16/04/2016
6 recensioniSei Gradi Di Separazione
Capitolo uno
Stiles Stilinski non sapeva bene cosa ci facesse in quel corso, o meglio lo sapeva, ma ancora non era del tutto convinto del perchè l'avesse scelto. Era un ragazzo piuttosto curioso, amava scoprire cose nuove e comprendere sempre di più ciò che lo circondava. E soprattutto voleva capire le persone. Forse era anche per quello che aveva scelto proprio Sociologia come corso extra, o forse era semplicemente per il fatto che la presentazione del corso lo aveva colpito di più rispetto a biologia, che a dirla tutta non gli serviva proprio a nulla; anzi, biologia la lasciava al suo migliore amico che per diventare veterinario gli serviva molto.
Quando quella mattina il professore aveva iniziato a spiegare, Stiles stava già iniziando a scarabocchiare su un foglio e i suoi compagni erano grati per questo. Si, proprio grati, perché di solito aveva il vizio di continuare a muovere la gamba facendo tremare tutta la fila. Non era proprio un vizio, era più che altro un modo per dare sfogo alla sua iperattività e purtroppo, quelle maledette sedie del college, erano tutte collegate.
Per quello quando si metteva a scarabocchiare su un foglio, al posto che far tremare un'intera fila, i suoi compagni erano sempre grati.
La lezione, quel giorno, era iniziata con la spiegazione dei sei gradi di separazione:
"La teoria dei sei gradi di separazione è un'ipotesi secondo la quale ogni persona è divisa, da qualunque altra persona nel mondo, da non più di cinque intermediari.
Questa teoria fu formulata per la prima volta nel 1929.
Negli anni cinquanta si cercò di dare una dimostrazione matematica della teoria; ma per circa vent'anni nessuno riuscì a risolvere il problema in modo soddisfacente. Nel 1967 lo psicologo americano Milgram, con un esperimento sociale, sottopose questa teoria ad una prova. Egli, infatti, aveva inviato ad un campione di persone delle lettere chiedendo di rispedirle ad altre persone di città distanti. Se il mittente non conosceva direttamente il destinatario doveva mandarla a qualcuno che secondo lui avesse più possibilità di conoscere il destinatario. Milgram si aspettava che il completamento dell'esperimento avrebbe richiesto almeno un centinaio di intermediari, invece le lettere, per giungere al destinatario, richiesero in media solo tra i cinque e i sette passaggi.
Questo risultato rispecchia la realtà dei fatti dell’epoca ed è valido da un punto di vista sociologico. Non rispecchia però quello che avviene tramite Internet in quest’epoca. Infatti con Internet, in media, i gradi sono 3.74"
Questo era l'argomento del giorno e Stiles non aveva perso nemmeno una parola. Non che gli interessasse particolarmente, ma stava pensando in quale modo poteva verificare la cosa. Si, perché lui non ci credeva minimamente.
Si poteva dire tutto di Stiles Stilinski, tranne che credeva facilmente alle cose che gli venivano dette; quello proprio no, lui, da buon figlio di sceriffo aveva bisogno di prove per fare di una cosa la verità. Dava sempre il beneficio del dubbio, ma non era mai troppo, anzi ne dava sempre meno ogni volta che scopriva qualcosa di nuovo.
Era per questo che nemmeno quella volta si sarebbe fidato. Dai, diciamoci la verità, come poteva essere possibile che tra lui e (per esempio) Obama ci fossero solo sei persone? Si, perché era questo l'esempio che gli aveva fatto il professore. Non poteva essere assolutamente vero.
Chi aveva sperimentato questa cosa doveva aver sbagliato di grosso. Oppure gli era semplicemente caduta una tegola in testa e aveva sbagliato a contare.
Si, una tegola in testa era forse l'ipotesi più giusta; senza alcun dubbio.
Era entrato in stanza fremendo.
Scott, il suo migliore amico, l'aveva salutato, ma questi non si era nemmeno accorto che l'amico fosse lì; era troppo intento a cercare qualcosa.
- Ehi amico, che diavolo stai cercando? Hai messo sotto sopra mezza stanza -
- Oh, ciao Scott, mi hai fatto venire un colpo, non ti avevo visto -
- Me ne sono accorto! Cosa cerchi? -
- Si scusa, non so cosa cerco esattamente, qualcosa su cui ci siano scritti dei nomi di persone e possibilmente anche il posto dove trovarli – “se non è chiedere troppo, probabilmente nemmeno esiste una cosa del genere” pensò tra sé e sé.
- Se vuoi c'è un elenco telefonico da qualche parte dentro al mobile -
- È perfetto, un elenco telefonico, perché non ci ho pensato prima -
- Così mi spaventi -
- Niente Scott, è solo che oggi a sociologia ci hanno spiegato una cosa con dei gradi di separazione, in pratica secondo questa teoria tu e Obama siete divisi da sole cinque, massimo sei persone -
- Continuo a non capire a cosa ti serva l’elenco -
- Insomma, secondo te è possibile che tu sia diviso da Obama per sole sei persone? Per me sono tutte cavolate, finché non lo vedo, non ci credo -
- D’accordo amico e quindi cosa vorresti fare? -
- Semplice, ripeto l’esperimento -
Detto questo Stiles aprì a caso l’elenco ed indicò il primo riquadro che vi trovò
Studio Legale
Avvocato Derek Hale
New York
L’aveva trovato, avrebbe inviato la sua lettera a Derek Hale.
Era più che sicuro che sarebbe riuscito a smentire questa teoria.
Note: Buongiorno :)
Questa storia è lunga più o meno sette capitoli. Vi avviso che dal prossimo capitolo saranno per lo più scambi di lettere.
Mi è venuta in mente durante una lezione di informatica, perché stare ad ascoltare solamente la spiegazione di questa teoria era troppo complicato, quindi ci ho fantasicato su. Spero vi possa piacere, a presto!