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Autore: Lily777    10/04/2016    1 recensioni
"- Al diavolo! - mormoro, poi, dopo aver sorriso a Mikey – che mi mette sempre nei pasticci, maledetto migliore amico- cerco di stare concentrato sulla lezione. Dieci secondi e la mia attenzione viene interrotta da un ragazzo che sta passando accanto all’edificio scolastico e arriva proprio vicino alla finestra sotto la quale sono seduto io. Noto solo il nasino all’insù e i capelli color pece, poi vengo ripreso dall’insegnante e sono costretto a girarmi.
Però quel poco che ho visto mi è piaciuto. Molto."
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ecco qui il secondo capitolo, è leggermente più lungo del primo. Chissà come si evolverà questa storia... Spero sempre che voi recensiate. Ditemi cosa ne pensate, mi farebbe davvero piacere! Beh, la smetto di parlare e vi lascio alla lettura. Un abbraccio noccioline! Lily



Torno a casa inspiegabilmente stanco e affranto. Dai, lo conosco da un solo giorno e già ne faccio un dramma?! Devo calmarmi, schiarirmi le idee.
Ok. Lui ha una ragazza. Ed è pure carina, da quel che ho potuto vedere. Bene.
No. Bene un corno.  Cazzo, avevo trovato il ragazzo perfetto e me lo faccio portare via da una tipetta qualunque?! Scommetto che ha pure un nome strano e altisonante, tipo ‘ Clotilde, Olimpia, Perla…’ che merda.
Devo chiedere subito spiegazioni a Mik- ah no. Non posso. Scoprirebbe che ho preso una cotta per suo fratello e questo non è proprio positivo.
Che cazzo faccio? Ho bisogno di parlare con qualcuno, di avere un consiglio… ah, quanto sono sfigato.
DRIN- DRIN
Ah, mi è arrivato un messaggio.
Afferro il cellulare e lo leggo.
‘Ciao Frank, sono Gerard J ho chiesto il tuo numero a Mikey. Volevo solo dirti che mi ha fatto piacere conoscerti e che oggi mi sono divertito molto, spero ci siano altri pomeriggi come questo. Beh, buona serata.
P.S.: tranquillo, non sono un maniaco e non ti ho seguito fino casa per vedere dove abiti.
P.P.S.: è molto bello il tuo salotto visto dalla finestra…’
Scoppio a ridere senza un motivo preciso. Okay okay okay. Mi ha scritto, wow. Almeno ora sono sicuro di stargli simpatico! E se… mi balena in testa un’idea.
Prendo in mano il telefono.
‘Ehi, mi fa piacere che tu ti sia trovato bene con due decerebrati come me e tuo fratello! J Non vedo l’ora di vedere un altro noiosissimo film scelto appositamente da lui per farci addormentare! Ah, senti, ti devo chiedere un consiglio…’
Attendo la risposta.
‘Dimmi pure J’
Faccio un grande respiro.
Poi comincio a scrivere:’ Un mio amico è innamorato di una ragazza, ma questa ha già il fidanzato… come posso fare per aiutarlo?’
Beh non è proprio il massimo come storiella, ma regge dai. Attendo con ansia la risposta.
Arriva pochi minuti dopo.
‘Beh, se la ragazza è già fidanzata… allora non si può fare altro che cercarsene un’altra. Magari ne trova una migliore!’
NO. NO NO NO. Questa opinione non mi soddisfa. Non posso trovarne un altro come lui. No. Punto.
‘Ma lei è quella giusta. Quella perfetta…’ replico subito, ed invio.
Mi suona nuovamente il telefono. ‘ Se è quella giusta… allora dovrebbe lottare per averla. Solo che non so come. Non sono un bravo conquistatore purtroppo ahah’
Sì ma intanto il cuore della tua Genoveffa lo hai vinto quindi stai zitto.
‘Troveremo un modo… beh, ti ringrazio e scusami di nuovo per il disturbo ’ digito velocemente e poi spengo il telefono. Non voglio leggere altri suoi messaggi.
