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Autore: Tessie_chan    17/04/2016    1 recensioni
Mi chiamo Aithusa Duchannes Kuruta, e non sono una ragazza come le altre. Sono una Maga, una Guardiana, e il mio unico scopo è proteggere gli umani,o come li chiamamo noi, i Mortali, dai demoni, dai Rinnegati e da tutto ciò che di oscuro e malvagio ci sia a questo mondo. Oggi ormai ho quasi vent'anni, sono trascorsi dieci anni dal giorno in cui ho perso quasi tutta la mia famiglia nell'attacco al popolo dei Kuruta, e sono sul punto di realizzare il mio destino: affrontare la Brigata dell'Illusione, e fare finalmente giustizia.
E' quasi come una roulette russa. Sto per giocarmi il tutto per tutto, potrei vincere e essere finalmente una donna libera, oppure potrei perdere e morire, abbandonando così tutte le persone che amo al loro destino.
La mia storia comincia cinque anni fa, dal mio esame per diventare Hunter. Perchè è in quell'occasione che ho incontrato le persone che hanno stravolto la mia vita.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Killua Zaoldyeck, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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<< Coraggio Tess, cerca di calmarti >>
Kurapika aveva aiutato la sorella ad alzarsi, l'aveva fatta sedere sul letto e poi si era messo al suo fianco, accarezzandole la guancia per tranquillizzarla.
Dava l'impressione di essere calmo, ma in realtà anche lui era preoccupato.
All'inizio aveva avuto paura che si fosse ferita in qualche modo, ma non aveva visto sangue da nessuna parte, e un po' si era tranquillizzato.
Ci aveva messo dieci minuti per farla riprendere dallo shock, e quando le aveva chiesto il motivo di tanta agitazione, Aithusa gli aveva mostrato il collo, che fino a quel momento aveva tenuto coperto con la mano, e Kurapika aveva compreso perchè fosse così fuori di sè.
Sulla base del collo Aithusa aveva il Simbolo del Legame.
Kurapika capiva perchè Aithusa fosse così sconvolta. Da quel momento in poi niente per lei sarebbe stato più come prima, perchè il suo cuore non le apparteneva più.
Il Legame poteva essere meraviglioso così come poteva essere terribile. Poteva essere meraviglioso se ti innamoravi della tua metà, se entravate in sintonia, se andavate d'accordo.
Ma se le cose non andavano così? Non è che potevi liberarti, niente può spezzare un Legame.
Kurapika ripensò ai genitori. Loro si amavano alla follia, chiunque li vedesse se ne accorgeva. 
Erano stati sposati per diversi anni, e ogni volta che Kurapika li guardava vedeva una coppietta innamorata come il primo giorno. Uno dei suoi ricordi più belli era una mattina di marzo, quando vide i suoi genitori camminare fianco a fianco, ridendo come ragazzini e senza parlare, perchè le parole non servivano. A loro bastava guardarsi per capirsi, e così camminavano in silenzio, con le mani marchiate con il Simbolo che si sfioravano a ogni passo.
Eppure il loro rapporto non era sempre stato rose e fiori. Perchè quando si erano conosciuti e innamorati, Tananis era già sposato con la madre biologica di Kurapika.
Kurapika non conosceva molto di più sulla loro storia, anche se sapeva che Concorda l'aveva raccontata ad Aithusa, che però non ne parlava mai. Non doveva essere stato un periodo felice per la loro madre.
Sicuramente era questo che turbava tanto Aithusa. Pensare alla madre, che doveva aver attraversato l'inferno prima di poter stare con l'uomo che amava.
In ogni caso il problema da risolvere adesso era un altro. A chi era stata legata Aithusa?
<< Tess >> cominciò Kurapika << dimmi, ieri, quando sei andata a dormire, non avevi il Simbolo, vero? >>.
<< No! Ne sono sicurissima, fino a ieri non c'era! >> rispose Aithusa << Mio Dio, Kurapika... e adesso come faremo a capire a chi sono stata Legata? Qui ci sono un sacco di esaminandi! >>.
<< Il Legame si crea quando hai un contatto fisico con la tua anima gemella, vero? >> chiese Kurapika << Pensa, chi hai toccato fra tutte quelle persone? >>
<< Chi ho toccato? Farei prima a chiedermi chi non ho toccato! Durante la seconda prova d'esame sono entrata in contatto praticamente con tutti, ti ricordi? Quando quei maiali ci sono venuti addosso, e siamo finiti gli uni sopra gli altri! >>.
