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Autore: ScoSt1124    23/04/2016    6 recensioni
"La teoria dei sei gradi di separazione è un'ipotesi secondo la quale ogni persona è divisa da un'altra persona, nel mondo, da non più di cinque persone intermediarie.[...] Stiles non credeva facilmente a ciò che gli veniva detto, per quello aveva deciso di sperimentare quella teoria lui stesso."
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"Questo è un esperimento a scopo didattico:
chiunque riceva questo pacco, che non sia Derek Hale, è pregato gentilmente di farmelo sapere scrivendomi un biglietto ed inviandolo al mio indirizzo (Anche se sei Derek Hale devi farmelo sapere)."
[Sterek!AU] [Tutti umani] [Parte Text!Fic Epistolare]
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo due


Stiles aveva organizzato ogni cosa nei minimi dettagli. Aveva preparato un piccolo pacchetto con dentro una penna, perché gli sembrava brutto far recapitare un pacco vuoto ad una persona.
Il problema, però, non era farlo recapitare - certo, anche quello, dato che non conosceva nulla del destinatario - ma cosa si poteva mandare ad un avvocato... L’unica cosa sensata che gli era venuta in mente era stata una penna.
Aveva allegato assieme un biglietto:


 
8/02/2016
“Sono Stiles Stilinski, abito nel dormitorio del College della California. 
Se stai leggendo questo biglietto, ti ringrazio in anticipo.
Questo è un esperimento a scopo didattico: 
chiunque riceva questo pacco che non sia Derek Hale, è pregato gentilmente di farmelo sapere scrivendomi un biglietto ed inviandolo al mio indirizzo (Anche se sei Derek Hale devi farmelo sapere).
Vi ringrazio per il tempo che avete speso per aiutarmi in questa follia.”


Ok, riusciva ad essere loquace (non logorroico, a lui non piaceva definirsi così) anche per biglietto.
Ora iniziava la parte in cui doveva pensare.
Doveva trovare una persona che abitasse a New York, che conoscesse e che avesse buone probabilità di conoscere questo Derek Hale, o quanto meno qualcuno che a sua volta lo conoscesse.
Era un giro assurdo.

- Ehi Scott, c’è qualcuno che conosciamo a New York?-
- Si, Lydia -
- È vero! Come ho fatto a non pensarci? È da un sacco che non la sento, forse dal diploma! No, credo di averla sentita qualche altra volta -
- Sei sicuro di volerlo fare? -
- Assolutamente -

Prese carta e penna e iniziò a scrivere una lettera a Lydia.
È vero che erano amici da un sacco di tempo, ma era anche vero che non si sentivano da un po’ e di certo non poteva chiedergli questo favore senza nemmeno chiedergli come stava. Non era per nulla educato.

 
 
8/02/2016
Ciao Lyds,
Come stai?
So che non ci sentiamo da tanto tempo, mi sento un verme a disagio a chiederti questo enorme favore.
L’altro giorno stavo seguendo il corso di sociologia e il professore stava spiegando i sei gradi di separazione. Non sto qui a spiegarti cosa sono, perché conoscendo la tua mente so già che saprai tutto a riguardo. Comunque, sai quanto io sia malfidente e che devo sempre avere delle prove per credere a ciò che mi viene detto. 
Bene, è per questo che ti scrivo. Volevo chiederti se conoscessi un certo Derek Hale, oppure se ritieni che qualcuno dei tuoi conoscenti possa avere idea di chi sia. So solo che è un avvocato e che abita a New York. Se trovi qualcuno, ti chiedo per favore di fargli avere questo pacco. Fammi sapere.
Grazie mille e ci sentiamo presto. Un abbraccio
Stiles


Piegò la lettera e la mise in una busta.
La mattina seguente avrebbe spedito entrambe le cose.


***


Era passata una settimana e ancora nulla, certo, New York non era proprio dietro l’angolo, però Stiles non stava nella pelle; voleva avere delle risposte. Si sentiva come un bambino nella fase dei “perché”; quando vogliono sapere tutto ma non riesci mai a dargli una spiegazione completa, perché ogni volta non gli basta.

Aveva passato gli ultimi quattro giorni a controllare la cassetta della posta ogni qual volta tornasse in camera dopo le lezioni. Puntualmente c’erano sempre solo volantini. Lui odiava i volantini, per la maggior parte erano inutili.
Quel giorno si era addormentato in una posizione che si sarebbe ricordato per sempre; non perché fosse una posizione particolare, ma perché avrebbe avuto dolori per il resto della settimana.
Proprio mentre era nel mondo dei sogni, il telefono squillò.
Era Lydia.