Sono contrariato. Dovrei conquistarlo… ma in quale modo? Insomma, non so nemmeno se gli piacciano almeno un pochino i ragazzi.
Che storia difficile.
Con mille pensieri per la testa, mi stendo a letto e mi addormento senza neanche accorgermene.
Mi sveglio la mattina dopo, alle cinque. Sono un po’ frastornato. Ma sto meglio dai.
Faccio colazione con la massima calma, riflettendo su quanto successo ieri.
Devo scoprire se gli piaccio almeno un po’. Ma come?
Penso ai suoi capelli neri come la pece. Accarezzarli non sarebbe male… ma basta Frank! Non farti troppe seghe mentali, su.
Mi faccio una doccia calda e lunga, poi prendo una decisione drastica: devo dirlo a Mikey. Lui è il mio migliore amico. Insomma, chi meglio di lui può aiutarmi? Devo prendere le palle in mano e affrontare questa cosa.
Esco dall’appartamento pulito e profumato e mi avvio verso la casa sua. Solo quando citofono alla sua porta mi rendo conto che forse è un po’ prestino…
sento squillare la sua voce impastata attraverso il microfono.
-Mikey, sono le sei del mattino… - sussurro con fare dolce.
grida al citofono. Ops, forse è un po’ alterato…
-Ho bisogno di parlarti. Dai ti prego aprimi-
Sento uno sbuffo, poi uno “stunk” che conferma che la porta si è aperta. Entro subito e trovo Mik in un pigiama azzurro con disegnati degli elefanti sorridenti sui pantaloni e un gorilla gigante stampato sulla maglia.
Nota che lo sto osservando in maniera strana e borbotta:’ Mia madre ha gusti bizzarri in fatto di vestiti’. Poi, dopo aver sbadigliato due volte, si avvia in cucina – e io lo seguo-, si siede- e io faccio lo stesso- e mi domanda: - Allora, qual è il problema Frankie? –
- Bene, - esclamo deciso ‘ in realtà te la stai facendo sotto ‘ suggerisce il mio cervello – è una questione importante, okay? Okay. C’è questo mio amico a cui piace un altro ragazzo e…-
Ma vengo interrotto da Mikey che risponde deciso: - ti piace Gerard, lo so-
Rimango stupito e turbato per una frazione di secondo, poi balbetto un ‘no’ poco convinto.
- Ma smettila Frank! Ho visto come lo guardavi ieri! Sembrava tu avessi visto Gesù Cristo. Mancava solo che a Gee spuntasse l’aureola-
- Sssshhh! – porto la mano destra sulla sua bocca, - lui è in casa? –
- OVVIO che è in casa, dove vuoi che sia, a donne? – mi risponde, acido. – Comunque vedi che ho ragione: ti piace! Dai ammettilo: dì che ho ragione! Dai! Su! -
- E va bene cazzo! Quanto sei rompipalle però! – esclamo. Okay… non sembra arrabbiato e neanche amareggiato da questa cosa. – Senti, volevo domandarti se lui… si insomma… come dire…-
- Frank. Mio fratello è uno scemo alieno strambo. È bisessuale, se ti interessa. Gli piacciono sia i ragazzi che le ragazze-
- Sei sicuro? - chiedo, un po’ impacciato. Mi si illuminano un po’ gli occhi. Allora c’è un po’ di speranza, ho qualche possibilità…
- Si! Due anni fa ha fatto coming out con i nostri genitori. Se vuoi saperlo, a mio parere potete sposarvi e vivere felici per il resto della vostra vita, adottare tanti bambini eccetera eccetera. C’è solo un piccolissimo problema. Lui ora sta con una tipa…- sospira e io con lui. Poi continua, un po’ titubante: - Si chiama Lindsey. Si sono conosciuti durante le vacanze natalizie-
Lindsey! Che nome orrendo. Dovevo saperlo, una tipa con i capelli biondi ossigenati non poteva chiamarsi in altro modo.
In questo momento sto soffrendo. Guardo Mikey un po’ scoraggiato.
