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Autore: g i r e i    09/04/2016    4 recensioni
In un regno lontano dove le gioie del popolo erano animate dalla leggenda di una donna dagl'occhi blu, saliva al trono un nuovo sovrano accecato e ossessionato dalle ricerca della sua Marilù. "Marilù nei tuoi occhi dipinti di blu c'è la Luce di un Regno che non vive più"
Il regno e il sovrano iniziavano a crollare su loro stessi. Chi riuscirà a ricongiungere i pezzi del cuore di un sovrano ferito dalle false illusioni e pretese? Entrate e scopritelo.
"La mano di Koutaro era calda e confortevole e le dita dure e callose, ma in quel gesto di dolcezza sconfinata sembrava racchiusa un po' di quella bontà che il Sovrano aveva custodito gelosamente nel cuore per lunghi anni, una dolcezza che avrebbe regalato solo alla sua Marilù."
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Non lasciatevi ingannare dal nome femminile Marilù. C'è solo BokuAka e KuroKen c:
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Keiji Akaashi, Koutaro Bokuto, Kozune Kenma, Tetsurou Kuroo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Myosotis - "Non ti scordare di me"
 
"C'era un Regno incantato nel tempo che fu, ma l'arrivo del Male lo fece cader giù, nel momento in cui il Re preparava la resa un Miracolo accadde e nacque Marilù. Marilù nei tuoi occhi dipinti di blu c'è la luce di un Regno che non vive più, Marilù porti vita nei giorni più neri, nei tristi pensieri e ci libererai"
 
D'un tratto la scena dinnanzi la quale si trovò divenne chiara e nitida. I petali blu danzavano intorno alle persone sotto quella cupola trasparente che li proteggeva dal cielo plumbeo. Un ragazzo supplicava la fine di quella brutale distruzione mentre le lacrime resistevano forti nei suoi occhi per non scendere man mano che le sue stesse urla si facevano più alte. Rimase uno stuolo verde e un ultimo grido risuonò in quel posto. 

Solo allora si svegliò dal suo sonno Keiji. Il sogno nonostante la brutalità delle grida non lo scosse più di tanto, anzi riaprì lentamente gli occhi restando un po' accecato dal sole mattiniero e si tirò su a sedere su quel misterioso letto. Si strofinò la chioma scura cercando di ordinare nella testa i pensieri e qualche Myosotis cadde sulle lenzuola scivolando dalle sue ciocche corvine. Ne prese una delicatamente per evitare che i petali si staccassero per la loro fragilità e la guardò attentamente. 

-Ti sei svegliato!- richiamò allegramente la sua attenzione Kuroo entrando. 

-Buongiorno...- rispose con la bocca impastata dal sonno.

-Sembri un po' sconvolto. Fatto qualche sogno strano, Marilù?- domandò il moro.

Il ragazzo seduto nel letto lo guardò un po' freddamente. -Chiamami Keiji.- lo rimproverò con tono fermo. Posando lo sguardo sulla Myosotis si ricordò del sogno. -Ho visto un ragazzo, gridava a qualcuno di fermarsi. Non so cosa stesse succedendo ... ricordo solo le sue grida e i petali blu.- disse con una nota di dispiacere lasciando cadere il fiore al suolo.

Gli occhi di Kuroo si fecero un po' cupi e passò una mano nella chioma ribelle come per scacciare i brutti pensieri che lo avevano colpito. 

-Si dice che Marilù sogni ciò che il sovrano ha vissuto- disse Kenma entrando nella stanza con una tazza strette fra le mani. -Bevi questa... Keiji. Giusto?- domandò al ragazzo porgendogli la bevanda calda.

Lui la prese delicatamente annuendo con la testa, ne bevve un sorso e posò lo sguardo sui due ragazzi. Kenma si era avvicinato a Kuroo che lo aveva cinto per la vita posandogli un fugace bacio sulla spalla. 

- Voi... chi siete?- domandò finalmente Keiji.

-Due comuni ragazzi!- rispose Kuroo alzando gli occhi al cielo divertito.

Kenma gli diede una lieve gomitata e lo guardò con un espressione corrucciata per poi rivolgersi al ragazzo gentilmente. -Io mi chiamo Kozune Kenma mentre lui è Kuroo Tetsuro, eravamo nobili un tempo- cercò di essere più esaustivo.

Keiji li guardò un po' confuso. -un tempo?- chiese curioso per poi presentarsi a dovere con il suo vero nome: Akaashi Keiji.

-Tu sai di essere Marilù, vero?- gli chiese di rimando Kuroo un po' ironico. L'interessato si limitò a confermare con un timido cenno del capo.