<< Maledizione, l'avevo dimenticato! >> imprecò Kurapika  << Ma... quasi tutti i partecipanti all'esame sono molto più vecchi di te >> mormorò Kurapika << E' possibile essere legati a una persona tanto più grande? >>.
<< Il Legame non ha età, Kurai! Pensa ai nostri genitori! Nostro padre aveva sei anni più di nostra madre! >>.
<< Be', di regola, la persona legata a te dovrebbe avere il Simbolo nel tuo stesso punto... >>.
<< E che dovremmo fare? Andare da tutti i dannati partecipanti di questo esame e chiedere loro di togliersi la maglietta? Ci prenderanno per pazzi! Senza contare che non tutti sono passati alla terza prova! >> Aithusa sembrava sull'orlo di una crisi di nervi, camminava avanti e indietro per la stanza, ignorando il fratello che cercava di convincerla a mettersi seduta... fino a quando non si bloccò in mezzo alla stanza.
<< Adesso che c'è?! >> chiese esasperato Kurapika, che sapeva che quando la sorella si paralizzava, era perchè le era venuta in mente un' idea spaventosa.
<< E se... >> sussurrò Aithusa con voce assente << e se fossi stata Legata a Hisoka? >>
<< COSA!? NON PRENDERMI IN GIRO, NON E' DIVERTENTE! >> gridò Kurapika, disgustato.
<< Pensaci, Kurai! Ho lottato contro di lui! E lui è un Mago, l'unico Mago qui intorno! Potrebbe benissimo essere successo! >> Aithusa aveva cominciato a tremare << Lo sai che, quando un Mago viene Legato, il 75% delle possibilità è che l'anima gemella sia un altro Mago! >>
<< Hisoka non è un Mago! E' un Rinnegato! >> gridò Kurapika, che si alterava sempre di più.
<< Non fa differenza. Un Rinnegato sarà anche da biasimare perchè ha ripudiato la sua missione >> disse Aithusa << ma questo non cambia il fatto che è pur sempre un Mago. >>
<< Non può essere vero >> mormorò Kurapika << non puoi essere stata Legata a quel mostro.. >>
<< Ehi fratellone, ora calmati >> Aithusa gli si avvicinò, prendendogli il viso tra le mani << la mia è solo un'ipotesi come le altre. Non è detto che sia stata legata a lui >>
Kurapika guardò la sorella negli occhi. Gli occhi color miele di Aithusa erano ancora spaventati, ma la paura era stata quasi del tutto soppiantata dalla preoccupazione per lui.
" Sono un pessimo fratello maggiore " pensò il ragazzo.
<< Hai ragione. Non c'è alcuna garanzia che si tratti di Hisoka >> disse infine Kurapika << e hai ragione anche quando dici che non sarà facile capire a chi sei stata Legata. >>.
<< Ascolta fratellone, per il momento io propongo di fare finta di niente >> rispose Aithusa << Guardiamoci intorno con discrezione, cercando di escludere più gente possibile. Quando avremo un po' diminuito le possibilità, decideremo come comportarci. Se siamo troppo diretti da adesso, rischiamo di non scoprire niente >>.
Kurapika approvò l'idea della sorella; era la strategia più logica da seguire. Decisero inoltre di non parlare della loro scoperta con nessuno, nemmeno con Gon, Killua e Leorio, per evitare situazioni imbarazzanti.
<< Senti, non mi va di lasciarti da sola stanotte >> disse Kurapika << Posso rimanere a dormire qui con te? >>.
<< Si, oniichan. Per favore, rimani con me >> rispose Aithusa con gratitudine, e si coricarono insieme, dormendo abbracciati come facevano quando erano bambini.
***
Il giorno dopo i due fratelli, dopo essersi a turno lavati e vestiti, decisero di raggiungere i loro amici.
Aithusa, in particolare, quella mattina aveva deciso di sfoggiare una gonna lilla a balze che le arrivava sopra il ginocchio, una maglietta azzurro cielo e soprattutto, un bel foulard a fiori che le copriva completamente petto e collo.
Kurapika si guardava continuamente in giro, indugiando soprattutto sul collo e sul petto di tutti gli uomini che incrociavano.
<< Fratello, smettila! Così dai troppo nell'occhio! >> lo riprese Aithusa sottovoce.
<< E' assurdo! Perchè sono tutti così "abbottonati"!? Di questo passo non lo troveremo mai! >>
<< Cosa non troverete mai? >> fece Gon curioso, che li aveva raggiunti in silenzio, seguito da Killua e Leorio.