- Dai Frankie, tu sei molto meglio di quella befana! Sei fantastico, secondo me hai tutte le carte in regola per diventare il ragazzo di mio fratello. Poi io dovrò andare in terapia da uno psicologo, ma starò bene, non ti preoccupare- mi sorride.
- Allora non sei arrabbiato con me…? – bisbiglio.
- Ma perché dovrei?! Su, finiscila! Mi piaci di più quando fai il cazzone! – esclama sbuffando. Lo abbraccio di slancio.
- Grazie Mik- sono quasi commosso.
Questo ragazzo mi salva la vita, sempre. L’ho già detto per caso?
- Dai, visto che è presto facciamoci una cioccolata calda, - comincia Mikey, lo guardo male-  sì, ad aprile perché a me piace va bene?!-
Mi metto a ridere e annuisco. – Non si dice mai di no al cioccolato! - asserisco.
- Anche io la voglio! – sento una voce giungere alle mie spalle.
Divento tutto rosso. Mi volto di scatto.
Gerard, con i capelli tutti arruffati, vestito in boxer e canottiera, entra in cucina strascicando i piedi.
È stupendo.
I miei ormoni per un attimo fanno capriole e impazziscono. Ma solo per un attimo eh?
Mik saluta Gee e poi mi sussurra all’orecchio – Oddio, è arrivato Gesù Cristo! -
Comincio a ridacchiare convulsamente, cercando di trattenermi il più possibile.
- Ciao Frank, che ci fai qui? - mi domanda Gerard sorridente.
- Beh ecco, volevo chiedere un consiglio a Mikey- balbetto.
- Ah, capisco. – risponde guardando il fratello. E se avesse sentito tutto?! Cazzo e adesso?
- Ti abbiamo svegliato? Scusaci- dice Mik, dispiaciuto.
- Nah, sono salito perché avevo bisogno di andare in bagno, poi ho sentito la parola ‘ cioccolata’ e sono venuto qui! - spiega tranquillamente. Uff, per fortuna… ci è mancato un pelo. La prossima volta obbligo suo fratello ad andare fuori a parlare! - Allora, questa bevanda? – continua tutto contento Gerard.
- La faccio subito, padrone- replica Mikey, poi si alza e prende l’occorrente.
Il fratello sbadiglia sonoramente, dopodiché si siede accanto a me. Divento tutto rigido e respiro a malapena. Ah, ho preso una bella sbandata, non c’è che dire.
- il tuo amico come sta? - mi domanda. Sto zitto per un attimo.
- Quale amico? - chiedo poi, confuso.
- Quello- quello che ha una cotta per la ragazza fidanzata- bisbiglia esitante.
- AH, sì, quell’amico! - farfuglio ridendo, - io e Mik stavamo parlando PROPRIO di lui! Beh non se la cava male dai. Forse potrebbe avere una possibilità- replico felice. Mikey si gira, mi guarda un po’ confuso, poi fa una faccia del tipo ‘ ah, ora ho capito ’, e si volta nuovamente verso il pentolino dove ha versato gli ingredienti per la cioccolata.
 -Mi fa piacere! Tenetemi aggiornato, mi raccomando- risponde Gee.
- Certo! – rispondiamo io e Mik all’unisono.
 
 
Io e Mikey usciamo di casa sua alle sette e mezza per avviarci a scuola. ‘ Ultimo giorno prima delle vacanze pasquali’ grida il mio cervello.
Sono felice di aver parlato sia con Mik che con Gee. Comincio bene la giornata. Mi sento leggero ma al contempo appesantito dai sentimenti che provo, dal grande casino che c’è dentro la mia testa.
Entriamo nell’edificio scolastico. La mia prof di Lettere ci vede passare per il corridoio. - Oh mio Dio, Iero e Way a scuola in anticipo invece che in ritardo! Quale privilegio, quale visione! – proclama stupita.
Le rivolgo un sorriso finto, poi vado avanti ed entro in classe. Non c’è nessuno.
‘Spero di veder passare Gerard fuori dalla scuola’ penso sorridendo. Ah, sono un caso perso, lo so.
 
 
Le lezioni cominciano.
  
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