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Autore: ClosingEyes_    13/04/2016    2 recensioni
I sogni possono rilevare parti di noi che non conosciamo, cose che non ricordiamo ci vengono in mente senza motivo.
Rin sognerà una persona particolare e con l'aiuto di Kagome scoprirà chi è.
Tante avventure l'aspettano, e presto si troverà davanti ad una scelta.
Spero di avervi incuriosito :)
Buona Lettura :D
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sesshomaru tutta la notte non dormì; vedevo chiaramente fra l'ombra e la luce della luna, la sua figura poggiata al davanzale.

Il suo sguardo era perso nel nulla e i suoi capelli ondeggiavano lentamente nel fruscio del vento, era perplesso e questo era abbastanza chiaro, ma la domanda che mi divorava il cervello era “A cosa starà mai pensando?A Kagura forse?

Decisi di alzarmi dal letto, forse non lo avrebbe mai ammesso ma aveva chiaramente bisogno di me, sentivo come se fosse perso, come se la sua mente era annebbiata da così tanti pensieri e preoccupazioni da non farlo nemmeno riposare un po. Aveva avuto una serata difficile; si era arrabbiato palesemente con me , è tornato a casa con le mani insanguinate e gli occhi di fuoco.

Presi una veste di seta dalla sedia e aprì leggermente la finestra, godendo di quella piccola folata di vento tiepida, da non far venire i brividi.

Sesshomaru si girò a guardarmi e fece un piccolo sorriso; non sapevo davvero come interpretarlo quel sorriso, era stranamente malinconico.

Sorrisi dunque anche io, avvicinandomi lentamente al suo viso con la mia piccola mano e sfiorandogli la guancia dolcemente.

A quel tocco Sesshomaru chiuse gli occhi e si beò di tanta dolcezza nei suoi riguardi; mi prese la mano e mi tirò a se, abbracciandomi stretta al suo petto e poggiando la testa sopra alla mia spalla.

-Rin non voglio perderti..- disse Sesshomaru stringendomi ancora più forte.

La sua voce era impastata da lacrime invisibili, sembrava come se il suo cuore mi stesse chiedendo di stare attenta, di non fare cose avventate e di guardarmi sempre le spalle quando Sesshomaru era assente.

Ma perchè chiedermi tutto questo?Cosa stava mai per accadermi?

-Sesshomaru non mi perderai, perchè fai così?- dissi alzando lo sguardo e incrociando i suoi bellissimi occhi, ma stavolta avevano un velo di preoccupazione.

-Rin, renderti immortale può farti rischiare la vita, non voglio che accada..- disse Sesshomaru accarezzandomi la guancia.

Rischiare la vita?Cosa intendeva?Per diventare immortale avrei perso tutto di nuovo, i miei occhi si sarebbero chiusi di nuovo nell'oblio.

-Sesshomaru non ti preoccupare, andrà tutto bene- dissi dandogli un bacio a fior di labbra, assaporando ancora il suo profumo di muschio e di menta.

Sesshomaru si alzò dal davanzale e dolcemente mi prese in braccio, stringendomi fra le sue forti braccia.

-Vai a dormire Rin- mi disse portandomi all'interno della stanza, ma io di dormire non ne volevo sapere proprio nulla.

-Se non dormi con me, non potrò mai farlo- dissi attaccandomi a lui.

Sentì un piccolo sbuffo provenire dalla bocca di Sesshomaru, accompagnato da una leggera risata; mi poggiò sul letto e si stese accanto a me, senza smettere di coccolarmi.

Il Principe dei Demoni è proprio cambiato; prima non conosceva l'amore, sapeva solo uccidere e combattere contro altri demoni. Provava odio verso Inuyasha e non riusciva a stare nella stessa stanza con lui per cinque minuti che subito cacciavano le spade, adesso invece sopporta tutto e lo sta facendo per me.

Io ancora tante volte credo che non basti un solo grazie, meriterebbe di più.

Quanto vorrei che potessimo avere figli, ma se lui a stento accetta un mezzodemone come potrà mai accettare i nostri che lo saranno per certo.

Eppure mi immagino Sesshomaru padre, un po orgoglioso e fiero, ma sarebbe in grado di insegnare ai propri figli i valori della vita.

Sto volando troppo con il pensiero, io sono solo una semplice umana , nata da umani e morirà da umana, a meno che non funzioni questa cosa dell'immortalità.

Forse lo spirito Hanami aveva ragione , sta per succedere qualcosa di brutto.

Fra i miei pensieri non mi sono accorta che Sesshomaru finalmente stava riposando beatamente fra le mie braccia, accoccolato come un bambino.

Un secondo fa ero io stretta fra le sue braccia e adesso lui era fra le mie; lo avrei protetto da tutto e da tutiti, con le forze che mi ritrovo, per amore posso fare tutto, per amore si è invincibili.

