Anime & Manga > HunterxHunter
Segui la storia  |       
Autore: Tessie_chan    13/04/2016    2 recensioni
Mi chiamo Aithusa Duchannes Kuruta, e non sono una ragazza come le altre. Sono una Maga, una Guardiana, e il mio unico scopo è proteggere gli umani,o come li chiamamo noi, i Mortali, dai demoni, dai Rinnegati e da tutto ciò che di oscuro e malvagio ci sia a questo mondo. Oggi ormai ho quasi vent'anni, sono trascorsi dieci anni dal giorno in cui ho perso quasi tutta la mia famiglia nell'attacco al popolo dei Kuruta, e sono sul punto di realizzare il mio destino: affrontare la Brigata dell'Illusione, e fare finalmente giustizia.
E' quasi come una roulette russa. Sto per giocarmi il tutto per tutto, potrei vincere e essere finalmente una donna libera, oppure potrei perdere e morire, abbandonando così tutte le persone che amo al loro destino.
La mia storia comincia cinque anni fa, dal mio esame per diventare Hunter. Perchè è in quell'occasione che ho incontrato le persone che hanno stravolto la mia vita.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Killua Zaoldyeck, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il mondo come lo conosciamo non è stato sempre così. All'alba dei tempi, la Terra era un mondo selvaggio, una meravigliosa distesa verde ricca e piena di vita, popolata solo da animali che vivevano in armonia fra di loro. Ma era un'armonia animale, in cui il più forte prevaleva sul più debole, e nella quale non c'era spazio per i sentimenti, o le emozioni, o il pensiero.
Gli spiriti della Terra, divinità buone e Guardiani del pianeta,  guardarono al nostro mondo, e lo trovarono incompleto, meraviglioso nella sua armonia, ma privo di calore e di luce. Così decisero di creare i Mortali.
Erano simili agli animali, in quanto avevano le loro stesse esigenze e la loro stessa vulnerabilità, ma allo stesso tempo erano completamente diversi. Erano bellissimi, avevano la capacità di pensare, comprendere e apprendere, avevano ingegno e fantasia, conoscevano la paura e il coraggio, e sapevano amare e odiare. Ma soprattutto avevano il libero arbitrio, che permetteva loro di scegliere tra bene e male.
Con la nascita dei Mortali la Terra divenne più bella di quanto non fosse mai stata, perchè era pulsante di vita, e piena di persone che amavano e creavano grazie al loro intelletto.
Eppure gli spiriti temevano. La Terra doveva mantenere un suo equilibrio, e loro avevano creato i Mortali. Presto sarebbe arrivato il momento in cui le divinità malvagie della Terra, gli Oscuri, avrebbero voluto a loro volta dare vita a qualcosa di loro, a qualcosa di terribile.
Non dovettero attendere a lungo, perchè presto gli Oscuri dettero vita ai Demoni.
Queste creature erano tutto il contrario di ciò che erano i Mortali. Erano mostruosi, creature orripilanti, erano manifestazioni di odio, morte, invidia, ira, e tutto ciò che oscuro e crudele potesse esistere. Ma la cosa peggiore era che non avevano nè intelligenza, nè emozioni, nè desideri: tutto ciò che volevano era uccidere, distruggere, e a loro volta erano quasi impossibili da distruggere.
Ben presto cominciarono a fare strage di Mortali. I Mortali erano vulnerabili e completamente indifesi di fronte a loro, non solo perchè venivano sterminati in massa, ma perchè ben presto la loro paura e il loro dolore per la perdita dei proprio si trasformò in odio, rabbia. Gli Oscuri sembravano aver avuto la loro rivincita, non solo perchè avevano creato i demoni, ma perchè stavano lentamente corrompendo i Mortali.
Gli spiriti della Terra soffrivano nel vedere le loro creature massacrate, eppure non intervennero, perchè temevano un'ulteriore vendetta da parte degli Oscuri.
