Caro
Ron,
vorrei scuoterti.
Prenderti per le spalle e scuoterti così forte da farti
cadere. E tirarti un
calcio, per essertene andato e averli lasciati soli a combattere per
una causa
da cui anche tu avresti tratto profitto.
Li
hai abbandonati come se non te ne interessasse.
Eppure
la ami. E hai permesso che lui, che non era pronto
se ne prendesse cura.
Come
io e te sappiamo, è sempre stato egocentrico. Non
è
colpa sua, è figlio unico.
Suo
fratello sei tu, ma non hai svolto il tuo compito.
Non gli sei restato accanto, e questo non te lo perdono.
Come
hai potuto? Sei venuto meno al tuo compito.
Però
ti sei fatto amare. Tanto.
Il
tuo urlo alla tortura di Bellatrix. << Hermione!
>>.
Ineguagliabile.
L’unica dimostrazione di vero amore in
tutto il libro.
Ti
ho amato anch’io in quella pagina.
In
realtà io ti ho amato per tutto il libro. Da
“Miseriaccia” a “Pensavamo sapessi cosa
stavi facendo”.
Ma
non ti ho perdonato per essertene andato.
L’amore
e il perdono non dipendono l’uno dall’ altro.
Ma
tu devi perdonare me per essere legata a un libro
quasi quanto alla vita reale.
Puoi
farlo?