- Stiles, qual buon vento! Non ci sentiamo da mesi e tu te ne esci fuori con questa storia? Comunque si, sto bene, un po’ presa, ma a quello ci si fa l’abitudine. -
- Si, lo so perdonami, non mi sono fatto sentire; ma lo sai come sono fatto, se non ho le prove non credo alle cose che mi vengono dette. E poi dai, ti ho messo anche la data sulla lettera, chi mette più la data?-
- Credimi Stilinski, lo so eccome! Veramente chi scrive più lettere! Comunque tranquillo, ti aiuterò. -
- Grazie, grazie, grazie Lyds sei un’amica. Quindi lo conosci? -
- Non proprio, però ho un’amica che potrebbe sapere chi è -
- Oh, ok! Grazie mille, davvero. -
- Comunque, tornando a noi, che si dice in California? -
- Niente di nuovo, a parte le mie idee folli, come hai potuto vedere tu stessa. -
- Già il mio folle amico. A proposito, come mai non hai usato il telefono per dirmelo? -
- Troppo semplice, con il telefono stravolgerei tutta la teoria. Otterrei risultati diversi... ammesso che vengano. -
- Hai ragione. Fatti sentire ogni tanto. -
- Certo Lyds! Anche tu. Grazie ancora, ti voglio bene. -
- Già, anche io mia disperazione. -

Si dovette trattenere dall’urlare per la felicità. Il suo esperimento poteva avere inizio.
Dopo sei giorni esatti ebbe la seconda risposta.


 
11/02/2016
Ciao Stiles Stilinski,
mi chiamo Allison, so che sei un amico di Lydia. Da quanto ho capito stai cercando un certo Derek Hale. Non lo conosco, però credo che una ragazza, che ho conosciuto poco tempo fa, potrebbe sapere chi sia. Mi spiace di non essere stata d’aiuto. 
Allison Argent


Stiles si aspettava quella risposta, va bene che siamo “nell’era digitale” come la definisce qualcuno, ma era impossibile che con due sole persone trovasse subito l’avvocato. 
Di una cosa era certo, qualcuno a New York, prima o poi, avrebbe avuto bisogno di un avvocato e quel qualcuno avrebbe cercato proprio Derek Hale; a quel punto, egoisticamente parlando, gliel’avrebbe fatto sapere.

Si era fatto dare il numero di Allison da Lydia per mandarle un messaggio di ringraziamento, perché dopo vari pensieri aveva capito che le poste ci avrebbero messo un’ eternità e lui moriva dalla voglia di trovare Derek. Voleva sapere chi fosse, quanti anni avesse, perché avesse scelto di diventare un avvocato, insomma un migliaio di domande a cui doveva dare una risposta. Si era trattenuto più volte dal guardare su internet, non voleva rovinarsi la sorpresa.
Perché si, questa storia era iniziata come l’esperimento per confermare una teoria ma ora era anche curioso di conoscere questo avvocato. Che alla fine - pensò - può sempre tornare utile.


Ciao Allison, sono Stiles.
Lydia mi ha dato il tuo numero perché volevo ringraziarti per l’aiuto che mi hai dato. Tranquilla hai fatto molto di più di quanto credi. Davvero grazie mille. Ti farò sapere se riuscirò a trovarlo.


In fondo si trattava solo di aspettare, di dare tempo al tempo; l’unico problema era che lui non riusciva mai ad aspettare, era troppo curioso e non aveva pazienza. Così aveva annegato l’attesa informandosi il più possibile su quella teoria. Era andato in biblioteca e aveva preso quanto più era riuscito a trovare sull’argomento.
Quando Scott tornò in camera quel giorno, trovò Stiles sommerso dai libri.

- Amico cosa stai leggendo? –
- Non sto leggendo, mi sto documentando –
- Non ne capisco la differenza ma mi fido –
- Se li stessi leggendo li leggerei tutti, invece sto solo cercando ciò che mi interessa –
- Ok – disse perplesso Scott.

Ormai conosceva talmente bene Stiles da non contraddirlo e da non fare caso alle sue stranezze.

- Segui il mio ragionamento: io abito in California, tu a New York – Stiles vide Scott storcere il naso – è un’ipotesi.-
- Ok, continua –
- Mando una lettera all’unica persona che conosco a New York; quanta possibilità ho che questa persona ti conosca? –
- Ehm... Non faccio probabilità –
- Lavora di fantasia per un attimo Scott! Gli abitanti di New York sono otto milioni e mezzo, la probabilità sarà, quanto? Una su un milione? –
- A volte non ti seguo –
- Lo so, la verità è che non lo troverò mai e che dovrò smentire la teoria –
- Stiles Stilinski che si arrende? Non è da te –
- Non mi sto arrendendo – Disse Stiles lanciandogli un cuscino.