Tuttavia, non tutti i Mortali erano andati perduti. Alcuni cercavano disperatamente di difendersi e reagire, non volendo arrendersi al buio.
Vi erano in particolare cinque giovani Mortali: la giovane Freya, che con suo fratello Eragon aveva visto morire tutta la sua famiglia, e ora entrambi vivevano solo per affrontare quei mostri; c'era Edwin, che non tollerava la vista del suo bellissimo pianeta devastato dai demoni; c'era Hilda, che da mesi lavorava come infermiera lottando per strappare le vittime dei demoni dalla morte; e infine c'era Dacre, che era da sempre innamorato di Freya e l'avrebbe seguita ovunque, perfino contro i demoni. Questi ragazzi erano decisi a sconfiggere i Demoni a tutti i costi, e alcune volte, combattendo tutti insieme, erano riusciti perfino a ferirne qualcuno. Tuttavia, come tutti i Mortali, erano deboli di fronte al potere dell'Oscurità, e non potevano vincere.
Un giorno i cinque amici scoprirono il luogo dove alcuni dei demoni più potenti si nascondevano, e decisero di andare ad affrontarli, anche se erano consapevoli di non poter vincere. Quando gli Spiriti scoprirono le loro intenzioni, cercarono di fermarli.
" Non potete affrontarli! Non avete alcuna possibilità contro di loro! "
" Ne siamo consapevoli "
"Allora perchè volete andare comunque? Non risolverete niente! "
" Siamo destinati a morire comunque. Se non verranno fermati, quei demoni ci stermineranno. Se dobbiamo cadere, lo faremo combattendo, almeno avremo una morte onorevole! "
" Siamo gli spiriti della natura, vi proibiamo di andare oltre! "
" Non possiamo obbedire, siamo desolati. Dobbiamo fare un tentativo, e se falliremo, che possiate avere pietà di noi!" 
Così il gruppo, disobbedendo alle divinità, si avventurò nella grotta dove si nascondevano i demoni. Fu una battaglia terribile, e purtroppo i giovani eroi ne uscirono sconfitti.
Gli spiriti entrarono nella grotta, e piansero di fronte allo spettacolo che si trovarono davanti. I Mortali avevano ucciso un paio di Demoni, ma erano stati feriti a morte da tutti gli altri, e ora giacevano agonizzando, aspettando di morire.
Gli spiriti si commossero così tanto davanti a quella folle prova di coraggio e sacrificio che ebbero pietà di quelle loro povere creature, e usarono i loro poteri per guarirli e salvarli, mentre i demoni si dissolsero alla presenza delle divinità. Quando i cinque si ripresero, gli spiriti parlarono loro così:
" Avete dimostrato che il vostro amore per questo pianeta e per tutte le creature che lo abitano è più forte di qualsiasi paura, persino della paura della morte. Sebbene non ci fossero possibilità che i Demoni cadessero, voi li avete affrontati comunque, perchè credete nel difendere l'umanità, e mettete la vostra fede al di sopra di tutto. Il vostro è stato un gesto incredibilmente nobile. Ma è anche vero che, quando vi abbiamo intimato di non proseguire oltre, voi avete disubbidito, sfidando i vostri creatori. Le vostre azioni segneranno il vostro destino, sarete premiati, ma sarete anche condannati."
Ascoltate queste parole, i cinque furono avvolti da una fortissima luce e da un' energia impressionante, che entrò nei loro corpi e cominciò a scorrere nelle loro vene come sangue, cambiandoli per sempre.
