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Autore: Ryu_    13/04/2016    1 recensioni
Sasuke è tornato e si recherà in una nuova missione con Naruto. A fare cosa? Proteggere Harry Potter ovviamente. Quello che non sanno è che i nemici si nascondono tra le tenebre. Nemici che dovrebbero essere morti. Come se la passeranno i nostri due protagonisti nei panni di studenti di Hogwarts? Scopritelo leggendo la storia!
SasuNaru, SasoDei con accenni a KakuHida.
Genere: Avventura, Azione, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Akasuna no Sasori, Deidara, Hidan, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke, Sasori/Deidara
Note: Cross-over, OOC, Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Appena i pezzi di specchio, che avevano colpito inevitabilmente Sasuke, caddero a terra, il silenzio sovrastò per qualche minuto la stanza. Deidara restò allerto, pronto a scappare, se fosse stato necessario. Sasuke non poteva essere morto a causa di un attacco stupido come quello, pensava il biondo, e aveva ragione: un luccichio della lama della katana sbucò alla schiena del ragazzo, che, per evitare il colpo, slittò alla sua destra.

Sasuke lo guardò, la sua bocca era semi aperta dallo sforzo, ma oltre a questo era completamente illeso. Alzò la spada ancora una volta.

Chi sei?”, chiese con tono di sfida. Deidara alzò un sopracciglio, guardandolo con sguardo confuso e anche.....sorpreso? Un ghigno si fece largo sulla sua faccia.

Siamo delusi, Uchiha?”, sghignazzò. Il corvino ringhiò e prima che Deidara potesse attaccare, fece un balzo in avanti, imprigionando il nemico contro al muro e puntando la sua katana all'altezza della mandibola del biondo.

Ho combattuto con Deidara prima d'ora. Può sempre essere patetico con le sue esplosioni, ma i suoi attacchi sono precisi”, fiatò Sasuke. “Chi stai cercando di prendere in giro, Kyuubi?”, concluse.

La sorpresa sul volto del biondo si trasformò presto in un ghigno. Ci fu poi una piccola esplosione, e quando il fumo svanì, davanti al corvino stava Naruto, i suoi occhi rossi lo scrutavano attentamente.

Sei intelligente, Uchiha”, disse, prima di lanciargli un altro attacco.

 

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Harry guardò senza pietà i tre Akatsuki davanti a lui.

“Dove è lui?”, sussurrò tra i denti il mago. “Dov'è Voldemort?!”, urlò furioso, non ricevendo risposta. Deidara e Hidan si coprirono le orecchie simultaneamente, disturbati dall'esclamazione troppo forte di Harry.

“Non è ancora qui. A voi maghi piace far aspettare le persone, è davvero fastidioso”, rispose Hidan.

Il trio si guardò intorno, nella stanza, cercando disperatamente una via d'uscita.

“Non preoccuparti Hidan, prima dobbiamo occuparci di loro”, disse Deidara, facendo rabbrividire gli interessati. Lentamente il biondo si avvicinò a Harry, il quale, in risposta, arretrò di qualche passo. Si fermò solo quando sentì la sua schiena toccare una mensola posta sul muro. Era in trappola, lo erano tutti, ed era solo colpa sua.

Deidara lo aveva ormai raggiunto; la bocca sulla sua mano si trovava ora parallela al volto del mago. Quest'ultimo sobbalzò dal terrore, quando vide qualcosa uscire dalla manica dei ninja: era un centopiedi. L'insetto d'argilla camminò sino al collo di Harry, dove si fermò. Il mago cercò invano la sua bacchetta, ma ella non era più con lui.

Sasori sospirò piano, osservando la scena davanti a lui. Sapeva che Deidara era bravo, ma si stava davvero superando con questa missione. Il biondo non lasciava trasparire nessuna emozione sul volto, era impassibile. Il ragazzo viveva per l'arte e per Sasori, questo lo sapevano tutti quanti, ma non stava esagerando adesso?

Il rosso spostò il suo sguardo su Hermione e Ron che cercavano disperatamente di aiutare l'amico, senza riuscirci.

Sasori sentì la frustrazione crescere dentro di sé, era così complicato essere umano. Se fosse stato ancora una marionetta non avrebbe sentito niente guardando ciò che gli si parava davanti.

Il centopiedi era ormai arrivato a destinazione, sul collo di Harry. Deidara lasciò la presa sul ragazzo e si allontanò. Sasori spostò lo sguardo dal mago, preparandosi all'esplosione. I suoi occhi si posarono sulla ragazza che teneva ferma tra le braccia.

Luna, infatti, non stava guardando Harry, stava guardando lui con occhi supplichevoli. Beh, cosa avrebbe potuto fare lui?

“Niente di personale Potter, un”, disse il biondo, avvicinando le due mani, per combaciarle. “Ka....”.

“LUMUS MAXIMUM”. La luce illuminò l'intera stanza. Tutti quanti, accecati dall'improvvisa luce, si guardarono intorno, prima di capire che l'artefice di tutto ciò non era altro che Luna.

“Harry prendi la profezia!”, urlò Hermione, prima che tutti i maghi riuscissero a scappare, salvandosi la vita. Quando la luce svanì, Deidara e Hidan si sfregarono gli occhi per cacciare il fastidio, imprecando violentemente.