- In pratica qua dice che noi siamo divisi da una qualsiasi altra persona nel mondo da sole cinque persone –
- Amico, se è vero, meglio per te! Vuol dire che non dovrai aspettare molto. –
- Non lo so, non ne sono molto convinto –
- Quando mai –
- Scott il cuscino farà la stessa fine di quello di due minuti fa! Ti ho avvisato -


*** 


Dopo Allison la prima che gli aveva risposto era stata Erika.


 
14/02/2016
Ciao, sono Erika. 
Ho già sentito parlare della persona che cerchi. Non la conosco direttamente, però posso dare il pacco ad un mio amico che credo abbia più probabilità di me di conoscerlo. Spero di esserti stata d’aiuto.
Erika 


Erika era la terza persona. Non lo conosceva, però ne aveva sentito parlare, il che voleva dire che si stava avvicinando.
Dopo di lei era arrivata una lettera da un certo Boyd; il nome era strano quanto il suo.


 
18/02/2016
Sono Boyd.
Non so esattamente perché stia facendo questa cosa, ma lo faccio per Erika, perché è mia amica. So per certo che Isaac (un mio amico) conosca l’assistente di Derek Hale. Per questo motivo ho dato il pacco a lui. 
Boyd


Cavolo, quella era una risposta concreta. Se Boyd era il quarto e conosceva questo Isaac, che a sua volta conosceva l’assistente dell’avvocato Hale, voleva dire che dopo sei persone lo aveva trovato. Aveva comunque smentito la teoria. Milgram ne aveva ipotizzate tra le cinque e le sette persone - in quella ci stava dentro perfettamente - ma aveva letto, durante la sua documentazione, che nel 2001 rifacendo l’esperimento in larga scala su Internet, un professore della Columbia University, riscontrò che i passaggi erano effettivamente sei ma con cinque persone intermediarie.
Quindi, a lui, rimaneva fuori una persona. 

Non passò molto che arrivò anche la risposta di Isaac.


 
22/02/2016
Sono Isaac,
Boyd mi ha passato questa assurdità. Non so perché tu lo stia facendo e nemmeno mi interessa; ma a quanto dice Danny (il suo assistente) non è per nulla un tipo facile. 
Ho dato il pacco a lui, così finalmente lo darà al suo capo; anche perché da quanto mi ha detto Boyd è in giro da parecchio.
Isaac
 



Da quella risposta capì che la teoria era giusta. Perché Isaac, alla fine, al posto di mettere la lettera e il pacchetto nella casella della posta dello studio legale, l’aveva data all’assistente, forse intimorito proprio dai racconti di quest’ultimo.

Bene, l’arrivo era vicino. Il problema era che dopo quello che gli aveva detto Isaac non era più sicuro di voler farglielo arrivare. Insomma il suo esperimento ormai era concluso e a quanto pareva, Derek Hale non era un tipo facile. In quel momento si stava maledicendo in tutte le lingue del mondo.
Perché aveva scelto (o meglio il caso aveva scelto) proprio un avvocato? Perché non una persona che facesse un qualsiasi altro tipo di lavoro? Una persona che almeno non potesse fargli causa.
La risposta di Danny non fu proprio di aiuto.


 
26/02/2016
Ciao Stiles,
io sono Danny. Sono il povero assistente della persona che stai cercando. Non voglio spaventarti, davvero. Non è una cattiva persona, anzi, si fa sempre in quattro per tutti i casi che segue. L’unico difetto è che al di fuori dell’aula non parla molto, è scontroso e di solito parla prevalentemente con le sopracciglia; quindi sarà un enorme problema per lettera. Gli ho consegnato il pacco, si è limitato ad alzare le sopracciglia e a spalancare gli occhi quando gli ho spiegato tutta la storia. Spero davvero che ti risponda. Nel frattempo voglio dirti che sono felice per il fatto che tu sia riuscito a portare a termine il tuo esperimento.
Danny


Perfetto, aveva trovato Derek Hale.
Il pacco era arrivato a destinazione.
Solo che, a quanto sembrava, non parlava per nulla e lui parlava fin troppo. Sperava davvero che gli rispondesse, anche solo per mandarlo a quel paese, però almeno avrebbe avuto una ricompensa a tutte le settimane in ansia e soprattutto per aver disturbato sei povere persone.

Aveva risposto a tutte le persone che lo avevano aiutato in quella follia, ringraziandole e instaurando con alcune anche un’amicizia a distanza.
Ora doveva aspettare solamente una risposta di Derek Hale, che sperava sarebbe arrivata presto.














Note: Buonanotte :) 
Perdonatemi l'ora tarda, ma domani (o oggi, dipende dai punti di vista, dato che è passata la mezzanotte) non sarei riuscita a pubblicare. Non volevo farvi aspettare ancora, visto che mi ero prefissata il sabato come giorno per aggiornare. Alla prossima!
   
 
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