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Autore: ClosingEyes_    20/04/2016    1 recensioni
I sogni possono rilevare parti di noi che non conosciamo, cose che non ricordiamo ci vengono in mente senza motivo.
Rin sognerà una persona particolare e con l'aiuto di Kagome scoprirà chi è.
Tante avventure l'aspettano, e presto si troverà davanti ad una scelta.
Spero di avervi incuriosito :)
Buona Lettura :D
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina era il giorno della partenza.

Sarebbe cambiato tutto da quel momento in poi; avremmo dovuto affrontare mille pericoli lungo il viaggio e le soste vicino ai laghi non sembravano così lontane.

Mi svegliai con un senso di ansia e paura, ma anche con un fortissimo mal di testa.

Mi guardai intorno e vidi solo una leggera luce entrare dalla finestra e il posto accanto a me vuoto.

Sesshomaru, ma certo, lui non era tipo da poltrire nel letto come me, ma svegliarsi con il proprio “quasi marito” accanto sarebbe un buongiorno perfetto.

Già, marito, mi ricordo della sua proposta e non potrei esserne più felice; finalmente era tutto mio e nessuno me lo avrebbe portato via, neanche Kagura.

Potevamo essere finalmente felici, poter vivere una vita eterna insieme e poter avere dei figli, il sogno di ogni donna.

Chiusi ancora una volta gli occhi, mi sentivo le palpebre pesanti e nello stesso tempo anche il mio corpo sembrava esser fatto di pietra, impossibile da smuovere.

Ma in ogni momento bello, c'è sempre qualcosa o, qualcuno, che ti sveglia con un frastuono insopportabile che perfora quasi il timpano.

-Rin ma ti vuoi svegliare si o no?- disse Kagome guardandomi con le braccia incrociate al petto.

Devo ammettere che era ingrassata un pochino, la gravidanza si vedeva subito, forse si sviluppa prima quando si tratta di demoni, sono poco esperta nel campo del sovrannaturale.

Aveva i fianchi più tondi, il viso più pieno, con due guanciotte belle marcate dal suo solito rossore quotidiano, se si trattava di arrossir era peggio di me.

-Si Kagome, adesso mi alzo..- dolcemente le sorrisi e con quella poca forza che mi ritrovai, perchè non so se mi spiego a prima mattina, mi alzai dal letto sempre con un forte mal di testa.

Mi girai verso Kagome e vidi la sua faccia tra lo sconvolto e il divertito; inclinai la testa dal lato e la guardai curiosa, cosa avevo che non andava.

-Kagome perchè stai ridendo?- chiesi ancora mezza addormentata.

-Rin, scusami la domanda, ma..Non credi di essere un po ingrassata?-chiese Kagome mettendosi una mano davanti alla bocca per non ridere a crepapelle.

La guardai con una faccia innervosita, ma come ingrassata! Proprio io che mantengo sempre la linea e sono sempre in forma.

-Ma sei scema o cosa?Dove mi vedi ingrassata!- dissi portandomi le mani ai fianchi e andando verso lo specchio.

Effettivamente osservandomi bene ero ingrassata abbastanza, non era da me però, forse avevo abusato troppo con pane e marmellata, ma che diamine adesso non posso mangiare niente di niente.

Quella piccola pancina che sporgeva non mi diceva nulla di buono, ma non mi fa pensare certo ad una gravidanza, Sesshomaru ha detto che era sempre stato attento.

-Kagome hai ragione..- dissi coprendo la pancia con la mano- Troppi dolci-

-Sicura che sono i dolci?- disse Kagome incalzando con la voce.

-Non sono incinta è inutile che dici!- dissi offesa mentre prendevo un kimono per scendere giù in cucina.

Mi avvicinai a Kagome e la trascinai fuori dalla stanza, avevo decisamente fame e pane e marmellata non me l'avrebbe tolta nessuno.