-Allora puoi immaginare che non tiri buon aria a corte...- concluse Kenma.

-Chi di voi ha pianto per la mia vita?- pretese di sapere.

Colto di sorpresa, Kenma a quella domanda alzò timidamente la mano, viste le parole morte in gola, e come alzò il volto per guardarlo, Keiji gli sorrise, grato. Fu come un risanante folata di vento quella lieve curva all'insù, che però lo scosse un po'. La cosa non sfuggì a Kuroo. 

-Lo sai che dobbiamo andare al castello, vero?- gli domandò preoccupato Tetsuro.

-Non è forse il mio destino? Che inesorabilmente diverrà leggenda?- 

In quelle domande c'erano tutte le risposte e le sicurezze che i due compagni avevano riposto in lui. Quando nasceva, Marilù aveva sin da subito chiaro il proprio fato e che ne fossero spaventate a volte era normale, ma non si diventava leggenda senza sacrificio.

Il moro maggiore si alzò sospirando sollevato. -Allora prepariamoci! E' tempo che Otus torni a gioire!- esultò speranzoso.

Kuroo e Kenma uscirono dalla stanza lasciando Akaashi alla sua privacy. Solo quando rimasero soli Kenma ricordò quel particolare che lo aveva sorpreso.

-Prima...- iniziò timidamente attirando l'attenzione del compagno che si voltò a guardarlo sfilandosi la maglia. Kenma abbassò lo sguardo imbarazzato dalla vista scultorea del compagno e continuò cercando di non badarci troppo. -Quando ha sorriso... mi ha ricordato quella Marilù.- disse incalzando il tono su "quella".

Kuroo sgranò gli occhi sorpreso. -Dici che sono così simili?- 

Kenma scosse il capo. -Quando sorridono si... ma forse sono tutte così le Marilù.- 

L'altro sospirò. Anche se Marilù aveva fatto ritorno entrambi sapevano bene che sarebbe stato comunque difficile, difronte loro non c'era una tranquilla discesa da percorrere spensierati. Il moro si avvicinò al piccolo e gli schioccò un bacio sulla fronte come incoraggiamento.

-Sono sicuro che ce la faremo. Marilù è qui, è un segno! È tempo di andare!- lo incoraggiò stringendo delicatamente il suo volto fra le mani. 

Gli sorrise e Kenma arrossì incurvando timidamente gli angoli della bocca mentre anche lui diventa sempre più fiducioso grazie al sostegno del compagno. Per l'ennesima volta fu grato di averlo ancora al suo fianco. 

-E ora sul serio! Prepariamoci!- esultò dandogli una pacca sul sedere che lo fece diventare rosso quanto le loro vesti. Kuroo non trattenne una risata davanti la sua tenera impacciataggine e sghignazzando recuperò le pellicce beccandosi un'occhiataccia dal biondo intento a sotterrarsi.

Quando anche Akaashi fu pronto li raggiunse nella stanza adiacente e nel camminare si ritrovò sotto gli occhi dei nuovi compagni che lo guardavano pensierosi.

-Che c'è?- chiese un po' stizzito storcendo la bocca.

Kuroo indicò il pavimento e quando Keiji si voltò, capì immediatamente il perchè delle loro espressioni. Dietro di sé aveva lasciato una scia di Myosotis e notandole inarcò le sopracciglia sorpreso. -Ma che...?- domandò più a sè stesso che agl'altri non sapendo che dire.

-Dai capelli delle Marilù sbocciano le Myosotis.- chiarì il suo dubbio Kenma.

Keiji si portò una mano alla chioma e sfregandola, tra le dita ritrovò per l'appunto quei piccoli boccioli che iniziò a guardare sorpreso. 

-Tieni! Mettiti questo sotto la pelliccia!- consigliò Kuroo porgendogli un mantello che indossò immediatamente coprendo il capo con il cappuccio.

Con il tempo che correva era meglio nascondersi da occhi indiscreti. Alcuni non si sarebbero fatti scrupoli nel tentare di rapire la nuova Marilù in cambio di chissà quale ponderosa somma di denaro. Per cui si avviarono per i sentieri quieti cercando le strade più appartate e deserte. Il fato lì assistette e per loro fortuna nessuno incrociò la loro strada. Giunti alle mura della città arrivò il primo di tanti ostacoli.

-Quale affronto è mai questo?- domandò una guardia puntando una lancia ai giovani. -Voi siete stati esiliati! In questo regno non c'è spazio per voi traditori di Otus.- Intimò minaccioso avvicinando ai loro volti l'arma.

-Traditori?- gli domandò Akaashi guardandoli incredulo.

