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Autore: Ryu_    11/04/2016    1 recensioni
Sasuke è tornato e si recherà in una nuova missione con Naruto. A fare cosa? Proteggere Harry Potter ovviamente. Quello che non sanno è che i nemici si nascondono tra le tenebre. Nemici che dovrebbero essere morti. Come se la passeranno i nostri due protagonisti nei panni di studenti di Hogwarts? Scopritelo leggendo la storia!
SasuNaru, SasoDei con accenni a KakuHida.
Genere: Avventura, Azione, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Akasuna no Sasori, Deidara, Hidan, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke, Sasori/Deidara
Note: Cross-over, OOC, Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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I tre ragazzi si trovavano ancora seduti accanto ai letti dei due malati, nell'infermeria. Il silenzio regnava sovrano nella stanza. Sasuke guardò Harry. Il mago era visibilmente scosso, sembrava avesse realizzato appieno la situazione. Ora che il suo padrino si era scoperto in pericolo, il significato di ciò che stava succedendo aveva iniziato a inghiottire il ragazzo, che ora se ne stava seduto con sguardo perso. Era stato tradito. Deidara e Hidan, loro non erano veramente suoi amici, e nemmeno lo era Sasori.

Già, Sasori. Harry lo conosceva appena, ma aveva pensato che in qualche modo potessero andare d'accordo, ma probabilmente, viste le circostanze, era solo una sua supposizione.

La verità era che non li conosceva affatto, quei ninja. Erano criminali, assassini. Probabilmente avevano indossato una maschera per tutto l'anno. Harry strinse i pugni, iniziando a sentire la rabbia crescere.

Sasuke si appoggiò allo schienale, aspettando la sfuriata del ragazzo, che non tardò ad arrivare.

“Perchè ce ne stiamo seduti qui?! Dobbiamo andare ad aiutare Sirius!”, esclamò, saltando in piedi, facendo cadere la sedia.

“Non possiamo andare ad assalire il Ministero, Harry. Dobbiamo stipulare un piano, non potete andare da solo, avete bisogno di aiuto”, replicò Sasuke, indicando i due maghi, ancora incoscienti sui letti. Come in risposta, i due soggetti mugolarono nel sonno.

“Cosa intendi con 'avete bisogno di aiuto'? Non vieni con noi, Sasuke?”, chiese Harry confuso. Sasuke distolse lo sguardo.

“Perchè?”, continuò il mago. “Sono tutti al Ministero, dobbiamo combattere”, persistette.

“Non è così”, mormorò Luna.

Harry la guardò.

“Cosa?”, chiese.

“Non sono tutti al Ministero”, sussurrò ancora. “Uno di loro è ancora qui”, spiegò. Harry arretrò spaventato, cadendo sul letto di Ron, piombando con tutto il suo peso sulle gambe del rosso.

“Oooowww!”, piagnucolò l'amico in agonia, svegliandosi improvvisamente. Harry si spostò dallo spavento. Sasuke, invece, non prestò loro attenzione.

“Chi c'è ancora qui, Luna?”, chiese.

“N...non lo so”, rispose piano la ragazza. Harry sorrise, vedendo che ora anche Hermione si era ridestata dal suo sonno.

Appena tutto il gruppo si fu ripreso, Luna li guidò, ancora una volta nella Foresta.

Nessuno sapeva cosa avesse in mente, ma, fiduciosi, la seguirono senza obiettare. Dopo poco tempo che stavano camminando, gli alberi iniziarono a scemare, lasciando spazio a una piccola radura.

Luna sorrise soddisfatta, girandosi verso il resto del gruppo.

“Oh”, Hermione rilasciò un piccolo sussulto, quando avvertì qualcosa passarle accanto, sfiorandola. Luna alzò la mano e sussurrò.

“Non puoi vederli, tu”, disse.

“Andremo volando al Ministero”, disse. Poi guardò Sasuke, il quale scosse la testa.

“Se uno di loro è ancora qui devo restare”, disse.

“Percepisco dei capelli dorati”, mormorò Luna. Sasuke la guardò tristemente. Lei sorrise, accarezzandogli il braccio, rassicurante. “Se è Naruto devi restare”, constatò. Il trio annuì acconsentendo.

“Buona fortuna Sasuke”. Haremione e Ron ghignarono. Il corvino si girò verso Harry.

Luna, capendo che i due avevano bisogno di parlare da soli, si propose di aiutare Ron e Hermione a cercare un Thestral, visto che i due non potevano vederli, così, afferrò per le braccia i due malcapitati, portandoli via.

“Sasuke, non ti sto dicendo addio, non ancora. Solo buona fortuna”, sorrise il mago. “Conosci Naruto meglio di chiunque altro”. Sauske annuì.

“Buona fortuna anche a te. Oh, Harry, Deidara combatte con gli esplosivi. Sasori ti avvelena: non permettergli di toccarti con qualsiasi arma usi. Un tocco può costarti la vita”, lo avvertì.

“E cosa mi dici di Hidan?”, chiese ancora il mago.

“Non lo so, ma stai attento”, concluse.

“Certamente!”, ghignò il moro. E per la prima volta da quando lo aveva conosciuto, Sasuke gli sorrise.