Scendemmo in cucina e Sesshomaru e Inuyasha erano già a tavola, seduti, pensierosi e preoccupati del viaggio che stavamo per intraprendere; non erano completamente sicuri della riuscita, ma noi abbiamo insistito tanto a voler provare.

-Buongiorno Maru..- dissi avvicinandomi al mio demone, abbracciandolo da dietro.

-Buongiorno Rin.- disse Sesshomaru accarezzandomi la testa dolcemente.

-Vi vedo preoccupati, cercate di rilassarvi.- dissi dando un bacio sulla guancia a Sesshomaru.

Conoscevo le sue paure e i suoi timori, sapevo che probabilmente mi avrebbe perso o forse mi avrebbe tenuto con lui per il resto della sua vita.

-Rin fai colazione- setenziò Sesshomaru,guardandomi sempre con dolcezza.

-Sesshomaru Rin è ingrassata a furia di mangiare pane e marmellata, non noti che è più pesante?- disse Kagome mentre si preparava la sua colazione.

Le mie guance diventarono rosse come due pomodori e la voglia di uccidere Kagome mi percuoteva le mani; l'avrei strozzata fino alla morte!

-Si è diventata più pesante effettivamente..- disse Sesshomaru alzandosi dalla sedia e avvicinandosi alla finestra con le mani incrociate al petto.

-Ma come più pesante!!! Sesshomaru!!- dissi avvicinandomi a lui e tirandogli i capelli.

Sesshomaru si girò verso di me, praticamente infastidito dal gesto appena fatto, ma fino a prova contraria anche lui mi aveva dato della grassa e non era poco.

Il suo sguardo però cambiò subito; si avvicinò alle mie labbra e delicatamente mi posò un bacio mentre le sue braccia circondavano lentamente i miei fianchi fino a stringerli del tutto.

-Però piccola ammettilo, un po più tondina ti sei fatta..- disse Sesshomaru sussurrandomi all'orecchio.

Mi staccai dal suo abbraccio e lo guardai storta, ma alla fine sono ritornata fra le sue braccia, volevo restare così ancora per un po, prima di intraprendere il viaggio verso l'ovest.

-Sesshomaru non è che non sei stato abbastanza attento?-chiese d'improvviso Inuyasha, godendosi la scena.

-Impossibile..- disse semplicemente Sesshomaru senza smettere di abbracciarmi.

Ci sedemmo a tavola tutti e Kagome mi preparò il mio solito dolce “pane e marmellata” , poi si lamentava che ero ingrassata, lei mi metteva all'ingrasso.

Dopo una silenziosa colazione, salimmo ognuno nelle proprie stanze, pronti a preparare lo stretto indispensabile per la partenza.

Sesshomaru era seduto sul letto ad osservare il vuoto, sembrava che i suoi occhi si fossero spenti per un attimo interminabile; era preoccupato gli si leggeva in faccia che era ansioso per il rito, ma tentava di non dimostrarlo in nessun modo, anche se con me non funziona.

Mi avvicinai a lui e mi sedetti sulle sue gambe, concentrandomi a sentire qualche eventuale verso di sofferenza, dato che aveva detto che ero più pensante, ma dalla sua bocca non uscì neanche un suono, era serrata come una lastra d'acciaio.

Con suo grande disappunto, lo buttai all'indietro e mi stesi sopra di lui, osservando il suo viso palesemente contrariato dal mio gesto.

-Rin, non è il momento- disse semplicemente senza degnarmi di uno sguardo.

-Non ti sto chiedendo questo, solo di essere più rilassato, anche se so che è impossibile..- dissi accarezzandogli dolcemente il viso con la punta delle dita.

Sentì sotto le mie dita il suo volto rilassarsi, per quanto fosse concess farlo, e le sue braccia circondarmi in un abbraccio quasi timoroso dell'avvenire, così stretto da quasi volermi far entrare in contatto con la sua anima.