" Da oggi voi siete Maghi. Ognuno di voi controllerà un particolare potere, e potrà usarlo per proteggere l'umanità. Questo potere vi renderà superiore a qualsiasi Mortale, e vi renderà capaci di cose straordinarie, potrete solcare i cieli, cambiare la realtà intorno a voi, e arrestare l'oscurità che incombe. Ma tutto questo ha un prezzo: non sarete più Mortali, e l'umanità quando vi guarderà, saprà che siete diversi da loro, e qualsiasi vostro desiderio personale, e ogni vostro sentimento e felicità, dovrà cedere il passo all'obbiettivo che voi stessi avete scelto; i vostri figli e i figli dei vostri figli saranno come voi, e dovrete mandarli a combattere nonostante il rischio di non vederli tornare. Le tenebre che combatterete vi indurranno in tentazione, ricordandovi ogni giorno che, sebbene non siete più Mortali, amate e odiate come loro, e che i vostri poteri, così come possono essere messi al servizio della luce, possono essere messi anche al servizio delle tenebre, e vi ricorderanno che voi stessi avete scelto questo destino, e che voi stessi siete la causa di ogni vostro dolore futuro. L'essere Maghi non vi renderà incrollabili, non dimenticate"
Gli spiriti fecero per ritirarsi, ma poi aggiunsero:
" C'è un' altra cosa. Avete voluto sfidare le divinità, e ora le divinità si ritirano. Noi scompariremo da questo mondo, per non tornarvi più, e lo stesso faranno gli Oscuri. Da oggi è tutto nelle vostre mani, perchè ora siete voi i Guardiani della Terra!"
Detto questo, gli spiriti si sollevarono in cielo e, unendo i loro poteri, crearono un' isola ampia diversi chilometri, che rimaneva miracolosamente sospesa in cielo. L'isola era rigogliosa come lo era la Terra, ma ogni cosa di quel luogo era quasi disumana, a causa della magia che emanava. 
" Questo è il nostro ultimo dono per voi. Quest'isola volante sarà il vostro rifugio, il vostro regno, la vostra patria, e avrà nome Avalon. Nessun Mortale potrà mai avervi accesso, pena la morte! "
E andarono via, per non tornare mai più.
I Maghi rimasero a lungo in quella grotta, rimuginando su ciò che gli spiriti avevano detto, e cercando di abituarsi alla loro nuova condizione. Nella grotta c'era un piccolo specchio d'acqua e, specchiandosi in esso, i Maghi videro che le divinità non avevano mentito: avevano ancora l'aspetto di Mortali, ma c'era qualcosa di indefinibile che li rendeva diversi, bellissimi e disumani come il regno di Avalon. Come gli spiriti avevano preannunciato, il loro destino era ormai segnato.
I cinque amici lasciarono la Terra, e volando giunsero ad Avalon, la loro nuova casa. Cominciarono a crearsi una vita in quel luogo, costruendo nuove dimore, e imparando a controllare i loro nuovi poteri. Come era stato preannunciato, ognuno di loro aveva un potere particolare, e imparò ad usarlo per combattere i demoni. Con gli anni cominciarono a creare alcuni incantesimi, che potevano essere usati da tutti loro, e scoprirono che alcune erbe e altre sostanze presenti in natura, combinate con la magia, potevano essere usate per creare pozioni e potenziare alcuni sortilegi. Con il tempo impararono a costruire i primi oggetti magici, come armi intrise di potere, monili che avevano il potere di rilevare la presenza dei demoni, e tanti altri. Tutto sembrava andare per il verso giusto, e i cinque amici vivevano in armonia e affetto: Freya sposò Decra ed ebbero dei figli, mentre Hilda sposò Edwin, e anche loro diventarono genitori, e Eragon fu sempre grandissimo amico di tutti loro. I Maghi proteggevano i Mortali, e, sebbene non si era mai del tutto al sicuro, la vita sembrava essere più serena e tranquilla sulla Terra.
Sì, sembrava tutto perfetto. Ma non era che l'inizio.