“Ci vediamo in giro, Sasuke”, lo salutò, per poi raggiungere gli amici.

 

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Il Ministero non teneva molto conto del riscaldamento. La temperatura nel Dipartimento dei Misteri era sicuramente sotto gli zero gradi. Il trio camminò, insieme a Luna, tra gli scaffali, pieni di sfere di cristallo. Harry, man mano che proseguiva, si ritrovava a riconoscere alcuni nomi che vi erano scritti sotto ogni sfera.

“Cosa sono tutte queste?”, chiese Ron.

“Sono profezie”, mormorò Hermione. “Per questo questo posto si chiama Corridoio delle Profezie”, continuò lei, tenendo un tono da so-tutto-io. Ron la guardò stranito, ma poi il suo sguardo fu catturato da un'altra cosa.

“Dovrebbero essere qui!”, urlò Harry, guardandosi attorno disperato. Ron, però, non gli prestò attenzione. Allungò la mano per afferrare una sfera sopra di lui, ma fu prontamente fermato.

“Non toccarla!”, urlò Hermione. Ron la guardò confuso.

“Solo la persona a cui è riferita la profezia, può toglierla dallo scaffale”, spiegò Luna calma.

“Ma...ha il nome di Harry”, disse Ron.

Potter, sentendosi nominare, si voltò verso l'amico. “Cosa?”, chiese. Il rosso indicò lo scaffale.

 

S.P.T to A.P.W.B.D

 

Signore Oscuro

e (?) Harry Potter.

 

“Maledizione”, mormorò. Harry si avvicinò e tolse la sfera dalla postazione. Immediatamente la profezia cadde dalle sue mani, facendo sussultare i suoi amici e prima che Harry potesse accorgersene, furono circondati da Mangiamorte.

Dal pavimento, la sfera si alzò in aria, arrivando nella mani di Deidara, il quale ghignò.

Harry spalancò gli occhi, realizzando tutto quanto.

“Dov'è Sirius?”, chiese, quando i suoi occhi incontrarono quelli di Deidara.

Il biondo sorrise diabolicamente.

“Non credi che sia strano il fatto che sia stato tu ad avere la visione sul tuo padrino e non Luna?”, chiese il biondo.

Harry ringhiò. “Mi avete ingannato”, constatò.

Deidara rise, prima di passare la profezia a Hidan, il quale la prese al volo.

“Ma certo”.

 

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Sasuke guardò i Thestral alzarsi in volo, e i suoi amici scomparire. I suoi pensieri tornarono sulle parole che Harry gli aveva detto prima di salutarlo.

Conosci Naruto meglio di chiunque altro”.

Sospirò.

Se lo conosco così bene, allora dove potrebbe essere?”, mormorò a se stesso. Harry, una volta, aveva menzionato uno specchio. Ricordava averlo sentito dire che mostrava ciò che si desiderava di più nella vita. Naruto era rimasto incredibilmente meravigliato da ciò.

'Ecco dove potrebbe essere', pensò, prima di voltarsi e tornare al castello.

 

 

Quando Sasuke raggiunse ed entrò nella stanza, questa era vuota. Al centro di essa, però, vi era il famoso specchio. Il ragazzo si incamminò verso quello, chiedendosi perchè avessero usato una stanza così grande per un misero specchio. Ma non era quello il punto. Naruto non era lì, o forse sì?

Sasuke si fermò davanti allo specchio, aspettando di vedere quello che sarebbe comparso. Improvvisamente accanto a lui, nel riflesso, comparve Naruto, che gli sorrideva amorevolmente. Il corvino delineò con le dita i contorni di quel viso che tanto amava.

Poi, semplicemente, scostò la mano. 'Datti un contegno Sasuke', si rimproverò. Non era il momento di diventare smielato.

Dei passi lo fecero risvegliare dai pensieri. Si voltò, vedendo la porta aprirsi, lasciando intravedere dei capelli biondi. Ma era la sbagliata capigliatura.

Oh, sei arrivato prima di me, un”. La voce profonda della figura tagliò il silenzio della stanza.

Che ci fai qui?”, chiese Sasuke freddamente. Dannazione, avevano preso il biondo sbagliato.

Un ghignò prese posto sul volto di Deidara.

Pensavi davvero che ti avremmo lasciato da solo con il Kyuubi, un? Quello con cui ti batterai sono io”, concluse il biondo ridendo.

Prima che il corvino potesse ribattere, il biondo aveva già unito le due mani insieme.

Katsu!”. Dietro di lui ci fu un grande frastuono, e lo specchio si ruppe in mille schegge di vetro, che colpirono irrimediabilmente il ninja, che ancora si stava specchiando.

Con esso, però, si ruppe anche la visione di Sasuke.... e l'immagine di Naruto.

 

 

 

 

NOTE AUTRICE.

Hey!

Probabilmente questo capitolo non è spiegato un granchè, e forse molto cose non sono pienamente comprensibili. Io mi scuso infinitamente, ma è una giornata no, e questo è davvero il meglio che oggi posso offrirvi. Mi rifarò col prossimo, promesso.

Vi saluto, ringraziando comunque chi leggerà.

Un bacio, Ryu_

 

   
 
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