Aveva un viso rilassato, come se io fossi la sua camomilla , sapevo che aveva bisogno di me ma, come non detto, non lo avrebbe mai ammesso.

 

 

 

 

 

 

La mattina Sesshomaru era, stranamente, ancora fra le mie braccia; mi sorpresi perchè di solito lui si alza sempre prima di me, definendomi dormigliona.

Stavolta invece i suoi occhi erano ancora beatamente chiusi e le sue labbra distese in un leggero sorriso.

Era decisamente stupendo, Sesshomaru era sempre stato bellissimo; sin da piccola guardavo il mio demone con devozione e affetto, fin quando non me ne innamorai, ma poi successe il fatto del pozzo e mi dimenticai di lui.

Sorridendo cercai di alzarmi lentamente, lasciandolo ancora riposare, ma di tutta risposta due forti braccia mi bloccarono e un ringhio uscì dalla sua bocca.

Dovevo restare così, non c'era molto da fare, dovevo rassegnarmi a restare in quella posizione finchè non si fosse svegliato.

Chiusi gli occhi, d'altronde era presto, potevo riposare ancora un po ma un forte mal di testa e un senso di nausea mi prese lo stomaco, mi sentivo davvero male e Sesshomaru sembrò accorgersene.

-Rin, non stai bene ..- disse alzandosi lentamente dal mio petto e guardandomi in viso.

-Nono sto bene , ho solo un po di mal di testa può succedere, mi faccio un infuso, magari mi passa.- dissi alzandomi dal letto, stavolta ero sciolta dai suoi artigli, potevo fuggire.

-Oppure potremmo tentare con una pennicillina naturale che dici?- disse Sesshomaru maliziosamente avvicinandosi al mio viso.

-Non ci provare a fare così che non funziona, ora mi alzo e tu stai buono!- dissi spostandogli il viso con il dito e facendogli la linguaccia.

-Buongiorno Piccola eh?- disse Sesshomaru stendendosi a quattro di bastoni sul letto e sorridendo.

-Buongiorno principino, dormito bene sul mio petto tutta la notte?- dissi mentre mi legavo i capelli con due fermagli in legno.

-Mai dormito meglio in tutta la mia vita da demone- disse Sesshomaru sorridendomi.

Il suo sorriso era la mia vera pennicillina, appena mi sorrideva stavo subito bene ed ero davero felice di poterlo vedere sorridere.

Mentre mi stavo vestendo, passai le dita sulla ferita nel braccio, quella inferta da Sesshomaru durante il combattimento nell'altra dimensione; mi faceva ancora tremendamente male , nonostante si fosse richiusa del tutto.

Sesshomaru notò subito la mia smorfia di dolore e si avvicinò a me, preoccupato.

-Rin, ti fa ancora male non è così?- chiese guardandomi le cicatrici.

-No Sesshomaru, non ti preoccupare passerà, è ancora indolenzita- dissi sorridendogli, la verità era che mi faceva malissimo e non riuscivo neanche a toccarmi.

-Rin non mi mentire, ti fa ancora male, perdonami ti prego...- disse Sesshomaru accarezzandomi il viso dolcemente.

-Può succedere, eri arrabbiato, non pensarci..- dissi lasciandogli un piccolo bacio sulla fronte.

Mentre mi allontanavo da lui per andare in cucina, ripensai a quella scena , tremenda d'altronde; sentivo ancora il sangue scendere dal mio braccio e la mia mano insanguinata farsi sempre più pesante.

Perchè mi aveva fatto una cosa simile?Io che dovrei essere la sua principessa, così dice lui. Ora è inutile pensarci, ormai era passato ma non era neanche normale che mi facesse così male.

Se avessi avuto un apparecchio per visitarmi il braccio forse ora saprei la causa del dolore ma stando in un'epoca arretrata ho i miei dubbi.

Entrata in cucina, presi un infuso per il mal di testa e cominciai a prepararlo; in quel momento entrò Kagome che aveva decisamente una brutta cera, aveva la faccia bianca e pallida, sembrava che da un momento all'altro potesse svenire.

-Kagome, va tutto bene?- chiesi osservandola perplessa.

-No Rin, sto male ho la nausea forte.- disse Kagome sedendosi su una sedia a fatica.

-Non è che sei incinta signorinella?- chiesi guardandola con la coda dell'occhio.

-Dottoressa Takame! Queste supposizioni se le tenga per lei!- disse Kagome sorridendomi a malapena- Piuttosto dammi un po dell'infuso che stai facendo-

-Agli ordini!Comunque dopo controlliamo se sei incinta o meno- dissi preparandole una tazza calda di infuso alle erbe.

-Non ci sono i test di gravidanza qui Rin!- disse Kagome guardandomi esasperata.

-Ma ci sono delle erbe o sbaglio che lo indicano, quando ti ho detto che saremo tornate alle origini cosa non hai capito!- dissi porgendole la tazza- Attenta scotta!-

-Rin ma dove pensi di trovarle?- disse Kagome osservando il mio sguardo .