Ricambiai quell'abbraccio con altrettanta foga, sapendo forse che quello sarebbe stato uno degli ultimi prima della tempesta.

Non volevo fare l'amore, non era questo quello che cercavo, volevo solo restare cos, fra le sue braccia per un tempo indefinito, ma non mi era concesso.

Non potevamo perdere tempo, ormai era tutto pronto, dovevamo andare.

Ci alzammo malvolentieri dal letto e , scambiandoci un ultimo bacio, prendemmo le nostre cose, anzi le mie cose perchè lui ovviamente mica si poteva mai portare qualcosa, e uscimmo dal nostro nido d'amore.

Kagome e Inuyasha erano già nell'androne ad aspettarci: Kagome portava con se il suo solito zainetto giallo stracolmo di cose, ovviamente scaricato ad Inuyasha.

Il mio zaino non era molto pieno, ho portato solo il giusto, dopotutto non sarebbe stato mica un viaggio lunghissimo.

-Siete pronti allora?- chiese Inuyasha prendendo Kagome sulle sue spalle.

-Abbastanza pronti..- dissi un po titubante, un po di ansia era consentita.

-Jaken- setenziò Sesshomaru, chiamando il suo umile servo.

-Mi dica mio signore, dove andate?- chiese Jaken osservando Sesshomaru speranzoso di portarlo con lui.

-Fa di guardia al castello, andrò nelle terre dell'Ovest.- disse semplicemente Sesshomaru senza degnargli di uno sguardo.

-Va bene mio Signore, fate buon viaggio!- disse Jaken dileguandosi dietro di noi.

-Ora possiamo andare..- disse Sesshomaru guardandoci.

Uscimmo dal castello e cominciammo il nostro viaggio; scendemmo dalle nuvole e prendemmo il sentiero verso l'Ovest, il Monte Hatami è un posto sacro, dove i demoni vengono purificati anche al loro solo ingresso, un po come il Monte Azusa.

Inuyasha portava sulle sue spalle Kagome e Sesshomaru invece si era trasformato nella sua forma demoniaca e mi aveva fatto accoccolare sul suo dorso.

Quel manto bianco così soffice era un solletico per le mie guance, stavo così bene che era decisamente più morbido del letto dove ho dormito in queste notti.

Mi ricordo ancora quando vidi Sesshomaru trasformato; stava combattendo la battaglia contro Magaztui, era in difficoltà, ricordo benissimo.

Io allora ero una bambina, protetta dal suo Demone Cane e da Jaken, ma ricordo benissimo gli sguardi doloranti e le mie lacrime quando credevo che fosse morto.

La paura di non rivederlo più mi distruggeva il petto, dopotutto lui mi aveva riportato in vita e sono convinta che non lo ha fatto per provare il potere di Tenseiga.

Ancora non ci credo che io abbia dimenticato tutti questi ricordi per un lasso di tempo che sembrava infinito, come ho potuto dimenticarmi di Sesshomaru che è stato sempre presente nella mia vita.

Accarezzavo dolcemente il pelo bianco, sentendo sotto le mie dita, delle piccole vibrazioni, probabilmente Sesshomaru mi stava trasmettendo il suo piacere nell'essere “accarezzato”.

Mi addormentai completamente, ero stranamente stanca, come se qualcosa mi stesse portando via tutte le mie energie.

 

Mi svegliai solleticata da dei fili di erba fresca, sentivo il vento scompigliarmi la frangetta e la mia testa era poggiata su qualcosa di morbido; istintivamente pensai che era la coda di Sesshomaru, dunque mi strinsi ancora di più, ma non appena sentì il profumo di pesca e vaniglia, capì che non era la coda di Sesshomaru, ma le gambe di Kagome.

Mi stropicciai gli occhi e allungai le braccia, intenta a stiracchiarmi come si deve.

Ero così rilassata che potevo restare sveglia tutta la notte, stavo benissimo.

-Rin finalmente ti sei svegliata!- disse Kagome accarezzandomi i capelli.

