratica, immaginate un piccolo ragazzino in un college con i professori che non volevano darti un diploma solo perché era appassionato di materie scientifiche e non delle solite cavolate da classico. Il mio sogno era già di diventare un rivoluzionario nel mondo della scienza, però non volevano capirmi, quindi passavo il mio tempo da solo con i compagni che mi prendevano in giro molto spesso... più avanti si sarebbero ricreduti sul mio nome.
Non avevo nemmeno un attrezzo da informatica, ero costretto ad andare a dormire alle venti e mezza solo perché non avevo nulla da fare dopo cena, i compiti si facevano sempre il pomeriggio e quando non c'era voglia di dormire, prendevo un qualsiasi libro che trattasse qualcosa di scientifico e me lo studiavo tutto, riga dopo riga, parola dopo parola.
Ed ecco come io fui in grado di memorizzare il mio primo libro di matematica, non siete stupiti?
Però, parlando sempre del mio periodo scolastico, lì ho passato i miei anni peggiori, soprattutto con una materia che ancora oggi si odia tanto e si usa come "ora buca a scuola": Religione.
Sì, avete capito bene: RELIGIONE, l'odio puro di ogni studente. Anche nel 1920 - 1925 si odiava, tranquilli, non siete originali quanto noi.
Quello che facevo nell'ora di religione era impagabile, mi mettevo a giocare con i fogli di carta, oppure disegnavo delle barche sul muro della classe. Anche oggi è inutile dire che Dio non è mai stato qualcosa di buono per l'umanità. È sempre stato colui che vuole far vedere il mondo in un tono acromatico, senza colori. È come se fosse ancora in grado di manipolare le nostre menti con le solite cazzate come:
«Dio ci ha creati, quindi dovete credere a lui anche se non lo vedete.»
«Noi siamo i servi di Dio, quindi dobbiamo stare alle sue regole.»
«I gay vogliono solo rendere la vita degli umani innaturale, non darci nulla nella vita e vogliono farci estinguere.»
Ma intanto questo omosessuale che vi sta parlando ha cambiato il mondo con l'informatica, e voi religiosi, state scrivendo su un'invenzione di un gay, quindi se proprio non volete sporcarmi le mani, scrivete le lettere... sì, ho detto sporcarmi, mi state rendendo uno spirito impuro.
... ho esagerato?
{ Scusate la fine di questa prima parte, ma quattro colonne non bastano per un lungo diario.
-Hayami Tsurumasa. }
Nacqui a Londra, più precisamente a Maida Vale da Julius e Sarah Turing, inutile dire che hanno scelto un nome bellissimo che mi farà fare la storia dell'informatica: Alan.
I miei genitori erano impiegati di una famiglia reale dell'India, quindi ero obbligato a stare in un college fino a quando loro non potevano permettermi di stare con loro... sono rimasto fino al 1930 da solo a studiare in pratica, immaginate un piccolo ragazzino in un college con i professori che non volevano darti un diploma solo perché era appassionato di materie scientifiche e non delle solite cavolate da classico. Il mio sogno era già di diventare un rivoluzionario nel mondo della scienza, però non volevano capirmi, quindi passavo il mio tempo da solo con i compagni che mi prendevano in giro molto spesso... più avanti si sarebbero ricreduti sul mio nome.
Non avevo nemmeno un attrezzo da informatica, ero costretto ad andare a dormire alle venti e mezza solo perché non avevo nulla da fare dopo cena, i compiti si facevano sempre il pomeriggio e quando non c'era voglia di dormire, prendevo un qualsiasi libro che trattasse qualcosa di scientifico e me lo studiavo tutto, riga dopo riga, parola dopo parola.
Ed ecco come io fui in grado di memorizzare il mio primo libro di matematica, non siete stupiti?
Però, parlando sempre del mio periodo scolastico, lì ho passato i miei anni peggiori, soprattutto con una materia che ancora oggi si odia tanto e si usa come "ora buca a scuola": Religione.
Sì, avete capito bene: RELIGIONE, l'odio puro di ogni studente. Anche nel 1920 - 1925 si odiava, tranquilli, non siete originali quanto noi.
Quello che facevo nell'ora di religione era impagabile, mi mettevo a giocare con i fogli di carta, oppure disegnavo delle barche sul muro della classe. Anche oggi è inutile dire che Dio non è mai stato qualcosa di buono per l'umanità. È sempre stato colui che vuole far vedere il mondo in un tono acromatico, senza colori. È come se fosse ancora in grado di manipolare le nostre menti con le solite cazzate come:
«Dio ci ha creati, quindi dovete credere a lui anche se non lo vedete.»
«Noi siamo i servi di Dio, quindi dobbiamo stare alle sue regole.»
«I gay vogliono solo rendere la vita degli umani innaturale, non darci nulla nella vita e vogliono farci estinguere.»
Ma intanto questo omosessuale che vi sta parlando ha cambiato il mondo con l'informatica, e voi religiosi, state scrivendo su un'invenzione di un gay, quindi se proprio non volete sporcarmi le mani, scrivete le lettere... sì, ho detto sporcarmi, mi state rendendo uno spirito impuro.
... ho esagerato?
{ Scusate la fine di questa prima parte, ma quattro colonne non bastano per un lungo diario.
-Hayami Tsurumasa. }