Ben presto le profezie degli spiriti cominciarono ad avverarsi. Il senso di colpa per la morte che infliggevano ai demoni, il terrore di diventare assassini senza cuore,  il peso della loro missione e l'odio che nutrivano per i demoni cominciarono a pesare sui cuori dei cinque Guardiani. L'odio che nutrivano per quelle creature cominciò a torturarli, e il sangue che versavano turbava tutte le notti il loro sonno, perchè spesso erano costretti a uccidere anche i Mortali che cercavano di uccidere i loro simili umani. Era terribile, ma non avevano scelta, a volte dovevano prendere una vita umana per salvarne tante altre. Tuttavia non usavano mai la magia contro i Mortali, perchè da quella non avrebbero avuto possibilità di difendersi.
Tuttavia loro resistettero, senza farsi schiacciare dalla vergogna. Si macchiavano di azioni terribili, ma agivano per una giusta causa.
Ma anche i più forti possono crollare. Decra, che portava il peso della sua missione più dolorosamente degli altri, cominciò a odiare ciò che faceva, cominciò a odiare il dover proteggere i Mortali. Perchè avrebbe dovuto proteggere quelle miserabili creature, così fragili e deboli, destinate comunque a morire e che spesso si uccidevano fra di loro? Perchè doveva usare la sua magia per qualcosa di così futile, quando avrebbe potuto essere grande, quando avrebbe potuto cambiare il mondo?
Cominciò a odiare i Mortali. Spariva per lungo tempo senza dire dove andava. Freya e gli altri erano molto preoccupati per lui.
Un giorno Eragon decise di andarlo a cercare. Con il tempo l'amico diventava sempre più irritabile e insofferente, e Eragon temeva che potesse commettere qualche sciocchezza.
Quando lo trovò, fu paralizzato dall'orrore.
Decra incombeva sul cadavere di un Mortale morto, con le mani imbrattate di sangue. Era evidente che il Mortale era stato attaccato da Decra senza motivo, ed era ancora più evidente, a giudicare dalla squarcio ancora rilucente di energia magica che aveva sul petto, che il Mago aveva ucciso quel poverino usando i propri poteri.
Ma la cosa più spaventosa era Decra stesso. La sua aura magica, un tempo calda e luminosa, ora era fredda e buia, e emanava un forte desiderio omicida.
" Decra, ma cosa hai fatto?" mormorò scioccato Eragon.
" Ne ho abbastanza di tutto questo, amico mio. Non posso più tollerare di dover proteggere queste insulse creature! Così deboli, così insignificanti! Cosa dobbiamo a queste persone?Non posso più accettare di sprecare i miei poteri per una cosa simile!"
" Ma di cosa parli?! Questa è la nostra missione, il nostro mandato! Ora siamo noi i nuovi Guardiani di questo mondo! "
" Amico mio, non pensi abbastanza in grande. Pensa a quello che potremmo fare se usassimo i nostri poteri per noi stessi! Potremmo cambiare il mondo, trasformarlo secondo i nostri desideri! POTREMMO RENDERLO NOSTRO! "
" Sei impazzito, non sai quello che dici! "
" Oh, sono lucido invece. Era da anni che non ero così lucido! Sì sì , è questo che voglio! Voglio cambiare il mondo, farlo mio!"
" Mi dispiace, Decra, ma non te lo posso permettere! " gridò Eragon. 
Decra sorrise malvagio " Allora muori! " gridò e lo uccise con un colpo solo.
Eragon non aveva neanche cercato di difendersi. Non si aspettava un simile tradimento.
Freya percepì la morte dell'amatissimo fratello; credendo che fossero stati i demoni, chiamò Edwin e Hilda e volarono insieme nel luogo dove si era consumata la tragedia.
Quando arrivarono, e capirono che era stato Decra a compiere quel delitto terribile, si spezzò loro il cuore.
Freya guardò il marito con gli occhi pieni di lacrime, e non riuscì a riconoscerlo.
" Cosa c'è, moglie? Sembri turbata! " rise Decra.
Freya era incredula. Non appena aveva visto il marito, aveva capito che l'uomo che aveva amato era scomparso per sempre, e che al suo posto c'era un mostro assetato di sangue e potere, un nemico ben peggiore di qualsiasi esercito di demoni.