-Tra le tante cose che mi sono “portata” , ho anche un libro di erbe medicinali, leggeremo la sopra- dissi mettendole un dito sul naso- Ma sia chiaro, se sei incinta sarò io la madrina-

Kagome scoppiò a ridere insieme a me ed entrambe ci guardammo con occhi curiosi: eravamo passate dall'essere migliori amiche all'essere parentate quasi, se Kagome fosse incinta sul serio, potrei seguirla bene nella gravidanza, dopotutto era questo il mio lavoro.

Nel frattempo in cucina scesero anche Inuyasha e Sesshomaru, vestiti e pronti, a differenza mia e di Kagome che eravamo ancora in “pigiama”.

Ci guardarono curiosi, avevamo entrambe un sorriso stampato in faccia; Kagome era debole si vedeva lontano un chilometro, ma finchè non conoscessi la causa del suo male, non potevo fare supposizioni inutili.

-Dobbiamo parlare..- disse Sesshomaru sedendosi accanto a me.

Era arrivato il momento di sapere la verità su questa sacerdotessa, sull'immortalità e sul rito da compiere; mancava poco alla partenza e forse io e Kagome dovevamo andare con loro.

-Sul monte Hatami si dice viva una sacerdotessa di nome Izumi..- incominciò Inuyasha a parlare, Seshomaru aveva una mano sulla fronte preoccupato.

-Questa sacerdotessa può far diventare immortali gli esseri umani tramite una pratica..- disse Sesshomaru alzandosi dalla sedia e andando verso la finestra.

-Molto tempo fa un uomo andò dalla sacerdotessa, chiedendole l'immortalità. Lei trapiantò nelle sue vene sangue demoniaco ma l'uomo non riuscì a contenere tale potere e morì..- disse Inuyasha abbracciando Kagome.

-C'è il rischio che possiate morire durante il rito.- disse secco Sesshomaru, le parole gli morivano in gola tanto che l'idea di perdermi lo distruggeva.

-E io non voglio vivere una vita senza di te Kagome, preferisco morire..- disse Inuyasha abbracciando sempre di più la sua ragazza.

-C'è una possibilità che le cose vanno in modo diverso Inuyasha..- dissi improvvisamente alzando gli occhi dal mio infuso.

-Quando siamo andate nel bosco , lo spirito Hanami ci aveva detto di un pericolo imminente e ci ha donato questi ciondoli protettivi..- disse Kagome mostrando a Inuyasha e Sesshomaru il ciondolo.

-Ci ha detto che ci avrebbe protette e che lo avremmo usato nel momento giusto, anche se ancora non ho capito quale sia il momento giusto- dissi sciogliendomi i capelli e passando la mano nervosamente fra essi.

-Non è sicuro che funzioni Rin!- tuonò Sesshomaru- Potreste anche morire sul serio!-

-E Sesshomaru cosa vuoi fare?!Rinunciare all'idea di potermi avere per tutta la vita?!-dissi alzandomi di scatto, posando l'infuso sul tavolo.

In quel momento vidi negli occhi di Sesshomaru la paura, la paura di restare una vita da solo, la paura che non ce la facessi , che il ciondolo non avrebbe funzionato e che lui non sarebbe stato capace di proteggermi.

In quel momento mi resi conto di aver esagerato e mi avvicinai dolcemente a lui, stringendolo in uno dei miei soliti abbracci; sentì i suoi muscoli rilassarsi per un secondo, come se in quel momento fosse in pace con se stesso.

-Se potessi essere sicuro che non morirai, non rinuncerei ad averti per sempre..- disse d'un tratto Sesshomaru aumentando la presa.

-Tanto vale rischiare allora..- disse Kagome alzandosi anche lei a fatica e mantenendosi ad Inuyasha.

-Kagome ti senti bene?- disse Inuyasha preoccupato.

-Si mi sento già meglio con l'infuso di Rin. Comunque io ci voglio provare..-

-Kagome non è un gioco questo..- disse Inuyasha guardando la sua ragazza negli occhi.

Kagome aveva gli occhi di chi sembrava sapesse già come andava a finire, ma voleva provare, voleva tentare almeno quella piccola possibilità di restare accanto a Inuyasha per sempre, lei non desiderava altro che questo.

-Lo so , ma permettimi di sperare che io possa restare con te per sempre..- disse Kagome prima di svenire fra le braccia di Inuyasha completamente distrutta.

Era a pezzi e io non riuscivo a capire come potevo aiutarla; era provata , si vedeva dalle sue occhiaie e la sua pelle pallida faceva capire che forse aveva la febbre oppure che aveva una carenza di ferro o di vitamine. Non potevo saperlo, non potevo farle analisi, non potevo tirarle il sangue, ero nel panico totale.