Testa rossa avresti dovuto tenerla ferma quella biondina!”, lo rimproverò Hidan. Sasori lo ignorò, voltandosi verso il fidanzato, il quale lo stava guardando scettico.

Scusate”, mormorò, prima che insieme iniziassero a correre nella direzione in cui erano scappati i maghi. Sasori guardò ancora Deidara. 'Non posso ingannarlo', pensò tetro.

 

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I lamenti di Potter fecero eco tra i corridori del Ministero, mentre il ragazzo cercava disperatamente di correre più veloce. I tre ninja erano dietro di lui, o meglio, Deidara lo era, e correva davvero troppo veloce per lui. Il mago era spaventato, terrificato, più di ogni altra volta nella sua vita. I ninja erano peggio di qualsiasi Mangiamorte, e Sasuke non era lì ad aiutarli.

La profezia, improvvisamente scivolò dalle mani di Harry, rotolando sul pavimento, fino ad arrivare davanti al piede di qualcuno. Il respiro di Potter morì nella sua gola, quando riconobbe, come prima cosa, la tunica dell'organizzazione Alba. Ma qualunque membro fosse, non si muoveva. Harry alzò lo sguardo, per vedere due incuranti occhi nocciola, che lo fissavano.

“Sasori...”, sussurrò, cercando di raggiungerlo, ma qualcuno lo afferrò dal dietro, spingendolo a terra.

“Questa non è la mia battaglia, Potter”, disse il rosso. “Dovresti stare attento a lui”, lo allarmò. Deidara, che teneva fermo a terra il ragazzo, alzò il piede e con tutta la sua forza, lo fece ricadere sulle dita della mano del mago, rompendole.

Un urlo di dolore risuonò tra le pareti del corridoio. Sasori storse il naso, disgustato. Vedeva chiaramente le lacrime formarsi negli occhi di Harry.

“Tempo di arrendersi, un”, disse poi Deidara, battendo nuovamente il piede sulle dita ferite del ragazzo. Le lacrime di dolore iniziarono a scendere copiose sulle guance del mago, facendo sospirare Sasori.

“Scusami Deidara”, mormorò il rosso. Il biondo guardò il fidanzato senza emozione. “Non sono abituato ad essere umano, come lo sei tu”, disse, per poi colpire lo stomaco di Deidara con un pugno. Il biondo, ricevuto il colpo, andò a sbattere con la schiena contro al muro.

“Che stai facendo, un?”, chiese cupo. Sasori rabbrividì, sentendo il tono della voce della persona che amava, così diversa.

“Ho già detto che non è mio lavoro stare dalla tua parte nella battaglia”, disse, tirando fuori dal suo mantello una pergamena. “E ora come ora, la persona che voglio aiutare....”, proseguì, voltandosi verso Harry. Il ragazzo lo guardava con occhi pieni di ammirazione e sorpresa. Probabilmente non capiva nulla di ciò che si stavano dicendo. “È Potter”, concluse il rosso.

Dopo un lungo silenzio, un piccolo sorriso prese spazio sul volto di Deidara.

“Tu pensi che ti perdonerò”, lo accusò il biondo. Sasori boccheggiò, insicuro di cosa rispondere.

“Non preoccuparti, un, lo farò”, continuò, facendo scomparire il sorrisino. “Dopo averti sconfitto”, concluse.

Sasori ghignò. “Lo vedremo, idiota”, disse il rosso, srotolando la pergamena, facendo comparire Hiroku.

Deidara sorrise: chi era lui per poter perdere a tale sfida.

 

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Kyuubi e Sasuke si allontanarono reciprocamente, respirando affannosamente. Sasuke tossì, facendo cadere dalla bocca alcune goccioline di sangue. Non si era aspettato nessun altro se non il demone, ma forse era un po' troppo forte per lui.

Perchè stai combattendo contro di me, Kyuubi?”, bisbigliò tetro. Temporeggiare era sempre un'ottima strategia. Gli occhi rosso sangue del demone si illuminarono per un momento e guardarono torvo il ninja davanti a lui. Il Jinchuuriki frugò nella sua fondina per le armi, agganciata alla gamba, tirando fuori una piccola sfera argentea.

Sai cosa è questa Uchiha?”, chiese. Gli occhi di Sasuke scrutarono la piccola palla per pochi secondo.

È una profezia fatta da Luna e indovina di chi si tratta?”, continuò il demone. Lo sguardo confuso del corvino si trasformò presto in shock.

Noi”, rispose piano. Kyuubi fece una smorfia di fastidio.

Vedi? Uno di noi deve morire stanotte secondo questa 'visione'”, disse il demone cupamente, mentre il chakra rosso iniziava a formare le code sulla sua schiena. “E non sarò io”, concluse.

 

 

 

 

NOTE AUTRICE.

Rieccomi!

Ormai la storia sta giungendo alla sua fine... ancora pochi capitoli!

Comunque, spero che il capitolo vi piaccia e che sia coprensibile!

Ci risentiamo venerdì!

Un bacio e grazie a chi leggerà.

Ryu_

   
 
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