Un Rinnegato.
Gli spiriti li avevano avvisati che una cosa simile sarebbe potuta succedere. Essere Maghi non li rendeva incrollabili nelle loro convinzioni, e potevano perdersi, potevano essere corrotti.
Potevano diventare peggio dei demoni.
Decra ormai era perduto.
Freya prese la sua decisione. Gli spiriti erano stati chiari:
" La vostra missione verrà sempre prima dei vostri desideri e della vostra felicità personale. Non dimenticatelo mai."
Sguainò una spada e trafisse il suo stesso marito.
***
Aithusa si interruppe. Killua, Gon e Leorio la guardavano, profondamente turbati dalla sua storia.
<< E poi? Cosa accadde? >> chiese Leorio, con voce quasi assente.
Aithusa sospirò << Da quel giorno i Maghi compresero quanto poteva essere pesante il loro fardello. Freya aveva dovuto uccidere il suo stesso marito, e non fu mai più la stessa persona. Passarono i decenni e poi i secoli, i Maghi diventavano sempre di più, ma non dimenticarono mai la storia dei Primi Maghi, perchè Decra non fu l'unico a rinnegare la sua missione. Molti persero così i propri familiari, molti dovettero scontrarsi con quelli che in passato erano le persone che amavano di più. Con il tempo, per non dimenticare il motivo della loro esistenza, alcuni di noi lasciarono Avalon per vivere sulla Terra insieme ai Mortali, mescolandosi fra loro, e unendosi spesso anche a loro >>
<< E si può fare? >> chiese Killua << Innamorarsi di un Mortale, intendo >>
<< Non c'è nessuna legge che lo vieta. Ma non è una cosa ben vista. Maghi e Mortali sono diversi, e vivono in maniera diversa, per cui è difficile che un Mortale e un Mago siano una coppia ben assortita >> Aithusa si schiarì la voce << Ovviamente ci sono delle eccezioni >>
<< Davvero? >> chiese Gon, curioso.
<< Io ne sono la prova vivente >> rispose Aithusa << Mia madre era una Maga, mio padre invece era un Mortale >>
<< Sul serio??! >> esclamarono all'unisono Gon, Killua e Leorio.
<< Si, certo. E' per questo che il mio nome è Aithusa Duchannes Kuruta. Mia madre era Concorda Duchannes, e mio padre era Taranis Kuruta. Porto il cognome di entrambi perchè appartengo ad entrambe le specie, sono innanzitutto una Maga, ma sono anche una Mortale >>
<< Pazzesco >> mormorò Killua.
<< Un momento! Tu e Kurapika siete fratelli, vero? Allora com'è possibile che tu sia una Maga, e lui invece no!? >> chiese Leorio.
Aithusa e Kurapika si scambiarono un'occhiata.
<< Ecco, in effetti >> disse Kurapika << io e Aithusa non siamo fratelli, ma fratellastri. Siamo figli dello stesso padre, ma non della stessa madre.  La mia madre biologica morì quando ero molto piccolo, e mio padre si risposò con la mia madre adottiva poco tempo dopo. Per quello che mi riguarda, è sempre stata Concorda la mia vera madre, e Aithusa è sempre stata mia sorella >>. Aithusa sorrise dolcemente al fratello.
<< I vostri genitori dovevano amarsi davvero molto >> mormorò Gon.
<< Più di quanto tu possa immaginare. D'altronde, come avrebbe potuto essere altrimenti? Erano Legati! >> disse Kurapika.
<< Be', se erano sposati è ovvio che fossero legati! >> fece sarcastico Killua.
<< Be', ecco vedete >> cominciò Aithusa, lanciando un 'occhiataccia al fratello << quando dice "Legati", mio fratello non usa un'espressione casuale. I nostri genitori erano stati uniti da un particolare tipo di magia che si chiama appunto "Legame" >>
<< Un particolare tipo di magia? >> chiese Killua perplesso.