Portammo Kagome nella sua stanza, poggiadola delicatamente sopra al letto e coprendola con il lenzuolo; con una pezza fredda le bagnai la fronte e sembrava già che il suo colorito tornava sempre di più normale.

Avevo l'obbligo di fare a Inuyasha una domanda importante, anche se questo mi avrebbe messo molto in imbarazzo.

-Inuyasha..- chiamai

-Si Rin, cosa devi dirmi?Sai cosa può avere Kagome?!- disse Inuyasha guardandomi speranzoso.

-Ecco vedi..Per caso in questi giorni avete..- diventai tutta rossa come un peperone.

Se si trattava di miei pazienti non mi facevo problemi, erano pazienti, persone estranee che mi importava di imbarazzarmi sul sapere se facevano sesso o meno.

Ma parliamo di Kagome , della mia migliore amica, sapere la sua attività sessuale era estremamente imbarazzante, anche se probabilmente anche lei avrebbe chiesto a Sesshomaru la stessa cosa.

-Si Rin, è importante?- disse Inuyasha capendomi al volo, meno male.

-Ecco vedi c'è una remota possibilità che lei sia.. Incinta- dissi tutto di un fiato, vedendo la faccia di Inuyasha diventare bianca come una mozzarella.

I suoi occhi erano sgranati e la sua bocca schiusa in un'espressione di stupore.

-Non è possibile!- disse semplicemente prima di mettersi vicino a Kagome- Avrei fiutato subito l'odore di una donna gravide-

Era spaesato, mi sembrava tanto quei padri che appena gli mostri il figlio appena nato o svengono o urlano di gioia.

Sesshomaru guardava la scena divertito intanto: ovviamente se non si trattava di lui, tutto era abbastanza divertente, ma in quel caso era meglio se restava serio.

-Sesshomaru bastardo è inutile che ridi, può succedere anche a te questa cosa!- disse Inuyasha guardando il fratello con occhi arrabbiati.

-Io sto sicuramente più attento di te!- disse Sesshomaru passandosi una mano fra i capelli.

-Vorrei che non lo fossi..- dissi talmente sotto voce che non so se quei due sono stati capaci di sentirmi, ma vidi il volto di Inuyasha trasformarsi un una espressione di conforto e di dispiacere, conoscendo il fratello.

Non era il momento di pensarci, ora l'importante era curare Kagome.

Ordinai ad entrambi di uscire dalla stanza e non appena fuori chiusi la porta; scoppiai a piangere, senza motivo, pensando alle parole di Sesshomaru.

Lui stava attento di proposito, non voleva un altro mezzodemone , allora non mi sbagliavo per niente.

Kagome sentì i miei singhiozzi smorzati dalle lacrime , mentre cercavo di visitarla.

Mi maledì del casino che stavo facendo, non solo l'avevo svegliata, ma ovviamente adesso pretendeva anche delle spiegazioni plausibili del mio pianto e non si sarebbe bevuta la questione che ero preoccupata per lei, anche se era vero in parte.

-Rin perchè piangi?- disse Kagome cercando di alzare la mano per asciugarmi le lacrime , ma la fermai.

-Piango perchè mi rendo conto di non poter essere madre..- dissi mentre le calcolavo il battito cardiaco e le sciacquavo la pezza per metterla di nuovo in fronte.

-Rin, magari Sesshomaru vuole dei figli da te..- disse Kagome chiudendo gli occhi.

-Prima ha detto io sto attento con Rin, come per farmi intendere che non vuole avere un erede.. Solo perchè io sono umana..- dissi cercando di reprimere le lacrime.

-Oppure magari te lo stai sognando.- disse Kagome sorridendo leggermente.

-Kagome comunque non so dirti se sei incinta o meno, vedremo in questi giorni, e saremo ancora vive..- dissi stendendomi accanto a lei.

-Rin non ti riconosco più!Diventa solare e ottimista come al solito!- disse Kagome stringendomi la mano dolcemente.

Mi limitai a non rispondere, non ne avevo la forza; pensare che Sesshomaru faceva di tutto pur di non avere dei figli con me, mi faceva male nel petto. Probabilmente riteneva una vera sfortuna avere dei figli mezzi demoni, invece per me sarebbe un grandissimo onore poter avere dei figli da lui.

Ci addormentammo entrambe , per la seconda volta; lei perchè stava male e io perchè non avevo chiuso occhio perchè Sesshomaru aveva deciso di non dormire.

Le lacrime finirono di scendere e finalmente potè rilassarmi fra il cuscino e la mia migliore amica; ritengo sempre che se non avessi lei, sarei persa , lei mi ama per ciò che sono e la ringrazio ogni giorno per questa sua qualità.

 

Ci svegliammo dopo un'oretta, sentendo qualcuno bussare contro la porta convulsivamente:

-Ma si può sapere che state facendo?Rin sembra che la stai operando!- disse Inuyasha pronto a sfondare la porta.