-Hmm, si sono più o meno sveglia.- dissi alzandomi dolcemente dall gambe di Kagome.

-Ci credo ti sei fatta una bella dormita addosso a me- disse Sesshomaru spuntando da dietro un albero.

-Ma tu sei comodo!Che faccia che hai, sei davvero stanco, forse peso troppo sul serio?- dissi guardandolo curiosa e un po dispiaciuta.

-Non dire sciocchezze Rin..- disse Sesshomaru accarezzandomi la guancia.

-Rin qua vicino c'è un fiume, vogliamo andare a rinfrescarci un po?- disse Kagome sorridendomi.

-Andiamo si! Ne ho proprio bisogno!- dissi stiracchiandomi di nuovo.

Ci alzammo entrambe e proprio mentre stavamo per avviarci al fiume, Sesshomaru mi bloccò:

-Rin sta attenta..-

-Sesshomaru ho due pugnali vicino alle gambe e il mio arco con le frecce, meglio di così non posso proteggermi..- dissi dandogli un leggero bacio sulle labbra- E poi ti ricordo che basta che urlo il tuo nome e tu vieni di corsa!-

Mi sciolsi dalla sua presa sul mio braccio e con Kagome mi avviai al fiume; potevo sentire il profumo dolce dell'acqua solleticarmi le narici, non vedevo l'ora di farmi un bel bagno.

Posammo le nostre cose sulla riva e ci immergemmo nell'acqua fresca del fiume, era un paradiso terreste quel posto; i fiori contornavano la riva, tutti di colori diversi , lo scintillio dell'acqua faceva sembrare il fiume pieno di diamanti preziosi e il rumore dell'acqua era una melodia rilassante, il verde riempiva quell'ambiente così pacifico e il profumo dell'erba bagnata dalle gocce di rugiada sembrava avere un effetto benefico sul corpo e sull'anima.

Il sole era caldo ma non scottava, era perfetto per le nostre pelli bianche come mozzarelle.

-Rin non noti che la mia pancia sia un po più curva?- disse Kagome accarezzandosi il ventre.

-Si Kagome, secondo me sei incinta, non ci sono altre spiegazioni..- dissi bagnandomi i capelli e pettinandoli con le mani.

-Ci credi, diventerò mamma..- disse Kagome facendo scendere dai suoi occhi delle lacrime di gioia, era così felice che quasi attendeva con felicità il parto, temuto invece da tutte le donne in gravidanza.

-Allora il tuo parto sarà felice..- dissi mettendomi le mani sul viso.

-Sarà stupendo.- disse Kagome crogiolandosi nell'acqua fresca del fiume.

-Chissà se sono anche io incinta o sul serio sono ingrassata..- dissi sorridendo.

-Rin ma possibile che tu stessa non te ne accorgi se sei incinta o meno?Sei una ginecologa, ti sei già scordata!- disse Kagome schizzandomi l'acqua addosso.

-Probabile, non sono più abituata!- dissi coprendomi il viso con le braccia, per evitare gli schizzi d'acqua.

Per una buona ora abbiamo continuato a parlare nell'acqua, godendoci quel momento di meritato relax; decidemmo poi di uscire perchè la nostra pelle era quasi rattoppata e sicuramente i nostri due demoni ci avevano dato per disperse.

Nel momento in cui ci rivestimmo, sentimmo entrambe una presenza negativa venire verso di noi; preparai arco e frecce mentre Kagome era dietro di me , non si era portata neanche un'arma, che stupida.

L'aura del demone non era molto negativa, anzi era leggermente impregnata di miasma, ma non era chissà quanto preoccupante.

L'unica cosa che mi preoccupò era per il miasma, non faceva bene a Kagome che era incinta e poi quella puzza era sicuramente di Naraku o di qualche sua emanazione.

-Ma buongiorno mie signorine..- disse una voce dietro alle nostre spalle.

