Serie TV > The 100
Ricorda la storia  |      
Autore: bicorn    10/04/2016    6 recensioni
Clarke Griffin e Lexa the commander si sono incontrate, nonostante l'universo abbia fatto di tutto per separarle.
Non solo il capo del popolo del cielo e il capo dei terrestri si sono incontrati, ma si sono anche innamorati.
Ma cosa sarebbe successo se la 13° stazione in origine non si fosse mai staccata dall'arca? Cosa sarebbe successo se anche Lexa fosse stata fra i 100 delinquenti spediti sulla terra?
-----------------------------------------------------------------
FF dove le clexa appartengono entrambe all'arca e ai 100.
Nata come one shot, ma ciò non toglie che io possa benissimo renderla una long!
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Clarke Griffin, Lexa, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sento il sole sul mio viso, vedo alberi intorno a me, l'aria che profuma di fiori selvatici. E' bellissimo. 
In questo momento non mi sento prigioniera nello spazio..sono passati 97 anni da quando un'apocalisse nucleare ha sterminato l'umanità, lasciando il pianeta bruciato dalle radiazioni. Ci sono stati dei superstiti. 13 Stazioni avevano delle centrali operative al momento dell'esplosione. E' rimasta solo l'Arca: una stazione forgiata con la fusione delle altre. Ci vorranno altri 100 anni prima che la terra ritorni abitabile. Altre 4 generazioni bloccate sullo spazio e l'uomo potrà tornare di nuovo sulla terra. 
Quella terra che ora è un sogno. 
E questa è la realtà.


Persa fra i miei pensieri non avverto subito la porta della mia cella aprirsi. I miei occhi si allargano quando vedo due guardie entrare e mi alzo di scatto.
"Che significa?" Domando, tentando di mostrarmi spavalda, mentre uno dei due mi ordina di fare silenzio.

La realtà fa schifo. 

"Alza il braccio destro."
"No, aspettate" cerco di non mostrarmi intimorita dalla loro presenza, ma il mio stesso sguardo mi tradisce "non è il mio momento, compirò 18 anni il mese prossimo!"
So benissimo che sull'arca ogni crimine è punibile con la morte, ma questo non vale per i minorenni. Per questo so anche benissimo che non è ancora arrivato il mio momento.
Il panico cresce ancora di più quando uno dei due tenta di strapparmi via l'orologio di mio padre, l'unica cosa che ormai mi è rimasta di lui.
Riesco stranamente a fuggire, non so esattamente dove andare ma qualunque posto sarebbe migliore di quella maledetta cella. Persino lo spazio.
La prigione del cielo è in fermento. Vedo altre guardie, vedo persone uscire dalle celle. Non so cosa stia succedendo, ma il mio istinto mi dice di correre via.
"Clarke!"
La voce di mia madre blocca ogni mio tentativo di fuga, e infatti mi limito a correre fra le sue braccia. Lei mi stringe e io avverto le lacrime affacciarsi ai miei occhi. Perché ho la sensazione che questo sia un addio?
"Vogliono ucciderci, non è vero?" La mia voce trema "vogliono ridurre la popolazione per permettere all'arca di sopravvivere, vogliono-"
"Clarke, verrai mandata sulla terra. Farai parte dei cento."
La mia mente non processa immediatamente. Non ha senso, perché dovrebbero mandarci sulla terra? Perché mandare cento ragazzini su un pianeta, di cui non si sa nulla, nemmeno se sia vivibile?
Guardo mia madre negli occhi, ma il mio sguardo per un momento vacilla. Si sposta, quasi fosse attirato da una calamita, oltre le spalle di mia madre. Vedo una ragazza, giovane, più o meno della mia età. Ha i capelli ricci e scuri, porta gli occhiali da vista, così grandi che quasi le coprono metà del viso. Non riesco ad osservare altro perché due guardie la stanno strattonando e portando via.
Per un attimo dimentico quello che mia madre mi sta dicendo, concentrata sulla ragazza, convinta ad intervenire per darle una mano, ma subito realizzo che non posso.
"Mi hai sentito, Clarke? Avrai una possibilità per andare via da qui e per sopravvivere!" Mia madre sta urlando, probabilemente cercando di attirare la mia attenzione.
"Stai attenta, ti prego. Non posso perdere anche te," mi concentro di nuovo su di lei, ma dopo quelle parole non ricordo pià nulla. C'è solo buio.

Quando mi risveglio, la prima cosa che avverto è dolore. Sul polso destro. Immediatamente avvicino il polso ai miei occhi. L'orologio di papà è ancora lì, ma affianco c'è un bracciale metallico.
Poi mi guardo attorno. Lo spazio è angusto e stretto. Ci sono altre persone con me, ragazzi e ragazze della mia età. Improvvisamente ricordo.

Sto andando sulla terra.

Faccio parte dei 100.

"Clarke."
Riconoscerei la voce di Wells fra mille. Mi volto di scatto e lo guardo negli occhi, e l'ira si impossessa del mio corpo.
"Che diavolo ci fai qui?"
"Clarke, appena ho saputo della missione dei 100 mi sono fatto arrestare" parla velocemente, forse spaventato dal fatto che io possa interromperlo.
Ma io non lo sto realmente ascoltando.