-Ah?Ehm no ma quando mai, ehehhe..- dissi alzandomi dal letto e avvicinandomi alla porta.

Aprì delicatamente e Inuyasha si fiondò praticamente dentro alla stanza, avvicinandosi subito al letto dove era stesa Kagome: il suo viso era molto più rilassato, la pelle aveva ripreso il suo colore naturale e i suoi occhi erano di nuovo brillanti.

-Rin allora?- chiese Inuyasha guardandomi.

-Inuyasha purtroppo se non abbiamo la possibilità di identificare se è incinta o meno , non so dirti altro, dobbiamo aspettare..- dissi girandomi i pollici nervosamente.

-Rin..- sentì una voce dietro le mie spalle e due mani forti poggiarsi su di esse.

Senza dubbio era Sesshomaru, forse percepiva il mio stato d'animo turbato e triste.

-Se-Sesshomaru mi hai fatto sussultare!- dissi girandomi verso di lui e mostrandogli un sorriso, ovviamente tutto tranne che sincero.

-C'è qualcosa che devi dirmi?- mi chiese scrutandomi a fondo gli occhi.

Già, qualcosa da dirti. Come potevo mai dirgli che ero profondamente ferita perchè sapevo che con lui non avrei potuto avere figli, come potevo dirgli che vorrei che fosse il padre dei nostri futuri bambini, come potevo dirgli che stavo soffrendo così tanto da divorarmi l'anima.

-N-no Sesshomaru, niente..- dissi balbettando e mettendo le mani davanti alla faccia.

Mi guardava curioso e insospettito, intanto le mie guance come al solito diventarono rosse come due pomodori e cercavo di mantenere la calma , ero tesa peggio di una corda di violino.

-Comunque per quanto riguarda la sacerdotessa, allora siete disposte a partire?- disse Inuyasha stringendo ancora di più la mano di Kagome.

-Considerate le condizioni, da medico dovrei dire che Kagome non può muoversi dal letto..- dissi incrociando le braccia e abbassando la testa, osservandomi i piedi.

-Ma considerato che sei la mia pseudo sorellina, mi “dimetterai” per domani , vero?- disse Kagome facendomi la linguaccia e sorridendo.

-Mmm, solo se stai attenta e mi stai a sentire!- dissi puntandole il dito contro con fare di rimprovero.

-Affare fatto Dottoressa, sarò presente a tutti i controlli..- disse Kagome scoppiando a ridere davanti a noi, si sentiva che era più rilassata.

Mi avvicinai al letto e mi appoggiai delicatamente sul materasso vicino a lei: Inuyasha aveva un volto di certo leggermente più sereno, non poteva esserlo del tutto, domani avremmo intrapreso un lungo viaggio per andare ad Ovest da questa sacerdotessa.

Anche io ero in ansia lo ammetto, al pensiero di diventare immortale mi scoppiava il cuore di gioia ma allo stesso tempo pensare di poter morire mi faceva congelare il sangue nelle vene.

Era un grandissimo rischio, ma nonostante tutto volevo a tutti i costi percorrere quella strada, se c'era anche solo una possibilità per restare con Sesshomaru per sempre, dovevo coglierla al volo.

Mi voltai verso Sesshomaru e notai che non c'era più vicino alla porta, probabilmente se ne era già andato da un pezzo senza che me ne accorgessi, era decisamente silenzioso nei suoi movimenti.

Salutai Kagome e Inuyasha, raccomandando a Kagome di riposare ancor un pochino e ad Inuyasha di starle vicino e cambiare ogni tanto la pezza bagnata sulla fronte.

-Sai Rin è molto triste..- disse Kagome mentre si toccava il ventre.

-Perchè mai?Ha paura anche lei, non è così?- chiese Inuyasha strizzando la pezza bagnata nella ciotola.

-Lei crede che Sesshomaru non voglia dei figli mezzo demone e quindi pensa di non poter diventare madre, poverina..- disse Kagome chiudendo gli occhi e rilassandosi.

-Sesshomaru la ama davvero, quindi non sarà un problema avere dei figli diversi da lui, più che altro quando ha detto “ io sto attento”, mi ha lasciato perplesso..- disse Inuyasha posando la pezza bagnata sulla fronte di Kagome.

-Appunto, per questo Rin ha paura, io credo che si sia sbagliata altamente, magari è solo una sua impressione..- disse Kagome.

-Oppure è così Kagome, ma non saprei, Sesshomaru è dalle mille sorprese, è cambiato tantissimo grazie a lei..- disse Inuyasha stendendosi vicino a Kagome e abbracciandola.

-Ora riposiamo dai..- disse Kagome stringendosi al petto del suo fidanzato.

-Se sei incinta, sarò il demone più felice del mondo, più di quanto lo sono ora.Ti amo piccola.- disse Inuyasha alzando il mento di Kagome con un dito e lasciandole un bacio leggero a fior di labbra, prima di addormentarsi nel sonno più profondo.