Mi girai di scatto, mettendo Kagome dietro di me e puntando la freccia contro la figura che mi ritrovavo davanti: sgranai gli occhi, non era possibile, era Byakuya.

-Che diavolo vuoi Byakuya, non eri morto forse insieme a Naraku?- dissi tenendo ben salda la presa sull'arco.

-Ma tu guarda, la piccola umana è cresciuta, come ti chiami aspetta..Rin, giusto, l'umana che si porta dietro Sesshomaru..- disse Byakuya avvicinandosi sempre di più a noi.

-Non fare neanche un altro passo verso di noi che finisci direttamente all'inferno per mano mia.- dissi con voce rauca, sentivo il mio potere accrescere sempre di più e fluire nella mia mano.

-Ma dai anche tu una sacerdotessa, chi lo avrebbe mai detto, bene sarà la volta buona che faccio fuori entrambe!- disse Byakuya ridendo malignamente.

-Non saranno le tue illusioni a sconfiggermi, questo è sicuro!- dissi ridendo di gusto, ero pronta a staccargli la testa se fosse stato necessario.

-Bene bene, hai voglia di morire vedo, tanto il mio bersaglio sei tu!- disse Byakuya.

-Kagome, va da Sesshomaru e Inuyasha, tu non puoi combattere..- dissi guardandola con la coda dell'occhio.

-Rin sei sicura di farcela?- disse Kagome preoccupata e stringendo con le dita il mio Kimono.

-Vai ti ho detto!- dissi autoritaria, non era una battaglia che poteva combattere, non era un demone qualunque, avrebbe soggiogato la sua mente con delle illusioni.

Vidi Kagome scappare verso la foresta, senza però distogliere lo sguardo dal mio avversario; di certo non sarebbe stato facile sconfiggerlo, ero alle prime armi, ma sarà sicuramente più debole rispetto ad anni prima.

-Quindi tu credi che con arco e frecce tu possa uccidermi?- disse Byakuya preparando la sua prima illusione.

In quel momento scoccai la freccia e una luce bianca si diresse verso di lui, prendendo in pieno l'origami che stava per lanciarmi.

-Non saranno certo dei pezzi di carta a farmi fuori, stanne certo!- dissi impugnando un'altra freccia.

Improvvisamente mi ritrovai in una bolla rossa, con dei gas sonniferi che mi stavano per far chiudere gli occhi; dovevo scoccare una freccia se volevo salvarmi ma non riuscivo neanche a muovere un muscolo, sembrava che la mia energia stava svanendo piano, come se stesse uscendo dal mio corpo lasciandomi senza linfa.

-M-maledett..- riuscì a dire prima di cadere in un sonno doloroso.

Sentivo la testa che mi girava velocemente, come se stessi su una ruota che gira senza fermarsi mai: vidi delle figure a me familiari, quel bastardo voleva sicuramente mostrarmi qualche illusione, ma non ha capito che conosco già il suo gioco.

Improvvisamente tuto smise di girare, ero ferma, in un prato verde illuminato dalla luce del sole; mi guardai intorno ma sapevo che non poteva mai essere la realtà.

Poi, ecco, vidi qualcosa che mi lasciò senza parole; una famiglia felice, che giocava con i propri figli con una piccola palla di stoffa.

C'era una donna che fra le braccia portava una bambina, una bellissima bambina: sentì delle voci provenire da quella donna e diceva che la bambina si sarebbe chiamata..

-Rin...-

Sbarrai gli occhi, non era possibile, quella non poteva essere la mia famiglia, la mia famiglia è stata uccisa dai briganti e io..

No, non dovevo cadere nell'illusione, è tutto finto lo so, maledizione perchè non riesco a muovermi, è come se qualcuno mi stesse tenendo le gambe ferme.

-Ti piacerebbe tornare con loro non è così?-

Il mio cuore perse un battito, quella voce, era Sesshomaru.