Kenma abbassò alla testa in mancanza del coraggio e Kuroo strinse le labbra tra i denti per trattenere la degna risposta che, in quel momento, non era proprio il caso dare. I tre nonostante ciò non si opposero alla loro irruenza anzi alzarono le mani arresi. Dovevano raggiungere a tutti i costi il castello, anche se questo voleva dire essere scortati come dei prigionieri privi di ogni orgoglio.

-Dobbiamo parlare assolutamente con il sovrano!- tentò di spiegare Kuroo con le buone. 

Le guardie che, al contrario, di buone maniere non ne volevano sapere nulla lo afferrarono con prepotenza -Taci miserabile!- urlò uno di loro sbattendolo al suolo.

-Kuroo!- urlò preoccupato Kenma avvicinandosi ma immediatamente bloccato dall'altra guardia. 

Kuroo mise da parte tutta la furia che iniziava a scorrergli nelle vene e non si arrese. -È tornata Marilù! Dobbiamo vedere il Re!- insistette con il viso schiacciato al suolo. 

La guardia infastidita ancora di più da tali pretese lo calciò violentemente. -Come osi?!- domandò furiosa la guardia. Solo allora la furia della guardia sembrò placarsi mentre gli occhi di Kenma pizzicavano per le lacrime che tratteneva con forza. Li afferrarono malamente e li condussero all'interno delle mura. -Ora vedrete cosa vi aspetta!- li minacciò.

Si fecero forza e sotto la stretta delle guardie camminarono a testa alta seguiti dai bisbigli che annunciavano il ritorno di Marilù. La città si animava già di speranza.



Nascosto tra le imponenti mura del castello in cui aveva sempre vissuto, gli animi si infervoravano.

-Perchè?- domandò adirato stringendo i pugni ai braccioli del trono.

-Mio Sovrano...- lo richiamò esitante una voce non trovando parole di conforto per il Re.

-Li avevo lasciati scappare e cosa fanno?- Chiese con furia incalzante dopo essersi alzato dal trono. -TORNANO! E pretendono di mostrarsi al mio cospetto!- Urlava a sè stesso incredulo. -Che stolti!- sbraitò lanciando con rabbia la corona al suolo che rotolò via, sotto gli occhi preoccupati del messaggero.

-Ma Sire... a dire il vero c'è una cosa che non sa.- disse in un impeto di coraggio.

-E cosa aspettavi a dirmelo?- domandò al limite con gli occhi ambrati colmi di fuoco d'ira.

-Ecco... Marilù.- disse in un bisbiglio.

Il Re Koutaro si ricompose e alzò lo sguardo puntandolo glaciale negl'occhi tremanti di paura dell'umile uomo ai suoi piedi. -Cosa?- domandò avvicinandosi.

-E' tornata. Hanno detto che è tornata Marilù.- boccheggiò indietreggiando intimorito.

L'animo del Sovrano sembrò placarsi e si ridestò prendendo posto sul suo trono.

-Portateli qui.-

Giunti al cospetto del Re nessuno vi si inchinò e lui dall'alto del suo trono guardò i tre con un ghigno divertito.

-E' questa la gratitudine per un Re che vi ha permesso il ritorno?- domandò falsamente cortese Koutaro.

-Permesso?- domandò Kuroo con il suo sorriso sghembo. -Mi sono dovuto far sbattere per terra per arrivare qui.- concluse tirando maggiormente quel sorriso forzato.

Il Re si abbandonò ad un ghigno e con aria di sufficienza li riguardò. -Mi fa piacere.- disse compiaciuto. -Ma ora... andiamo al sodo.- disse incrociando le mani davanti alla bocca nascondendo un sorriso soddisfatto. -Se vi siete spinti fino a qui, penso che le voci non siano menzogne. Non credo vogliate rimettere alla prova la bontà di un Sovrano come me.-

Kuroo rise di gusto sotto gl'occhi interdetti di Kenma che avrebbe voluto pregarlo di non spingersi così in là, ma figurarsi se il moro non si faceva sentire. -Wow! Siete sempre molto acuto!- controbatté canzonatorio ciondolando la testa.

La sfrontatezza del moro infastidì Koutaro che resistette al desiderio di scaraventarlo al suolo, ma 'sta volta con le sue mani. Lasciò quelle parole scivolargli addosso. -Dov'è Marilù?- chiese fermo pretendendo una risposta.

Akaashi, che era rimasto in silenzio, solo in quel momento si riscosse e alzò gli occhi da sotto l'orlo del cappuccio posandoli sulla figura del Sovrano davanti a loro.