 

 

Io camminavo tranquilla per il palazzo: in camera sua non c'era, nel giardino nemmeno, nel salone neanche, in cucina che lo dico a fare, si può sapere che fine aveva fatto quel demone!?

Gironzolavo come una bambina, facendo svolazzare il mio Kimono; guardavo in ogni angolo, anche il più piccolo, ma di Sesshomaru non vi era traccia, chissà forse è andato a dissanguare qualcuno e pensare che lui era un medico!

Già, il mio lavoro, anzi il mio vecchio lavoro; chissà come sta Ukary, come stanno i miei pazienti, il Dottor Datzu, chi lo sa se si chiedono io che fine ho fatto.

Certo che fare il mio lavoro non era facile, poiché avevo due specializzazioni e stavo contemporaneamente in due reparti, era un inferno.

Ma quel lavoro mi dava soddisfazioni indimenticabili; poter vedere nascere una nuova vita, collegata ancora per un secondo alla mamma dal cordone ombellicale, sentire il primo pianto di un bambino e poter assistere all'apertura degli occhi è qualcosa di spettacolare, ti senti mamma anche se non hai partorito.

Quelle manine così piccole che si aggrappano ad un tuo dito, quel nasino piccolo piccolo a patatina; alcuni bambini nascevano già con i capelli, molti avevano proprio le chiome , era incredibile.

Mentre pensai a quelle piccole manine , strinsi le mie pensando di poter racchiudere quella piccola parte di ricordi nelle mie mani e delle lacrime scesero solitarie sulla mia guancia.

I singhiozzi piano piano incominciavano a salire e la mia disperazione usciva fuori dal mio petto prima silenziosamente, ora sempre più rumorosa.

Il mio corpo cadde al suolo e le mie mani circondavano il mio viso, ormai colmo di lacrime dolenti; ero da sola in quella sala , era una sala da ballo bellissima, non ne avevo mai viste di così belle e le mie sofferenze la riempivano tutta.

Esistevo solo io e il vuoto in quel momento, non c'era nessun altro a stringermi fra le braccia e dirmi che andrà tutto bene.

Vedevo il mio Kimono sporcarsi di quel velo di trucco che avevo indossato per Sesshomaru e delle piccole chiazze di lacrime formarsi sopra.

Cercai di pulirlo e stranamente qualche macchia scivolò via , intrappolata nel mio dito bagnato da gocce salate.

Chiusi di nuovo gli occhi e rimasi la a terra, seduta, con le mani sul viso; se fosse venuto Sesshomaru forse mi avrebbe dato della stupida, che certe cose non le dovrei minimamente pensare, che lui voleva dei figli da me oppure il contrario, che mi avrebbe ferita ancora di più.

Dietro di me udì dei passi, all'inizio leggeri poi più veloci; veniva verso di me qualcuno, ma in quel momento chiunque fosse non mi importava, anzi se fosse stato un demone assetato di sangue mi sarei fatta uccidere senza troppi problemi.

Sentì delle braccia forti circondarmi le spalle e dei capelli solleticarmi il dorso delle mani; avevo già capito chi fosse quella figura, ma non mi voltai, non ne avevo il coraggio.

-Rin perchè stai piangendo qua da sola?- disse Sesshomaru non smettendo di abbracciarmi.

-Io non sto piangendo..- dissi mentendo spudoratamente, tanto era palese.

-Rin smettila di mentire, perchè stai piangendo?- disse Sesshomaru insistendo.

Che dovevo fare?Dirgli che so che non vuole figli da me, prendere un altro colpo al petto sapedo di non poter dargli ciò che vuole, ovvero dei demoni completi?

Rischiare che lui possa andare da Kagura e generare con lei dei demoni completi..

No questo non succederà mai, Sesshomaru non mi tradirà mai.

Ma adesso non ho certezza di nulla, neanche più del suo amore.

-Quando hai detto ad Inuyasha “ io sto attento” riferendoti al fatto che Kagome era incinta, ho pensato che tu non volessi avere dei figli, perchè io sono solo una stupida umana che non potrà darti altro che un mezzo demone e la tua stirpe si macchierebbe del mio errore di non essere demone.Per questo piango Sesshomaru, perchè tu mi dai tutto e io non riesco mai a darti niente..- dissi calmando i miei singhiozzi, sfogarmi mi ha permesso di buttare fuori le mie paure e quindi di calmarmi. Mi girai verso di lui e vidi la sua faccia ferma e forse un po curiosa, che aveva di curioso ?? Mi ero appena sfogata con lui su una cosa che riguarda noi e lui fa quella faccia da curioso?

-Sei una stupida, come al solito..- disse Sesshomaru prima di mettersi le mani sulla fronte e alzandosi da terra.

-C-come una stupida?Ei come osi?- chiesi alzandomi anche io e guardandolo arrabbiata.