Peccato che adesso moriranno tutti.

Davanti ai miei occhi vidi solo sangue, sangue umano sparso per quel prato che si stava tingendo di rosso, il sole diventò più scuro come se ci fosse un'eclissi e gli artigli di Sesshomaru che penetravano nella carne umana fino a lacerarla.

Mi venne un conato di vomito, per l'orrore appena visto e per la malvagità di Byakuja, ma i miei genitori e i miei fratelli erano morti per mano di briganti, non di demoni.

Lo scenario cambiò di nuovo e finalmente riuscì a muovere i muscoli; presi arco e frecce e mi alzai, impugnando sempre l'arco in fase combattiva ed è proprio in quel momento che Byakuya giocò di nuovo con la mia mente e con le mie più grandi paure.

Sesshomaru era davanti a me, alle sue spalle un albero secolare; alla mia destra Kikyo e Inuyasha.

Perchè mi stava mostrando queste cose? Cosa voleva mai significare tutto ciò.

E poi vidi una freccia partire verso Inuyasha, colpendolo al petto e sigillandolo in quell'albero secolare, lo stesso che era dietro Sesshomaru.

Ora avevo capito il gioco di Byakuya, ma non avrei mai sigillato Sesshomaru nell'albero secolare, non lo avrei mai ucciso. In quel momento quel bastardo mi tenne gli arti tesi, senza possibilità di posare l'arco a terra; ero pronta a scoccare la freccia contro il mio demone, sapevo che era un'illusione ma avevo paura.

Delle lacrime mi solcarono il viso, non volevo ucciderlo, perchè tutto questo?Perchè questo dolore forte nel mio petto.

Se non lo ucciderai tu, lo farà lui con il rito di impianto per l'immortalità, lo sai questo, vero Rin?

Maledizione ancora la sua voce snervante nella testa, non ce la faccio più, voglio uscire da qua dentro ma come devo fare ancora non l'ho capito.

Andiamo Rin , cosa può farti svegliare da un sogno così brutto?

Intantola mia freccia era pronta a scoccare, mi scivolava dalla mano, più tentavo di tenerla ferma più mi scivolava.

In un attimo vidi la freccia colpire il petto di Sesshomaru e il suo sgurdo era trito dal dolore, finchè non chiuse gli occhi completamente; il vento gli accarezzava quei capelli argentei delicatamente, il suo viso era contornato da una smorfia di dolore e il suo sangue colava dalla ferita sul Kimono.

Finalmente riuscì a muovermi: corsi verso di lui e lo presi fra le mie braccia, sembrava tutto così vero, potevo sentire il freddo della sua pelle contro la mia calda , potevo percepire l'odore dei suoi capelli e la morbidezza della sua coda.

Come illusionista devo dire che Byakuya ci sapeva fare, ma dovevo capire come uscire dalla mia testa soggiogata da quel bastardo.

Lasciai dolcemente il corpo di Sesshomaru, poggiandolo delicatamente ai piedi dell'albero e cominciai a guardarmi intorno; potevo sentire il fruscio leggero di un vortice demoniaco, ma più mi giravo intorno, più non trovavo nulla che potesse aiutarmi, eppure il vortice lo sentivo vicino.

Nel momento in cui mi guardai in petto capì tutto; quel bastardo aveva nascosto il vortice dentro di me, così da potermi uccidere del tutto, ma quanto è stupido, dopotutto anche io sono un'illusione nella mia illusione.

Presi una freccia e davanti a me si materializzò Byakuya soddisfatto.

Vedo che hai capito che devi ucciderti, bene non dovrò fare il lavoro sporco allora.

-Vedo che invece tu sei ancora più stupido di quanto pensassi!- dissi ridendo.

Byakuja fece uno sguardo stupito e adirato per le mie parole, non se lo aspettava tanto coraggio da parte di una umana, bene significa che capirà sul serio chi sono.