<< Una magia rara e molto molto potente. Si dice che, anche se hanno lasciato il pianeta, gli spiriti vegliano ancora sui Maghi. Ogni Mago ha il suo destino, che si pensa venga tracciato proprio dagli spiriti. Secondo la leggenda, alcuni Maghi nascono destinati a essere la metà, cioè l'anima gemella, di un'altra creatura degli spiriti, cioè o di un altro Mago o di un Mortale. Quando due anime destinate l'una all'altra si incontrano e hanno un contatto, si crea il Legame >>
<< E questo Legame cosa comporta? >> chiese Leorio.
<< E' una Magia meravigliosa e terribile allo stesso tempo, un po' come noi. Quando si crea un Legame, le persone che sono state legate non potranno innamorarsi di nessun altro all'infuori della propria metà, ed esisteranno solo per lei. Non è che sarà loro vietato amare qualcun'altro... è che non ne saranno più capaci, ecco. Dopo che una persona è stata legata,  non vedrà nessun altro in quella maniera, mai >> concluse Aithusa << E' meravigliosa perchè si crea un rapporto straordinario, fuori da qualsiasi schema. E' terribile perchè... essere Legati a qualcuno non significa amarlo automaticamente. Significa solo che non potrà amare nessun altro, perchè due persone Legate sono due metà di una cosa sola, e non possono essere separate >>.
Tutti ascoltavano con il fiato sospeso, perfino Kurapika.
<< Wow >> fece Gon << chissà come deve essere bello! >>
<< Già, hai ragione >> sorrise Aithusa << Altre domande? >>
Gon alzò la mano. 
<< Sì, dimmi >> rise Aithusa.
<< Prima parlavi di oggetti magici.. cosa sono esattamente? >>
<< Gli oggetti magici sono oggetti creati con la magia, e che hanno dei poteri particolari. Ce ne sono moltissimi, ma i più diffusi sono tre >> Aithusa si portò una mano al collo, sfiorando il suo ciondolo arancione << Vi ho parlato dei monili magici. Permettono di percepire quando ci sono demoni nelle vicinanze, e possono essere usati per contattare altri Maghi. Sono il metodo di comunicazione più usato tra noi, soprattutto quando bisogna chiamare un Mago alla battaglia. Poi ci sono le armi >> continuò e si sfilò la cintura che le attraversava il petto, porgendo la spada a Gon << Vengono forgiate con la magia, e ogni mago ne ha una a sua scelta. Sono più efficaci delle armi normali. Su, estraila >> lo incoraggiò, e Gon la sguainò, e tutti rimasero a bocca aperta, a parte Kurapika.
Era una spada d'oro massiccio che sembrava splendere di vita propria, dai bordi spaventosamente taglienti. Sull'elsa, anch'essa d'oro, erano incastonate delle pietre bianche molto luminose, e sul piatto della spada c'era una scritta " Mene mene tekel upharsin".
<< E' presa dalla Bibbia >> spiegò Aithusa << Significa " Sei stato pesato su una bilancia e sei stato trovato mancante" >>
<< E' una spada bellissima >> disse ammirato Gon, restituendola ad Aithusa. 
<< Grazie. Era di mia madre >> disse Aithusa << Comunque, tornando a noi.. infine, il terzo oggetto è questo >> disse, tirando fuori dalla tasca uno strano cristallo bianco << Questa pietra ha un potere molto particolare. Se la stringi forte tra le mani pensando a un episodio del passato, puoi mostrarlo anche agli altri. E' particolare anche perchè può essere usato anche dai Mortali >>.
<< Davvero?? Posso provarlo? Posso? >>  pregò Gon, con gli occhi da cucciolo spalancati.