Avevo gli occhi gonfi di lacrime, le gote completamente rosse e le guance gonfie dalla rabbia; come poteva dire che sono stupida? Non è forse normale farsi un problema del genere quando hai un fidanzato super orgoglioso che fino a qualche tempo fa odiava i mezzo demone?

-Si Rin , sei una grandissima stupida..- disse Sesshomaru porgendomi delicatamente la mano.

-Sono già in piedi non ho biogno del tuo aiuto!- dissi incrociando le braccia al petto e voltandomi nella direzione opposta a Sesshomaru.

-Ribadisco che sei veramente stupida..- disse Sesshomaru ridendo stavolta.

E mo basta, stupida di qua, stupida di la, ma si è visto lui?Ride su una cosa di elevata importanza, io sto soffrendo e lui ride.

-Sentì se non la smet..- quando vi voltai verso di lui infuriata, mi tirò a se per un braccio e mi baciò dolcemente le labbra, stringendomi al suo petto.

In quel momento avrei tanto voluto rifiutare, staccarmi e dire “non è così che funziona”, ma ero troppo debole per allontanarmi dalla mia forza, dal mio sostegno continuo e soprattutto non riuscivo a staccarmi dalle sue labbra così dolci.

Si allontanò di qualche centimetro dalle mie labbra per sussurrarmi qualcosa all'orecchio:

-Mi concede questo ballo, signorina?- chiese con una leggerezza simile al vento di primavera che mi fece sciogliere il cuore.

-Sesshomaru ma io non so ballare..- dissi ridendo imbarazzata, che cavolo potevo farlo un corso di ballo con Ukary, sapevo che mi sarebbe servito!

-Non ti preoccupare, tanto è l'uomo che guida..- disse prima di mettere una mano stretta sul mio fianco e un'altra stringeva la mia dolcemente.

Ero decisamente imbarazzata, d'altronde non c'era neanche la musica, era acora più strano ballare in quella sala da ballo nel silenzio più assoluto; lentamente Sesshomaru iniziò a muoversi e io con lui, evitando di guardarlo negli occhi perchè ero troppo rossa, ma probabilmente lui se ne era già accorto.

Posai la mia mano sulla sua spalla e posai la mia testa sul suo petto, sentendo il suo cuore battere dolcemente per me.

Sesshomaru poggiò delicatamente il mento sulla mia testa, beandosi del mio profumo.

-Rin ascoltami..- disse Sesshomaru continuando a ballare con me.

-Se è qualcosa che può ferirmi, ti prego,non roviniamo questo bellissimo momento..- dissi stringendomi ancora di più al suo petto.

Non volevo che quella magia svanisse nel nulla, era tutto così perfetto e romantico, non me la sentivo di ascoltare un suo rifiuto, sarebbe svanito tutto.

-Non voglio più sentirti dire quelle cose; tu sei l'umana che è stata capace di tenermi testa e di rubarmi il cuore, ti ho cercato per anni, rifiutando tutte le donne.

Volevo solo te e mi disperavo tutte le notti, cercando una soluzione per farti venire fra le mie braccia e alla fine la trovai, chiamandoti nei sogni.

Sei davvero una stupida se pensi solo che io non voglia avere dei figli con te, anzi è il mio più grande desiderio, se tu vuoi..- disse Sesshomaru fermandosi improvvisamente e guardandomi negli occhi.

In quel momento un mix di emozioni mi ha pervaso tutto il corpo; sono stata una grandissima stupida a pensare che lui non voleva da me i suoi futuri figli, lui mi ama come io amo lui e sono felicissima di essermi sentita finalmente la sua donna.

-Voglio te, scegli me, ama me..- dissi guardandolo negli occhi.

Mi alzai in punta di piedi, sempre perchè lui è troppo alto e io sono una nana, e gli diedi un bacio sulle labbra; lui rispose al bacio con dolcezza ma man mano che ci baciavamo, l'atmosfera si stava trasformando in passione e la voglia di fare l'amore circolava nell'aria di quella stanza.

Se ero felice si poteva capire dai miei piccoli sorrisi fra un bacio ed un altro, la gioia di guardarlo negli occhi e poter sorridere con leggerezza e senza più paura.

-Rin aspetta..- disse Sesshomaru staccandosi da me e inginocchiandosi.

Il mio cuore iniziò a fare capriole, era sotto sopra e poi sopra e sotto, non si capiva niente , sembrava che stessi per avere un tamponamento cardiaco, mancava poco e collassavo sicuro.

-Prima di intraprendere il viaggio verso la sacerdotessa, voglio farti una promessa che durerà per sempre, andrà oltre il semplice amarsi..- disse Sesshomaru cacciando dal Kimono un cofanetto verde.

Aspetta , era verde, questo significa che..

-O mio Dio..- dissi semplicemente osservando quella piccola scatolina, sarei svenuta a breve.