Mi conficcai la freccia sacra nel petto e improvvisamente tutto cominciò a sparire lentamente, anche la faccia di Byakuja.

Non sentì dolore ma svenni a terra per il vortice che mi stava togliendo tutte le energie, sicuramente il vortice era quella sfera rossa dove Byakuya mi aveva intrappolato.

Prima di svanire nel nulla, guardai la figura di Sesshomaru un'ultima volta e sussurai parole di certezza, come se fosse una promessa.

Ti prometto che ciò non accadrà mai, amore mio.

 

Mi svegliai tutta frastornata, vicino ad un albero, con una stoffa calda sulle spalle; i miei occhi si aprirono flebilmente e la testa mi girava talmente tanto che tra poco avrei vomitato sicuramente.

Improvvisamente urlai il nome di Sesshomaru, ero talmente terrorizzata che quell'illusione fosse vera che il cuore perse qualche battito.

Sesshomaru si materializzò davanti a me e mi strinse forte al suo petto, tranquillizzando le mie lacrime e i miei singhiozzi compulsivi.

-Rin, tranquilla, è tutto passato, sei nella realtà..- disse Sesshomaru prendendomi in braccio e stringendomi forte a lui.

-Sesshomaru, io ho avuto tanta paura, io ho visto tante cose brutte e..- non continuai, perchè le lacrime continuavano ad uscire e i singhiozzi si facevano sempre più forti, era un pianto isterico e forse anche un po liberatorio.

-Quel bastardo quando siamo arrivati ti teneva intrappolata nella sua sfera di miasma: avevi una faccia trita dal dolore e Inuyasha è riuscito a spezzare la barriera, finchè tu stessa hai purificato il miasma con una freccia, forse nell'illusione avevi trovato un modo per uscire ..- disse Sesshomaru spiegandomi l'accaduto.

-L'importante è che ora è tutto finito..- disse Inuyasha sbucando da dietro Sesshomaru.

-Poi notando che la situazione stava andando storto, è scappato come un vigliacco..- disse Kagome incrociando le braccia al petto.

-Io ho visto te e Kikyo, ti ha sigillato in un albero secolare, non è così?- dissi nascondendo il mio viso nel petto di Sesshomaru.

-Rin come sai queste cose?Che ti ha fatto vedere Byakuya?- disse Kagome accarezzandomi i capelli.

-Ho visto prima la mia famiglia e mia madre che mi teneva in braccio, poi Sesshomaru che li uccideva..- sentì i muscoli di Sesshomaru irrigidirsi, ma subito strinsi di più il suo Kimono, per dirgli che io sapevo come erano veramente morti-Poi ho visto Kikyo e Inuyasha nel momento del sigillo e Byakuya ha fatto fare la stessa fine a me e a Sesshomaru, è stato orribile-

Sesshomaru mi strinse sempre di più, circondando il mio esile corpo con le sue braccia forti, ispirando la mia paura e i miei timori.

-Vedi perchè non voglio farti andare da sola?- disse d'un tratto Sesshomaru, baciandomi dolcemente la testa.

-Stanotte partiamo di nuovo, non possiamo sostare molto..- disse Inuyasha allontanandosi da noi insieme a Kagome.

Restammo solo io e Sesshomaru, a guardarci negli occhi per un tempo indefinito, sapevo che i suoi occhi mi stavano scrutando ogni centimetro di pelle, con l'ansia di trovare un graffio di più sul mio viso o da qualche altra parte.

Presi dolcemente il suo viso fra le mie mani e lo avvicinai alle mie labbra, schiudendole dolcemente con le sue, avevo bisogno di quel contatto, dopo quell'incubo che ho passato in quell'illusione.

Non accadrà mai , te lo prometto amore mio..

 

 

 

 

 

 

 

Eccomi quaaa

Piccoli problemi insorgono lungo il viaggio!

Alla prossima puntataaa!

Bacioni a tuttee!

ClosignEyes

 

   
 
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