Anime & Manga > Magi: The Labyrinth of Magic
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Autore: anteraschan    11/04/2016    1 recensioni
E lei era li, in mezzo alla polvere, persa nei suoi pensieri, con i capelli biondi al vento e con il sole che le illuminava i grandi e vivaci occhi azzurri. Apparentemente delicata, fragile, una normalissima ragazza, ma io, il magi oscuro, notavo in lei una particolarità, non so dire se positiva o negativa. Attorno al suo corpo slanciato svolazzavano dei ryuk, dei ryuk grigi.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Judal, Nuovo personaggio, Sinbad
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Ehy Judal, è questo il motivo per cui sei rientrato prima?- chiese Hakuryuu. Annuii annoiato, quel duello mi stava divertendo. Ma le mie aspettative tornarono alte quando Annah si rese conto che il principe le aveva levato dalle mani il suo bersaglio. Schizzò per aria come una molla e inferocita si rivolse a Hakuryuu . -Ascolta bene, tu che cazzo c'entri? Metti a terra la puttana che dobbiamo finire un discorsetto.-. Il principe la squadrò dall'alto in basso. -Hakuryuu mollami. Abbiamo un conto in sospeso, io e la sgualdrina bionda.- gracchiò Kougyoku. -Eddai Hakuryuu, pure io mi stavo divertendo.- dissi io ridendo. -Cosa sta succedendo qui, razza di imbecilli?!?-. Kouen era tornato in giardino, probabilmente aveva sentito il boato provocato dal crollo di mezze mura del palazzo. Prevedevo guai. Hakuryuu voltò la testa di scatto e sbiancò, Kougyoku ripose l'equipaggiamento Djin e si coprì la bocca con le maniche del kimono, e Annah si bloccò proprio mentre stava per cominciare a correre verso i due fratelli. Si sentiva la paura alleggiare nell'aria, e per una volta ero tranquillo, consapevole di non aver combinato niente. -CHI CAZZO é STATO?- urlò indicando rabbiosamente il buco nel muro. Le dita dei fratelli entrambi terrorizzati dall'ira di Kouen andarono subito ad indicare Annah, che rispose con un sorrisino nervoso. Fu incenerita con lo sguardo. Era la prima volta che la vedevo intimorita di fronte a un uomo. -Levati quel sorrisetto idiota dalla faccia!- Annah chiuse la bocca di scatto e cominciò impercettibilmente a tremare. -Dai, Kouen, non l'ho fatto intenzionalemte..io..-. -Fa silenzio! E sparisci dalla mia vista.-. Annah si morse forte il labbro, si girò e scappò correndo. -Judal,-disse Kouen rivolto a me - tieni a bada la ragazza perchè se mi capita sotto tiro a breve potrei non rispondere delle mie azioni. Quanto a te, Kougyoku, non pensare di non essere coinvolta in questa storia, ma faremo i conti dopo. Hakuryuu, spero che tu ti sia trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. E ora, fuori dai piedi. Tutti.- La velocità in cui ci volatilizzammo fu impressionante. Cavolo, Kouen faceva paura quando si arrabbiava. Tornai nella mia stanza, mi buttai sul letto e mi addormentai in fretta. Fui svegliato per il bussare lieve sulla porta. Appena la aprii, Annah si precipitò nella stanza e mi si buttò addosso, cingendomi la vita con le braccia e appoggiando la sua testa sul mio petto, e cominciò a piagniucolare. Rimasi spiazzato. -Annah? Stai bene?-. E tra i singhiozzi e le lacrime sentii dire chiaramente -Scusami.-. Ora si che non sapevo cosa fare. Nel dubbio la strinsi anche io, ma ero molto titubante. Poteva essere un qualche tipo di scherzo stupido. Però più rimanevo in quella posizione , meno mi sembrava che stesse scherzando. Annah stava piangendo davvero, era venuta a cercarmi davvero, e cosa ancor più sconvolgente aveva chiesto scusa. Le appoggiai una mano sulla testa. -Oh, Annah, ma cos'è successo? A cosa è dovuta tutta questa disperazione? E scusa per cosa?-. Nessuna risposta, ma altri singhiozzi. -Razza di idiota, mi fai venire il mal di testa se continui così, smetti di piangere e dimmi cosa c'è.-. finalmente si camò un pochino e allentò la presa. La presi per una mano e la feci sedere sul letto. Aveva gli occhi gonfi e lucidi, e sembravano ancora più grandi. -Hai da dirmi qualcosa? Che hai combinato?-. -Troppe ne ho combinate. Devo scusarmi per forza, anche se scusarmi mi fa rivoltare lo stomaco, il che mischiato alla tristezza, alla rabbia e all'imbarazzo mi fa quest'effetto.-. -Ti ascolto.-. Abbassò lo sguardo. - Vediamo,non so da dove cominciare. Ho distrutto mezzo palazzo, ho cercato di uccidere la putt..ehm, la principessa, Kouen è arrabbiato con me, in più mi sento in colpa, perchè con te non mi sono mai comportata bene.- Ero incredulo -Ah, meno male te ne sei resa conto da sola.-. -STAI ZITTO e lasciami finire. Allora, veniamo al dunque. Devo scusarmi con te per averti mancato di rispetto, per averti attaccato, per averti causato un sacco di guai da quando mi hai incontrata e perchè..e perchè si, insomma, hai capito. Accetti le mie scuse?-. E la risposta uscì più che naturale. -No.-. -Cosa? Perchè no?- -Perchè c'è qualcos altro che vuoi dirmi, e finchè non ti uscirà di bocca, non accetto proprio niente.-. Si morse il labbro. -Si effettivamente c'è dell'altro.- -Cosa?- -Ti piace Kougyoku, vero?- disse scandendo ogni parola. -Bhe, me la scoperei volentieri, è belloccia, ma Kouen non avrebbe a piacere che profanassi la sua sorelina.- Non rispose più, chiuse gli occhi e il labbro cominciò a sanguinare dalla forza che metteva nel morderlo. -C'è qualche problema Annha?- -No figurati.- disse fredda. -Ripeto, c'è qualche problema?- -SI! Ci sono molti problemi! Tra cui in primis, il fatto che l'hai baciata, in secondo luogo, il fatto che ti si sia appiccicata addosso, terzo che tu l'abbia difesa. -. Ahi ahi, ora cominciavano a essere chiare un paio di cose,e alcuni dubbi fin ora irrisolti si stavamo confermando alla velocità della luce. Annah improvvisamente si alzò di scatto e si incamminò a lunghi passi verso la porta. La presi per i polsi e la bloccai al muro, stringendo la presa talmente forte che la sollevai da terra. Si dimenava, ma non come sapeva dimenarsi veramente, no, altrimenti sarebbe già stata libera, si dimenava in modo che io potessi trattenerla comunque. Lo trovai molto infantile, ma anche stuzzicante. -Smettila. E sta zitta, brontoli un po' troppo per i miei gusti.-. -Lasciami. Non ho altro tempo da sprecare. Devo andare da Kouen a scusarmi.- -Ti scusi un po' troppo ultimamente, perdi tutto il tuo fascino.-. Arrossì terribilmente e si zittì. Rimanemmo in quella posizione per un altro po', finchè le staccai i polsi dal muro e me li misi intorno al collo. -E ora, ragazzina, vediamo di pareggiarlo noi, il nostro conto in sospeso.-
  
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