Sesshomaru mi guardò e si mise a ridere, ma nel vero senso della parola.

-Ci stavi sbavando vicino da mesi e ti credi che io non me ne sia accorto?Anche quando non ero con te riuscivo a vedere cosa facevi..- disse Sesshomaru cercando di contenere le risate- Sapessi che faccia che hai..-

-Questo è.. è di..- non riuscivo a completare la frase, ero rimasta imbambolata come una cretina davanti a quella scatolina.

Sesshomaru aprì la scatola e tutti i miei dubbi diventarono realtà; era un solitario, un bellissimo solitario di Tiffany&Co con scritto sopra Love will be forever e un diamante bellissimo incastonato al suo interno.

-Rin , vuoi passare il resto della tua vita con me e dare alla luce i nostri futuri figli?-disse Sesshomaru guandandomi negli occhi dolcemente.

-Voglio essere tua moglie e la madre dei tuoi figli Sesshomaru, si..- dissi semplicemente fra le lacrime e lanciandomi addosso a lui, riempendolo di baci.

Cavolo se ero felice, avevo tutto; un marito bellissimo, un super anello da diecimila euro, una casa e presto anche una bellissima famiglia.

-Ti amo Rin, non dimenticarlo mai..- disse Sesshomaru accarezzandomi il viso prima di darmi un bellissimo bacio al sapore del nostro amore.

-Ma quando lo hai comprato, costava una cifra poi!- dissi guardando l'anello al mio anulare sinistro.

-Quando tu come al solito dormi come un ghiro! Poi il prezzo non conta mica!- disse Sesshomaru mettendomi sotto di lui e guardandomi malizioso.

-Grande Demone Cane , che intenzioni hai?- dissi passandogli una mano fra i capelli e sfidando il suo sguardo.

Sesshomaru scese lungo il mio collo, baciandolo con passione e lasciando scie di baci bollenti, fino ad arrivare al mio orecchio.

-Voglio farti mia, sei mia moglie adesso..- disse Sesshomaru prendendomi da terra e portandomi in camera nostra, dove avremmo sigillato il nostro amore.

Mi adagiò delicatamente sul letto, sciogliendomi l'obi e scoprendomi del tutto.

Mi guardava come se fossi una dea e ringrazio i Kami che era tutto buio e non si vedeva il mio imbarazzo; i suoi occhi scrutavano la mia pelle e le sue mani vagavano curiose per il mio corpo, provocandomi atti di piacere e goduria.

Gli sciolsi dolcemente quel Kimono che nascondeva la parte tenera di Sesshomaru e con le mie mani, percorsi la sua possente schiena fino ad arrivare ai suoi capelli; amavo accarezzargli i capelli e anche lui amava quel contatto così dolce.

Restammo nudi entrambi, ad osservarci nel buio, illuminati solo dalla luce della luna che, prepotente, si faceva spazio nel cielo blu notte.

-Ti amo Sesshomaru..- dissi mentre lui si avvicinava sempre di più a me.

-Anche io Rin , ora sei mia per sempre..- disse Sesshomaru.

Entrò in me dolcemente, provocandomi piccoli brividi di piacere; le sue spinte dentro di me erano passionali ma allo stesso tempo delicate, non voleva farmi del male, aveva il terrore di farlo e considerata la sua natura di demone, con me doveva mantenersi.

Non vedevo l'ora di poter diventare un demone completo, di poter sentire il vero Sesshomaru, di poter vedere la sua vera forza e la sua passione.

Lo amavo, importava solo questo .

Sarei diventata sua moglie e non potevo desiderare di meglio; i suoi occhi mi guardavano con desiderio, le mie labbra chiedevano di non smettere , le sue spinte sempre più forti, i miei movimenti sempre più all'unisono con i suoi.

Quella notte fu stupenda, non mancava nulla, eravamo io e lui, travolti dalla passione di amarci senza un freno.

Si liberò in me, ora non avevo più paura di poter avere figli, ora sapevo che sarebbe stato per sempre, ora lui era mio, solo mio.

Però c'era ancora qualcosa che mi turbava, ciò che successe la sera precedente..

Sentivo qualcosa di diverso farsi sempre più strada in me , forse sarà una mia impressione o forse no.

In quel momento l'unico mio pensiero era poter stare con Sesshomaru, prima di partire e affrontare la vita o una presunta morte.

Mi avrebbe protetto, ma non sarebbe bastato.

Hanami, aiutaci tu.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Eccomi qua!

Bellini Sesshomaru e Rin!

Sopratutto Rin nel suo momento esilarante XD, ogni tanto una risata ci vuole!

Rin sente ancora qualcosa di strano dentro di se ma non sa a cosa attribuirlo, sarà che...

Non dico nienteeeeeeeeeee!

Al prossimo capitolo

 

 

 

Baci Bacii

ClosingEyes

   
 
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