L'ho notata nell'esatto momento in cui mi sono girata, la ragazza che ho visto sull'arca. Si trova poco lontana da me. Mi sta guardando, con un tenero broncio stampato in viso. Sembra spaventata e irritata quanto me di trovarsi lì. Quanto tutti. 
Noto una cosa che sull'arca non avevo notato: ha gli occhi verdi. Nonostante le abbia viste solo sui libri, mi ricorda il verde delle foreste che ci sono sulla terra.
E' meravigliosa. Vorrei parlarle; cancellare quel broncio dal suo viso bellissimo e rassicurarla dicendole che andrà tutto bene. Sembra così indifesa. 
Non riesco a fare nulla di tutto questo perché improvvisamente le luci della navicella iniziano a vacillare e automaticamente mi stringo alle cinture di sicurezza.
Su uno schermo che non avevo notato prima parte un video del cancelliere, inizia a parlare dicendo che a noi e all'intera umanità è stata data una possibilità. Sottolinea, naturalmente, che siamo stati mandati sulla terra perché sacrificabili. Beh, fanculo.
Mi volto nuovo verso la ragazza. Ora sta tenendo i suoi bellissimi occhi verdi chiusi, probabilmente spaventata dai movimenti bruschi della navicella. 
Il cancelliere continua a blaterare facendo promesse e parlando di un futuro che per noi non esiste.
Vedo Finn sganciarsi dalle cinture e iniziare a fluttuare nei miei paraggi. Dio, che cretino. Con chi sono stata mandata sulla terra?
"Ah, tu sei quella che è stata isolamento per un anno?" Mi domanda beffardo, con un sorrisino in volto.
Gli toglierei quel sorriso a suon di schiaffi, ma mi limitio a rispondere elegantemente "e tu l'idiota che ha sprecato un mese di ossigeno per una passeggiata nello spazio?"
"Ma è stato divertente! Comunque io sono Finn" mi dice allungando la mano verso di me, mentre continua fluttuare.
Improvvisamente lui e gli altri ragazzi che si sono slacciati le cinture si schiantano per terra.
Siamo entrari a contatto con l'atmosfera. Forza di gravità.
Mi volto spaventata verso la ragazza, che continua a tenere gli occhi chiusi e si stringe nel suo sediolino. Non riesco più a vederla perché le luci si spengono, la navicella inizia ad agitarsi violentemente e il mio grido di paura si unisce a quello degli altri.
Improvvisamente silenzio. La navicella è atterrata, nessuno sa esattamente cosa fare.
Le cinture si sganciano, e tutti si precipitano al piano inferiore, verso il portellone di uscita. Cerco la ragazza fra la folla ma non riesco a trovarla, così mi precipito giù verso gli altri.
Bellamy Blake è all'ingresso, pronto ad aprire il portellone.
"Non possiamo aprire la navicella così, l'area potrebbe essere tossica!" Urlo, cercando di sovrastare il rumore della folla.
"Beh, se così fosse saremmo morti comunque" mi risponde, quasi infastidito. 
Sto per controbbattere quando avverto la mano di qualcuno scivolare nella mia.
Alzo lo sguardo e incontro due occhi verdi, nascosti dietro un paio di occhiali fracassati. E' evidentemente spaventata, così cerco di sorridere per infonderle un po' di coraggio, che in realtà manca anche a me. Ricambio la sua stretta e sto quasi per rispondere, quando sento il rumore del portellone che si apre.
Sono dannatamente spaventata anche io. La ragazza al mio fianco si stringe a me, mentre il portellone ormai si è aperto del tutto. 
Tutti strizzano agli occhi per abituarsi alla luce del sole. La prima cosa che vedo è tanto verde. Il verde delle piante, degli alberi. Avverto il calore del sole sulla mia pelle e quasi mi manca il fiato. Mi volto verso la ragazza al mio fianco.
Oh si, il colore dei suoi occhi è decisamente come qullo delle foreste; la vedo finalmente sorridere.
Non ci riesco, non posso farne a meno. Mi avvicino lentamente al suo orecchio e le sussurro "ah, ma allora sai anche sorridere."
Arrossice violentemente e questo me la fa trovare ancora più tenera. La vedo aprire la bocca per rispondere, ma viene interrotta dal grido di Octavia Blake, che ha appena messo piede sulla terra "siamo tornati bastardi!!!"

Improvvisamente tutti iniziano a correre fuori la navicella, e nella foga perdo la mano della ragazza e vengo trascinata fuori.
Ai miei piedi ci vuole un po' per abituarsi a stare sulla terra ferma. Ai miei occhi ci vuole ancora di più per abituarsi alla luce del sole, alle piante, alla foresta. 
Quasi non mi sembra vero, sto forse sognando?
Mi avvio subito all'esplorazione della foresta. Il cancelliere ha parlato di una montagna, ricca di provviste. La vedo in lontanza e mi rendo conto che le coordinate usate per spedirci sulla terra erano sbagliate.
Non riesco però a farmi prendere dal panico. Per un attimo mi abbandono completamente alla terra. Chiudo gli occhi, mi godo il sole sulla mia pelle, inspiro profondamente.

Sorrido non appena avverto una presenza vicino a me. So che è lei, non ho nemmeno bisogno di aprire gli occhi.
"Hai intenzione di dirmi il tuo nome prima o poi?" Chiedo con il sorriso nella voce.
Apro gli occhi e mi volto verso di lei. Ha lo sguardo basso ed è arrossita, ma nonostante ciò la vedo sorridere. 
Alza lo sguardo -non porta più gli occhiali- e lo punta deciso nel mio. Per un attimo vacillo.
"Lexa", sussurra "mi chiamo Lexa, e tu?"
Trattengo il respiro quando sento la sua voce. I suoi occhi mi scrutano curiosi, e per un attimo dimentico di rispondere.
"Clarke, mi chiamo Clarke Griffin."



 

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The 100 / Vai alla pagina dell'autore: bicorn