<< Sì, certo >> sorrise Aithusa dandogli la pietra e Gon gridò entusiasta. << Allora, devi stringerlo tra le mani e pensare a qualcosa che ti è successo. Cerca di evocare l'immagine, più precisamente che puoi >>
Gon strinse forte la pietra e serrò gli occhi, il viso concentrato. Qualche secondo dopo, il cristallo si illuminò, e sul pavimento cominciò a formarsi un'immagine: erano loro che correvano durante la prima prova d'esame.
<< Wooooow!! Troppo forte! >> gridò Gon su di giri. 
<< Se vuoi puoi tenerlo, te lo regalo. Anzi >> disse Aithusa, e tirò fuori dalla borsa altri tre cristalli uguali << ne regalo uno a ciascuno di voi! >>
Kurapika, Killua, Gon e Leorio accettarono il regalo ringraziandola calorosamente.
<< Bene, ora dovete proprio scusarmi, ma sono esausta! Penso proprio che andrò nella mia stanza a dormire >> annunciò Aithusa e si alzò << Buonanotte a tutti! >>
<< Buonanotte, Tess! >> risposero in coro Gon, Killua e Leorio.
<< Aspetta, sorellina, vengo con te! >> le gridò Kurapika, correndo per raggiungerla.
Per qualche minuto camminarono in silenzio, poi finalmente Kurapika parlò << Ascolta Tess.. >>
Aithusa si voltò verso di lui.
<< Volevo dirti.. che mi dispiace per come ho reagito nel tunnel... e per quello che ti ho detto prima dell'esame. Avevi ragione tu, non posso pretendere che tu ascolti quello che ti dico, se io non faccio lo stesso con te >> Kurapika alzò timidamente lo sguardo << Sono sinceramente pentito, imouto >>.
Aithusa sorrise e lo abbracciò, stampandogli un bacio sulla guancia.
<< Per questa volta ti perdono, ma non farlo più, oniichan! >>  rispose Aithusa, arruffandogli i capelli, mentre Kurapika l'abbracciava forte. Litigavano spesso, ma erano profondamente legati, e Aithusa sarebbe andata anche all'inferno per lui.
<< Bene, però ora staccati, sono stanca, voglio andare a dormire! >> rise Aithusa, sciogliendo l'abbraccio <<  'Notte, Kurai! >>
<< 'Notte, Tess! >> rispose Kurapika, e ciascuno entrò nella propria cabina.
Aithusa stabilì che, prima di andare a dormire, un bagno caldo era d'obbligo. Aprì il rubinetto per far riempire la vasca, e cominciò a spogliarsi.
Si tolse la spada dalla schiena, posò la borsa per terra, si sfilò le scarpe e cominciò a sbottonarsi la camicia, guardandosi distrattamente allo specchio. Santo cielo, che faccia che aveva.
Fu un attimo. Un secondo prima stava fissando il riflesso del suo viso, e un secondo dopo lo sguardo le cadde sulla base del collo, dove c'era quella che a prima vista sembrava una macchia nera.
Il vetro si era appannato, e Aithusa ci passò un panno sopra per poter guardare meglio.
Non appena vide cos'era, urlò.
 Fu un grido spaventoso, un grido che esprimeva tutto lo shock, tutto lo sgomento, tutto l'orrore e tutta la paura del mondo. 
<< KURAPIKA! KURAPIKAAAAAA!!! >>
Kurapika piombò nel bagno come una furia << Tess! Cosa c'è? Cos'è successo?! >>
Aithusa non gli rispose, sebbene il fratello la scuotesse per le spalle in preda al panico. Era scivolata in ginocchio e fissava il vuoto con occhi assenti, con una mano poggiata alla base del collo.
Le era comparso il Simbolo. Aithusa lo aveva visto prima di quel giorno solo sui libri e sulla mano di sua madre. Ma mai avrebbe potuto immaginare di vederlo impresso sulla propria pelle....
La sua vita era stata completamente stravolta, per sempre.
Era stata Legata.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > HunterxHunter / Vai alla pagina dell'autore: Tessie_chan