Le ciocche more che si intrecciavano a quelle argentate erano spettinate dalla corona ancora al suolo, e nel guardare quegli occhi dorati, vuoti e vitrei nei quali si rispecchiavano solo peccati, sentì il cuore trafiggersi. Si sentì vacillare di fronte a quel dolore celato eppure poteva sentirli chiamarlo supplichevole, la sofferenza sembrava l'unica cosa che li animasse e nel suo cuore incominciò a nascere il desiderio di cacciare quei tristi pensieri che affliggevano il Sovrano. Infondo lui era Marilù.
Keiji fece un passo avanti senza alcun appello e con gli occhi dei presenti, increduli, puntanti su di lui, tolse quel cappuccio che celava la magia. La chioma si smosse e le Myosotis caddero al suolo seguite dagl'occhi di Bokuto che diventavano sempre più immensi per la sorpresa.
Tutto quello che aveva cercato in quei bui anni era lì davanti a lui, la sua luce alla fine del tunnel. Quando i loro sguardi si incontrarono per la prima volta, come la leggenda narrava, Keiji vide quegl'occhi dorati brillare di una luce a lui sconosciuta e non potè fare a meno di perdersi in essi mentre il sovrano si avvicinava a lui incredulo senza parole. 

-Marilù- sussurrò ad un passo da lui. 

Keiji non si mosse di un solo passo e rimase li fermo in sua attesa. Quando furono vicini il sovrano azzardò a portare una mano al suo volto, ma la giovane Marilù, ancora un po' intimorita indietreggiò appena.
Il Sovrano con gli occhi colmi di dispiacere domandò scusa e Keiji si stupì di tanto rammarico in quegli specchi che fino ad un attimo fa erano tanto freddi e maligni. Con un lieve cenno del capo per tranquillizzarlo gli si avvicinò lasciando che la sua mano si posasse sulla sua guancia. 
La mano di Koutaro era calda e confortevole e le dita dure e callose, ma in quel gesto di dolcezza sconfinata sembrava racchiusa un po' di quella bontà che il Sovrano aveva custodito gelosamente nel cuore per lunghi anni, una dolcezza che avrebbe regalato solo alla sua Marilù. Keiji chiuse gli occhi lasciandosi inebriare dal piacere di quel contatto mentre il rossore si faceva strada sulle guance morbide. Era sorprendentemente confortante.
Quando riaprì i suoi occhi blu, incastonandoli in quelli dorati del Re, la vide: vide la gratitudine. Il rossore si fece più vistoso sulle guance della Marilù e Koutaro sospirò a quella candida visione, accennò un sorriso quando una Myosotis si fermò sulle sue dita.

-Marilù...- lo chiamò dolcemente donandogli una carezza.

-Si... mio Re?- domandò inclinando il volto verso la mano accogliente e socchiudendo gli occhi.

-Sei bellissimo.- disse come chi parla al suo primo amore.

Allora anche gli occhi di Marilù si illuminarono di una luce calda e gioiosa mentre gli spettatori, increduli, osservavano rapiti il Re.

-I suoi occhi...- non riusciva a spiegare Kuroo.

-E' come quattro anni fa.- concluse Kenma la frase del compagno.

La leggenda aveva inizio sotto i sorrisi speranzosi dei presenti, rapiti dalla tenera figura del Sovrano ammirare dolcemente la sua Marilù donandole ancora una carezza.







Dove la Figlia del Rosso riposa;
Eccomi qui! Con il secondo capitolo! Direi che è un pochino più lungo del primo, ma penso sia normale! Insomma il primo era tipo un prologo alla fine!! Allora cosa ne pensate? Vi piace? Non vi piace? La odiate? Vabbè tranquilli! RIPETO, le prime due frasi, sono i versi della canzone: Marilù - DJ Jluis; Ringrazio sin da subito quei sette santi che hanno aggiunto la storia tra le seguite o le preferite! Davvero grazie, mi sto affezionando a questa storia e sì, penso la continuerei anche se nessuno la calcolasse. Anche se ci rimarrei un po' male conoscendomi! Per questo ringrazio particolarmente IvelostwhoIam  che ha lasciato una recensione! Uuuh! *spara fuochi* Comunque... in questa storia i fatti scorrono velocemente, ma è l'idea era proprio quella. Koutaro e Keiji si sono incontrati! Ahahahahah sono felice! Mi piacerebbe ricevere anche altri pareri, davvero. Per cui la finisco qui e ringrazio tutti quelli che leggono, quelli che inseriscono fra le seguite, preferite o ricordate e quei santi che forse recensiranno <3 Grazie di tutto.
Vi lascio sempre il mio profilo facebook che pubblicizzo peggio di non so dire cosa: https://www.facebook.com/profile.php?id=100011699100242
Girei <3
 
   
 
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