<< Ecc-co no-oi... >> balbettò Aithusa << noi cercavamo... il ristorante, sì! Stiamo morendo di fame, e voi? >> esclamò Aithusa, e afferato Gon per il polso, cominciò a trascinarlo verso la sala della colazione.
I ragazzi si sedettero tutti insieme e, tra scherzi e risate, fecero colazione. Aithusa, in particolare, fece uno scherzo spassossimo a Leorio, dando fuoco alla brioche che stava per mordere, facendolo spaventare così tanto che scappò fuori dalla sala a gambe levate, tra le risate di tutti.
Un paio di ore dopo il dirigibile atterrò sulla cima di quella che sembrava una torre altissima, dove li aspettava un tizio molto basso, con grandi occhiali colorati e una cresta di capelli neri in testa.
<< Che tipo buffo! >> commentò Gon, e Aithusa gli dette una gomitata per farlo tacere.
<< Benvenuti, signori, alla terza prova d'esame! Le regole sono semplici: dovete riuscire a scendere da questa torre incolumi entro 72 ore! Buona fortuna a tutti! >> disse, e, salito sul dirigibile, se ne andò.
<< Be', direi di metterci al lavoro! Dobbiamo trovare un modo per scendere! >> dichiarò Aithusa.
<< Scusa, ma tu non puoi scendere volando? >> chiese Killua perplesso.
<< Non credo proprio che sia una buona idea. Guarda là! >> rispose Aithusa.
Guardarono verso il punto che la Maga aveva loro indicato, e videro un tizio che stava cercando di scendere calandosi dalle pareti esterne; all'improvviso venne attaccato da quelli che sembravano giganteschi avvoltoi, che lo fecero precipitare nel vuoto.
<< Visto? Pessima idea >> commentò Aithusa << Ragazzi, non vorrei sbagliarmi, ma ci sono meno persone rispetto a prima... devono esserci dei passaggi! >> esclamò, e cominciò a picchiettare su ogni lastra di pietra.
<< Ehi, guardate qua! Ne ho trovati cinque! >> gridò Gon poco distante da loro.
I ragazzi lo raggiunsero e notarono che aveva ragione: c'erano cinque passaggi, mimetizzati fra le normali lastre.
<< Be', a questo punto, direi di andare >> disse Kurapika << Questi passaggi potrebbero condurre in posti diversi, quindi, nel caso ci separassimo.. ci ritroviamo alla base! Siete pronti? >>
<< Uno, due, tre! >> gridarono tutti insieme, e si lasciarono scivolare nella torre.
***
La prima cosa che Aithusa riuscì a vedere era buio totale. Era stata una breve caduta, appena una decina di metri, non era stato neanche necessario volare per attutire l'impatto.
La seconda cosa che percepì era che non era sola nella stanza: percepiva i respiri di altre quattro persone. 
Aithusa fece un ghigno << Ragazzi, siete tutti interi? >>
<< Si, tutto a posto! >> rispose Gon allegramente.
Le luci si accesero, e si ritrovarono in una stanza chiusa e completamente vuota.
No, non completamente. In fondo c'era una colonnina, sulla quale erano poggiati cinque bracciali con un timer montato sopra, e due tasti, uno con una croce e uno con un cerchio.
Ciascuno di loro ne indossò uno, e si sentì una voce che disse:
<< Congratulazioni, esaminandi. Avete scelto la via della decisione a maggioranza! In questa torre troverete diversi trabocchetti, e a ciascuno di voi verrà chiesto di fare una scelta tra due opzioni. Sarà la maggioranza a vincere! Ora decidete: volete proseguire oppure no? Se volete proseguire scegliete il cerchio, se volete fermarvi scegliete croce! >>
<< Be', mi sembra ovvio che vogliamo proseguire! >> dichiarò Leorio, e tutti premettero il cerchio.
Si aprì una porta nascosta, che dava su un lungo corridoio. I cinque amici si addentrarono senza esitare.
Camminarono per alcuni minuti, fino a quando non videro una luce, doveva essere la fine del corridoio! Alzarono il passo, spinti dalla curiosità, e si ritrovarono di fronte a un precipizio.
<< Porca miseria! >> gridò Leorio, facendo un balzo indietro.
Davanti a loro, a circa una cinquantina di metri, c'era una sorta di ring, irraggiungibile per via della distanza - anche se Aithusa avrebbe potuto raggiungerlo volando - e ancora più oltre, c'erano un gruppo di individui incappucciati che li attendevano.
<< Bene bene >> commentò Aithusa << sembra che il divertimento cominci adesso >>.
   
 
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